Elezioni USA 2024
Arrow-link
Arrow-link

Guerra Medioriente, mezzi israeliani vicini alle forze di pace Unifil nel sud del Libano

©Ansa

Le Forze israeliane hanno annunciato di aver avviato un'operazione terrestre "limitata, localizzata e mirata" contro Hezbollah nella parte occidentale del Libano meridionale. Il primo ministro israeliano ha confermato che il successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah è stato ucciso in un raid su Beirut. L'esercito però dice che "servono conferme". Raid israeliano a Damasco: almeno 7 morti. Troupe del Tg3 aggredita in Libano: l'autista muore d'infarto

LIVE

Hezbollah: "Da una settimana Israele non riesce ad avanzare"

"L'invasione di terra (israeliana) è cominciata da una settimana ma Israele non riesce ad avanzare, e questo dimostra la nostra capacità di resistere", lo ha detto Naim Qassem, numero due di Hezbollah, in un discorso in diretta tv su al Manar. "Noi li aspettiamo corpo a corpo", ha ribadito Qassem in riferimento ai militari israeliani. 

Hezbollah: "Stiamo bene e stiamo resistendo sul terreno"

La guerra di Israele al Libano non ha indebolito la nostra volontà e determinazione a resistere: lo ha detto Naim Qassem, numero due di Hezbollah, in un discorso in diretta tv trasmesso da al Manar. "Il nemico mente sulle nostre capacità e sulle perdite che dice di infliggerci. Stiamo bene e siamo capaci di rispondere", ha detto Qassem. "Guardate a quel che succede lungo la linea frontaliera, siamo sul terreno e i nostri combattenti dimostrano la loro bravura", ha aggiunto. "Noi siamo qui e rimaniamo qui". 

Crisi Medio Oriente, tensione a New York. VIDEO

Borrell: "Aiuti per Gaza vengono respinti per futili motivi"

"Dal 7 ottobre la guerra si è estesa. Da Rafah si può vedere che le donazioni provenienti da tutto il mondo per Gaza vengono respinte per ragioni futili, perché un sacco è di colore diverso o perché uno strumento è considerato pericoloso". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell intervenendo all'Eurocamera.

Borrell

©Ansa

Hezbollah: "Israele vuole sottomettere tutto il Medio Oriente"

Israele vuole sottomettere tutto il Medio Oriente: lo ha detto il numero due di Hezbollah, Naim Qassem, in un discorso televisivo trasmesso dalla tv al Manar. "I dirigenti israeliani, da Netanyahu a Gallant, lo hanno detto esplicitamente che vogliono cambiare il volto del Medio Oriente, vogliono mettere tutti in ginocchio attorno a loro", ha aggiunto Qassem. 

Hezbollah: "Il 7 ottobre è stata un'azione contro l'occupazione"

L'azione del 7 ottobre è stata legittima contro l'occupazione israeliana che dura da più di 70 anni: lo ha detto il numero due di Hezbollah, Naim Qassem, in un discorso televisivo trasmesso dalla tv al Manar. L'obiettivo della reazione israeliana è stato ed è quello di annientare ogni forma di resistenza a Israele e di compiere il genocidio dei palestinesi, ha aggiunto. 

Schlein: "Meloni faccia come Sanchez, riconosca lo Stato della Palestina"

"Il governo italiano potrebbe fare quello che ha fatto Sanchez, riconosca lo Stato di Palestina". Lo ha detto Elly Schlein a Sky TG24 parlando della situazione in Medio Oriente.  LIVE IN ROMA IN DIRETTA

Media: "25 morti nei raid dell'Idf sui campi profughi a Gaza"

Venticinque persone sono state uccise negli attacchi aerei israeliani sui campi profughi di Nuseirat e Bureij, nel centro di Gaza. Lo ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Wafa. 

Il bilancio delle vittime palestinesi nella guerra di Israele a Gaza si avvicina a 42.000 morti, con quasi 100.000 feriti.

Al Jazeera: "Il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il Libano e il capo della forza di mantenimento della pace lungo il confine con Israele affermano che una soluzione negoziata è l'unico modo per ripristinare la stabilità nella regione e che è giunto il momento di agire"

Cnn: "Usa temono che Israele passi alla guerra su larga scala in Libano"

Due settimane dopo che Israele ha annullato una proposta di cessate il fuoco guidata dagli Stati Uniti con Hezbollah, gli Stati Uniti non stanno cercando attivamente di rilanciare l'accordo e si sono rassegnati a cercare di modellare e limitare le operazioni israeliane in Libano e contro l'Iran piuttosto che porre fine alle ostilità: lo hanno detto funzionari statunitensi alla Cnn spiegando che all'interno dell'amministrazione Biden sono alte le preoccupazioni sul fatto che ciò che Israele ha promesso, cioè che sarebbe stata un'operazione limitata, si trasformerà presto in un conflitto su larga scala e prolungato. 

L'Iran attiva la difesa aerea sulla città di Isfahan

L'Iran ha attivato i sistemi di difesa aerea sulla città di Isfahan durante la notte. Lo rendono noto i Guardiani della rivoluzione. Diverse esplosioni avvenute in precedenza avevano alimentato i timori di un possibile attacco israeliano. 

L'agenzia di stampa iraniana Fars ha riferito, citando una fonte dei Pasdaran, che i sistemi di difesa aerea sono stati attivati dopo l'avvistamento di un "oggetto luminoso", ma non vi è stato alcun contatto nemico. La radio di Stato l'ha definita una manovra difensiva. 

La città di Isfahan è sede di strutture dell'industria della difesa e del programma nucleare del paese.

Media: "Hezbollah convinto della morte di Safieddine"

Hezbollah è "convinto" che Hashem Safieddine, cugino e potenziale successore del segretario generale Hassan Nasrallah, sia stato ucciso nel raid israeliano condotto nella notte tra giovedì e venerdì in un sobborgo meridionale di Beirut. Lo riporta Asharq Al-Awsat citando una fonte della sicurezza libanese, secondo cui Hezbollah non annuncerà la morte di Safieddine “finché il corpo non sarà recuperato da sotto le macerie”. 

La fonte afferma che i droni israeliani sorvolano costantemente per il quinto giorno consecutivo la zona dell'attentato per impedire le squadre della protezione civile libanese di avvicinarsi al luogo, che sarebbe il quartiere generale dell’intelligence di Hezbollah, raso al suolo con circa 73 tonnellate di bombe. 

Qualche giorno fa l’emittente Al Jazeera aveva riferito che Hezbollah ha perso i contatti con Safieddine dal momento dell’attacco israeliano.

Iran: "Israele non ci metta alla prova, se attacca la nostra risposta sarà più potente"

"Raccomandiamo al regime sionista di non mettere alla prova la risoluzione della Repubblica islamica. Se dovesse verificarsi un attacco contro il nostro paese, la nostra risposta sarà più potente". Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi in un discorso televisivo, aggiungendo che "i nostri nemici sanno che tipo di obiettivi all'interno del regime sionista sono alla nostra portata".

Ieri, in colloquio telefonico con il suo omologo egiziano, Badr Abdelatty, Arachchi aveva dichiarato che "qualsiasi attacco alle infrastrutture iraniane porterebbe a ritorsioni, consigliamo di non mettere alla prova la volontà dell'Iran". 

"La Repubblica islamica dell'Iran - haveva aggiunto Araghchi - non cerca di aumentare le tensioni e la guerra nella regione, ma non ha nemmeno paura della guerra. Darà una risposta forte e appropriata a qualsiasi nuova azione e avventurismo del regime sionista".

Nuovo avvertimento dell'Idf ai libanesi del sud ad evacuare

Il portavoce israeliano in lingua araba, Avichay Adraee, ha nuovamente lanciato un avvertimento ai residenti libanesi nel sud del Paese, invitandoli a spostarsi verso nord. "Alla gente del Libano meridionale, fate attenzione! L'Idf - afferma il messaggio ripreso da Guardian - continua ad attaccare i siti di Hezbollah nel vostro villaggio e nelle vicinanze, e per la vostra sicurezza vi è proibito tornare a casa fino a nuovo avviso. Dovreste astenervi dal dirigervi a sud, chiunque si diriga a sud sta mettendo in pericolo la propria vita". 

L'Iran: "Se Israele ci attacca sveleremo una nuova arma"

Se Israele attaccherà l'Iran, un nuovo tipo di arma difensiva iraniana sarà svelata. Lo ha affermato il vice presidente del Parlamento di Teheran, Ali Nikzad. Secondo quanto riferisce Mehr, Nikzad ha ricordato che durante l'attacco dell'Iran contro Israele la scorsa settimana è stato svelato un nuovo tipo di missile che non era stato utilizzato nelle precedenti operazioni contro lo Stato ebraico. 

Tajani: "Chieste garanzie di sicurezza per i nostri militari, situazione di grande tensione"

"Valutiamo con attenzione ciò che accade al contingente militare" italiano "al confine tra Israele e il territorio controllato da Hezbollah, dove c'è una situazione di grande tensione e conflittualità". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando ieri sera con i giornalisti a Buenos Aires, ricordando di aver chiesto al presidente israeliano Isaac Herzog ed al ministro degli Ester Israel Katz "di garantire la massima sicurezza dei nostri militari durante gli attacchi che stanno effettuando contro Hezbollah".

Tajani

©IPA/Fotogramma

Iran: "Attacchi contro le nostre infrastrutture riceveranno risposta"

"L'Iran non esiterà né avrà fretta di rispondere agli attacchi di Israele e qualsiasi attacco contro le nostre infrastrutture da parte del regime riceverà una ritorsione decisiva da parte dell'Iran". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, rispondendo alle minacce riguardo a raid contro infrastrutture dell'Iran, tra cui stabilimenti petroliferi e di gas o siti nucleari, per rispondere all'attacco missilistico della Repubblica islamica contro il territorio israeliano la scorsa settimana. 

Idf, uccisi 3 membri di Hamas che parteciparono ad attacco del 7/10

L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto di avere "eliminato", tra il 30 settembre e il primo ottobre "tre terroristi di Hamas che avevano partecipato al massacro del 7 ottobre" 2023. Si tratta di Muhammad Rafai, Muhammad Zinon e Basel Ahras. Il primo era "un terrorista della Brigata Gaza di Hamas che aveva partecipato al massacro del 7 ottobre nelle aree di Kfar Aza e Nahal Oz ed era coinvolto in attività terroristiche contro le truppe dell'Idf e i civili israeliani". Zinon e Ahras, prosegue un comunicato pubblicato su Telegram, "avevano partecipato al massacro mortale del 7 ottobre ed erano coinvolti nel complotto di attacchi terroristici contro civili israeliani". 

Idf: "Al via operazione terrestre nella parte ovest del Libano del sud"

Le Forze di difesa israeliane hanno annunciato di aver avviato un'operazione terrestre "limitata, localizzata e mirata" contro Hezbollah nella parte occidentale del Libano meridionale.   L'operazione terrestre israeliana nel Libano meridionale è iniziata il 30 settembre; fino ad ora si era concentrata sul lato orientale del confine. L'Idf afferma inoltre che è la prima volta che una divisione di riserva dell'Idf viene utilizzata in operazioni di combattimento nel Libano meridionale che si unisce alle altre tre divisioni coinvolte nell'offensiva terrestre. La divisione di riserva si unisce alle tre divisioni dell'esercito permanente (98ª, 36ª e 91ª) già operative nei settori centrale e orientale del Libano meridionale. Questa mossa, scrive il Times of Israel, aggiunge migliaia di truppe all'offensiva terrestre di Israele, portando il numero totale di soldati dispiegati in Libano a superare probabilmente i 15.000. 

Israele invia la quarta divisione in Libano per un'operazione contro Hezbollah

Le Forze di difesa israeliane hanno dispiegato una quarta divisione nel sud del Libano per le operazioni di terra contro Hezbollah: le Idf hanno annunciato l'invio la scorsa notte della 146ma divisione di riserva, che si aggiunge alle tre divisioni già dispiegate: la 98ma, la 36ma e la 91ma, operative nei settori centrali e orientali del sud del Libano. Il numero totale di soldati israeliani dovrebbe essere intorno ai 15mila, scrive il Times of Israel.

Mondo: I più letti