Guerra Medioriente, mezzi israeliani vicini alle forze di pace Unifil nel sud del Libano
Le Forze israeliane hanno annunciato di aver avviato un'operazione terrestre "limitata, localizzata e mirata" contro Hezbollah nella parte occidentale del Libano meridionale. Il primo ministro israeliano ha confermato che il successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah è stato ucciso in un raid su Beirut. L'esercito però dice che "servono conferme". Raid israeliano a Damasco: almeno 7 morti. Troupe del Tg3 aggredita in Libano: l'autista muore d'infarto
Da domani la Turchia evacuerà i suoi cittadini dal Libano
I cittadini turchi in Libano che hanno presentato richiesta per lasciare il Paese, nel contesto dell'intensificarsi degli attacchi israeliani, saranno evacuati via mare domani. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri di Ankara. E' in programma oggi la partenza dalla Turchia per Beirut di due navi che hanno la capacità di evacuare 2.000 persone ciascuna. Le navi porteranno anche aiuti umanitari e, se sarà necessario, le evacuazioni continueranno anche nei giorni successivi.
Il della capo Cia: "Israele e Iran non vogliono un conflitto totale, ma c'è il rischio errori di calcolo"
L'intelligence statunitense crede che né Israele né l’Iran vogliano un "conflitto totale", ma pensa che esista un forte rischio di fare errori di calcolo. "Ci troviamo di fronte al pericolo reale di un’ulteriore escalation del conflitto regionale", ha dichiarato William Burns, direttore della Cia, citato da CBS News.
Israele - ha affermato - "sta valutando con molta attenzione" come rispondere all’attacco iraniano della scorsa settimana in cui Teheran ha lanciato circa 200 missili balistici, ma resta il rischio delle "valutazioni errate". "Il Medio Oriente è un luogo in cui accadono continuamente cose complicate", ha affermato.
Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese
Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'APPROFONDIMENTO
Gaza, media: "La vittima più giovane è vissuta solo 2 ore"
La vittima civile più giovane del conflitto tra Israele e Hamas è una neonata che è vissuta solo 2 ore, mentre la più anziana aveva 101 anni: lo riporta il Guardian, sulla base di una lista di 34.344 palestinesi uccisi dagli attacchi israeliani. Diffuso dal ministero della Sanità di Gaza, l'elenco contiene nomi, età, sesso e numeri di carta d'identità delle vittime e che copre oltre l'80% dei palestinesi morti finora nel conflitto. Waad Walid Samir al-Sabah, non era ancora nata quando la sua casa è stata colpita da una bomba: sua madre è morta, i medici hanno eseguito un cesareo d'urgenza e Waad è deceduta 2 ore dopo il parto.
Idf: "Nella notte Hezbollah ha lanciato una serie di missili verso il centro di Israele"
Nyt: "Per ora nessun raid di Israele sui siti nucleari dell'Iran ma su basi militari e intelligence"
Israele non dovrebbe colpire i siti nucleari iraniani nella risposta all'attacco condotto da Teheran una settimana fa, ma dovrebbe concentrarsi sulla base militari o su obiettivi dell'intelligence e della leadership della Repubblica islamica. Lo rivela il New York Times, citando diversi funzionari attuali ed ex israeliani, che "riconoscono i dubbi" sulle capacità di Tel Aviv di infliggere danni pesanti gli impianti iraniani, in modo da compromettere il suo programma nucleare. Con il rischio che Teheran piuttosto acceleri, trasferendo tutte le attività in siti sotterranei. Secondo il giornale, dunque, la prima rappresaglia israeliana all'attacco missilistico del primo ottobre escluderebbe gli impianti nucleari, che diventerebbero invece un obiettivo nel caso in cui ci fosse un'ulteriore risposta da parte di Teheran.
Harris: "L'Iran ha le mani sporche di sangue americano, è la rivale numero uno"
L'Iran "ha le mani sporche di sangue americano". Per questo, e alla luce del suo recente attacco missilistico contro il territorio israeliano, può essere considerato il principale rivale degli Stati Uniti nel mondo. A dichiararlo, rispondendo ad una domanda in merito, è stata la vicepresidente degli Stati Uniti e candidata democratica alla Casa Bianca, Kamala Harris, durante un'intervista con CBS News.
"Ho in mente una cosa molto ovvia, ovvero che l'Iran (...) ha le mani sporche di sangue americano. E quello che abbiamo visto in relazione a questo attacco a Israele, con 200 missili balistici, quello che dobbiamo fare è assicurarci che l'Iran non diventi mai una potenza nucleare, questa è una delle mie principali priorità", ha affermato quando le è stato chiesto chi considerasse il principale rivale degli Stati Uniti nel mondo.
Nuovi attacchi su sud di Beirut nella notte
La notte scorsa gli aerei delle forze di Israele hanno nuovamente attaccato la periferia meridionale della capitale libanese Beirut. Il portavoce di lingua araba di Idf aveva in precedenza emesso un avviso agli abitanti della zona, in cui si chiedeva di non stare sulla spiaggia o nelle barche sulla costa dal fiume Awali fino a nuovo avviso.
Media, Sinwar riprende contatti con mediatori Qatar
Il leader di Hamas Yahya Sinwar ha ripreso i contatti con i mediatori dell'accordo di cessate il fuoco-ostaggi in Qatar. Lo riferisce la stampa israeliana, ricordando che le ultime settimane di silenzio avevano suscitato speculazioni sulla sua possibile morte in un attacco israeliano a Gaza. Sinwar aveva interrotto i contatti con i mediatori perche' riteneva che Israele non fosse interessato a raggiungere un accordo, secondo quanto riporta il sito Channel 12 citando fonti anonime. Un altro sito, Walla, citato dal Times of Israel, riferisce che in ogni caso, secondo le sue fonti, Sinwar non avrebbe ammorbidito le sue posizioni in vista di un accordo per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco. Hamas chiede il ritiro completo dell'esercito da Gaza e una fine permanente della guerra, mentre Israele rifiuta qualsiasi accordo che permetta al gruppo terroristico di mantenere il controllo della Striscia e ricostruire la sua forza militare.
Media, 21 morti in un raid sul centro di Gaza
Almeno 21 persone, tra cui cinque bambini e due donne, sono morte durante un raid israeliano notturno nel centro di Gaza. Lo riferisce - come riporta il Guardian - l'ospedale dei martiri di Al Aqsa, dove sono stati portati i corpi. Due i bombardamenti che hanno colpito le case nel campo profughi di Bureij. Ci sono anche circa una dozzina di feriti, tra cui diversi bambini, e i soccorritori temono che ci siano altre persone sotto le macerie.
Usa a Israele, non colpire aeroporto Beirut e strade di accesso
Il portavoce del dipartimento di stato americano, Matthew Miller, ha chiesto a Israele di non attaccare l'aeroporto di Beirut o le strade che vi conducono." Riteniamo che sia molto importante che non solo l'aeroporto sia aperto, ma anche che le strade per l'aeroporto siano aperte, in modo che i cittadini americani che vogliono andarsene possano uscire, come pure i cittadini di altri paesi", ha detto ai reporter.
Hezbollah, nuovi attacchi contro postazioni militari Israele
Hezbollah ha rivendicato ulteriori attacchi alle postazioni militari israeliane. Lo riporta Al Jazeera, precisando che il gruppo armato libanese ha affermato di aver sparato raffiche di razzi e missili contro le truppe israeliane a Shlomi, Hanita e Marj, nel nord di Israele. Il bombardamento ha fatto suonare le sirene nella regione e non si hanno notizie di vittime o danni.
Idf, un soldato ucciso e uno ferito nel Nord di Gaza
Le forze di difesa israeliane annunciano che un soldato è stato ucciso combattendo nel nord della Striscia di Gaza, portando a 350 il bilancio dell'offensiva di terra scatenata dall'assalto di Hamas del 7 ottobre dello scorso anno. Lo riporta The Times of Israel. Si tratta del sergente Noam Israel Abdu, 20 anni, del 17 battaglione della brigata Bislamach, di Kadima-Zoran. Le Forze di Difesa Israeliane affermano inoltre che un altro soldato e' stato gravemente ferito nello stesso incidente in cui e' stato ucciso Abdu. Separatamente, un riservista del 7012 Battaglione della Brigata Alexandroni è stato gravemente ferito durante i combattimenti nel sud del Libano.
Idf, ucciso a Beirut comandante quartier generale Hezbollah
Suhail Hussein Husseini è stato ucciso ieri nel corso di un "attacco mirato" dell'Aeronautica militare, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram. Il quartier generale di Hezbollah supervisiona la logistica all'interno dell'organizzazione ed è responsabile del bilancio e della gestione delle sue varie unità, prosegue la nota. La sede, inoltre, include l'Unità di ricerca e sviluppo di Hezbollah, responsabile della produzione di missili a guida di precisione e della gestione dello stoccaggio e del trasporto delle armi in Libano. Husseini era responsabile del budget e della gestione logistica dei progetti più sensibili di Hezbollah, compresi i piani di guerra dell'organizzazione e altre operazioni speciali, come il coordinamento degli attacchi terroristici contro lo Stato di Israele dal Libano e dalla Siria, conclude l'Idf.
Idf: ucciso a Beirut comandante quartier generale Hezbollah
L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso a Beirut Suhail Hussein Husseini, comandante del quartier generale di Hezbollah. L'aviazione israeliana ha condotto un attacco sulla base di informazioni di intelligence. Secondo l'Idf, Husseini svolgeva un ruolo cruciale nel trasporto di armi tra l'Iran e Hezbollah ed era responsabile della distribuzione delle armi avanzate tra le unità di Hezbollah. Inoltre, era membro del consiglio della Jihad, organismo della leadership militare di Hezbollah