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Israele-Hamas, Idf avvisa libanesi nel sud: "State lontani dalla costa". Razzi su Tel Aviv

©Getty

L'esercito israeliano allarga la zona delle operazioni militari e avvisa la popolazione del Libano. Missili di Hezbollah su Tel Aviv: il gruppo accusa Israele di provare ad usare i peacekeeper dell'Unifil, le forze di pace delle Nazioni Unite, come "scudi umani". Commemorazioni in Israele e in diversi Paesi del mondo a un anno dalla strage di Hamas del 7 ottobre

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Vandalizzato murale per vittime 7 ottobre a davanti a Statale Milano

E' stato vandalizzato il murale realizzato davanti all'università Statale di Milano in memoria delle vittime d'Israele dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Lo comunica l'artista aleXsandro Palombo in una nota diffusa poche ore dopo quella in cui presentava l'opera dal titolo 'October 7th, Escape'.

La protagonista del murale è Vlada Patapov, la ragazza israeliana con lo scialle rosso, sopravvissuta alla strage di Hamas al Nova festival e fotografata mentre correva disperata nel tentativo di salvarsi. Ora il volto della ragazza è stato cancellato e con lei sono state sporcate e sfregiate anche le bandiere di Israele che apparivano sulle t-shirt bianche indossate dagli orsetti Teddy bear ritratti nell'opera.

Raid israeliano su sud Libano, uccisi 10 vigili del fuoco

Dieci vigili del fuoco sono rimasti uccisi in un raid israeliano su Baraachit, località nel sud del Libano. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Beirut, secondo quanto riporta al-Arabiya. Stando al ministero, i vigili si trovavano in un edificio comunale, in procinto di partire per una missione di salvataggio ed i loro sono ancora intrappolati sotto le macerie.

Erdogan: Israele pagherà il prezzo del genocidio a Gaza

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato, in occasione del primo anniversario della guerra in risposta all'attacco di Hamas del 7 ottobre, che Israele pagherà il prezzo del "genocidio" a Gaza. "Non bisogna dimenticare che Israele prima o poi pagherà il prezzo di questo genocidio che sta portando avanti da un anno e che continua tuttora", ha dichiarato su X

Meda: siti web libanesi filoiraniani colpiti da attacchi hacker

Il canale televisivo libanese al-Mayadeen, considerato filo-iraniano, ha segnalato oggi che alcuni dei suoi "siti e piattaforme di informazione sono stati presi di mira da un attacco informatico". Anche il quotidiano al-Akhbar, noto per la sua vicinanza a Hezbollah, ha segnalato su Instagram che il suo sito è stato vittima di "una serie di continui attacchi informatici». Lo riferisce il quotidiano libanese L'Orient le Jour online.

Papa: vergognosa incapacità della comunità internazionale

Il Papa, nella ricorrenza del 7 ottobre, scrive ai cattolici del Medio Oriente. Ricorda che "un anno fa è divampata la miccia dell'odio; non si è spenta, ma è deflagrata in una spirale di violenza, nella vergognosa incapacità - sottolinea Francesco - della comunità internazionale e dei Paesi più potenti di far tacere le armi e di mettere fine alla tragedia della guerra. Il sangue scorre, come le lacrime; la rabbia aumenta, insieme alla voglia di vendetta, mentre pare che a pochi interessi ciò che più serve e che la gente vuole: dialogo, pace. Non mi stanco di ripetere che la guerra è una sconfitta".

7 ottobre, Francia: appello interreligioso per pace Medioriente

I responsabili di diverse religioni hanno lanciato un appello unitario ''alla pace e alla fraternità'' e chiedono di ''non importare in Francia il conflitto in Medio Oriente''. In un testo comune pubblicato ad un anno dall'attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre, si legge che ''noi, responsabili religiosi cattolici, protestanti, ortodossi, ebrei, musulmani e buddisti, invochiamo la liberazione di tutti gli ostaggi, un cessate il fuoco e ribadiamo insieme i nostri valori comuni". Nel cosiddetto "appello internazionale alla pace e alla fraternità" promosso dalla Conférence des responsables de culte en France (CRCF), si legge inoltre che "l'odio e le discriminazioni antimusulmane si vanno moltiplicando in modo inquietante e gli atti antisemiti sono nuovamente cresciuti in modo esponenziale''. ''Per gli ebrei e per i musulmani, le ferite sono vive e dolorose''. E ''misuriamo quanto gli eventi in Medio Oriente pesuno sulla società francese'', si prosegue nel testo, secondo cui ''spetta a tutti noi non importare in Francia questo conflitto". L'appello è stato firmato da Christian Krieger (Federazione protestante di Francia), Eric de Moulins-Beaufort (Presidente della conferenza espiscopale di Francia), Haïm Korsia (Gran rabbino di Francia), Chems-eddine Hafiz (Rettore della Grande Moschea di Parigi), Demetrios Ploumios (Vescovi ortodossi di Francia) e Antony Boussemart (Unione buddista di Francia). Gli alti dignitari religiosi denunciano la ''violenza in ogni forma'' e deplorano ''il numero insopportabile di vittime civili''. Pensan infine all''immensa sofferenza di chi ha perso un essere caro in condizioni atroci'', come anche ''degli ostaggi'', delle loro famiglie, nonché ''dei civili israeliani, palestinesi e libanesi". Quindi l'appello affinché ''una pace giusta e duratura possa edificarsi in tutta la regione".

Israele ordina l'evacuazione di 26 villaggi nel Libano del sud

Il portavoce dell'esercito israeliano, Avichay Adraee, ha emesso un avviso urgente di evacuazione ai residenti di diversi villaggi nel sud del Libano. Lo riferiscono alcuni media libanesi indicando i nomi di 26 villaggi citati esplicitamente nell'avviso israeliano e notando che nello stesso avviso il portavoce sostiene che "le attività di Hezbollah in queste aree hanno costretto l'esercito israeliano a intensificare le sue operazioni contro il gruppo. L'intenzione dell'esercito non è quella di danneggiare i civili".

Otto pompieri morti in raid Israele nel sud del Libano

Almeno otto vigili del fuoco libanesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano contro le loro caserme in una città nel sud al confine con Israele, ha detto all'Afp un funzionario locale. "Un attacco israeliano ha colpito nella notte la caserma Baraachit dove c'erano dieci vigili del fuoco (...) finora sono stati estratti dalle macerie otto corpi", ha detto Reda Achour, un funzionario locale. Dall'inizio degli scontri tra Israele e Hezbollah, un anno fa, sono stati uccisi più di 115 soccorritori e vigili del fuoco, secondo un rapporto dell'Afp basato su dati ufficiali libanesi.

Giordania: 'Israele spinge la regione verso l'abisso'

Il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha affermato che "l'aggressione israeliana" sta spingendo la regione verso "l'abisso" di una guerra in piena regola. "L'aggressione israeliana... iniziata a Gaza e ora continuata in Libano sta spingendo l'intera regione nell'abisso di una guerra regionale in piena regola", ha detto Safadi in una conferenza stampa a Beirut, dove si trova oggi in visita.

7 ottobre: Amnesty, "E' fallimento collettivo umanità"

"È  vergognoso e rappresenta un fallimento collettivo dell'umanità che un  anno dopo non vi sia ancora un cessate il fuoco e che gli ostaggi non  siano stati tutti rilasciati. Queste atrocità non avrebbero mai dovuto  essere commesse e ancor meno dovrebbero essere autorizzate a  continuare". Lo ha detto la segretaria generale di Amnesty  International, Agnes Callamard, nel giorno anniversario dell'attacco di  Hamas del 7 ottobre 2023. Altrettanto "vergognoso", per lei, il fatto che Israele continui la sua "orribile" offensiva contro Gaza. 
 "Questo anniversario è un promemoria che fa riflettere sull'urgente  necessità di affrontare le cause profonde, tagliare la fornitura di armi  a tutte le parti e porre fine all'impunità di lunga data con cui le  forze israeliane, Hamas e altri gruppi armati hanno violato il diritto  internazionale per decenni senza timore di conseguenze", ha insistito  Callamard.
  "Un anno dopo il 7 ottobre,  la necessità di garantire il cessate il fuoco e la liberazione degli  ostaggi è più urgente che mai", si legge nella dichiarazione di Amnesty.  L'Ong ricorda che, un anno fa, Hamas e altri gruppi palestinesi hanno  compiuto "attacchi orrendi" in cui sono state uccise circa 1.200 persone  e 250 sono state rapite, e che Israele ha risposto con una "offensiva  devastante" contro la Striscia di Gaza, nella quale ha ucciso più di  41.500 persone e 1,9 milioni di sfollati. Per Callamard, oggi è "un giorno di lutto per gli israeliani i cui  cari sono stati assassinati e rapiti e per le migliaia di persone che  rimangono sfollate dopo gli atroci attacchi di Hamas e di altri gruppi  armati". In questo senso sottolinea che "i crimini commessi da Hamas e  da altri gruppi armati, sui quali la Procura della Corte penale  internazionale sta indagando come crimini contro l'umanità, sono orrendi  e del tutto ingiustificabili", ricordando che vi sono ancora circa 100  ostaggi a Gaza. Nel contempo evidenzia che "è passato un anno dall'inizio della  terribile offensiva delle forze israeliane a Gaza, che ha causato decine  di migliaia di morti, ha costretto allo sfollamento il 90% della  popolazione e ha scatenato una catastrofe umanitaria, mettendo la  regione a dura prova".

Gallant: 'Tutto il possibile per sconfiggere i nemici'

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato di essere impegnato a fare tutto il possibile per "sconfiggere" i nemici di Israele, in guerra su più fronti a un anno dall'attacco di Hamas nel sud del Paese. "Siamo profondamente impegnati a continuare a prendere tutte le misure necessarie per sconfiggere i nostri nemici e difendere la nostra patria", ha dichiarato Gallant in un comunicato.

Idf chiede evacuazioni ai residenti del nord di Gaza

Il portavoce in lingua araba dell'Idf ha chiesto ai residenti di Beit Hanun, Jabaliya e Beit Lahia, nel nord di Gaza, di evacuare in direzione sud a Mawasi.

7 ottobre, Ucei: proteggete libertà sancita da carte tradite

"La ferita è quella di un intero popolo che ha sempre desiderato ispirare il proprio agire a quell'imperativo di vita che ci ha trasmesso per millenni la nostra fede. L'inno di Israele "Hatikva" ci ricorda la speranza di vivere come popolo libero nel proprio Stato. La speranza qui, parimenti, di essere un popolo che vive accanto agli altri - ciascuno con la sua fede - in Israele e qui nelle nostre Comunità. Vivi e vitali come oggi anche se feriti". Lo ha detto Noemi Di Segni, la presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane, alla solenne cerimonia commemorativa dell'attacco del 7 ottobre "A chi ci ascolta oggi la preghiera delle Comunità ebraiche che siate lucidi e capaci di concorrere, con noi, a proteggere la cultura delle libertà sancita nella costituzione e nella carta europea - ha aggiunto Di Segni - , tradite nei presidi internazionali del dopoguerra, abusate da chi desidera destabilizzare lo stato di diritto. Il nostro omaggio di gratitudine a chi è rimasto coerente e vigile, a chi protegge verità con parole e vite con il proprio corpo".

Netanyahu: siamo obbligati a riportare indietro gli ostaggi

"Siamo obbligati a riportare indietro" gli ostaggi: lo dichiara il premier israeliano Benyamin Netanyahu nel primo anniversario della strage del 7 ottobre da parte di Hamas.

Biden: 'Non ci arrenderemo mai fino a ritorno ostaggi'

"Non ci arrenderemo mai finché non riporteremo a casa sani e salvi tutti gli ostaggi rimasti" nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in una nota in occasione del primo anniversario del massacro del 7 ottobre. "Oggi e ogni giorno, penso agli ostaggi e alle loro famiglie. Ho incontrato le famiglie degli ostaggi e ho pianto con loro. Hanno attraversato l'inferno", ha aggiunto Biden, sottolineando che la sua Amministrazione ha negoziato per il rilascio di oltre 100 ostaggi, compresi cittadini americani. 

Biden: 'Inaccettabile ondata antisemitismo in America e nel mondo'

"Condanno con fermezza l'ondata violenta di antisemitismo in America e nel mondo. È inaccettabile. Dobbiamo unirci contro l'antisemitismo e contro l'odio in tutte le sue forme". Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in una nota in occasione del primo anniversario del massacro del 7 ottobre.

7 ottobre: Ucei, futuro incerto, cresce antisemitismo

"Sono giunti qui i rappresentanti di tutte le comunità e gli enti ebraici in Italia per esprimere assieme il dolore lancinante di quel giorno iniziato all'alba e mai tramontato, e il cordoglio per le vittime. Per condividere timore ed ansia per il futuro che accompagnano questi durissimi mesi. Futuro incerto per un'intera regione di cui seguiamo ora per ora, per ogni palmo di terra gli sviluppi, dai diversi fronti. Futuro incerto per l'Europa e l'Italia in cui viviamo immersi in un faticoso confronto quotidiano, con un crescente antisemitismo multiforme, portando sulle spalle quello di secoli e secoli". Lo ha detto Noemi Di Segni, la presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane, alla solenne cerimonia commemorativa dell'attacco del 7 ottobre alla Sinagoga di Roma.

Khamenei, '7 ottobre ha riportato i sionisti a 70 anni fa'

"L'operazione alluvione Al-Aqsa ha riportato il regime sionista a 70 anni fa". Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, in un messaggio su X scritto in lingua ebraica in occasione del primo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre di un anno fa.

Meloni, Israele si difenda ma rispetti diritto umanitario

"In questa giornata, ribadiamo il legittimo diritto di Israele a difendersi e a vivere in sicurezza nei propri confini, ma anche la necessità che questo sia esercitato nel rispetto del diritto internazionale umanitario". Lo afferma la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione in occasione del primo anniversario degli attacchi di Hamas contro la popolazione israeliana. "Non possiamo, infatti, restare insensibili davanti all'enorme tributo di vittime civili innocenti a Gaza, vittime due volte - aggiunge Meloni -: prima del cinismo di Hamas, che le utilizza come scudi umani, e poi delle operazioni militari israeliane". 

Meloni, tutti lavorino per il dialogo e una de-escalation

"Le conseguenze dell'attacco di Hamas hanno scatenato un'escalation su base regionale che potrebbe avere esiti imprevedibili. È dovere di tutti riportare il dialogo, lavorando per arrivare ad una de-escalation". Lo afferma la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione in occasione del primo anniversario degli attacchi di Hamas contro la popolazione israeliana. "L'Italia, anche in qualità di Presidente di turno del G7, continuerà ad impegnarsi per un cessate il fuoco immediato a Gaza, per il rilascio degli ostaggi israeliani e per la stabilizzazione del confine israelo-libanese, attraverso la piena applicazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite - aggiunge la presidente del Consiglio -. Confermiamo il nostro sostegno a tutti gli sforzi di mediazione portati avanti, e il nostro impegno per lavorare ad una soluzione politica duratura, basata sulla prospettiva dei due Stati". 

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