La Corte di Giustizia Ue ha accolto il ricorso di quattro associazioni francesi contro un decreto di Parigi che vietava l'uso delle parole "salsiccia" e "bistecca" per i cibi contenenti proteine vegetali. "Qualora non sia stata adottata una denominazione legale, uno Stato membro non può vietare l'uso di termini tradizionalmente associati a prodotti di origine animale per designare un prodotto contenente proteine vegetali", ha stabilito la Corte
I prodotti vegetali possono essere chiamati “salsiccia” o “bistecca”. Lo ha deciso la Corte di Giustizia Ue, accogliendo il ricorso di quattro associazioni francesi contro un decreto di Parigi. I ricorrenti hanno sostenuto che tale decreto, che vieta l'uso di denominazioni come “bistecca” o “salsiccia” per i prodotti contenenti proteine vegetali - senza o anche con l'inserimento di indicazioni aggiuntive come “vegetale” o “soia” - viola il regolamento Ue.
La decisione della Corte Ue
La Corte Ue ha stabilito che "qualora non sia stata adottata una denominazione legale, uno Stato membro non può vietare l'uso di termini tradizionalmente associati a prodotti di origine animale per designare un prodotto contenente proteine vegetali".