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Medioriente, raid su Beirut: obiettivo era Nasrallah. Netanyahu: "Non ci fermeremo"

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Beirut, una tonnella di bombe israeliane per colpire Nasrallah, sta bene
NEWS
Beirut, una tonnella di bombe israeliane per colpire Nasrallah, sta bene
00:01:54 min

Pesante operazione mirata dell'aviazione israeliana contro il quartier generale di Hezbollah. L'Idf: "Colpito epicentro del terrore". Sei edifici andati distrutti nella periferia sud della capitale: almeno due morti e 76 feriti. Netanyahu all'Onu: "Avanti con i combattimenti fino alla vittoria totale". E rivolto all'Iran: "Se ci attaccate, vi colpiremo"

in evidenza

Massiccio bombardamento aereo dell'aviazione israeliana contro il quartier generale di Hezbollah. Nel mirino il leader dei miliziani Hasan Nasrallah. L'Idf: "Colpito epicentro del terrore". Sei edifici andati distrutti nella periferia sud della Capitale. Netanyahu all'Onu: "Avanti con i combattimenti fino alla vittoria totale". E rivolto all'Iran: "Se ci attaccate, vi colpiremo".


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Idf, in corso attacco a magazzini armi sotto edifici a Beirut

 L'esercito israeliano annuncia che sta attaccando magazzini con di armi di Hezbollah tenuti sotto edifici residenziali a Beirut

Israele, colpiremo Hezbollah a Beirut nelle prossime ore

L'esercito israeliano afferma che intende colpire le "capacita' strategiche" di Hezbollah nel cuore della roccaforte di Beirut nelle prossime ore. Il portavoce delle IDF, Daniel Hagari, ha affermato che nelle prossime  ore l'esercito attacchera' le "capacita' strategiche" che Hezbollah ha seppellito sottoterra a Dahiyeh, a Beirut.

Idf: "Ancora sotto esame esito raid, è stato molto preciso"

Il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari ha rilasciato pochi minuti fa una dichiarazione spiegando che L'Idf sta ancora esaminando i risultati del suo attacco al quartier generale di Hezbollah a Beirut, dove si ritiene ci fosse anche il leader dell'organizzazione sciita fedele a Teheran Hassan Nasrallah. Lo stesso portavoce non ha dato indicazioni sulla sorte di Nasrallah. "Daremo aggiornamenti non appena saremo in grado di farlo. Il nostro attacco è stato molto preciso", ha detto Hagari affermando che per il momento non ci sono cambiamenti nelle linee di sicurezza per i civili israeliani.

Lavrov, la regione sull'orlo di una grande guerra

Oggi il Medio Oriente e' di nuovo sull'orlo di una grande guerra, che "alcune persone vogliono davvero, davvero". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. "E' necessario fermare immediatamente la spirale di violenza prima che la situazione vada completamente fuori controllo, cosa che, come ho detto, alcune persone vogliono davvero e stanno cercando di provocare una grande guerra", ha sottolineato. Il ministro degli Esteri ha osservato che Mosca condanna fermamente gli attacchi indiscriminati di Israele che violano la sovranita' del Libano. Lui ha sottolineato che i civili stanno diventando vittime e questo e' inaccettabile. "La via della guerra scelta da Gerusalemme Ovest non aiutera' il ritorno degli sfollati interni nel nord del paese e non garantira' la sicurezza al confine libanese-israeliano", ha detto il ministro russo. Lavrov ha sottolineato che senza il sostegno a Israele da parte degli Stati Uniti, questo conflitto puo' finire in modo rapido ed efficace.

Giordania, Netanyahu trascina la regione alla guerra

Il ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi, ha dichiarato che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu deve essere fermato perche' sta trascinando la regione verso una guerra totale.

Austin, evitare una guerra totale

Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha affermato durante un discorso che "la diplomazia continua a essere la strada migliore da seguire e il modo piu' rapido per consentire ai cittadini israeliani e libanesi sfollati di tornare alle loro case su entrambi i lati dei confini" e che "bisogna evitare una guerra totale".

Pezeshkian, da Israele palese crimine di guerra

Il Presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, ha condannato in un messaggio gli attacchi odierni di Israele nella zona di Dahiya a Beirut, considerandoli un chiaro e inconfutabile crimine di guerra, e ha affermato: "Esprimo la mia solidarieta' alla nazione e al governo libanesi e porgo le mie condoglianze alle famiglie dei martiri di questo incidente". "Gli attacchi odierni del regime sionista nella zona di Dahiya a Beirut sono un crimine di guerra palese e inconfutabile che ha rivelato ancora una volta la natura di terrorismo di Stato di questo regime", ha aggiunto il Presidente iraniano. "Condivido la vostra tristezza, caro e orgoglioso popolo della resistenza libanese. Il governo della Repubblica islamica dell'Iran - conclude Pezeshkian - non lascera' cadere questo recente crimine dei sionisti e sara' con la nazione libanese e l'asse della resistenza".

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. I FATTI

Media, la figlia di Nasrallah uccisa da raid a Beirut

Secondo alcuni report citati da Channel 12, Zainab Nasrallah, figlia del segretario generale di Hezbollah, è stata uccisa nell'attacco israeliano a Beirut

Media: "Colpiti importanti leader Hezbollah a Beirut"

Nel bombardamento di Israele su Beirut potrebbero esser rimasti uccisi "importanti leader" di Hezbollah ma al momento non ci sarebbero conferme della presenza di Nasrallah nel quartier generale del movimento, che era l'obiettivo del raid israeliano.  Lo si apprende da qualificate fonti della sicurezza che stanno seguendo l'evolversi della situazione in Libano. Secondo le prime informazioni, nell'attacco potrebbero essere morti, o comunque colpiti, il presidente del consiglio esecutivo di Hezbollah e cugino di Nasrallah, Hashem Safieddime, e il parlamentare del partito Alì Ammar.

Israele chiede a civili di evacuare da Dahiyeh a Beirut

L'esercito israeliano ha chiesto ai civili libanesi che si trovano nei pressi di diversi edifici nel sobborgo di Dahiyeh a Beirut, nota roccaforte di Hezbollah, di evacuare immediatamente.Il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba delle IDF, pubblica delle mappe insieme all'annuncio, in cui si invitano i civili a tenersi ad una distanza di almeno 500 metri da tre siti di Dahiyeh. Secondo le IDF, i siti sono utilizzati da Hezbollah. "Vi trovate vicino alle proprieta' di Hezbollah e, per la vostra sicurezza e quella dei vostri cari, siete obbligati a evacuare immediatamente gli edifici e ad allontanarvi da essi a una distanza non inferiore a 500 metri", afferma Adraee.

Libano, si temono centinaia di morti

Le vittime dell'attacco aereo di Israele su Beirut potrebbero essere "centinaia", compresi molti civili. Lo si apprende da qualificate fonti della sicurezza che stanno seguendo l'evolversi della situazione in Libano. Le operazioni di soccorso, sottolineano inoltre le fonti, sono rese ancora più complicate dell'enorme quantitativo di macerie provocato dal bombardamento israeliano.

Blinken: "Risponderemo se attaccati in Medio Oriente"

Gli Stati Uniti prenderanno "tutte misure necessarie" se i loro interessi saranno attaccati in Medio Oriente": lo ha detto il segretario di stato Antony Blinken a margine dell'assemblea Onu a Ny. 

Hezbollah attacca Safad in Israele, gravi danni

Diversi razzi lanciati dal Libano e schegge hanno colpito la città settentrionale israeliana di Safad, causando gravi danni. Lo rende noto la polizia. Non si hanno notizie immediate di feriti nell'attacco. Hezbollah si assume la responsabilità del lancio di razzi. Nel frattempo, nuove sirene risuonano nella Bassa Galilea, in particolare a Karmiel, Sakhnin e Deir al-Asad, nonché a Nahariya, nella Galilea occidentale.

Israele, dall'Iron Dome alla Fionda di David: come è costruita la difesa antiaerea

L’esercito israeliano può contare su diversi sistemi pensati per bloccare le varie minacce, dai missili balistici a quelli da crociera e i razzi a bassa quota. IL PUNTO

Gb invita concittadini a lasciare immediatamente Libano

Il Foreign Office del Regno Unito ha esortato i cittadini britannici presenti in Libano ad andarsene il prima possibile. In una dichiarazione, il Foreign Office ha consigliato ai britannici di prendere il primo volo disponibile e ha affermato che sono in corso sforzi per aumentarne la capacità.

Hassan Nasrallah, chi è il leader di Hezbollah nel mirino di Israele

Khamenei convoca Consiglio Supremo sicurezza Iran

Il leader supremo dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha convocato una riunione di emergenza del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale presso la sua residenza. Lo riferisce il New York Times, che cita due funzionari iraniani a conoscenza della questione. Si prevede che la riunione si concentrerà sulla risposta di Teheran all'attacco aereo israeliano nel distretto di Dahieh a Beirut che ha preso di mira il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah.

Hezbollah: "Abbiamo bombardato il nord di Israele"

Hezbollah afferma di aver bombardato il nord di Israele nel primo attacco dopo quello israeliano alla sua roccaforte a Beirut.

Israele: "Colpiti altri obiettivi Hezbollah in sud Libano"

L'esercito israeliano ha affermato di aver colpito altri obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale questa sera, mentre le sirene risuonavano nel nord di Israele segnalando l'arrivo di razzi. "Nell'ultima ora, i jet da combattimento hanno colpito obiettivi appartenenti all'organizzazione terroristica di Hezbollah nel Libano meridionale, compresi lanciatori diretti verso civili israeliani e strutture in cui erano tenute armi", ha fatto sapere l'esercito meno di quattro ore dopo aver annunciato il suo ultimo attacco a Beirut.

"Esercito crea cordone intorno ambasciata Usa a Beirut"

L'esercito libanese sta creando un cordone protettivo attorno all'ambasciata statunitense che si trova nella zona settentrionale di Beirut. Lo ha riferito una fonte della sicurezza, come riporta Times of Israel citando Reuters.

Biden: "Usa non hanno avuto alcun ruolo in attacco Israele"

Gli Stati Uniti non hanno avuto alcun ruolo nell'ultimo attacco israeliano a Beirut. Lo afferma Jo Biden, secondo quanto riportato dai media americani.

Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam

Tradizionalmente utilizzato per segnalare obiettivi militari da colpire, si sta diffondendo come simbolo della lotta contro Israele anche negli Stati Uniti: da giorni sui social circola l'immagine di un ragazzo all'Università della Pennsylvania che con le mani va a formare il triangolo durante le manifestazioni a favore di Gaza. I DETTAGLI

Fonte Usa a Abc, "Nasrallah era a Beirut per una breve visita"

Secondo una fonte Usa intervistata dall'Abc, il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, e alcuni suoi uomini erano a Beirut venerdì pomeriggio per una breve visita quando i caccia israeliani hanno lanciato il raid contro il quartier generale nel sud della capitale libanese.  Secondo l'emittente americana è probabile che questa sia stata la finestra operativa individuata anche dall'intelligence israeliana per lanciare l'attacco.

Iran, "Punizione appropriata" per autore raid Beirut

L'Ambasciata iraniana in Libano afferma che il grande attacco di Israele alla periferia sud di Beirut rappresenta una "pericolosa escalation che cambiera' le carte in tavola" e che "portera' al suo autore una punizione appropriata". La dichiarazione della rappresentanza diplomatica iraniana in Libano e' stata diffusa da Al Jazeera. In precedenza, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva detto all'Assemblea generale delle Nazioni Unite che il "lungo braccio di Israele" puo' raggiungere i "tiranni di Teheran" ovunque in Iran e in Medio Oriente.

Cos'è Hamas, l'organizzazione che si scontra da oltre 30 anni con Israele

Fondata nel 1987, affonda le radici negli anni Settanta e nei Fratelli Musulmani nati in Egitto. Oltre a un'ala militare, il Movimento di Resistenza Islamica che controlla (anche se non completamente) la Striscia di Gaza, possiede un braccio politico-sociale. Ma non mancano le divisioni interne nell'organizzazione paramilitare palestinese. L'ANALISI

Pentagono: "Nessun preavviso" da Israele per raid Beirut"

"Gli Stati Uniti non hanno ricevuto "alcun preavviso" per gli attacchi israeliani a Beirut. Lo ha dichiarato un vice portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, precisando che "gli Stati Uniti non erano coinvolti in questa operazione e non avevamo alcun preavviso". La stessa fonte ha invece affermato che il Segretario alla Difesa degli Usa, Lloyd Austin, ha parlato con il suo omologo israeliano, Yoav Gallant, "mentre l'operazione era gia' in corso". "Non avendo alcun coinvolgimento, non avendo conoscenza del fatto che questo attacco si sarebbe effettivamente verificato, stiamo ancora chiedendo maggiori dettagli e cercando di capire l'operazione in se'", ha aggiunto Singh. Queste ultime dichiarazioni contraddicono una precedente notizia diffusa dal Times of Israel - che citava un funzionario ben informato - in base alla quale Israele ha informato preventivamente gli Stati Uniti dell'imminente attacco a Beirut, pochi minuti prima che venisse eseguito.

La Casa Bianca ha reso noto che il presidente degli Stati Uniti,

Joe Biden, è stato informato dal suo team per la sicurezza

nazionale in merito al grave attacco israeliano a Beirut.

Guterres, evitare una guerra regionale a tutti i costi

"La guerra in Libano potrebbe portare a un'ulteriore escalation che coinvolge potenze esterne. Appoggio pienamente la proposta di un cessate il fuoco temporaneo, e abbiamo bisogno di questo cessate il fuoco ora. Non possiamo permetterci negoziati infiniti, come abbiamo fatto con Gaza". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres al Consiglio di Sicurezza dopo gli attacchi di Israele a Beirut. Sottolineando che "dobbiamo evitare una guerra regionale a tutti i costi". 

Iran, raid Israele è escalation che cambia regole del gioco

Teheran avverte Israele. L'ambasciata iraniana in Libano afferma che l'attacco israeliano di oggi a Beirut è una "escalation" che "cambia le regole del gioco"

Da Israele avviso preventivo Usa su attacco Beirut

Israele ha informato preventivamente gli Stati Uniti dell'imminente attacco a Beirut, pochi minuti prima che venisse eseguito. Lo riferisce il quotidiano Times of Israel, citando un funzionario a conoscenza dei dettagli dell'operazione contro il quartier generale di Hezbollah.

Media: chiamata Austin-Gallant durante attacco Beirut

Secondo un portavoce del Pentagono, citato da agenzie internazionali e rilanciato dal Times of Israel, gli Stati Uniti non hanno ricevuto alcun preavviso di un attacco israeliano a Beirut. Invece, secondo la stessa fonte, il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin ha parlato con il suo omologo israeliano Yoav Gallant mentre l'operazione era in corso.
Queste ultime dichiarazioni contraddicono una precedente notizia diffusa dal Times of Israel - che cita un funzionario ben
informato - in base alla quale Israele ha informato preventivamente gli Stati Uniti dell'imminente attacco a Beirut, pochi minuti prima che venisse eseguito.

Beirut: "Almeno due morti e 76 feriti nel raid israeliano"

È di almeno due morti e 76 feriti il primo bilancio ufficiale delle autorità libanesi dopo il raid israeliano a Beirut.

Hamas accusa Netanyahu di "palesi bugie" all'Onu

Hamas ha accusato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di aver detto "palesi bugie" nel suo discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Netanyahu "ha continuato la sua serie di palesi bugie e ha intensificato le sue minacce contro i popoli della regione, mentre ha ampliato la sua cerchia di crimini per includere il nostro popolo in Libano", ha affermato il gruppo palestinese in una dichiarazione ufficiale.

Premier Libano: "Molti morti nel raid di Israele a Beirut"

Il primo ministro libanese Najib Mikati ha affermato che a seguito dell'attacco israeliano a Beirut si registrano "un gran numero di morti". Mikati ha inoltre attribuito alla comunità internazionale la responsabilità di fermare "l'aggressione israeliana in corso". Lo riferisce la rete legata ad Hezbollah.

Netanyahu lascia New York e anticipa il rientro in Israele

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha deciso di anticipare il suo ritorno in Israele e partirà stasera dagli Stati Uniti dove oggi è intervenuto all'Assemblea generale dell'Onu. Lo rende noto il suo staff.

Il premier libanese accusa Israele: "Guerra genocida"

l primo ministro libanese Najib Mikati ha esortato la comunità internazionale a "impedire" a Israele di intraprendere una "guerra genocida" contro il Libano, dopo un massiccio attacco israeliano nei sobborghi meridionali di Beirut. "Questa nuova aggressione israeliana dimostra che il nemico israeliano non si preoccupa di tutti gli sforzi internazionali e chiede un cessate il fuoco", ha detto Mikati, che si trova a New York, in una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio, esortando la comunità internazionale a fermare l'aggressione israeliana contro il Libano.

Allarme Onu per gli attacchi israeliani a periferia Beirut

L'Onu segue con apprensione gli sviluppi sugli attacchi israeliani in Libano. "Le Nazioni Unite stanno seguendo con grande allarme" gli attacchi a Beirut, ha affermato il portavoce del Palazzo di Vetro, Stephane Dujarric.

Fonte vicina a Hezbollah: "Nasrallah sta bene"

Hassan Nasrallah "sta bene". Lo ha affermato una fonte vicina al movimento sciita libanese, dopo il raid israeliano su Beirut, con obiettivo il quartier generale di Hezbollah. 

Media: Idf ha usato bombe penetranti di una tonnellata

L'aeronautica israeliana ha attacco il quartier generale principale di Hezbollah a Beirut con bombe penetranti di una tonnellata. Lo riferisce la tv pubblica Kan specificando che gli Stati uniti sono stati informati prima del raid. I media libanesi dicono che il leader Hassan Nasrallah non è stato colpito.

Idf sta verificando se Nasrallah è stato colpito a Beirut

L'esercito israeliano (Idf) sta cercando di capire se nell'edificio colpito a Beirut ci fosse effettivamente il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah.

Tajani: "Gli italiani lascino il Libano al più presto"

"Seguo con preoccupazione l'evolversi della crisi in Medio Oriente in contatto costante con la nostra ambasciata a Beirut. Invito nuovamente tutti gli italiani a lasciare il Libano al più presto. Per ogni evenienza fare riferimento a @ItalyinLebanon e all' Unità di crisi". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Due giorni fa il capo della Farnesina aveva lanciato un appello simile ai cittadini italiani.

Idf: "Colpito a Beirut epicentro del terrore di Hezbollah"

Il portavoce dell'esercito israeliano ha dichiarato che l'Idf ha colpito questa sera "l'epicentro del terrore di Hezbollah" a Beirut. 

Fonti Libano: "Nasrallah era obiettivo attacco a Beirut"

Era Hasan Nasrallah, leader degli Hezbollah, l'obiettivo del massiccio bombardamento aereo israeliano su Beirut. Lo riferiscono fonti della sicurezza locali citati dai media libanesi. Non si hanno al momento informazioni sulla sorte di Nasrallah.

Libano, sei edifici distrutti nella periferia sud di Beirut

Media libanesi affermano che sei palazzi sono stati rasi al suolo nel massiccio raid aereo israeliano sulla periferia sud di Beirut. Secondo le prime informazioni, circa 20 missili sono stati sparati dai jet da guerra israeliani.

Idf: "Attacco mirato a quartier generale Hezbollah a Beirut"

Il portavoce dell'Idf Daniel Hagari ha dichiarato che il quartier generale centrale di Hezbollah, situato sotto un edificio residenziale nel quartiere Dahiya a Beirut, è stato colpito questa sera.

Attacco a Beirut, Netanyahu abbandona il briefing stampa

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha abbandonato in tutta fretta il briefing con i giornalisti a New York dopo essere stato informato dell'attacco a Beirut.

Media: raid israeliani contro roccaforte Hezbollah a Beirut

L'agenzia ufficiale libanese riferisce di una serie di attacchi israeliani nella periferia sud di Beirut. Nel sobborgo è situato il quartier generale di Hezbollah. 

Forte esplosione sentita a Beirut

Una forte esplosione è stata sentita a Beirut. Lo rende noto l'Afp. 

Netanyahu all'Onu: "Se Iran colpisce noi, noi colpiremo loro"

Idf, nuovi attacchi contro obiettivi Hezbollah in Libano

L'Idf, le forze armate israeliane hanno annunciato una nuova ondata di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale. Lo scrive The Times of Israel.

Netanyahu all'Onu: Israele deve distruggere Hezbollah in Libano

Netanyahu mostra a Onu mappe della 'benedizione' e 'maledizione'

Nel suo intervento all'assemblea generale dell'Onu, il premier israeliano Benjamin Netanyahu  ha mostrato due mappe, spiegando che "la domanda davanti a noi è quale delle due disegnerà il futuro: il futuro dove l'Iran e suoi alleati diffonderanno il caos e la distruzione o quella in cui Israele e gli altri paesi vivranno in pace? Israele ha già fatto la sua scelta". La prima era una mappa che ha mostrato l'anno scorso, immaginando un ponte logistico dall'India attraverso il Medio Oriente e Israele, una mappa della "benedizione". La seconda era invece una mappa della "maledizione", che mostra la mezzaluna di alleati dell'Iran in tutto il Medio Oriente.

Idf sposta altre due brigate al confine con il Libano

L'esercito israeliano ha spostato due brigate operative di riservisti nel nord del Paese, al confine con il Libano. Lo riferisce l'Idf. L'operazione avviene in un contesto in cui le stesse forze di difesa si dicono pronte ad entrare con le loro truppe in territorio libanese per distruggere le postazioni militari di Hezbollah che ogni giorno, dall'8 ottobre 2023, bombarda Israele.

Onu: delegazione turca abbandona aula quando parla Netanyahu

La delegazione turca ha abbandonato la Assemblea Generale delle Nazioni Unite al momento del discorso del premier israeliano Benjamin Netanyahu. La delegazione, guidata dall'ambasciatore turco Ahmet Yildiz, ha guidato una protesta cui si sono uniti anche rappresentanti di altri Paesi membri. Ankara ha sottolineato che la scelta della delegazione turca è motivata dalla decisione del procuratore

capo della Corte Penale Internazionale, Karim Khan, di emettere, un mandato di arresto internazionale nei confronti di Netanyahu, accusato di aver commesso "crimini di guerra". 

Idf, Hamas sconfitto in tutta Gaza, ora solo guerriglia

L'esercito israeliano ritiene che Hamas sia stato sconfitto militarmente in tutta la Striscia di Gaza e che ora sia un gruppo terroristico di guerriglia che richiederà ancora del tempo per essere smantellato. Lo riferiscono i media israeliani. Hamas non è più lo stesso gruppo terroristico che era prima del 7 ottobre, in termini di comando e controllo, armi, razzi e miliziani, almeno la metà dei quali, secondo l'esercito, sono stati uccisi. 

Netanyahu all'Onu: se Iran colpisce noi, noi colpiremo loro

Il premier israeliano ha parlato all'Onu. Alcune delegazioni hanno abbandonato la sala.

Netanyahu attacca l'Onu, "palude antisemita"

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu nel suo discorso all'Assemblea Generale Onu lancia un durissimo attacco alle Nazioni Unite, definendole una "palude antisemita" e una "società terrapiattista anti-israeliana". "Stare con Israele è in linea con i vostri valori", ha detto dal podio dell'Onu.

Netanyhu: "Hamas deve andarsene da Gaza"

"Hamas deve andarsene, se rimane al potere continuerà ad attaccare". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu nel suo discorso all'Assemblea Generale Onu. Lo Stato ebraico "non vede alcun ruolo per Hamas in una Gaza dopo la guerra", ha aggiunto.

Unicef, bambini vittime in Libano a "tasso spaventoso"

Il numero di bambini uccisi o feriti in Libano dall'inizio dei massicci bombardamenti israeliani questa settimana ha raggiunto "un tasso spaventoso". A denunciarlo e' l'Unicef che chiede un "intervento immediato di de-escalation". Secondo le autorità libanesi, 50 bambini sono stati uccisi nell'arco di due giorni, lunedì e martedì, e altri potrebbero essere ancora sepolti sotto le macerie degli edifici colpiti dagli attacchi israeliani, sottolinea l'agenzia Onu in un comunicato. "Gli attacchi contro il Libano stanno uccidendo e ferendo bambini a un ritmo spaventoso e distruggendo ogni senso di sicurezza per centinaia di migliaia di bambini in tutto il Paese", ha affermato Edouard Beigbeder, rappresentante dell'Unicef in Libano. "La sofferenza dei bambini deve finire", ha aggiunto, chiedendo "un'immediata riduzione della tensione". Lunedì Israele ha lanciato una campagna di bombardamenti per indebolire Hezbollah nel sud e nell'est del Paese, che ha provocato più di 700 morti, tra cui molti civili, secondo le autorità libanesi. Per l'Unicef, i bombardamenti hanno causato anche "danni immensi alle infrastrutture civili", comprese le stazioni di pompaggio dell'acqua, lasciando 30 mila persone senza accesso all'acqua potabile. Il Libano è passato "da una situazione di crisi a una situazione di disastro", secondo l'agenzia delle Nazioni Unite. 

Netanyahu, faremo di tutto contro l'arma nucleare in Iran

Israele "farà tutto quello che è in suo potere per assicurarsi che l'Iran non ottenga l'arma nucleare": lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel suo intervento all'assemblea generale dell'Onu, chiedendo al consiglio di sicurezza di reimporre le sanzioni a Teheran per garantire questo obiettivo. La guerra a Gaza può finire oggi: Hamas deve arrendersi, abbassare le armi e liberare gli ostaggi.

Se non lo farà, continueremo fino alla vittoria totale".

Netanyahu a Onu, sono qui contro le menzogne e le calunnie

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha denunciato all'assemblea generale dell'Onu le "menzogne ;;e calunnie" pronunciate contro il suo Paese. "Il mio paese è in guerra, combatte per la sua sopravvivenza. Ma dopo aver sentito le bugie e le calunnie contro il mio paese da molti oratori su questo podio, ho deciso di venire e mettere le cose in chiaro. Andremo avanti fino al ritorno degli ostaggi a casa", ha detto.

Netanyahu a Iran: "Se ci colpirete, vi colpiremo"

"Ho un messaggio per i tiranni dell'Iran: se ci colpite, vi colpiremo. Non c'è un posto in Iran che non possiamo raggiungere. E questo vale per l'intero Medio Oriente. "Israele è stato costretto a difendersi su sei fronti sostenuti dall'Iran". Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu all'Onu.

Netanyahu all'Onu, alcune delegazioni lasciano l'aula

Qualche applauso e molte contestazioni hanno accolto l'arrivo del premier israeliano Benyamin Netanyahu nella sala dell'Assemblea Generale dell'Onu per pronunciare il suo discorso. Il presidente dell'Assemblea ha dovuto richiamare all'ordine i presenti, mentre alcune delegazioni abbandonavano la sala. La delegazione israeliana incita con applausi quasi ogni frase iniziale del premier.

Proteste contro Netanyahu all'Onu, almeno una decina di arresti

Almeno una decina di arresti tra le migliaia di persone che sono scese in strada nel cuore di Manhattan ieri sera per protestare contro Benjamin Netanyahu, la guerra di Israele a Gaza e i suoi recenti attacchi in Libano.  Secondo quanto riportano i media Usa, la protesta piu' ampia si è snodata per le strade di Midtown e ha bloccato il traffico, mentre in prossimita' delle Nazioni Unite (dove il premier israeliano parlera' a breve) la polizia ha chiuso le strade alle auto e posizionato barricate ad ogni incrocio per evitare assembramenti o scontri. Le tensioni tra poliziotti e dimostranti sono divampate dopo il tramonto nell'Upper East Side, dove circa una decina di persone sono state arrestate su Park Avenue (vicino a dove Netanyahu alloggia) per essersi rifiutati di sgomberare la strada.

Proteste contro Netanyahu all'Onu, almeno una decina di arresti

Almeno una decina di arresti tra le migliaia di persone che sono scese in strada nel cuore di Manhattan ieri sera per protestare contro Benjamin Netanyahu, la guerra di Israele a Gaza e i suoi recenti attacchi in Libano.  Secondo quanto riportano i media Usa, la protesta piu' ampia si è snodata per le strade di Midtown e ha bloccato il traffico, mentre in prossimita' delle Nazioni Unite (dove il premier israeliano parlera' a breve) la polizia ha chiuso le strade alle auto e posizionato barricate ad ogni incrocio per evitare assembramenti o scontri. Le tensioni tra poliziotti e dimostranti sono divampate dopo il tramonto nell'Upper East Side, dove circa una decina di persone sono state arrestate su Park Avenue (vicino a dove Netanyahu alloggia) per essersi rifiutati di sgomberare la strada.

Media: "Cooperante uccisa a Gaza da palestinesi armati"

Uomini armati palestinesi hanno sparato e ucciso un'operatrice umanitaria di un ente di beneficenza con sede negli Stati Uniti, aprendo il fuoco sulla sua auto in quello che i funzionari di Hamas hanno definito un caso di scambio di persona. Lo riferiscono i media israeliani. Secondo resoconti non verificati, sembrerebbe che sia stata uccisa da uomini armati di Hamas per essersi rifiutata di consegnare i fondi degli aiuti al gruppo terroristico. L'auto su cui viaggiava Islam Hejazy, responsabile del programma Gaza presso Heal Palestine, è stata intercettata ieri nella zona di Khan Younis, nel sud dell'enclave. Secondo i residenti e la famiglia della donna, uomini armati a bordo di tre auto hanno sparato decine di proiettili contro il veicolo. "Era la madre di due bambini piccoli e un'operatrice umanitaria con la massima etica e professionalità", ha scritto Palestine su Facebook. La sua famiglia ha rilasciato una dichiarazione, affermando che i partiti governativi guidati da Hamas hanno riferito che è stata uccisa per errore. I suoi assassini, la cui identità non è stata immediatamente chiara, non sono riusciti a identificare il veicolo che stava guidando, affermano. Al momento non c'è stato alcun commento da parte di Hamas. "Questo è stato uno shock ancora più grande... Come è possibile che un'anima innocente sia stata sprecata e che siano stati sparati 90 proiettili contro la sua auto solo per un'identificazione errata?", ha detto la famiglia in una dichiarazione pubblicata dai media palestinesi. 

L'Arabia Saudita crea un'alleanza per la nascita dello stato palestinese: "Così si risolve la crisi"

L'Arabia Saudita ha creato un'alleanza globale per promuovere la soluzione a due Stati, ovvero la nascita di uno Stato palestinese accanto a quello israeliano che, secondo Riad, porterebbe alla soluzione del conflitto in corso in Medio Oriente. Lo ha annunciato il capo della diplomazia saudita, il principe Faisal bin Farhan Al Saud, a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite in corso a New York, durante un incontro al quale hanno partecipato rappresentanti della Lega Araba,  dell'Organizzazione per la cooperazione islamica e della Norvegia. L'Alto rappresentante della politica estera della Ue, Josep Borrell, su 'X' ha annunciato che le prime riunioni della nuova alleanza si terranno a Riad e a Bruxelles. 

Dell'alleanza fanno parte Paesi arabi e musulmani, oltre che partner europei, come ha spiegato l'agenzia di stampa saudita Spa. Al-Saud non è entrato nei dettagli su quali Paesi ne fanno parte. "Faremo ogni sforzo per raggiungere un piano affidabile e irreversibile per una pace giusta e completa", ha detto il principe saudita. Necessario, ha aggiunto, agire in modo collettivo per prendere decisioni che portino a risultati tangibili verso un cessate il fuoco immediato e l'attuazione di una soluzione a due stati.

Israele: "Eventuale campagna di terra in Libano sarà breve"

Qualsiasi operazione di terra di Israele contro Hezbollah in Libano verrà condotta il più rapidamente possibile. Lo ha riferito un funzionario israeliano della sicurezza parlando in forma anonima con i giornalisti. "Cercheremo di farla il più breve possibile. Penso che ci stiamo preparando ogni giorno, e di sicuro è nella nostra cassetta degli attrezzi", ha detto. 

Hamas: "Leader lascino l'aula mentre Netanyahu parla all'Onu"

Hamas ha chiesto che, durante il discorso che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu terrà oggi all'Assemblea generale dell'Onu, i presenti lascino la sala. E' ''il minimo che i leader possano fare per esprimere il loro rifiuto e la loro condanna rispetto al genocidio'' in corso a Gaza, ha aggiunto Izzat al-Rishq, membro della leadership politica di Hamas.

"E' accettabile che i leader mondiali ascoltino Hitler parlare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite?", si è chiesto al-Rishq, dicendo che "Netanyahu è l'esecutore diretto del genocidio a Gaza, in corso da quasi un anno".

Israele, schierati carri armati al confine con il Libano. VIDEO

Houthi: "Abbiamo attaccato Israele e lo faremo ancora"

Gli Houthi dello Yemen hanno rivendicato di aver preso di mira le città israeliane di Tel Aviv e Ashkelon con un missile balistico e un drone. Lo riporta il Guardian.   Il portavoce militare degli Houthi ha affermato che le loro operazioni non si fermeranno nei prossimi giorni finché non saranno terminate le offensive israeliane a Gaza e in Libano. "Condurremo altre operazioni militari contro il nemico israeliano in segno di vittoria per il sangue dei nostri fratelli in Palestina e Libano", ha affermato Yahya Sarea in un discorso televisivo. 

Onu: "In Libano il periodo più mortale da una generazione"

"Stiamo assistendo al periodo più mortale in Libano da una generazione e molti esprimono il timore che questo sia solo l'inizio": è l'allarme delle Nazioni Unite. "Le recenti escalation in Libano sono a dir poco catastrofiche", ha affermato a Ginevra Imran Riza, vice coordinatore umanitario in Libano. L'ondata di violenza - ha spiegato in un briefing per la stampa - si è estesa ad aree precedentemente non colpite, portando alla distruzione diffusa di case e infrastrutture. In meno di una settimana, almeno 700 persone hanno perso la vita, migliaia sono rimaste ferite e circa 120.000 persone sono state sfollate nel giro di alcune ore, "ed i numeri continuano ad aumentare mentre parliamo". "La priorità - ha aggiunto - deve essere quella di garantire un cessate il fuoco immediato". 

Onu

©Ansa

Houthi rivendicano lancio missile diretto su Tel Aviv

Gli Houthi hanno rivendicato il lancio nella notte di un missile dallo Yemen verso Tel Aviv, che è stato abbattuto dalle forze armate dello Stato ebraico fuori dallo spazio aereo israeliano. "Le forze degli Houthi hanno condotto un'operazione militare contro un obiettivo militare israeliano nella 'Jaffa occupata' (Tel Aviv) utilizzando un missile balistico 'Palestina 2'", ha riferito il portavoce militare dei ribelli yemeniti filo-iraniani, Yahya Saree, citato da Yedioth Ahronoth. "E' stato anche condotto un attacco su un obiettivo vitale nell'area di Ashkelon utilizzando un Uav di tipo 'Jaffa'". Entrambe le operazioni hanno avuto successo, ha sostenuto, sebbene non è stata data notizia di alcun attacco sull'area di Ashkelon e il missile verso Tel Aviv è stato abbattuto prima che entrasse nello spazio aereo israeliano. 

Beirut, oggi 25 morti in raid Israele su Libano

Il ministro della Salute libanese Firass Abiad ha riferito che 25 persone sono state uccise negli attacchi israeliani in Libano a partire dalle prime ore di oggi. Da parte loro le forze armate israeliane hanno annunciato di aver colpito decine di depositi di armi di Hezbollah, lanciarazzi innescati ed edifici utilizzati dal gruppo filo-iraniano a Sidone, Nabatieh e altre aree del Libano meridionale. Finiti nel mirino dei caccia anche diversi lanciarazzi a Haddatha, nel Libano meridionale, utilizzati per attacchi contro la città di Tiberiade, nel nord di Israele.

Israele: operazione di terra in Libano la più breve possibile

Un funzionario della sicurezza israeliana afferma che qualsiasi operazione di terra in Libano sarà "la più breve" possibile 

Borrell: "Attacchi in Libano non sono autodifesa"

"La guerra non è una soluzione, e questi attacchi contro il Libano hanno causato un numero così elevato di vittime civili che non possono essere giustificati semplicemente con il diritto all'autodifesa. Certamente, il diritto all'autodifesa esiste per tutti, anche per Israele. Ma il modo in cui questa guerra viene condotta, con questo elevato numero di attacchi dall'aria, da terra, costringendo centinaia di migliaia di persone a lasciare i loro paesi, le loro case - che sono state distrutte, quindi non avranno un posto dove tornare - non è certamente il modo per garantire la sicurezza di Israele". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borell, a margine dell'Assemblea generale dell'Onu a New York. "Penso che sia esattamente il contrario. Quindi, non posso che ribadire l'appello degli Stati membri dell'Unione europea per un cessate il fuoco e per cercare l'unica soluzione possibile, che è l'attuazione della risoluzione concordata delle Nazioni Unite", ha aggiunto.

Borrell, attacchi in Libano non sono autodifesa

"La guerra non è una soluzione, e questi attacchi contro il Libano hanno causato un numero così elevato di vittime civili che non possono essere giustificati semplicemente con il diritto all'autodifesa. Certamente, il diritto all'autodifesa esiste per tutti, anche per Israele. Ma il modo in cui questa guerra viene condotta, con questo elevato numero di attacchi dall'aria, da terra, costringendo centinaia di migliaia di persone a lasciare i loro paesi, le loro case - che sono state distrutte, quindi non avranno un posto dove tornare - non è certamente il modo per garantire la sicurezza di Israele". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borell, a margine dell'Assemblea generale dell'Onu a New York. "Penso che sia esattamente il contrario. Quindi, non posso che ribadire l'appello degli Stati membri dell'Unione europea per un cessate il fuoco e per cercare

l'unica soluzione possibile, che e' l'attuazione della risoluzione concordata delle Nazioni Unite", ha aggiunto.


Fidan a Onu: "Fermare follia Israele, non vuole 2 Stati"

"Israele ha fatto a pezzi ogni prospettiva di cessate il fuoco, non aspettiamoci nessuna apertura alla soluzione dei due Stati". La dura accusa arriva dal ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, che ha parlato a margine dell'Assemblea Generale dell'Onu a New York, in un incontro organizzato da Unione Europea, Norvegia e Gruppo di contatto per Gaza. "La Palestina deve essere riconosciuta come Paese membro delle Nazioni Unite a tutti gli effetti. C'è bisogno di uno sforzo da parte di tutti perché Israele non avrà nessuna apertura verso la soluzione dei due Stati. Abbiamo visto come hanno fatto a pezzi tutte le prospettive di pace. Non è troppo tardi, siamo ancora in tempo per agire", ha detto il capo della diplomazia turca. Fidan ha parlato di "follia omicida", che prima ha colpito Gaza, poi la Cisgiordania e ora il Libano e che "deve essere fermata", prima che il premier Benjamin Netanyahu "trascini tra le fiamme l'intera regione".


Unhcr,30 mila persone sono entrate in Siria dal Libano in 72 ore

Più di 30.000 persone, principalmente siriani, hanno attraversato il confine con la Siria dal Libano nelle ultime 72 ore: lo ha affermato l' agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr).   In un post su X, l'agenzia dell'Onu ha anche condiviso un video dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, che chiede un cessate il fuoco. Lo riporta il Guardian.

Hezbollah, oggi lanciato missile Fadi-1 contro Israele

Gli Hezbollah libanesi hanno sparato stamani un razzo di tipo Fadi-1, più sofisticato di altri ordigni usati finora, contro la comunità agricola (moshav) Ilania, vicino al lago di Tiberiade in Galilea. Lo hanno reso noto gli stessi Hezbollah precisando che questo attacco fa parte della risposta agli incessanti raid aerei israeliani sui civili in Libano. Il Fadi-1 era già stato usato domenica scorsa contro il porto israeliano di Haifa. Si tratta di un razzo di 220 mm di diametro, lanciato da un sistema di razzi a lancio multiplo, con una gittata fino a 80 chilometri. Il Fadi-1 è una variante del razzo Khaybar-1 di fabbricazione siriana. Sebbene non sia un razzo guidato, il Khaybar-1 e la sua variante Fadi-1 sono, secondo gli analisti, più precisi della maggior parte dei razzi di Hezbollah. Con una gittata di 100 chilometri, possono trasportare un carico utile di 150 chilogrammi. Sono lunghi 6,3 metri e hanno un peso al lancio di circa 750 chilogrammi.

Hezbollah, oggi lanciato missile Fadi-1 contro Israele

Gli Hezbollah libanesi hanno sparato stamani un razzo di tipo Fadi-1, più sofisticato di altri ordigni usati finora, contro la comunità agricola (moshav) Ilania, vicino al lago di Tiberiade in Galilea. Lo hanno reso noto gli stessi Hezbollah precisando che questo attacco fa parte della risposta agli incessanti raid aerei israeliani sui civili in Libano. Il Fadi-1 era già stato usato domenica scorsa contro il porto israeliano di Haifa. Si tratta di un razzo di 220 mm di diametro, lanciato da un sistema di razzi a lancio multiplo, con una gittata fino a 80 chilometri. Il Fadi-1 è una variante del razzo Khaybar-1 di fabbricazione siriana. Sebbene non sia un razzo guidato, il Khaybar-1 e la sua variante Fadi-1 sono, secondo gli analisti, più precisi della maggior parte dei razzi di Hezbollah. Con una gittata di 100 chilometri, possono trasportare un carico utile di 150 chilogrammi. Sono lunghi 6,3 metri e hanno un peso al lancio di circa 750 chilogrammi.

M.O.: media, raid Israele in valle Beqaa, vicino Sidone e al sud

Media libanesi hanno riferito di raid israeliani nella valle della Beqaa, vicino alla città di Sidone e nel sud del Paese. Secondo quanto riporta l'emittente Al-Mayadeen, legata a Hezbollah, l'Idf ha colpito alla periferia della città di Ghaziyeh nel distretto di Sidone e nelle città di Majdal Zoun e Burj al-Shemali nel Libano meridionale. Per il quotidiano Al-Akhbar, nel mirino ci sono anche i dintorni della città di Bednayel.

Libano, nuovo raid aerei di Israele nel sud e nella Bekaa

Il ministero dell'informazione libanese ha riferito poco fa di una nuova serie di raid aerei israeliani in località del sud del Libano e nella valle orientale della Bekaa. Le località colpite si concentrano nei distretti meridionali di Bint Jbeil e Nabatiye e in quelli centro-orientali di Zahle e Baalbeck. Si registrano significativi danni materiali e una serie di vittime ma non si hanno ancora dettagli accurati in merito.

Starmer vede premier Libano a NY, "serve tregua immediata"

Il primo ministro britannico Keir Starmer ha discusso con l'omologo libanese Najib Mikati dell'importanza di un cessate il fuoco immediato e di una soluzione negoziata nel conflitto con Israele. I due si sono visti a margine dell'Assemblea Generale dell'Onu a New York. "Hanno discusso dell'escalation del conflitto in Libano e hanno concordato sull'importanza di un cessate il fuoco immediato e di una soluzione negoziata", ha fatto sapere Downing Street.


M.O.: stop lavoratori palestinesi dopo 7/10, Israele denunciata

Un gruppo di sindacati internazionali ha presentato una denuncia contro Israele presso l'Organizzazione del lavoro dell'Onu nel tentativo di ottenere un risarcimento per 200.000 palestinesi che non hanno ricevuto lo stipendio o si

sono visti negare i benefici dopo l'attacco del 7 ottobre. Prima

del massacro di Hamas, i lavoratori di Gaza e Cisgiordania erano impiegati nello Stato ebraico, ma in seguito è stato loro

impedito di entrare nel Paese per recarsi al lavoro. "Questi lavoratori hanno subito un furto salariale diffuso a causa della sospensione dei permessi di lavoro e della risoluzione unilaterale dei loro contratti", hanno affermato in una dichiarazione congiunta i sindacati, i cui membri sono

attivi in settori diversi come l'edilizia, l'istruzione, il giornalismo, l'agricoltura, l'ospitalità e i trasporti.


Iran, Israele aderisca a trattato di non proliferazione nucleare

L'Iran ha chiesto alla comunità internazionale di esercitare pressione affinché Israele sia obbligato ad aderire al trattato di non proliferazione nucleare (Tnp). Accusando lo Stato ebraico di essere "l'unico possessore di un arsenale nucleare nella nostra regione", il vice ministro degli Esteri per gli Affari legali e internazionali iraniano, Kazem Gharibabadi, ha affermato durante un incontro presso le Nazioni Unite che "la comunità internazionale deve costringere Israele - un regime fuorilegge che ha apertamente minacciato altri di annientamento nucleare mentre falsamente accusava altri di proliferazione - a rinunciare alle sue armi nucleari, aderire al Tnp come parte non armata e a sottoporre tutti i suoi impianti e attività nucleari alle ampie salvaguardie dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, dati i suoi sei decenni di inganno e sviluppo clandestino di armi nucleari", riferisce Mehr.

Unicef, a Gaza raid su 4 scuole in 5 giorni, bimbi fra vittime

"Quattro scuole - scrive l'Unicef - sono state colpite nel nord di Gaza negli ultimi 5 giorni. Secondo quanto riferito, tra le vittime ci sono molti bambini. Ieri, un attacco ha colpito la scuola Hafsa Falluja a Jabalia, uccidendo, secondo le notizie, 11 persone. Un filmato raccapricciante mostra che tra le vittime ci sono anche dei bambini. Questa scuola, utilizzata come centro nella recente campagna di vaccinazione antipolio, è ora completamente distrutta. Mentre il conflitto si espande nella regione, la Striscia di Gaza continua a essere colpita dai bombardamenti. Non dobbiamo distogliere lo sguardo. I bambini di Gaza continuano a essere uccisi ogni giorno. Questo deve finire, i bambini devono essere protetti. Cessate il fuoco ora". Lo scrive su X Adele Khdor, direttrice regionale Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa".

M.O.: capo Hezbollah ucciso responsabile anche per droni Houthi

Il comandante del sistema di difesa aerea di Hezbollah, Mohammed Surur, ucciso ieri in un attacco israeliano a Beirut, era anche responsabile del lancio di missili e droni da parte dei ribelli yemeniti Houthi. E' quanto riferito da Al-Arabiya, sottolineando che era tornato in Libano dallo Yemen tre giorni fa. 

Erdogan invita l'Onu a trattare Netanyahu "come un killer"

"O l'Assemblea generale dell'Onu tratta quel killer come merita oppure questa situazione vergognosa sarà ricordata come una macchia nera nella storia delle Nazioni Unite". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, facendo riferimento al premier israeliano Benjamin Netanyahu. "È una vera vergogna che un criminale che ha commesso un massacro in Palestina possa sedere sotto il tetto dell'Onu", ha detto Erdogan tornando a paragonare il premier israeliano a Adolf Hitler, come riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara. "Hitler ha avuto un sogno che è diventato un incubo per il popolo. Netanyahu, l'Hitler di oggi, alla fine si renderà conto che questo è stato solo un sogno e dovrà confrontarsi con la realtà", ha detto Erdogan parlando con i giornalisti, di ritorno da New York dove ha partecipato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

M.O.: media, 5 soldati siriani morti in raid vicino Libano

Cinque soldati siriani sono morti in un raid israeliano vicino al confine con il Libano. E' quanto ha riferito l'agenzia di stampa siriana Sana, citando una fonte militare, secondo la quale i caccia dello Stato ebraico hanno "effettuato un attacco aereo... su una delle nostre posizioni militari vicino a Kfar Yabus sul confine siro-libanese".


Netanyahu oggi a Onu dopo frustrazione Usa per no a tregua

Attesa per il discorso all'Assemblea Generale dell'Onu del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che interviene dopo i forti malumori suscitati alla Casa Bianca dalla sua marcia indietro sulla proposta di tregua con Hezbollah presentata da Usa e Francia. Come ha sottolineato la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, il piano era stato "coordinato" con il leader israeliano che tuttavia, una volta divenuta pubblico, ne ha preso le distanze, rifiutandolo. La mossa di Netanyahu ha indispettito e frustrato l'amministrazione Biden: gli Stati Uniti "avevano tutte le ragioni per credere che gli israeliani fossero pienamente informati e pienamente consapevoli di ogni parola" della dichiarazione. "Non lo avremmo fatto se non avessimo creduto che sarebbe stata accolta con la serietà con cui è stata composta", ha affermato il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby. La marcia indietro del leader israeliano "distrugge ciò che resta delle relazioni con l'amministrazione Biden", ha sostenuto una fonte anonima alla tv Channel 12. Da New York, Netanyahu ha tentato di correre ai ripari, con una nota per "chiarire alcuni punti" dopo le "molte false dichiarazioni sull'iniziativa di cessate il fuoco guidata dagli Stati Uniti". L'ufficio del premier ha ammesso che Washington aveva "condiviso con Israele l'intenzione di presentare, insieme ad altri partner internazionali e regionali, una proposta di cessate il fuoco in Libano". "Israele condivide gli obiettivi dell'iniziativa" e "apprezza gli sforzi degli Stati Uniti in questo senso perché il ruolo Usa è indispensabile per promuovere la stabilita' e la sicurezza nella regione", si legge nella dichiarazione, che ha riferito di un "incontro tra i team" ieri e altri ce ne saranno "nei prossimi giorni". 

Israele, in raid di martedì ucciso anche il vice di Qubaisi

L'esercito israeliano ha affermato che l'attacco che ha assassinato il capo dell'unità missilistica di Hezbollah, Ibrahim Qubaisi, martedì ha ucciso anche il suo vice, Abbas Ibrahim Sharaf Al-Din.  Un altro importante membro dell'unità missilistica del gruppo, Hussein Hani, è rimasto ucciso nell'attacco, ha affermato l'esercito. Lo riporta Haaretz. Un alto funzionario dell'unità missilistica terra-terra dell'organizzazione, Fouad Shafiq Khazaal, è stato ucciso in un altro attacco.

Hezbollah rivendica il lancio di missili su Israele a Tiberiade

Hezbollah ha rivendicato il lancio di missili in direzione della città israeliana settentrionale di Tiberiade, vicino all'omonimo lago, affermando che si è trattato della risposta ai "selvaggi" attacchi israeliani contro "città e civili libanesi" da parte delle forze dello Stato ebraico. L'Idf ha detto di aver intercettato molti dei missili provenienti dal Libano, cinque dei quali sono esplosi nel lago di Tiberiade.

Netanyahu, condivido obiettivi Usa per cessate il fuoco

L'ufficio del primo ministro Netanyahu ha rilasciato una dichiarazione venerdì mattina presto, riporta Haaretz, affermando che i funzionari israeliani e americani si sono incontrati ieri per discutere la proposta di cessate il fuoco mediata dagli Stati Uniti e dalla Francia in Libano e che i colloqui proseguiranno nei prossimi giorni. "All'inizio di questa settimana, gli Stati Uniti hanno condiviso con Israele la loro intenzione di presentare, insieme ad altri partner internazionali e regionali, una proposta di cessate il fuoco in Libano", si legge nella dichiarazione. "Israele condivide gli obiettivi dell'iniziativa guidata dagli Stati Uniti di consentire alle persone lungo il nostro confine settentrionale di tornare in sicurezza alle loro case. Israele apprezza gli sforzi degli Stati Uniti in questo senso perché il ruolo degli Stati Uniti è indispensabile per promuovere la stabilità e la sicurezza nella regione". 

M.O.: notte di bombe sul Libano, muore famiglia 9 persone

Israele ha bombardato nuovamente la notte scorsa fino all'alba il Libano orientale e meridionale: secondo quanto riporta l'agenzia libanese ANN, fra le vittime c'è un'intera famiglia di 9 persone, tutte morte  nell'attacco contro la casa in cui vivevano a Chebaa. Nella regione meridionale del Paese, la più colpita dall'intensa campagna di bombardamenti in corso da lunedì, gli attentatori israeliani hanno "intensificato" i loro attacchi da mezzanotte fino alle prime ore del mattino e hanno causato, secondo i media statali, un numero imprecisato di "morti e feriti". Intanto continua la fuga degli sfollati verso aree più sicure, come la capitale Beirut, mentre le squadre e le organizzazioni della Protezione Civile lavorano per rimuovere i detriti che si sono accumulati sulle strade, e quindi facilitare il passaggio della popolazione colpita. Attacchi limitati si sono verificati nelle ultime ore anche nella valle orientale della Bekaa, in particolare a Douris e Iaat, ha confermato l'ANN.

M.O.: razzi su Tiberiade, 25enne israeliano ferito

Un 25enne israeliano è rimasto moderatamente ferito nei pressi di Tiberiade a causa dei razzi lanciati sulla zona da Hezbollah. Lo hanno riferito i soccorsi, citati da Haaretz.

Media, da lunedì più di 700 morti in Libano per i raid

I raid israeliani hanno causato la morte di più di 700 persone in Libano da lunedì. E' la stima di Al Jazeera. Seicento persone sono state uccise nei primi due giorni di attacchi.

Idf, abbattuti quattro droni provenienti dal Libano

L'Idf ha dichiarato di aver abbattuto poco fa quattro droni che avevano attraversato lo spazio aereo israeliano provenienti dal Libano, vicino alla città di Rosh Hanikra, appena a sud del confine. Lo riferisce il Times of Israel.

Libano, 9 persone uccise in raid israeliano nel sud'

Nove persone sono state uccise in un attacco israeliano sulla città di Shebaa nel Libano meridionale: lo afferma il sindaco Mohammad Saab, come riporta il Guardian. Un attacco israeliano avvenuto intorno alle 3 del mattino ha ucciso nove persone della stessa famiglia nella città di Shebaa, al confine meridionale del Libano, tra cui quattro bambini.

Media, missili dal Libano esplodono nel lago di Tiberiade

Dopo l'attacco missilistico di questa mattina dal Libano contro Tiberiade e la zona del Golan, nel nord di Israele, i media israeliani riferiscono di almeno cinque missili esplosi nel Lago di Tiberiade.

Idf, uccisi anche vice di Qubaisi e alto comandante in raid su Beirut

Nel raid aereo su Beirut che martedì ha ucciso Ibrahim Qubaisi, comandante della divisione missilistica di Hezbollah, sono stati uccisi anche il suo vice e un altro comandante di grado superiore. Lo riferiscono oggi le Forze di difesa israeliane (Idf) annunciando la morte di Abbas Sharafeddine, vice di Qubaisi, e Hussein Ezzeddine, comandante di alto rango della divisione missilistica. Secondo le Idf, Ezzeddine era vicino al capo militare di Hezbollah, anche lui ucciso, Fuad Shukr.

Israele, '10 razzi dal Libano contro Haifa'

Haifa sotto l'attacco di razzi. Dieci razzi sono stati lanciati dal Libano in direzione di questa città del nord di Israele, dove sono tornate a suonare le sirene dell'allarme antiaereo. Lo riferisce il Times of Israel sulla base di notizie confermate dalle forze israeliane (Idf). Alcuni razzi sono stati intercettati e altri sono caduti in zone aperte. 

Macron: 'Libano non sia nuova Gaza, Netanyahu sbaglia se rifiuta cessate fuoco'

Il Libano non può "diventare una nuova Gaza". E' il messaggio arrivato dal presidente francese, Emmanuel Macron. "Israele deve porre fine ai raid e Hezbollah deve abbandonare la logica della rappresaglia", ha detto Macron nelle scorse ore da Montreal.

Sarebbe un "errore" da parte del premier israeliano Benjamin Netanyahu "rifiutare" la proposta di cessate il fuoco, ha aggiunto il presidente francese. Durante una conferenza stampa con il premier canadese Justin Trudeau, riporta Bfmtv, Macron ha parlato di una "proposta solida" definita con lo stesso Netanyahu e gli Stati Uniti.

Idf, '10 missili lanciati dal Libano verso Haifa, abbattuti'

L'Idf riferisce che almeno dieci missili sono stati lanciati dal Libano verso  la città di Haifa. Diversi sono stati  abbattuti dalla difesa aerea mentre un missile è esploso in mare, vicino al porto, e alcuni dei suoi frammenti sono caduti nella parte bassa di Haifa. 

Media, 'frammenti di un missile creano danni vicino Tel Aviv'

Schegge del missile intercettato, lanciato la scorsa notte dallo Yemen verso Tel Aviv,  sono state trovate nel villaggio di Nof Ayalon. I frammenti hanno causato danni a un'automobile e al tetto di una casa. Non ci sono stati feriti nell'incidente, riferisce Ynet. 

Media, 'suonano le sirene di allarme a Haifa e dintorni'

Questa mattina è scattato l'allarme missilistico a Haifa e dintorni, nel nord di Israele. Lo riferiscono i media israeliani. 

Ufficio Netanyahu, Israele 'condivide obiettivi iniziativa Usa' su Libano

"Israele condivide gli obiettivi dell'iniziativa a guida americana per permettere alle persone che vivono lungo il confine nord di ritornare in sicurezza nelle loro case". Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier Benjamin Netanyahu, dopo che un team israeliano e uno americano si sono riuniti per discutere la proposta americana per un cessate il fuoco in Libano con Hezbollah. Incontro durante il quale, riferisce una nota dell'ufficio del primo ministro, si è discusso di "come possiamo avanzare verso l'obiettivo condiviso del ritorno delle persone in sicurezza e continueremo le discussioni nei prossimi giorni". 

Ieri, il ministro per gli Affari strategici israeliano, Ron Dermer, consigliere di Netanyahu, ha incontrato gli inviati americani per il Medio Oriente, Amos Hochstein e Brett McGurk. Nell'incontro sono stati chiesti anche "chiarimenti" dopo la dichiarazione di Stati Uniti e Francia secondo cui Israele sosteneva la proposta per un cessate il fuoco di 21 giorni, perché, "a causa di qualche incomprensione, è importante chiarire qualche punto".

M.O.: 700 i morti da lunedi' per attacchi Israele in Libano

Sono 700, secondo AlJazeera, i morti provocati dagli attacchi israeliani sul Libano a partire da lunedi' scorso. La stima e' riportata nel titolo di apertura della versione online della rete televisiva qatarina.

Hezbollah conferma la morte del capo dell'unità di droni

Hezbollah ha confermato in un comunicato la morte di Mohammed Surur, responsabile degli attacchi con i droni, ucciso in un attacco mirato delle forze israeliane su Beirut. 

Idf, missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato

Gli allarmi anti missile sono scattati poco prima della mezzanotte italiana in tutto il centro di Israele, tra l'altro a Gush Dan, nella pianura di Yehuda e anche nel sud di Sharon, per l'arrivo di un missile lanciato dallo Yemen. Il portavoce dell'Idf ha informato che "il missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato con successo dal sistema Arrow. Le esplosioni sentite dalla popolazione sono state provocate dall'intercettazione". Circa due settimane fa gli Houthi hanno lanciato un altro missile nel centro del Paese che è stato intercettato "parzialmente". Finora Israele non ha risposto. 

Sirene anti missile in azione nel nord di Israele

Le sirene hanno ripreso a suonare a Tiberiade, citta' nel nord di Israele. Lo fanno sapere le forze di difesa israeliane (Idf).

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