Il capo dell'esercito ai soldati israeliani: "Preparatevi a un possibile ingresso in Libano", ma il Pentagono afferma che l'operazione "non appare immiente". Intanto nuova ondata sul sud del Paese e nella periferia di Beirut, sono quasi 500mila gli sfollati. Hezbollah ha annunciato di aver lanciato un missile balistico mirato al quartier generale del Mossad. Netanyahu: "Israele userà tutta la sua forza" per far tornare i civili residenti nel nord del Paese, dopo i razzi lanciati dal Libano dal movimento sciita
Macron: Israele cessi l'escalation in Libano
"Non possiamo avere una guerra in Libano, ecco perchè chiediamo a Israele di cessare questa escalation, e a Hezbollah di porre fine al lancio di missili contro Israele". Lo ha detto all'Assemblea Generale Onu il presidente francese Emmanuel Macron. "La Francia chiede che tutti rispettino gli obblighi lungo la Blue Line. Agiremo per far si' che sia sentita una voce diplomatica, essenziale per risparmiare i civili e prevenire una conflagrazione regionale", ha detto.
Idf, in 3 giorni colpiti 2.000 siti terroristici Libano
L'esercito israeliano ha annunciato di aver colpito più di 2.000 obiettivi di Hezbollah in Libano negli ultimi tre giorni, compresi centinaia solo oggi. "Negli ultimi tre giorni abbiamo colpito più di 2.000 obiettivi terroristici in Libano, di cui diverse centinaia oggi", ha detto il portavoce militare, contrammiraglio Daniel Hagari, in una conferenza stampa.
Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente
Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. LEGGI L'ARTICOLO
Idf: "Oggi 110 razzi lanciati dal Libano verso Israele"
L'Idf ha affermato che oggi sono stati lanciati 110 razzi dal Libano verso Israele. Lo riporta Haaretz.
Media Libano: "Progressi significativi verso una de-escalation Israele-Hezbollah"
I colloqui guidati dagli Stati Uniti per una potenziale de-escalation tra Israele e Hezbollah hanno registrato "progressi significativi" e hanno raggiunto "una fase seria e avanzata". Lo hanno riferito fonti citate dall'emittente libanese Lbci, secondo la quale "risultati operativi" potrebbero emergere già domani mattina. Secondo la tv, tuttavia, l'esito dei colloqui dipenderà dalle decisioni prese dalle parti in conflitto nelle prossime ore e da altri - non meglio precisati - sviluppi.
Netanyahu: "Gli israeliani torneranno nelle loro case al Nord"
Circolano voci secondo cui Benjamin Netanyahu avrebbe dato "luce verde" ai colloqui con gli Stati Uniti su una sospensione temporanea del conflitto con Hezbollah per consentire i negoziati per un cessate il fuoco, ma poco fa il primo ministro isreliano si è impegnato nuovamente a far tornare gli israeliani nelle loro case nel nord. "Non posso spiegare tutto quello che stiamo facendo", ha affermato in una dichiarazione video, "ma posso dirvi una cosa: siamo determinati a far tornare a casa i nostri residenti in sicurezza". "Stiamo assestando colpi a Hezbollah che non avrebbe mai immaginato", ha continuato. "Lo stiamo facendo con forza, lo stiamo facendo con stratagemmi. Posso promettervi una cosa: non ci fermeremo finchè non torneranno a casa".
Blinken: "Lavoriamo senza sosta per scongiurare una guerra totale"
Gli Stati Uniti stanno "lavorando instancabilmente" sugli sforzi diplomatici per prevenire una "guerra in piena regola: il rischio di escalation nella regione è alto e so che siamo tutti molto concentrati su questo". Lo ha sottolineato il Segretario di Stato Antony Blinken ai suoi omologhi del Consiglio di cooperazione del Golfo (Ccg), in un incontro a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Anche rispetto ad una tregua a Gaza "ognuno di noi deve continuare a fare pressione su tutte le parti affinché prendano le decisioni necessarie per portare a termine questo accordo", ha aggiunto Blinken che - riporta la Cnn - ha anche invitato l'organizzazione regionale, composta da Bahrein, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, a lavorare "per scoraggiare le attività destabilizzanti dell'Iran". "Guardiamo anche alla Cisgiordania per garantire che la violenza contro i palestinesi innocenti cessi. Anche questo è fondamentale", ha detto.
Netanyahu: "Colpiremo Hezbollah con tutta la nostra forza"
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che Israele "userà tutta la sua forza" contro Hezbollah per far tornare i civili residenti nel nord del Paese, dopo l'ondata di razzi lanciati dal Libano dal movimento sciita. "Stiamo infliggendo a Hezbollah colpi che non potevano immaginare, lo stiamo facendo con la forza e con l'astuzia. Posso promettervi una cosa: non ci fermeremo finché non torneranno a casa" i civili israeliani al nord, ha detto Netanyahu in un video diffuso dal suo ufficio.
Starmer: "L'escalation si intensifica di ora in ora"
Il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha espresso preoccupazione per l'escalation del conflitto tra Israele e Hezbollah in Libano che si intensifica "quasi di ora in ora al momento" e ha ribadito la richiesta di cessate il fuoco nella regione. "Tutte le parti devono fare un passo indietro dall'orlo del baratro per ridurre l'escalation", ha aggiunto, sostenendo che il conflitto "deve essere risolto con mezzi diplomatici".
In un'intervista alla Bbc, Starmer è stato anche incalzato sui piani del Regno Unito di schierare 700 truppe a Cipro per preparare una possibile evacuazione dei cittadini britannici dal Libano. Il primo ministro non ha fornito ulteriori dettagli sui piani di evacuazione, ma ha affermato che "abbiamo messo in atto misure di emergenza".
Tajani: "Lavoriamo per il cessate il fuoco in Libano e a Gaza". VIDEO
Wsj: "Rafforzato l'arsenale di Hezbollah, anche il missile Diamante"
Hezbollah, che colpisce regolarmente obiettivi in Israele da quasi un anno, ha tenuto in riserva un enorme arsenale di razzi, droni e missili anticarro che può schierare per contrastare l'avanzata israeliana. Tra le sue nuove armi più pericolose ci sarebbe - secondo quanto riporta il Wall Street Journal - un missile anticarro guidato di fabbricazione iraniana chiamato Almas ('Diamante' in persiano) che "conferisce a Hezbollah un grado di precisione molto più elevato nei suoi attacchi rispetto all'ultima guerra con Israele nel 2006. Gli analisti militari ritengono che l'Almas sia una versione modificata di un missile israeliano chiamato Spike". Chi è conoscenza delle mosse di Hezbollah - spiega il Wsj - "afferma che il gruppo ha accelerato i preparativi di guerra negli ultimi mesi, espandendo anche la sua rete di tunnel nel sud del Libano, riposizionando combattenti e armi e contrabbandando altre armi". L'Iran ha inoltre aumentato le forniture di armi leggere e granate a razzo, insieme a missili a lungo raggio guidati e non, prosegue il media americano citando funzionari statunitensi e regionali. "Il Sud è come un alveare in questo momento", ha detto al Wsj un ex ufficiale militare di Hezbollah: "Tutto ciò che hanno gli iraniani, lo abbiamo noi".
Medio Oriente, Biden: "Una guerra totale è possibile"
Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha avvertito della possibilità di una "guerra totale" in Medio Oriente mentre Israele mette le truppe in allerta per un possibile ingresso in Libano e la guerra a Gaza continua. "Una guerra totale è possibile" ha detto Biden all'ABC. "Penso anche che ci sia l'opportunità per avere un accordo che potrebbe cambiare fondamentalmente tutta la regione".
Fidan vede collega libanese, "noi al vostro fianco"
Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha ribadito la vicinanza della Turchia al ministro degli Esteri e dei Migranti libanese Abdullah Buhabib a New York, dove i due si trovano in occasione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite in programma in questi giorni. Fidan ha ribadito il sostegno della Turchia al Libano e definito "inaccettabili" gli attacchi israeliani, considerati da Ankata la dimostrazione che Israele "vuole trascinare tutta l'area nel caos". Buhabib ha ringraziato il collega turco per il sostegno. Ankara ha infatti rinnovato l'impegno "a fare tutto il possibile" per fermare Israele e "mobilitare la comunità internazionale a intervenire" e prendere, senza attendere, delle misure di prevenzione che evitino ulteriori perdite di vite umane.
Cnn: "timori di escalation, truppe Usa dispiegate a Cipro"
Decine di soldati americani sono stati dispiegati a Cipro in seguito all'escalation fra Israele e Hezbollah e si stanno preparando ad una serie di eventualità, inclusa la possibile evacuazione dei cittadini americani dal Libano. Lo riporta Cnn citando alcune fonti.
Media, ok Netanyahu a colloqui Usa su tregua in Libano
Un funzionario israeliano ha detto che "siamo vicini a un bivio di decisioni", lo scrive Ynet che ha appreso che il primo ministro ha dato il via libera ai colloqui in corso con gli americani che prevedono il coinvolgimento del ministro Dermer per una sosta temporanea in Libano. Secondo la fonte, "ci sono trattative per prevenire una grande guerra". Il sito cita Reuters secondo la quale Hezbollah è "aperto a una soluzione" che includa Gaza. Secondo il Times of Israel, Netanyahu e il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer stanno tenendo colloqui con Washington, che a sua volta sta tenendo colloqui con il governo libanese e altri funzionari che fungono da intermediari con Hezbollah. Si dice che l'Iran sia coinvolto nei colloqui, preferendo evitare una guerra totale. "Siamo prossimi a un bivio per decidere dove dirigere la guerra", ha affermato un funzionario israeliano rimasto anonimo.
Fonti, Usa e Francia lavorano a cessate fuoco in Libano
Gli Stati Uniti e la Francia stanno lavorando a proposte di cessate il fuoco per risolvere l'escalation dei combattimenti in Libano legati alla guerra a Gaza. Lo affermano tre fonti israeliane citate da Times of Israel, aggiungendo che finora non sono stati compiuti progressi significativi. Secondo uno dei funzionari, la proposta americana prevede una tregua al nord per consentire una soluzione diplomatica.
Capo IDF a soldati, pronti per eventuale ingresso in Libano
Il capo dell'esercito israeliano ha chiesto ai soldati di tenersi pronti per un "eventuale ingresso" in Libano. "Stiamo attaccando tutto il giorno, sia per preparare il terreno alla possibilità del vostro ingresso, sia per continuare a colpire Hezbollah", ha detto il tenente generale Herzi Halevi a una brigata di carristi delle IDF, secondo una dichiarazione rilasciata dall'esercito.
Gaza, oltre 40 militanti Hamas uccisi oggi
Piu' di 40 militanti di Hamas sono stati uccisi dalle truppe israeliane nella Striscia di Gaza nell'arco di una giornata. Lo fanno sapere le stesse IDF. Secondo l'esercito israeliano, gli agenti uccisi sono comandanti sul campo e membri di altre unita' del gruppo, tra cui la divisione missilistica e l'unita' di propaganda. Nella Striscia di Gaza settentrionale, l'IDF afferma di aver "lanciato una nuova operazione mirata a Beit Lahiya, volta a distruggere le infrastrutture di Hamas".
Beirut, almeno 51 morti per i raid israeliani di oggi
Sale a 51 morti il bilancio delle vittime dei raid israeliani in Libano. Oltre 220 i feriti. Lo ha detto il ministro della sanita' pubblica libanese Firass Abiadsecondo quanto riporta Al Jazeera.
Nazioni Unite: "In Libano 90mila sfollati per i raid israeliani"
Le Nazioni Unite hanno annunciato che circa 90.000 sfollati si registrano in Libano questa settimana, mentre Israele continua ad attaccare quelli che ritiene siano degli obiettivi di Hezbollah in tutto il Paese e il gruppo libanese risponde ai raid. Da lunedì, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni delle Nazioni Unite ha registrato "90.530 nuovi sfollati", si legge in una nota. Ieri il ministro degli Esteri libanese Fuad Hussein parlando al dibattito della 79esima Assemblea Generale dell'Onu aveva affermato che gli sfollati in Libano "sono vicini al mezzo milione".