Londra, bambolotti appesi a statue: neo-papà chiedono più diritti
E se Gene Kelly, ballerino e attore americano, avesse raggiunto il successo tenendo insieme lavoro e cura dei figli? Sulla sua statua di Leicester square, a Londra, è apparsa una fascia porta bebè con un bambolotto assonnato al suo interno. Lo stesso è accaduto anche ai monumenti di altri uomini di successo. I promotori della campagna per i diritti dei neo-papà, “Dad Shift”, hanno voluto attirare così l’attenzione nel Regno Unito per chiedere al governo laburista di Keir Starmer di intervenire sulla legge relativa
Singolare protesta dei neo-papà in Gran Bretagna. Gli attivisti di "Dad shift" intendono denunciare le condizioni riservate ai padri inglesi, che sono considerate tra le peggiori d’Europa appendendo bambolotti giocattolo a statue di Londra dedicate a personaggi famosi. L’attuale legge prevede infatti un massimo di due settimane di congedo, senza stipendio, ma solo con la garanzia di un sussidio il cui tetto minimo è fissato a 184 sterline circa alla settimana.
Gli organizzatori della campagna “Dad Shift” intendono inviare a Starmer una lettera aperta che chieda una riforma ad hoc. Nella foto, la statua di Gene Kelly con il bambolotto diventato simbolo della protesta dei padri.
Gli attivisti ritengono che le loro richieste si concilino ai piani di tagli al bilancio e rigore nella finanza pubblica annunciati dal governo.
I neo papà hanno sottolineato come "nei Paesi che concedono sei o più settimane di congedo parentale anche agli uomini, il divario salariale di genere fra maschi e femmine sia in media inferiore del 4% e quello sulla partecipazione al mercato del lavoro del 3,7%".
Sono state coinvolte nel blitz degli attivisti diverse statue di uomini di successo, dagli ex calciatori dell'Arsenal Thierry Henry e Tony Adams all'orgoglio della recitazione britannica Lawrence Olivier.