Medioriente, esplosi cercapersone Hezbollah. Morti e migliaia di feriti

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Un attacco simultaneo ha fatto esplodere migliaia di cercapersone in dotazione ai miliziani di Hezbollah a Beirut, in diverse altre regioni del Libano e a Damasco. Ci sono almeno 18 morti e oltre 3 mila feriti. "La guerra contro Hezbollah è più vicina", ha detto il leader dell'opposizione israeliana Lapid. E Hezbollah ha promesso che Israele riceverà la "giusta punizione". L'Onu: "Sviluppi in Libano estremamente preoccupanti"

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Difesa, il generale Luciano Antonio Portolano nuovo Capo di Stato maggiore

La nomina è arrivata nel corso del Consiglio dei ministri su proposta del ministro della Difesa Crosetto. Dal 4 ottobre Portolano prenderà il posto dell'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone che, a sua volta, diventerà consigliere del ministro della Difesa per le relazioni con la Nato e, da gennaio, chairman del Comitato militare della Nato

Trattative per cacciare Gallant sospese, incontri su sicurezza

Le trattative per sostituire il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant con Gideon Sa'ar, presidente del partito di opposizione di destra Nuova Speranza, sono state rinviate a causa di consultazioni sulla sicurezza. Lo riporta Channel 12 riferendo che nel mentre il capo del Mossad David Barnea ha avuto un lungo incontro con il primo ministro Benyamin Netanyahu. Commentando la notizia del rinvio dei colloqui per far entrare Sa'ar nel governo, il presidente di Unità Nazionale Benny Gantz si è rivolto a Netanyahu su X affermando che "non è troppo tardi per fermare questa follia: i cittadini di Israele e la loro sicurezza sono più importanti della politica meschina", ha scritto.

Israele, sventato attacco Hezbollah a un ex alto funzionario

Lo Shin Bet (la sicurezza interna israeliana) ha sventato un tentativo di Hezbollah di assassinare un ex alto funzionario israeliano utilizzando un ordigno esplosivo. Lo ha reso noto lo Shin Bet spiegando che la rete di Hezbollah dietro al progetto di omicidio è stata anche responsabile di un attentato dinamitardo avvenuto lo scorso anno al parco Yarkon di Tel Aviv. Un ordigno esplosivo di tipo Claymore, notoriamente utilizzato da Hezbollah, avrebbe dovuto essere utilizzato per colpire l'ex funzionario della sicurezza. La bomba è dotata di un sistema di detonazione a distanza, che comprende una telecamera e una connessione cellulare, che avrebbe consentito a Hezbollah di attivarla dal Libano. L'ex funzionario, il cui nome non è stato reso noto, è stato informato. Ulteriori dettagli non sono stati consentiti dalla censura militare.

Libano, 3 morti nel raid israeliano nel sud

Il Ministero della Sanità libanese ha annunciato poco fa che l'attacco israeliano a Blida, nel distretto meridionale libanese di Marjeyoun, ha provocato tre morti e due feriti. Non si conoscono ancora le identità delle vittime.

Israele: accordo Netanyahu-Sa'ar su capo Idf e giustizia

La scelta congiunta del nuovo capo di Stato maggiore delle forze armate israeliane e un veto su qualsiasi legislazione pertinente la giustizia, compresa la controversa riforma momentaneamente accantonata ma mai abbandonata dal governo. Sono questi due dei punti sui quali si sarebbero già accordati il premier Benjamin Netanyahu e il leader del partito di destra New Hope, Gideon Sa'ar, in vista di un ingresso di quest'ultimo nel governo. Secondo quanto riporta la stampa israeliana, non è chiaro se Herzi Halevi, attuale capo di Stato Idf, verra' cacciato anche lui - la sorte che attenderebbe il ministro della Difesa Yoav Gallant per far posto a Sa'ar - o si aspetteranno le sue dimissioni. Nell'intesa è compreso anche il potere di veto di Sa'ar su qualsiasi legislazione riguardante il sistema giudiziario, inclusi i disegni di legge che rientrano nella riforma, al cuore del programma dell'esecutivo. Allo stesso tempo, però, Netanyahu non dovra' avere il consenso di Sa'ar per altre azioni relative alla riforma, come nominare e licenziare persone.


Hezbollah ha rivendicato una serie di attacchi contro Israele

Hezbollah ha rivendicato nelle ultime ore una serie di attacchi contro le postazioni israeliane a ridosso della linea di demarcazione con Israele. Il partito armato libanese ha dichiarato di aver colpito il sito di al Abbad, di fronte a Hula, utilizzando missili guidati.  Il Partito di Dio ha quindi affermato di aver teso un'imboscata a una pattuglia israeliana nei pressi di Bayyad Blida. Poco dopo, secondo comunicati del partito libanese alleato dell'Iran, un altro attacco con missili teleguidati ha preso di mira un veicolo di pattuglia israeliana vicino al sito di Ramiya. Hezbollah afferma di aver distrutto i mezzi coinvolti e colpito i rinforzi israeliani giunti sul posto. Il movimento armato libanese ha inoltre rivendicato un attacco contro edifici utilizzati dai soldati israeliani a Manara come risposta agli attacchi israeliani sui villaggi del sud del Libano. Sempre nelle ultime ore, l'organizzazione sciita ha affermato di aver colpito la caserma Ramot Naftali con razzi katiuscia, di fronte ad Aitaroun. E di aver preso di mira edifici utilizzati dalle forze israeliane a Metulla, in risposta ai bombardamenti su Adaisse e Taybe.

Libano, ripetuti raid aerei israeliani nel sud del paese

Secondo il governo libanese, Israele ha colpito diversi obiettivi nel sud del Libano nelle ultime ore. Il ministero dell'informazione di Beirut ha riferito che l'artiglieria israeliana ha bombardato le località di Majidiye, Aita Shaab e Blida, causando danni consistenti. Attacchi aerei e colpi di artiglieria israeliani hanno preso di mira Hula e Markaba, dove è stato segnalato l'impiego di proiettili al fosforo bianco. Questi sono stati segnalati anche nell'area di Khiam. Altri bombardamenti israeliani tra tra Kfar Kila e Deir Mimas hanno provocato un incendio, seguito poco dopo da attacchi su Abbasiye. Successivamente, un aereo israeliano ha colpito una casa a Taybe e bombardato altri edifici ad Aitarun.

Iran: "Risponderemo sicuramente a Israele per Haniyeh"

L'Iran ha ribadito che ci sarà sicuramente una risposta ad Israele in relazione all'uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, il 31 luglio mentre si trovava a Teheran. "Dopo il martirio di Haniyeh, sono arrivati più di una dozzina di messaggi dagli Usa che chiedevano all'Iran di non reagire ma la risposta al suo martirio è certa", ha affermato il vice comandante dell'Esercito iraniano per la coordinazione, Habibollah Sayyari, dopo aver partecipato al forum sulla Difesa 'Xiangshan' a Pechino, dove ha affermato che i Paesi dell'Asia occidentale sono in grado di mantenere la sicurezza senza avere bisogno della presenza di forze extra regionali. "Coloro che sono stati presenti nella regione inutilmente devono sapere che la loro presenza crea soltanto disordine e non sicurezza", ha detto il funzionario militare, come riferisce Mehr. "Prima della rivoluzione islamica, l'equipaggiamento del nostro esercito, della nostra marina e delle nostre forze aere proveniva principalmente dall'Occidente ma oggi la situazione è completamente diversa", ha aggiunto Sayyari.

Israele: Forum economico a Netanyahu, non licenziare Gallant

L'ipotesi che circola insistentemente di un cambio alla guida del ministero della Difesa, con la sostituzione di Yoav Gallant con Gideon Sa'ar, agita non solo la politica israeliana ma anche la scena economica. L'Israel Business Forum, che rappresenta la maggior parte delle aziende private del Paese, ha esortato il primo ministro Benjamin Netanyahu a non portare avanti i suoi piani, avvertendo che ciò danneggerà ulteriormente l'economia già martoriata dalla guerra. La cacciata di Gallant indebolirà Israele agli occhi dei suoi nemici e portera' a divisioni sociali ancora più profonde, ha sottolineato l'associazione che riunisce 200 aziende leader in Israele. "E' chiaro che la sostituzione del ministro della Difesa in cambio di un accordo politico riguardante una legislazione che consenta l'esclusione (della maggior parte degli uomini

ultra-ortodossi) dal servizio militare, aggraverà il divario nella condivisione equa degli oneri. Ciò aumenterà drammaticamente la frustrazione tra il pubblico che sopporta il peso del servizio militare e il peso economico", ha affermato il Forum, facendo riferimento alla legislazione sulla leva militare che i partiti ultraortodossi al potere spingono per far passare, permettendo massicce esenzioni per gli studenti delle yeshiva. "Il premier sa meglio di chiunque altro che tutti gli indicatori economici mostrano che Israele sta precipitando in un abisso economico e sta sprofondando in una profonda recessione", ha aggiunto l'organizzazione. 

M.O.: ministero Sanità, a Gaza 41.252 morti e 95.497 feriti

Il Ministero della Sanità del governo di Hamas, il movimento islamico al potere nella Striscia di Gaza, ha annunciato un nuovo bilancio di 41.252 morti nel territorio palestinese dall'inizio della guerra con Israele, entrata nel suo dodicesimo mese. Almeno 26 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, ha affermato in un comunicato, portando a 95.497 il numero di persone che sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, il 7 ottobre.

Erdogan inviterà l'assemblea dell'Onu ad opporsi a Israele

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha in programma di invitare la comunità internazionale ad opporsi agli attacchi di Israele contro Gaza e la Cisgiordania durante il suo discorso alla 79esima Assemblea generale dell'Onu, in programma a New York dal 22 al 30 settembre. Lo riferisce Anadolu, facendo sapere che il leader turco parlerà all'Assemblea il 24 settembre e sarà la sua 14esima partecipazione all'evento da quando è presidente e in passato da primo ministro.

Gantz, licenziare ministro della Difesa mette in pericolo Israele

Il presidente di Unità Nazionale Benny Gantz ha accusato il primo ministro Benyamin Netanyahu di "mettere a repentaglio la sicurezza di Israele come mai è stato fatto da un premier durante una guerra, e in generale", riferendosi alle notizie secondo cui il ministro della Difesa sta per essere estromesso dal governo. Durante una conferenza stampa tenuta questa mattina, Gantz ha criticato aspramente il presunto accordo tra Netanyahu e il falco della destra Gideon Sa'ar, che dovrebbe entrare a far parte dell'esecutivo, sostenendo che "sostituire il ministro della Difesa prima di una possibile campagna nel nord "per promuovere una legge che sancirebbe un'esenzione dalla coscrizione è anche un abbandono morale", ha affermato, sottolineando che "vite umane e il futuro della nazione sono in gioco". Gantz ha anche criticato il governo per aver incluso un quarto obiettivo nel gabinetto di sicurezza che si è tenuto durante la notte: "Il ritorno sicuro dei residenti del nord alle loro case: questa mossa è in ritardo di sei mesi, ma meglio tardi che mai", ha affermato.



Medioriente, intesa Riyad-Cairo: subito 5 mld di dollari all'Egitto

L'Arabia Saudita ha versato 5 miliardi di dollari in un fondo di investimenti in Egitto. A riferire la notizia è lo stesso governo egiziano, che specifica che il trasferimento di denaro è avvenuto attraverso il fondo di investimenti pubblico saudita PF e costituisce il "primo step" di una collaborazione economica tra il Cairo e Riyad. Un'intesa sancita dal recente incontro tra il premier egiziano Mostafa Madbouly e il principe erede al trono Mohamed Bin Salman, avvenuto nella capitale saudita. Nessuna informazione sull'allocazione dei fondi, tuttavia va ricordato che nel 2022 fu fondata la Compagnia di Investimento Saudita-Egiziana (CBE) il cui valore era stimato in 5.3 miliardi di dollari alla fine del 2023.

Save the Children: "158 bimbi uccisi in Cisgiordania dal 7 ottobre"

Il numero di bambini uccisi o feriti dalle forze israeliane e dai coloni in Cisgiordania è più che raddoppiato dallo scorso ottobre, con un bilancio di 158 morti e almeno 1.400 feriti, e si teme che ci siano ulteriori vittime in seguito all'escalation di violenza delle ultime sei settimane: lo dichiara Save the Children. Secondo gli ultimi dati disponibili, scrive l'Ong, 115 bambini sono stati colpiti a morte tra il 7 ottobre e il 14 agosto, il triplo rispetto ai 10 mesi precedenti. Altri sono stati uccisi in attacchi aerei e di droni. In totale sono 1.558 i bambini colpiti, ciò significa che da ottobre sono stati uccisi o feriti in media 5 bambini al giorno. Save the Children chiede alla comunità internazionale di intraprendere azioni incisive per assicurare la responsabilità delle violazioni contro i bambini in Cisgiordania e di porre immediatamente fine all'uso eccessivo della forza contro i civili, in particolare i più piccoli. 

Attacco a campo profughi a Gaza, 4 morti e 30 dispersi

Al centro di Gaza, almeno quattro abitanti, tra cui un bambino, sono morti e altri 30 sono dispersi in un attacco aereo israeliano contro case nel campo profughi di Bureij. Lo hanno riferito squadre di soccorso della Protezione Civile, precisando che l'attacco è stato duplice. Un primo impatto contro il blocco 12, sul lato Est del campo, ha colpito le case di almeno tre famiglie; un altro bombardamento si è verificato quando i servizi di emergenza erano impegnati nella ricerca di feriti tra le macerie. "Le nostre squadre sono arrivate nella zona (colpita) quando sono state attaccate dagli aerei di occupazione israeliani. Uno dei nostri membri e' rimasto ferito", ha denunciato la Protezione Civile in un secondo comunicato. "Chiediamo alla Croce Rossa Internazionale di coordinare urgentemente l'ingresso immediato delle nostre squadre nella zona per salvare i sopravvissuti prima che sia troppo tardi", esorta il testo. Da parte sua, l'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso ieri Ahmed Aish Salame al Hashash, esponente della Jihad islamica di Rafah, responsabile di "aver lanciato razzi dall'interno della zona umanitaria contro i civili israeliani", secondo una dichiarazione militare. Dall'inizio della guerra a Gaza, il 7 ottobre, più di 41.200 abitanti di Gaza sono stati uccisi, la maggior parte dei quali donne e bambini, e altre 95.400 persone sono rimaste ferite. 

Israele, ucciso capo della Jihad nel sud di Gaza

Un raid aereo israeliano ha ucciso il comandante dell'unità missilistica della Jihad islamica palestinese nel sud di Gaza. Lo rende noto l'Idf. Ahmed Aish Salame al Hashash era il responsabile del lancio di razzi dall'area umanitaria della Striscia contro Israele, ha detto l'esercito. Durante l'attacco dell'Idf stava operando all'interno dell'area umanitaria di Khan Younis.

Netanyahu: "Il ritorno degli sfollati al nord un nuovo obiettivo di guerra"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha aggiunto un nuovo obiettivo nella guerra in corso contro Hamas, ovvero permettere ai cittadini sfollati dal nord a causa degli attacchi di Hezbollah di rientrare nelle loro case al confine con il Libano. Lo rende noto l'ufficio di Netanyahu. Finora i tre obiettivi che si era posto il premier israeliano erano sconfiggere Hamas militarmente e politicamente, far sì che la Striscia di Gaza non rappresentasse più una minaccia per Israele e riportare a casa gli ostaggi ancora trattenuti nell'enclave palestinese.

"Il ritorno sicuro dei residenti del nord alle loro case" è stato ora aggiunto come quarto obiettivo della guerra, ha affermato l'ufficio del Primo Ministro in una nota. "Israele continuerà ad agire per raggiungere questo obiettivo", si legge nella nota rilasciata dopo una riunione a tarda notte del gabinetto di sicurezza a Tel Aviv. Gli sfollati del nord sono in gran parte ospitati in hotel pagati dallo stato ebraico.

Media: "Netanyahu e Saar d'accordo nel sostituire il capo dell'Idf"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente di New Hope, Gideon Sa'ar, sarebbero d'accordo nella scelta di un nuovo capo di stato maggiore dell'Idf. Lo riferiscono i media israeliani, aggiungendo che Sa'ar verrà nominato ministro della Difesa se Netanyahu licenzierà l'attuale capo della Difesa Yoav Gallant.

Sia il quotidiano Haaretz che Ynet affermano che la sostituzione del tenente generale Herzi Halevi fa parte dell'accordo. Tuttavia, Haaretz riferisce che non è ancora chiaro se intendono aspettare che Halevi si dimetta da capo di stato maggiore o costringerlo ad andarsene.

Netanyahu

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Medioriente, 4 morti in raid dell'Idf su un campo profughi a Gaza

E' di quattro morti il bilancio del bombardamento israeliano di un'abitazione nel campo profughi di Bureij, nella Striscia di Gaza centrale. Lo ha reso noto la protezione civile dell'enclave, aggiungendo che decine di persone sono ancora intrappolate sotto le macerie dell'edificio crollato.

Media: "Netanyahu si appresta a licenziare Gallant". VIDEO

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