Un attacco simultaneo ha fatto esplodere migliaia di cercapersone in dotazione ai miliziani di Hezbollah a Beirut, in diverse altre regioni del Libano e a Damasco. Ci sono almeno 18 morti e oltre 3 mila feriti. "La guerra contro Hezbollah è più vicina", ha detto il leader dell'opposizione israeliana Lapid. E Hezbollah ha promesso che Israele riceverà la "giusta punizione". L'Onu: "Sviluppi in Libano estremamente preoccupanti"
Libano, attacco fa esplodere cercapersone di Hezbollah: cosa sappiamo finora
Houthi condannano "atroce attacco di Israele in Libano"
Il portavoce degli Houthi yemeniti Mohammed Abdelsalam ha definito la catena di esplosioni di cercapersone in dotazione a presunti militanti di Hezbollah, che in Libano ha ucciso almeno otto persone "un crimine atroce e una violazione della sovranità libanese" da parte di Israele. "Le nostre condoglianze e la nostra solidarietà va alle famiglie dei martiri della coraggiosa resistenza islamica, chiedendo a Dio Onnipotente di avere pietà e perdono per loro e di garantire una pronta guarigione ai feriti", ha affermato Abdelsalam in un post su X. "Siamo certi che il Libano è in grado di affrontare tutte le sfide e ha un movimento di resistenza in grado di scoraggiare l'entità nemica sionista e di farle pagare un prezzo elevato per qualsiasi escalation possa intraprendere contro il Libano".
Onu, sviluppi in Libano estremamente preoccupanti
Gli sviluppi della situazione in Libano dopo le esplosioni di cercapersone legati a militanti di Hezbollah sono molto preoccupanti, specialmente dato il contesto "estremamente volatile". Lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric.
Hezbollah, 'Israele riceverà giusta punizione'
Hezbollah ha promesso che Israele riceverà la "giusta punizione" per le esplosioni simultanee dei cercapersone in dotazione ai suoi militanti. Nel secondo comunicato diffuso dopo l'attacco, l'organizzazione sciita libanese ha accusato lo Stato ebraico di essere "pienamente responsabile" dell' "aggressione criminale" che ha portato "al martirio di alcune persone e al ferimento di un gran numero di persone". "Questo nemico traditore e criminale riceverà sicuramente la sua giusta punizione per questa aggressione peccaminosa, da un luogo che non si aspetta, e Allah è testimone di ciò che diciamo", ha aggiunto Hezbollah.
Esperto, 'microcariche dietro esplosioni cercapersone'
"Premesso che ancora non sappiamo nel dettaglio cosa sia accaduto veramente, dal punto di vista tecnico ritengo che fare esplodere una batteria a distanza sia molto improbabile. Per almeno due ragioni. Le batterie hanno tre poli, uno serve proprio per un circuito interno anti riscaldamento, che è praticamente impossibile da hackerare dall'esterno perché non è connesso a nulla. Altra ragione: è vero che le batterie possono esplodere per surriscaldamento, se la carica è improvvisamente alterata, ma non tutte insieme contemporaneamente. La probabilità è che sia stata intercettata la filiera di fornitura di quei cercapersone, che siano stati inseriti dei micro esplosivi e grazie alla modifica del software, da remoto, siano stati fatti esplodere''. Lo afferma all'Adnkronos Marco Camisani Calzolari, esperto di IA, docente Universitario e divulgatore scientifico, sull'attacco hacker a Hezbollah in Libano, attraverso l'esplosione dei cercapersone.
Israele, innalzato livello di allerta in tutti i porti, anche Eilat
Israele ha disposto l'innalzamento del livello di allerta in tutti i porti, compreso Eliat. Lo riferiscono i media locali dopo le esplosioni dei cercapersone in Libano e Siria e la minaccia di una "giusta punizione" da parte di Hezbollah.
Fonti Hezbollah, Nasrallah non ferito in esplosioni
Il capo di Hezbollah Hassan Nasrallah non è rimasto ferito nell'ondata di esplosioni di cercapersone avvenuta oggi in tutto il Libano, ha riferito a Reuters una fonte di alto livello di Hezbollah.
Media, 7 morti in Siria per esplosione cercapersone
Sette persone sono state uccise in Siria nell'esplosione dei cercapersone in dotazione ai membri di Hezbollah. Lo ha riferito Saberin News, affiliata ai Pasdaran iraniani. Le esplosione sono avvenute nel quartiere di Damasco di Seyedah Zeinab, roccaforte sciita.
Hezbollah, Israele pienamente responsabile esplosioni
Hezbollah ritiene Israele "pienamente responsabile" per l'esplosione simultanea dei cercapersone in dotazione ai suoi membri in Libano e Siria e ha avvertito che lo Stato ebraico avrà la "giusta punizione".
Libano, 200 gravi tra i 2.750 feriti per le esplosioni
Il ministro della Salute libanese Firass Abiad ha affermato in una conferenza stampa che le esplosioni che hanno interessato i cercapersone "hanno ucciso otto persone, tra cui una ragazza". "Circa 2.750 persone sono rimaste ferite, più di 200 di loro in modo critico", ha aggiunto.
Media: un messaggio arrivato sui cercapersone prima dell'esplosione
"Un messaggio è arrivato sui dispositivi prima dell'esplosione". Lo riporta la rete libanese Mtv mentre un altro media, 'Al-Hadth', conferma che i cercapersone esplosi erano "dell'ultimo modello adottato da Hezbollah negli ultimi mesi". Un funzionario di Hezbollah ha riferito al Wall Street Journal che centinaia di agenti dell'organizzazione possedevano tali dispositivi e tra le ipotesi c'è quella di un malware che ne ha causato il surriscaldamento e l'esplosione. La stessa fonte di Hezbollah ha detto - secondo quanto riporta il media israeliano Ynet - che alcuni membri dell'organizzazione "hanno sentito che i dispositivi si stavano surriscaldando" e si sono sbarazzati di loro prima che esplodessero.
Media, Beirut ritiene Israele responsabile degli attacchi
Il portavoce del governo libanese ha affermato che il governo ritiene Israele responsabile dell'esplosione dei cercapersone e lo considera una violazione della sovranità libanese. Lo riferisce Axios.
Libano: 8 morti e 2.750 feriti nelle esplosioni
Il ministro della Sanità libanese ha annunciato che ci sono almeno 8 morti e oltre 2.750 feriti in seguito alle esplosioni che si sono verificate oggi nel Paese.
Israele, riunione d'emergenza sicurezza-governo
I più alti responsabili della sicurezza israeliana sono stati convocati per un incontro d'emergenza con il governo. L'incontro è avvenuto dopo le esplosioni multiple in Libano e a Damasco, in Siria, in cui sono rimaste ferite 1.200 persone. Lo riporta Haaretz. L'intelligence israeliana ha rilevato segnali insoliti di preparativi militari di Hezbollah nel Libano meridionale. L'apparato di sicurezza ritiene che le tempistiche attuali non consentiranno la nomina di Gideon Sa'ar a ministro della Difesa al posto di Yoav Gallant. Sa'ar tra l'altro non ha familiarità con i piani operativi dell'Idf per il Libano.
Hezbollah, tre morti dopo le esplosioni, indagini in corso
Hezbollah ha reso noto che tre suoi esponenti sono rimasti uccisi nelle esplosioni simultanee dei cercapersone che si sono verificate a Beirut. Sono in corso delle indagini, ha aggiunto il movimento libanese.
Libano, attacco hacker fa esplodere cercapersone di Hezbollah: cosa sappiamo finora
Nel pomeriggio di oggi, 17 settembre, si sono registrate diverse esplosioni di ricetrasmittenti in Libano. A esplodere sarebbero stati i cosiddetti ‘cercapersone’ utilizzati da membri di Hezbollah. I media libanesi - che citano fonti sanitarie nelle varie regioni del Paese colpite - hanno parlato di centinaia di persone ferite. Un funzionario di Hezbollah citato dai media israeliani - che ha voluto mantenere l'anonimato - ha affermato che dietro le esplosioni "c'è il nemico Israele", e ha aggiunto che i membri di Hezbollah avevano cercapersone con delle batterie al litio che sono scoppiate. I media israeliani hanno riferito che oggi sono esplosi contemporaneamente a Beirut, nel sud del Libano e a Damasco, in Siria, i cercapersone di membri di Hezbollah e ci sarebbero mille feriti. Una bambina di 10 anni, secondo quanto affermato da una fonte vicina al gruppo, sarebbe morta nelle esplosioni. COSA SAPPIAMO
Tv saudita, figlio deputato Hezbollah ucciso da esplosione
La tv saudita al Hadath ha riferito che il figlio di un deputato libanese di Hezbollah, Ali Ammar, è stato ucciso da un'esplosione.
Media, 1.200 feriti dalle esplosioni in Libano e a Damasco
Secondo diversi report citati dai media israeliani, il numero dei feriti in Libano e a Damasco per l'esplosione di cercapersone è salito a 1.200. Intanto nel paese vengono riferiti attacchi israeliani in profondità, lontano dal confine con Israele. Numerose esplosioni sono avvenute nel quartiere Dahiya a Beirut, roccaforte dell'organizzazione sciita, nella Valle del Libano e nel sud del Paese.
Anche in Siria miliziani Hezbollah feriti da esplosioni
Anche in Siria miliziani di Hezbollah sono stati feriti dall'esplosione dei cercapersone utilizzati dal gruppo libanese per comunicare. Secondo quanto riferito dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, diversi militanti feriti sono arrivati negli ospedali di Damasco, e un walkie-talkie è esploso all'interno di un'auto che viaggiava su una strada vicino al quartiere di Kafr Sousah a Damasco.