Usa, chi è Laura Loomer, l'attivista che ha diffuso le fake news su migranti e gatti

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Introduzione

C'è agitazione tra i repubblicani per la presenza di Laura Loomer, attivista di estrema destra, ai comizi di Donald Trump e, più recentemente, al dibattito contro Kamala Harris. Nota per le sue posizioni radicali e le teorie cospirazioniste diffuse online, la donna (classe 1993) ha rilanciato giorni fa la fake news sugli "animali domestici rapiti e mangiati in Ohio dai migranti di Haiti", poi ripresa dal tycoon durante il faccia a faccia con la candidata democratica.

 

Le sue uscite (compresa quella della Casa Bianca che diventerà un "call center" che "puzza di curry" in caso di vittoria di Harris) hanno attirato forti critiche dagli stessi trumpiani, su tutti il senatore Lindsey Graham ("È una presenza tossica") e la deputata Marjorie Taylor Greene ("Le sue parole non rappresentano i repubblicani o il movimento Make America Great Again. E non rappresentano neanche Trump").

Quello che devi sapere

Elefantino agitato

  • Ad agitare il Partito repubblicano americano c’è un nome e un cognome: Laura Loomer. Classe 1993, l'attivista e influencer di estrema destra nata in Arizona accompagna Donald Trump nella sua campagna per l'elezione alla Casa Bianca. Ben nota per le sue posizioni radicali e per le teorie cospirazioniste diffuse online, secondo i media d'oltreoceano Loomer sta creando scompiglio nell’Elefantino.

Per approfondire: Migranti mangiagatti, una fake news diventata meme

Elefantino agitato

La fake news sui migranti

  • Tra i repubblicani (specie all'interno della campagna di Trump) emergerebbero infatti preoccupazioni sulla presenza di Loomer, che un giorno prima del dibattito tra il tycoon e la sfidante democratica Kamala Harris ha postato online la teoria degli "animali domestici rapiti e mangiati in Ohio dai migranti di Haiti", cavalcata dall'ex presidente nel corso del faccia a faccia con la vice di Joe Biden. Loomer sui social ha pubblicizzato anche collari per cani con la scritta "not your lunch #MAGA" o "non mi mangiare" in creolo.

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La fake news sui migranti

Le altre uscite di Loomer /1

  • Non si tratta però di un'uscita isolata. Loomer, che si definisce una giornalista d'inchiesta, è salita alle cronache negli anni scorsi per le sue controverse posizioni: ha infatti definito l'islam un "cancro", ha accusato al moglie di Ron DeSantis di aver "esagerato" il suo tumore al seno, ha insinuato che Biden fosse dietro al tentato assassinio di Trump e che gli attacchi dell'11 settembre non sono altro che una "macchinazione"

Le altre uscite di Loomer /1

Le altre uscite di Loomer /2

  • Non solo. Loomer ha anche commentato la possibile vittoria di Harris sostenendo che, in caso di elezione della candidata democratica, la Casa Bianca "puzzerà di curry" e assomiglierà a un "call center". Il riferimento è alle origini indiane della vice di Biden, che ha padre giamaicano e madre nata nella città di Chennai, in India, affacciata sulla baia del Bengala

Le altre uscite di Loomer /3

  • Più precisamente, Loomer ha detto: "La Casa Bianca puzzerà di curry e i discorsi saranno facilitati tramite un call center, e il popolo americano potrà esprimere il proprio feedback solo attraverso un sondaggio sulla soddisfazione del cliente alla fine della chiamata che nessuno capirà"

Il suo rapporto con Trump /1

  • Loomer è una presenza sempre più costante nell'entourage dell'ex presidente Trump. Da lungo tempo è ospite dei suoi eventi a Mar-a-Lago e il tycoon l'ha anche appoggiata negli anni scorsi nei suoi tentativi di ottenere un seggio in Congresso (tutti falliti). Nel gennaio scorso The Donald voleva anche assumerla nella sua campagna, ma poi ha desistito dopo il forte pressing del suo staff

Il suo rapporto con Trump /2

  • Le critiche piovute adddosso a Trump negli ultimi giorni per la presenza di Loomer ai comizi, ma anche nella spin-room al dibattito, non sembrano tuttavia scuoterlo, tanto che l'ex presidente continua a lodarla pubblicamente. "Laura è una mia sostenitrice. Parla a favore della campagna. Lei è uno spirito libero, non la controllo", ha detto The Donald. L'attivista, nel frattempo, ha chiarito il suo ruolo: "Non lavoro per nessuno. Sostengo Trump in modo indipendente. E lo faccio perché è veramente l'ultima speranza di questo Paese"

La (parziale) marcia indietro

  • Nelle scorse ore c'è stata però una sorta di marcia indietro (parziale) da parte di Trump. "Loomer non lavora per la campagna. È una cittadina e una mia sostenitrice. Sono in disaccordo con le dichiarazioni che ha rilasciato ma, come altri milioni di persone che mi sostengono, è stanca di vedere i marxisti della sinistra radicale attaccarmi", ha scritto il tycoon sul suo social Truth. Probabilmente un effetto dei repubblicani a lui vicini, che hanno premuto affinché prendesse le distanze dopo la fake news sui migranti

Graham: "Una presenza tossica"

  • Tuttavia, come accennato, la presenza di Loomer ha fatto scaturire alcuni malumori nell'Elefantino. "Quello che ha detto di Kamala Harris e della Casa Bianca è orribile. La sua storia è 'tossica' e penso che Trump farebbe meglio" a tenerla lontana, ha sentenziato il senatore Lindsey Graham, alleato di Trump

Greene: "Lei non rappresenta i repubblicani"

  • Le uscite, provocatorie e non, di Loomer sono state prese di mira anche dalla deputata repubblicana Marjorie Taylor Greene, trumpiana di ferro. "Le sue parole non rappresentano i repubblicani o il movimento Make America Great Again. E non rappresentano neanche Trump", ha affermato. E a farle eco è stato proprio Graham: "Come sapete non sono spesso d'accordo con Greene, ma in questo caso ha ragione".

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