La candidatura di Trump è supportata da poco più della metà del suo ex gabinetto

Durante il dibattito di martedì notte Kamala Harris ha più volte punzecchiato Trump, rinfacciandogli che molti tra gli ex componenti del suo governo in carica tra il 2017 e il 2021 oggi lo criticano duramente e non hanno offerto il loro supporto alla candidatura dell’ex presidente. Trump si è difeso rispondendo di aver licenziato quei membri del governo in quanto, a suo dire, stavano svolgendo un pessimo lavoro e per questo motivo oggi lo contrastano. L’ex presidente ha poi accusato l'amministrazione Biden di sbagliare nel non fare lo stesso con i suoi, di membri, che - sempre a suo dire - avrebbero lavorato male causando disastri come quello del ritiro dall’Afghanistan e l’inflazione galoppante. Ma quanti e chi sono davvero gli ex componenti dell’amministrazione Trump che gli hanno voltato le spalle? E quali sono le loro motivazioni? Il Washington Post ha stilato una lista, calcolando che poco più della metà dei 42 membri del gabinetto di Trump oggi sostengono la sua candidatura. In tre hanno espressamente dichiarato che non supporteranno l’ex presidente alle elezioni di novembre, mentre 15 non si sono mai espressi. I restanti 24 hanno offerto il loro sostegno. Fra i tre oppositori dichiarati ci sono l’ex ministro della difesa Mark Esper e l'ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton, le cui cariche sono entrambe durate circa un anno e mezzo prima di essere licenziati da Trump. Esper ha più volte definito Trump “una minaccia per la democrazia”, esprimendo la preoccupazione che il Paese potrebbe non sopravvivere ad altri quattro anni di Trump. Nel 2020 Bolton pubblicò un libro in cui criticava apertamente l’operato dell’allora presidente, accusandolo - tra le altre cose - di aver cercato favori da dittatori stranieri, di comportarsi in maniera erratica con i membri della sua amministrazione e di essere impreparato a gestire questioni di importanza nazionale. Ma l’opposizione più controversa è sicuramente quella dell’ex vicepresidente Mike Pence, che in un’intervista a Fox News ha dichiarato: “Non dovrebbe sorprendere il fatto che quest’anno non appoggerò Donald Trump”. Pence infatti si scontrò con quest’ultimo quando il 6 gennaio 2021 rifiutò la richiesta di impedire al Congresso la certificazione della vittoria elettorale di Joe Biden. Per questo motivo, la folla di sostenitori di Trump che assaltò il Campidoglio nel tentativo di rovesciare l’esito delle elezioni, tra i suoi obiettivi esprimeva quello di impiccare l’ex vicepresidente. Tra gli altri ex membri dell’amministrazione Trump che hanno espresso commenti negativi nei suoi confronti senza però dichiarare se lo sosterranno o meno, le critiche più comuni riguardano il suo essere disonesto, le sue bugie e le minacce che pone nei confronti della democrazia americana. Tra i personaggi più noti che supportano la candidatura di Trump ci sono invece l’ex segretario di Stato Mike Pompeo e l’ex ambasciatrice alle Nazioni Unite Nikki Haley, entrambi saliti sul palco della convention repubblicana per offrire il loro endorsement al candidato repubblicano. Durante le primarie Haley aveva sfidato Trump, criticandolo a gran voce ed emergendo come la principale contenente per la leadership del partito, ma dopo il suo ritiro ha sposato la linea del partito.