Putin in visita in Mongolia, l’arrivo e la cerimonia d’accoglienza. FOTO
Si tratta del primo viaggio del leader di Mosca in un Paese sotto la giurisdizione della Corte Penale Internazionale (CPI), tribunale che ha emesso un mandato di arresto nei suoi confronti per crimini di guerra commessi in Ucraina. Putin, però, non è stato arrestato ma parteciperà a diversi eventi ufficiali. Ha incontrato il suo omologo mongolo, Ukhnaagiin Khurelsukh a Ulaanbaatar, in una grande cerimonia con alti funzionari di entrambe le parti
- Il presidente russo, Vladimir Putin, è arrivato nelle scorse ore in Mongolia per una visita ufficiale. Si tratta del suo primo viaggio in un Paese sotto la giurisdizione della Corte Penale Internazionale (CPI), il tribunale che oltre un anno fa aveva emesso un mandato di arresto nei suoi confronti per crimini di guerra commessi in Ucraina. Putin, però, non è stato arrestato ma parteciperà a diversi eventi ufficiali. Le relazioni diplomatiche tra Mongolia e Russia risalgono al 1921, con ambasciate stabilite a Ulan Bator e Mosca dal 1922
- Putin, infatti, ha incontrato quest’oggi il suo omologo mongolo, Ukhnaagiin Khurelsukh a Ulaanbaatar. Khurelsukh ha accolto Putin nella piazza centrale della capitale, Gengis Khan, nota anche come piazza Sukhbaatar, per una grande cerimonia con alti funzionari di entrambe le parti
- Al suo arrivo presso l'aeroporto di Buyant-Ukhaa, lo Zar è stato ricevuto anche dal ministro degli esteri, Batmunkh Battsetseg, e dall'ambasciatore russo, Nikolaevich. Durante il suo soggiorno, Putin firmerà diversi documenti ufficiali, mirati a rafforzare le relazioni bilaterali, sulla base di un Trattato di partenariato strategico globale firmato nel 2019. Presenzierà anche ad un evento commemorativo per l'85esimo anniversario della battaglia del fiume Khalkh, in cui le truppe sovietiche e mongole sfidarono le forze giapponesi
- Proprio venerdì scorso la CPI aveva chiesto alla Mongolia di collaborare e detenere il presidente russo. "Gli Stati parti dello Statuto di Roma della CPI hanno l'obbligo di cooperare in conformità con il capitolo IX dello Statuto di Roma, mentre gli Stati non membri possono decidere di cooperare volontariamente", aveva sottolineato l'organizzazione. La Corte ha avvertito che "in caso di mancanza di cooperazione, i giudici della CPI possono informare l'Assemblea degli Stati membri, che poi adotterà" le misure che riterrà più opportune
- "Gli obblighi legali internazionali della Mongolia, in quanto stato parte della Cpi, sono chiari: il presidente russo Putin deve essere arrestato e consegnato alla Cpi per rispondere alle accuse di crimini di guerra". Lo ha riferito Altantuya Batdorj, direttrice di Amnesty International Mongolia
- "Offrire protezione a un ricercato dalla giustizia internazionale – ha proseguito Amnesty - non solo costituirebbe un'ostruzione alla giustizia stessa, ma, se la Mongolia dovesse fornire anche solo un rifugio temporaneo al presidente Putin, diventerebbe di fatto complice nel garantire l'impunità per alcuni dei crimini più gravi previsti dal diritto internazionale", ha spiegato ancora
- Anche Kiev è insorta. Il mancato arresto di Putin da parte della Mongolia ha inferto un "duro colpo" al sistema del diritto penale internazionale. Lo ha denunciato il ministero degli Esteri ucraino. In particolare, il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Heorhiy Tykhyi, ha affermato che "la Mongolia ha permesso a un criminale incriminato di eludere la giustizia, condividendone così la responsabilità di crimini di guerra"
- Già prima che avesse inizio la visita di Putin in Mongolia, l'Ucraina aveva chiesto a Ulan Bator di consegnare il presidente russo alla Corte dell'Aia. E l'Unione europea, sempre in quest’ottica, ha espresso preoccupazione per il fatto che la Mongolia non abbia eseguito il mandato. Ma i rapporti tra i due Paesi, come detto, sono stretti e la Mongolia, senza sbocco sul mare, dipende fortemente dalla Russia per le forniture energetiche
- La Russia "non ha problemi con la Mongolia in merito alle decisioni della Cpi", ha assicurato il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, dopo aver fatto sapere qualche giorno fa che "naturalmente tutti gli aspetti della visita sono stati preparati in modo esauriente"
- Come sottolineato, i rapporti tra Mosca e Ulan Bator sono molto forti. Paese satellite di Mosca durante l'Unione Sovietica, la Mongolia ha mantenuto rapporti fraterni con la Russia, da cui dipende per le sue forniture energetiche. Attraverso il territorio mongolo dovrebbe passare anche il gasdotto Power of Siberia 2, un megaprogetto che ha lo scopo di convogliare gas russo verso la Cina