Guerra Ucraina, perché Kiev ha attaccato la Russia e quali potrebbero essere i suoi piani

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Introduzione

L'offensiva sul territorio russo prosegue ormai da più di una settimana. Dal portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Heorhii Tyhiy, sono arrivate le prime delucidazioni ufficiali sul perché dell’operazione: "Impedisce alla Russia di trasferire ulteriori unità" nella regione di Donetsk - così come da altre zone, evidenziano diversi analisti - e vuole "complicare la logistica militare" di Mosca. Resta da vedere se le mosse ucraine avranno risultati tangibili sul lungo periodo, data anche la superiorità numerica dei soldati russi. Una cosa è certa: il primo obiettivo nel conflitto ora è quello di "espellere" le forze ucraine dalla Federazione russa, ha detto il numero uno del Cremlino, Vladimir Putin.

Quello che devi sapere

Perché l’Ucraina ha attaccato la Russia?

  • A più di una settimana dall’incursione ucraina in territorio russo, nella regione di Kursk, restano molti interrogativi e uno su tutti: perché Kiev ha deciso adesso, a più di due anni dall’inizio della guerra, di attaccare in prima persona il nemico? Ci sono più risposte possibili, ma una cosa è certa: gli equilibri nel conflitto, seppur limitatamente, sono cambiati. Lo dimostrano le parole del presidente russo Vladimir Putin: il primo obiettivo ora è quello di "espellere" le forze ucraine dalla Russia. (In foto: un drone Lancet mentre colpisce un lanciatore mobile di missili delle Forze Armate ucraine nella zona di confine di Kursk)

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Perché l’Ucraina ha attaccato la Russia?

Il governatore di Kursk: "Non capiamo come si muovono gli ucraini"

  • Tra i russi c’è però tensione: la situazione è "complicata", non nasconde il governatore della regione di Kursk Alexei Smirnov. Già il 12 agosto le truppe ucraine detenevano il controllo di 28 località. Ma ad agitare la Russia è soprattutto il fatto che "non c'è una chiara linea del fronte" e "non si capisce dove siano le unità ucraine", che sembrano muoversi a piccoli gruppi con manovre tattiche, per spiazzare gli avversari. Sarebbero intanto già arrivate a 120mila le persone evacuate dalla regione

Distogliere la Russia dal fronte del Donetsk

  • Ecco quindi che, dopo mesi di battaglie difficili sul proprio territorio, tra le Forze armate ucraine torna a riaccendersi la speranza: si stanno raggiungendo gli obiettivi fissati a Kursk, ha detto il portavoce del Ministero degli Esteri ucraino, Heorhii Tyhiy, come citato da Rbc-Ucraina. Da lui è arrivata anche una delle prime delucidazioni sul perché dell’operazione: "Impedisce alla Russia di trasferire ulteriori unità" nella regione di Donetsk, una di quelle annesse di fatto da Mosca con il contestato referendum del 2022 (e prima ancora dall'autoproclamata Repubblica Popolare di Doneck, di cui è stata capitale dal 2014). In effetti, come sottolineava già la scorsa settimana alla Bbc l’analista militare Mykhaylo Zhyrokhov, i report ufficiali mostrano una temporanea diminuzione degli attacchi sferrati nel Donetsk

Complicare la logistica militare

  • Il portavoce degli Esteri ucraino Tyhiy ha poi evidenziato come l’attacco ucraino vada anche a complicare la "logistica militare" russa in generale (e non soltanto in riferimento al Donetsk). Già nei giorni scorsi molti analisti avevano sottolineato come l’attacco ucraino potesse essere motivato dal tentativo di far spostare a Mosca parte delle sue truppe, dirottandole a Kursk e togliendole quindi dai fronti di battaglia nell’Ucraina meridionale, in quella orientale e in quella nord-orientale
  • Va detto però che secondo molti questa non sarà una strategia vincente perché, per quanti uomini vengano spostati dall’Ucraina e riportati in Russia, Mosca continua a mantenere un vantaggio numerico in termini di soldati che Kiev non riuscirà a colmare. Potrebbe quindi permettersi, riorganizzandosi, di tener banco sia in difesa (a Kursk) che in attacco (in Ucraina)

La ricerca di una pace equa

  • Sicuramente l’offensiva di Kiev non ha invece alcuna mira espansionistica: "L'Ucraina non cerca di impadronirsi di territori stranieri, non è interessata a conquistare il territorio della regione di Kursk. Gli obiettivi delle Forze armate dell'Ucraina sono solo le strutture militari e contingenti militari" russi, ha spiegato sempre Tyhiy. Che poi ha evocato anche un obiettivo più grande. "Quanto prima la Russia accetterà di ristabilire una pace equa, tanto prima cesseranno le incursioni ucraine sul territorio russo", ha detto. Resta da vedere se gli ultimi sviluppi non faranno altro che peggiorare il quadro

La ricerca di una pace equa

Risollevare il morale delle truppe ucraine

  • Come sottolinea The New York Times, l’attacco a sorpresa di Kiev potrebbe anche avere l’obiettivo di risollevare gli animi dei suoi soldati e dei suoi cittadini. Bisogna infatti tenere in conto che una controffensiva di successo non arriva ormai dagli ultimi mesi del 2022, mentre l’avanzata russa di fatto non si è mai fermata

Convincere gli altri Paesi a non fermare gli aiuti militari

  • Il quotidiano statunitense scrive poi che qualche vittoria dell’Ucraina contro la Russia potrebbe cambiare l’atteggiamento dei Paesi che fino ad adesso le hanno inviato armi per difendersi: sono molte le cancellerie che hanno iniziato a sollevare sempre più dubbi sull’opportunità di continuare di armare Kiev, a fronte di un bilancio militare negativo. La speranza di Kiev è che portando a casa risultati tangibili le cose possano cambiare

Utilizzare le armi anche per attaccare la Russia

  • Sempre parlando di armi, per mesi Kiev ha chiesto ai suoi alleati che permettessero di utilizzare i rifornimenti militari inviati non solo per difendersi da Mosca, ma anche per attaccarla. Dopo una lunga serie di risposte negative - motivate dalle preoccupazioni che questo potesse portare a un'escalation del conflitto anche fuori dall'Ucraina - il quadro è cambiato
  • A fine maggio Washington aveva dato il primo ok alla richiesta ucraina, pur limitandola alle zone militari di confine. Man mano anche altri Paesi (ma non l'Italia) avevano ammorbidito la loro posizione. L'attacco a Kursk sembra aver cambiato le cose definitivamente anche in Europa: la posizione è che l'Ucraina ha il diritto di difendersi anche attaccando il suo aggressore. Ed è stata ribadita da ultimo ieri, 13 agosto, quando un portavoce della Commissione Ue ha detto che l'esecutivo europeo "è a favore dell'esercizio legittimo all'autodifesa da parte dell'Ucraina e dei suoi sforzi per ripristinare la sua integrità territoriale e sovranità e per respingere e combattere l'aggressione illegale della Russia", anche attraverso l'incursione nell'oblast di Kursk. E c'è chi evidenzia come un attacco simile non potrebbe comunque essere partito senza una qualche forma di via libera dagli alleati

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