Medioriente, conclusi colloqui a Doha: Hamas respinge nuovi accordi su Gaza

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I colloqui a Doha sulla tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi si sono conclusi questo pomeriggio e Biden parla di progressi significativi verso una tregua. Secondo un alto funzionario di Hamas, però, i risultati del vertice "non corrispondono a ciò che è stato concordato il 2 luglio". Blinken in Israele domenica, incontra Netanyahu lunedì. A Gaza primo caso di poliomelite dopo 25 anni

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Colloquio Austin-Gallant: discusso rischio escalation con l'Iran

Il Segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha parlato con il Ministro della Difesa Yoav Gallant. Lo rende noto il Pentagono. I due hanno discusso dell'instabilità regionale e del crescente rischio di escalation con l'Iran, Hezbollah e le organizzazioni terroristiche sostenute da Teheran in Medio Oriente. Austin ha informato Gallant che gli Stati Uniti continuano a monitorare la regione sulle minacce iraniane e che le forze sono schierate nella regione per proteggere Israele e il personale e le risorse americane. Il Pentagono ha anche affermato che Austin e Gallant hanno discusso dei progressi compiuti nella direzione di un accordo di cessate il fuoco e del rilascio di tutti gli ostaggi, tra cui otto americani, tenuti prigionieri a Gaza.

Guterres, virus della poliomielite in circolazione a Gaza

"La situazione umanitaria a Gaza è in caduta libera. Nelle ultime settimane, il virus della poliomielite è stato rilevato in campioni di acque reflue a Khan Younis e Deir al-Balah, ciò significa che il virus è ora in circolazione, con centinaia di migliaia di bambini a rischio". Lo ha detto il segretario generale Onu Antonio Guterres. "Prevenire e contenere la diffusione della polio richiederà uno sforzo massiccio, coordinato e urgente - ha aggiunto - e l'Onu è pronta a lanciare una campagna di vaccinazione a Gaza per oltre 640.000 bambini di età inferiore ai 10 anni". 

Biden, la tregua a Gaza non è mai stata così vicina

Il cessate il fuoco a Gaza "non è mai stato così vicino". Lo ha detto Joe Biden. A margine di una cerimonia nello Studio Ovale il presidente americano ha spiegato ai media che "ancora non siamo arrivati alla tregua" ma "siamo più vicini di tre giorni fa".

Israele: mediatori facciano pressing su Hamas per accordo

L'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu esprime apprezzamento per gli sforzi compiuti dagli Stati Uniti e da altri mediatori nel tentativo di convincere Hamas ad accettare un accordo sulla presa degli ostaggi. E' quanto si legge in una nota rilanciata dai media israeliani. "I principi fondamentali di Israele sono ben noti ai mediatori e agli Stati Uniti, e Israele spera che la loro pressione conduca Hamas ad accettare i principi del 27 maggio, in modo che i dettagli dell'accordo possano essere implementati", aggiunge la dichiarazione dell'ufficio di Netanyahu, che fa riferimento alla proposta di accordo sugli ostaggi avanzata da Israele a fine maggio. 

Hamas respinge nuove condizioni accordo su Gaza

Hamas respinge le "nuove condizioni israeliane" incluse nella proposta dei paesi mediatori di raggiungere una tregua a Gaza. Lo hanno detto all'AFP due leader del movimento islamico palestinese, al termine dei due giorni di negoziati a Doha. Le "nuove" condizioni richiedono il mantenimento delle truppe israeliane nella Striscia di Gaza, lungo il confine con l'Egitto, ha detto una delle fonti. "Non accetteremo altro che un cessate il fuoco completo, un ritiro completo delle truppe israeliane dalla Striscia, il ritorno degli sfollati e un accordo per lo scambio" di ostaggi israeliani con prigionieri palestinesi, ha aggiunto. 

Biden sentirà oggi Sisi e l'emiro del Qatar sui colloqui

Nel corso della giornata si prevede che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden terrà delle telefonate con l'emiro del Qatar Tamim e con il presidente egiziano Sisi per discutere dei colloqui sugli ostaggi israeliani dopo la conclusione del vertice odierno a Doha. Lo riferisce Axios. 

Media, atteso colloquio Biden-al Thani-al Sisi

Il presidente americano Joe Biden dovrebbe parlare in giornata con l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad al Thani e con il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi, dopo la conclusione dei negoziati che si sono svolti ieri e oggi a Doha durante i quali gli Stati Uniti hanno presentato una nuova proposta di accordo per il cessate il fuoco a Gaza ed il rilascio degli ostaggi. Lo scrive su X Barak Ravid, giornalista di Axios.

Hamas, risultati Doha non in linea con accordi luglio

I risultati dei colloqui di cessate il fuoco a Doha non sono in linea con l'ultima proposta avanzata all'inizio di luglio. Lo dice un fonte di primo piano di Hamas secondo quanto riportano i media isrealiani citando Reuters.

Hamas, risultato vertice non corrisponde ad accordo luglio

Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che il gruppo islamista è stato informato sui risultati del vertice a Doha ma che "questi non corrispondono a ciò che è stato concordato il 2 luglio". Lo riferisce Ynet citando Reuters

Casa Bianca, proposta Usa per colmare gap su accordo Gaz

Oggi a Doha, gli Stati Uniti, con il supporto di Egitto e Qatar, hanno presentato a entrambe le parti una proposta ponte coerente con i principi stabiliti dal presidente Biden il 31 maggio 2024 e con la Risoluzione n. 2735 del Consiglio di sicurezza. Questa proposta si basa su aree di accordo della scorsa settimana e colma i gap rimanenti in modo da consentire una rapida attuazione dell'accordo": così la Casa Bianca dopo il secondo giorno di negoziati a Doha

Usa-Egitto-Qatar: "su Gaza basta scuse e perdite di tempo"

Usa, Egitto e Qatar, Paesi mediatori nei negoziati per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza, hanno pubblicato una dichiarazione congiunta, affermando che continueranno a lavorare nei prossimi giorni sui dettagli della proposta degli Stati Uniti e discuteranno ulteriormente. La dichiarazione afferma che gli alti funzionari si incontreranno prima della fine della prossima settimana, nella speranza di raggiungere un accordo basato sui termini stabiliti oggi. Non c'è più tempo da perdere né scuse da nessuna delle parti per ulteriori ritardi. È tempo di rilasciare gli ostaggi e i detenuti, iniziare il cessate il fuoco e attuare questo accordo": hanno aggiunto i Paesi Mediatori. "Il percorso è ora tracciato per quel risultato, salvando vite, portando sollievo alla popolazione di Gaza e allentando le tensioni regionali", aggiunge la nota

Fonti Israele, progressi in colloqui ma restano nodi


Progressi durante i colloqui a Doha su Gaza, ma restano alcuni nodi da sciogliere per quanto riguarda la presenza di Israele nei corridoi di Netzarim e Philadelphia. Lo dice un funzionario israeliano coinvolto nei colloqui sugli ostaggi a Channel 13


Mediatori Doha, proposto accordo che riduce differenze

Gli Stati Uniti hanno presentato una proposta di cessate il fuoco a Israele e Hamas che si basa sui punti degli accordi raggiunti in settimana, colmando le lacune rimanenti in modo da consentire una rapida attuazione dell'accordo". Lo fanno sapere i mediatori dei colloqui di Doha, Usa, Qatar ed Egitto, in una nota congiunta al termine del secondo giorno di negoziati. Lo riporta l'agenzia Reuters. La dichiarazione parla di colloqui "costruttivi" e di un'atmosfera "positiva". La dichiarazione arriva dopo che i negoziatori si sono incontrati a Doha ieri e oggi, nell'ultimo round di colloqui per un cessate il fuoco a cui Hamas non partecipa in modo diretto. "Nelle ultime 48 ore a Doha, alti funzionari dei nostri governi hanno tenuto intensi colloqui come mediatori con l'obiettivo di concludere l'accordo per un cessate il fuoco e il rilascio di ostaggi e detenuti. Questi colloqui sono stati seri e costruttivi e si sono svolti in un'atmosfera positiva", si legge nella dichiarazione congiunta. "Stamattina a Doha, gli Stati Uniti con il supporto di Egitto e coerente con i principi stabiliti dal presidente Biden il 31 maggio 2024 e con la Risoluzione n. 2735 del Consiglio di sicurezza. Questa proposta si basa su aree di accordo raggiunte nella settimana trascorsa e colma le lacune rimanenti in modo da consentire una rapida attuazione dell'accordo", afferma la

dichiarazione. "I team di lavoro continueranno il lavoro tecnico nei prossimi giorni sui dettagli dell'attuazione, comprese le misure per attuare le ampie disposizioni umanitarie dell'accordo, nonché' le specifiche relative agli ostaggi e ai detenuti", continua il comunicato. "Non c’è altro tempo da perdere né scuse da nessuna delle parti per ulteriori ritardi", concludono i mediatori


Blinken in Israele domenica, incontra Netanyahu lunedì

Funzionari israeliani hanno riferito che il segretario di Stato Usa Antony Blinken arriverà in Israele domenica e incontrerà Benyamin Netanyahu lunedì. Blinken dovrebbe arrivare in Medio Oriente sabato sera, le altre tappe del suo viaggio potrebbero essere Doha e Il Cairo, riferisce il reporter di Walla e Axios Barak Ravid. 

Ministri Francia e Gb a Katz, dai coloni inaccettabile violenza

 ministri degli Esteri di Gran Bretagna e Francia, David Lammy e Stéphane Séjourné, hanno condannato l'attacco dei coloni a un villaggio in Cisgiordania, definendolo "abietto" e "di una violenza inaccettabile". I due ministri parlavano a Gerusalemme al fianco dell'omologo israeliano Israel Katz. Su X anche il ministero degli Esteri tedesco ha parlato di "violenza inaccettabile", invitando Israele a rispettare il suo "obbligo a proteggere i palestinesi in Cisgiordania, mettere fine agli attacchi e perseguirne i responsabili".

Meedia: domenica Blinken in Israele, pressing su accordo

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken sarà in Israele domenica. Lunedì Blinken incontrerà il primo ministro Benjamin Netanyahu e si prevede che farà pressione sul premier israeliano affinché' accetti un accordo di cessate il fuoco. Lo scrivono i media israeliani.

Attacco coloni Cisgiordania, rilasciato l'unico arrestato

I media ebraici riferiscono che l'unica persona arrestata in relazione all'attacco sferrato ieri sera da coloni israeliani nel villaggio palestinese di Jit, in Cisgiordania, è stato rilasciato. Secondo quanto riporta il Times of Israel, la persona era stata fermata perché' ostacolava il lavoro della polizia di frontiera che operava nel vicino avamposto illegale israeliano di Havat Gilad, ma non per un sospetto coinvolgimento nelle violenze. I coloni che compiono attacchi contro i palestinesi in Cisgiordania sono raramente incriminati o condannati. L'episodio - che ha scatenato un coro di critiche a livello internazionale - è avvenuto ieri sera, quando un gruppo di coloni ha sparato proiettili e gas lacrimogeni contro gli abitanti di Jit, prima di dare fuoco a case e auto. Un ragazzo di 23 anni e' morto e un'altra persona è rimasta ferita, secondo il bilancio delle autorita' palestinesi. L'esercito israeliano ha sostenuto di essere intervenuto e di aver effettuato un arresto. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito l'attacco della "massima gravità" e promesso che i responsabili "saranno arrestati e processati". Il presidente israeliano Isaac Herzog ha condannato l'accaduto parlando di "pogrom". Usa, Ue e Onu hanno puntato il dito contro una "violenza inaccettabile".

Hezbollah mostra video di tunnel e missili Imad 4

Hezbollah ha pubblicato un nuovo video che mostra un'ampia rete di tunnel che custodisce rampe di lancio di missili, in vista di un possibile attacco congiunto con l'Iran contro Israele. Lo riporta al Mayadeen, la rete del gruppo libanese filoiraniano. Il video molto scenografico, della durata di 4 minuti e mezzo e intitolato "Le nostre montagne, le nostre roccaforti", mostra presunti membri di Hezbollah, perfettamente equipaggiati, che si spostano in moto nella rete dei tunnel, camion lanciamissili e anche quello che sostengono essere una struttura di lancio per i missili Imad 4 con il versetto del Corano: "Preparate contro di loro tutto il potere che potete", aggiunge al Mayadeen. Secondo i sottotitoli in inglese, una voce fuori campo minaccia Israele di "una realtà e un destino che non si aspetta" in una guerra "in tutta la Palestina, dal confine del Libano a quello giordano, fino al Mar Rosso, da Kyrat Shmona a Eilat", comprendendo le città israeliane agli estremi nord e sud dello Stato ebraico. Secondo al Arabiya, il nome Imad 4 fa riferimento al comandante di Hezbollah Imad Mughniyeh, ucciso in un attentato con autobomba a Damasco nel 2008 attribuito a Israele. (ANSA

Idf attacca campo profughi nel sud di Gaza, 4 morti

Un attacco militare israeliano ha colpito il campo profughi di al-Mawasi, nel sud di Gaza, causando 4 morti, 3 dei quali sono minorenni. Lo riferisce al Jazeera, sottolineando che Israele aveva precedentemente designato al-Mawasi come “zona di sicurezza umanitaria”.

Borrell proporrà sanzioni a governo Israele per coloni

Josep Borrell, l'Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, ha annunciato che proporrà sanzioni contro i "promotori" della violenza dei coloni da parte del governo israeliano, dopo l'attacco mortale a un villaggio nella Cisgiordania occupata. "Il governo israeliano deve fermare immediatamente queste azioni inaccettabili", ha scritto Borrell su X, promettendo di 'presentare una proposta di sanzioni dell'UE contro i violenti sostenitori dei coloni, compresi alcuni membri del governo israeliano'. Tali sanzioni richiederebbero l'approvazione dei 27

Stati membri dell'UE, che sono divisi sul conflitto israelo-palestinese.


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