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Hamas assente ai colloqui a Doha. Consultazioni dopo il 15 agosto

Un alto funzionario della sicurezza israeliana ha affermato che una risposta sproporzionata da parte di Hezbollah potrebbe causare "un attacco israeliano che porterà ad una nuova realtà sul confine settentrionale". Solo una tregua nella Striscia di Gaza impedirà all'Iran di intraprendere una rappresaglia contro Israele, secondo alti funzionari di Teheran. Hamas continua però a non voler partecipare ai negoziati. Netanyahu ha invece confermato che una squadra israeliana parteciperà ai colloqui

Hamas, a Gaza si sfiorano i 40mila morti

Secondo gli ultimi dati del ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas, sono quasi 40 mila le persone uccise nella Striscia dalle forze israeliane dall'inizio della guerra, precisamente 39.965. Ma migliaia risultano ancora disperse. Lo riporta Haaretz.
Nelle ultime 24 ore sono 36 le persone uccise e 54 ferite nella Striscia di Gaza.

Wafa: "Abu Mazen domani parlerà al Parlamento turco"

L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che domani il presidente dell'Anp Abu Mazen sarà ad Ankara e farà un discorso al Parlamento turco in una sessione speciale a cui sarà presente il presidente Recep Tayyip Erdogan. Nel suo discorso, Abu Mazen, dovrebbe parlare delle questioni che riguardano i palestinesi in Cisgiordania e degli sforzi per porre fine alla guerra di Israele contro Hamas a Gaza. Abu Mazen è di ritorno da Mosca dove ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin. 

La Marina iraniana avvia esercitazioni nel Mar Caspio

La Marina iraniana ha avviato ieri sera esercitazioni nel Mar Caspio, nel nord del Paese: lo ha reso noto il vice governatore del porto di Astara, citato da Mehr. "Durante l'esercitazione, tenuta nella base navale di Astara, gli ipotetici obiettivi sono stati attaccati", ha affermato il vice governatore, aggiungendo che l'iniziativa mirava a promuovere la preparazione delle forze navali. Le manovre seguono quelle delle Guardie Rivoluzionarie tenute nell'ovest del Paese dal 9 al 13 agosto ed hanno sollevato preoccupazioni poiché giungono nel contesto delle crescenti tensioni del Paese con Israele dopo l'assassinio del leader di Hamas a Teheran.

Inviato Usa a Beirut: "Non c'è tempo da perdere per la tregua"

L'inviato americano in visita a Beirut, Amos Hochstein ha avvertito che il tempo stringe per un cessate il fuoco a Gaza che porrebbe fine a 10 mesi di scambi transfrontalieri tra gli Hezbollah libanesi e Israele. Hochstein ha detto in una conferenza stampa di aver discusso con il presidente del parlamento Nabih Berri, un alleato di Hezbollah, "l'accordo quadro che e' sul tavolo per un cessate il fuoco a Gaza, e lui ed io abbiamo concordato che non c'è più tempo da perdere e non ci sono più scuse valide da parte di nessuna parte per ulteriori ritardi".

Hamas, bilancio morti sale a 39.965

Il ministero della Sanità del governo di Hamas nella Striscia di Gaza ha annunciato un nuovo bilancio di 39.965 morti nel territorio palestinese dall'inizio della guerra con Israele, giunta ormai all'undicesimo mese. Almeno 36 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, ha dichiarato il ministero in un comunicato, aggiungendo che 92.294 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre.

Media: "Se Hezbollah attacca, risposta Israele modifica confine"

Un alto funzionario della sicurezza israeliana ha affermato che una risposta sproporzionata da parte di Hezbollah potrebbe "portare a un attacco israeliano che porterà a una nuova realtà sul confine settentrionale". Lo scrive il Wall Street Journal. La fonte ha aggiunto che la leadership del comando settentrionale di Israele sta spingendo per un approccio più aggressivo contro Hezbollah rispetto a quello adottato finora, da dopo il 7 ottobre e i continui lanci di razzi dal Libano. 

Idf: "Attaccati 40 obiettivi a Gaza nelle ultime 24 ore"

L'Idf ha annunciato che le forze della Brigata Nahal stanno operando nel quartiere di Tel al-Sultan a Rafah, e altre squadre di combattimento stanno operando nella parte centrale di Gaza e a Khan Yunis a sud. L'esercito ha aggiunto che l'aeronautica ha attaccato oltre 40 obiettivi in tutta Gaza nelle ultime 24 ore. Lo riporta Haaretz. 

Media: "Vari Paesi arabi non pronti a ruoli di peacekeeping a Gaza"

"Diversi Paesi arabi" avrebbero informato Israele di non essere pronti a ruoli di peacekeeping nel dopoguerra a Gaza. E' quanto si legge sul 'Times of Israel' che rilancia notizie della Radio militare sulla base di notizie ottenute da non meglio precisate fonti informate sul dossier. Stando a quanto riportato, gli Emirati Arabi Uniti hanno comunicato a Israele di essere pronti a inviare forze militari per assistere in quelli che potrebbero esser ecompiti di peacekeeping nella Striscia di Gaza, ma solo se l'Autorità palestinese sarà nuovamente a capo dell'enclave palestinese che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas.

Diplomazia Egitto al lavoro a vigilia negoziato tregua

La diplomazia egiziana, mediatore principale fra Israele e Hamas, ha accelerato i suoi contatti per coordinare le posizioni e raccogliere sostegno al dialogo per raggiungere una tregua a Gaza e cercare di contenere la crescente tensione in Medio Oriente di fronte alle minacce iraniane contro Israele e alle possibili ritorsioni dello Stato ebraico. Il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, ha avuto ieri diverse conversazioni telefoniche nell'ambito di questi contatti con i suoi omologhi dell'Arabia Saudita, degli Emirati Arabi Uniti (EAU) e della Turchia. Come informa una nota del ministero, i colloqui "si sono concentrati sul coordinamento degli sforzi e sulla loro intensificazione per contenere la tensione regionale ed evitare che la situazione sfuggisse al controllo". L'obiettivo, spiega la nota, è "fermare la guerra a Gaza, raggiungere un cessate il fuoco che permetta lo scambio di ostaggi con prigionieri e l'ingresso di aiuti per far fronte alla situazione catastrofica nella Striscia". Il lavoro diplomatico avviene in vista del prossimo round negoziale previsto per domani, un appuntamento che potrebbe far decidere l'Iran di non attaccare lo Stato ebraico dopo il recente assassinio del leader di Hamas, Ismael. Haniyeh, a Teheran. Gli Stati Uniti, l'Egitto e il Qatar, principali mediatori tra Israele e Hamas, la settimana scorsa hanno invitato le parti a incontrarsi al Cairo o a Doha per raggiungere una tregua. Nessuno dei mediatori ha confermato la presenza di Hamas all'incontro né se questo avrà luogo al Cairo o a Doha.

Iran: "Profanazione moschea Al-Aqsa mira ad aumentare tensione"

"L'Iran condanna la profanazione della moschea di Al-Aqsa da parte di un ministro israeliano e di coloni sionisti, come un atto 'provocatorio', che indica che il regime cerca di aumentare la tensione nella regione": lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, commentando la decisione del ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir di salire ieri sulla Spianata delle Moschee, in occasione del digiuno di Tisha B'Av, con centinaia di seguaci che si sono prostrati a terra violando lo status quo del sito. "Questo atto malvagio è anche indicativo del fatto innegabile che i leader israeliani intendono alimentare il fuoco del loro bellicismo ferendo i sentimenti dei musulmani in Palestina e nel mondo islamico", ha aggiunto Kanani, citato dall'Irna. "Se gli Stati Uniti e alcuni altri Stati occidentali sono onesti nel dichiarare di essere preoccupati per la sicurezza regionale, devono immediatamente contenere i criminali israeliani, porre fine al genocidio a Gaza e fermare il loro avventurismo in Palestina e in tutta la regione", ha concluso.

Tajani: a Onu progetto G7 per ricostruzione Gaza

Il governo italiano presentera' all'Onu, come presidente di turno del G7, "un progetto per la ricostruzione non solo umanitaria ma politica ed economica di Gaza". Come ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'intervista alla Stampa, "L'Italia e' pronta a inviare un contingente per lavorare - nella transizione che dovra' essere gestita dall'Onu e guidata dai Paesi arabi - alla nascita di uno Stato palestinese, unificando la Striscia e la Cisgiordania. Ma il nostro interlocutore puo' essere solo l'Anp, non Hamas". La proposta sara' presentata a New York "a settembre, a  margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite", ha precisato Tajani. 

Hossein Salami, chi è il comandante militare iraniano pronto a guidare l’attacco a Israele

Nato nel 1960, ha combattuto nella guerra tra Iran e Iraq degli anni '80. Lì è iniziata una carriera militare che, nel 2019, lo ha visto diventare comandante capo del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica. Nelle grazie di Khamenei, maestro nell'uso della propaganda e della "guerra psicologica", è tra le voci più dure nei confronti dello Stato ebraico e del mondo occidentale. L'APPROFONDIMENTO

Stato Palestinese, i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il  28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della  Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri  Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e  Stati Uniti. QUALI SONO

Attacco dell'Iran su Israele potrebbe colpire sede del Mossad

L'Iran potrebbe colpire il quartier generale del servizio di intelligence israeliano Mossad a Tel Aviv come rappresaglia per l'assassinio di alti funzionari di Hamas e Hezbollah alla fine del mese scorso, secondo l'emittente iraniana Press Tv. L'attacco per vendicare la morte di Ismail Haniyeh a Teheran e di Fuad Shukr a Beirut potrebbe essere quindi diretto contro l'area di Kirya, il complesso governativo nel centro di Tel Aviv. Tra gli altri potenziali obiettivi citati da Press Tv figurano il kibbutz di Palmachim, le basi aeree e missilistiche di Tel Nof e Sdot Micha, nonché il quartier generale operativo dell'unità di intelligence militare 8200. 

Esercito israeliano annuncia esercitazione a Lod

Le Forze di difesa israeliane affermano che l'Home Front Command terra' un'esercitazione nei pressi della citta' centrale di Lod, sottolineando che l'esercitazione è stata pianificata in anticipo, indicando che non e' legata ai preparativi per un possibile attacco iraniano su larga scala contro Israele nei prossimi giorni. L'esercito afferma che l'esercitazione si svolgera' durante la mattinata e il primo pomeriggio, sottolineando che le persone non devono preoccuparsi se vedono un aumento dell'attivita' dei veicoli militari nella zona.


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