Elezioni Usa, Trump apre a dibattito con Kamala Harris “prima del voto anticipato”

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In un'intervista a Fox News, l’ex presidente degli Stati Uniti ha dichiarato di essere disposto a “discutere” con la nuova candidata dem purché questo “avvenga prima dell'inizio del voto anticipato, che inizia a metà settembre in alcuni Stati chiave. Il tycoon ha detto di non aver paura di affrontare la sfidante davanti alle telecamere e che "è più facile dibattere contro di lei". Secondo un sondaggio dell'emittente, i due sono testa a testa negli Stati in bilico

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Donald Trump, ex presidente degli Usa e candidato repubblicano alla presidenza, ha dichiarato di essere disposto a discutere con Kamala Harris, riferendosi alla possibilità di un dibattito, purché questo “avvenga prima dell'inizio del voto anticipato, che inizia a metà settembre in alcuni Stati, tra cui la Pennsylvania, considerati chiave. In un'intervista a Fox News, Trump ha riconosciuto che "probabilmente" finirà per “discutere con lei", ma ha lamentato che la rete che ha l'impegno di farlo il 10 settembre, ABC News, "si arricchisca" con lui. "Non voglio dare milioni di dollari alla ABC, perché si arricchiscano", ha detto l'ex presidente, che ha proposto che Fox News si occupi dell'organizzazione del faccia a faccia.

Le accuse di Trump

Trump, che ha mostrato i suoi dubbi sull'organizzazione del secondo dibattito presidenziale, ha detto di non aver paura di affrontare Harris davanti alle telecamere e che "è più facile dibattere contro di lei", dal momento che non ha una "base" come il presidente Joe Biden, che si è fatto da parte nella corsa per le presidenziali di novembre dopo le pressioni del suo partito a causa dell'età avanzata e della sua scarsa performance nel faccia a faccia di giugno. L'ex leader repubblicano ha ribadito che la scelta di Biden è un "colpo di Stato" del Partito Democratico. La campagna dell'ex presidente nei giorni scorsi aveva dichiarato che Trump non avrebbe programmato alcun faccia a faccia con Kamala Harris fino alla sua nomina ufficiale perché i democratici avrebbero potuto cambiare idea.

J.D. Vance ammette: la scelta di Harris è stata un colpo

Il vice designato di Trump, J.D. Vance, ha invece detto che battersi contro Kamala Harris invece che contro Joe Biden rende la corsa alla Casa Bianca più difficile. La scelta della vicepresidente è "stata per tutti noi un colpo improvviso”, ha detto nel corso di un incontro con i donatori repubblicani, secondo quanto riporta il Washington Post. "Kamala è molto più giovane" di Biden, ha aggiunto Vance, mostrando un'opinione opposta a quella campagna elettorale di Donald Trump che, ostentando sicurezza, da giorni ripete che nulla è cambiato e che, anzi, Harris è più facile da battere.

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Governatrice Michigan: Harris nominerà il suo vice in 6-7 giorni

Intanto Gretchen Whitmer, la governatrice del Michigan e co-presidente della campagna di Harris, ha detto che la candidata dem nominerà il suo vice "nei prossimi sei, sette giorni” e ha sottolineato di non essere in considerazione per il ruolo. "Ho detto a tutti, inclusi i cittadini del Michigan, che resterò come governatrice fino alla fine del mio mandato nel 2026", ha messo in evidenza Whitmer. Poi ha attaccato il vice designato di Trump, J.D. Vance, che "non vede le donne alla pari. Noi democratici invece siamo per includere tutti, gli amanti dei gatti così come quelli dei cani". Il riferimento di Whitmer è al commento di Vance sulle donne senza figli, che ha definito “gattare".

Governatore North Carolina si ritira da corsa a vice Harris

Ieri il governatore della North Carolina Roy Cooper si è ritirato dalla corsa a vice di Kamala Harris. Secondo quanto riportato dal New York Times, Cooper avrebbe informato lo staff della vicepresidente del suo ritiro dalla rosa dei papabili candidati. Harris dovrebbe scegliere il suo vice entro il 7 agosto e Cooper era considerato in pole position per il ruolo.

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Come va la corsa di Harris

A meno di 100 giorni dal voto, la corsa è un testa a testa dopo il ritiro di Joe Biden e la rimonta della vicepresidente in una settimana da record. Harris ha recuperato il gap anche in alcuni Stati in bilico, secondo un sondaggio di Fox News, riaprendo la partita. I due avversari sono testa a testa negli Stati in bilico: in Michigan e in Pennsylvania sono entrambi al 49%. La vicepresidente in Minnesota ha il 52% delle preferenze mentre l'ex presidente il 46%. In Wisconsin Trump ha il 50% dei consensi e Harris il 49%. Balzo anche dell'indice di gradimento di Harris, che secondo un sondaggio Abc News/Ipsos è passato dal 35% al 43% superando la percentuale di chi la vede negativamente (42%) e con un boom tra gli indipendenti (dal 28% al 44%), cruciali per l'esito del voto. Ma la candidata in pectore dem, che sta trovando la sua voce senza rompere con Biden, ha macinato altri primati: in meno di sette giorni ha raccolto 200 milioni di dollari (da aggiungere ai 150 incassati dal principale super Pac nelle prime 24 ore), di cui il 66% da donatori che contribuiscono per la prima volta.

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