Elezioni USA 2024
Arrow-link
Arrow-link

Save the Children, sono oltre 12 milioni i bambini schiavi nel mondo

Mondo

Tra i minori, rivela il Rapporto "Piccoli schiavi invisibili", 3,3 milioni sono coinvolti nel lavoro forzato, in prevalenza per sfruttamento sessuale (1,69 milioni) o per sfruttamento lavorativo (1,31 milioni). Una piaga che riguarda anche l'Europa

ascolta articolo

Una vera e propria piaga mondiale. Sono quasi 50 milioni le persone vittime di varie forme di schiavitù moderna, di cui oltre 12 milioni i minorenni, soprattutto "nelle forme di lavoro forzato che comprende quelle ai fini di sfruttamento sessuale, lavorativo e di attività illecite, e nei matrimoni forzati", con un trend "in crescita". Lo dice il rapporto "Piccoli Schiavi Invisibili", giunto alla quattordicesima edizione, elaborato da Save the Children e diffuso in occasione della Giornata Internazionale contro la Tratta di Esseri Umani. "Tra i minori - si legge nel Rapporto - 3,3 milioni sono coinvolti nel lavoro forzato, in prevalenza per sfruttamento sessuale (1,69 milioni) o per sfruttamento lavorativo (1,31 milioni), in ambiti quali il lavoro domestico, l'agricoltura, la manifattura, l'edilizia, l'accattonaggio o le attività illecite, mentre 320mila risultano sottoposti a lavoro forzato da parte degli Stati, come detenuti, dissidenti politici, o appartenenti a minoranze etniche o religiose perseguitate. I minorenni vittime di matrimoni forzati sono 9 milioni".

I matrimoni forzati

"Il fenomeno dei matrimoni forzati - spiega anche il Dossier - geograficamente interessa maggiormente l'Asia Orientale (14,2 milioni di persone coinvolte nel 2021, più del 66% dei casi stimati), seguita a distanza dall'Africa (3,2 milioni di persone coinvolte, 14,5%), dall'Europa e Asia Centrale (2,3 milioni di persone, 10,4%). La maggior parte dei matrimoni forzati è organizzata dai genitori delle vittime (nel 73% dei casi) o da parenti stretti (16%) e spesso si lega a situazioni di forte vulnerabilità, quali servitù domestica o sfruttamento sessuale".

Un fenomeno sommerso  

"Non possiamo chiudere gli occhi di fronte al fenomeno della tratta e dello sfruttamento minorile, un dramma diffuso nel mondo, ma presente anche nel nostro Paese", afferma Raffaela Milano, Direttrice ricerca e formazione di Save the Children. "Parliamo di bambini, bambine e adolescenti traditi dal mondo degli adulti che ha abusato della loro fiducia e calpestato i loro sogni. Questo Dossier è dedicato alle storie dei minori vittime di tratta e sfruttamento accolti nel circuito di protezione italiano. Sono solo una minima parte, la "punta dell'Iceberg", di un fenomeno sommerso, ampio e diffuso" "Quello della tratta e dello sfruttamento - aggiunge - è un fenomeno che cambia molto rapidamente ed è fondamentale che la sua conoscenza e la mappatura territoriale siano costantemente alimentate dall'impegno delle istituzioni, dell'autorità di pubblica sicurezza, degli enti locali e del terzo settore.

Il sostegno alle vittime

Solo un anno fa, il rapporto "Piccoli Schiavi invisibili" squarciava il velo sulla condizione dei figli e delle figlie dei braccianti che lavorano nei terreni agricoli di Ragusa e Latina, mettendo in luce una condizione di sfruttamento portata oggi alle cronache a seguito della morte del bracciante indiano Satnam Singh morto a Latina. È necessario che alla commozione e allo sdegno per questo e per altri drammi faccia seguito una azione continuativa e capillare di contrasto al traffico e allo sfruttamento degli esseri umani, nonché un impegno deciso a sostegno delle giovani vittime accolte nel sistema di protezione affinché siano accompagnate nella costruzione di un futuro diverso e libero".

approfondimento

Lavoro minorile, le storie delle bambine nelle fabbriche in Bangladesh

Mondo: I più letti