
A seguito dell'annuncio dei dazi da parte dell'amministrazione Trump la banca d'investimento prevede "un forte inasprimento delle condizioni finanziarie, il boicottaggio dei consumatori stranieri e un continuo aumento dell'incertezza politica che probabilmente deprimerà la spesa in conto capitale piu' di quanto avevamo ipotizzato in precedenza"
Il rischio di recessione degli Stati Uniti sale al 45% nei prossimi 12 mesi. A dirlo sono gli economisti di Goldman Sachs secondo i quali le prospettive di crescita degli Stati Uniti sarebbero calate dall’1% allo 0.5%, con una probabilità di recessione del 45% nel prossimo anno rispetto al 35% del precedente. Dopo l’annuncio dei dazi di Trump e l’inizio della guerra commerciale la società di investimento ha previsto "un forte inasprimento delle condizioni finanziarie, il boicottaggio dei consumatori stranieri e un continuo aumento dell'incertezza politica che probabilmente deprimerà la spesa in conto capitale più di quanto avevamo ipotizzato in precedenza".
La probabilità in aumento con i dazi del 9 aprile
La scorsa settimana anche altre banche d’investimento, come la J.P. Morgan, avevano aumentato le loro previsioni di rischio di recessione, stimando una probabilità del 60% a livello statunitense e globale. Queste preoccupanti previsioni potrebbero portare il presidente americano a rinviare almeno una parte dei dazi, la cui entrata in vigore è prevista per il 9 aprile. Se non dovesse farlo gli analisti si aspettano di “cambiare la previsione in una recessione”.
