Elezioni Usa 2024, Biden lascia. Kamala Harris: “Sua eredità non ha pari”

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Arriva anche sostegno di Nancy Pelosi e di oltre metà dei delegati necessari per la nomination. Dopo l’annuncio del presidente in carica, che comunque finirà il suo mandato, e il suo endorsement, la campagna elettorale dem ha raccolto 81 milioni di dollari in 24 ore. Il Cremlino la critica: "Da lei dichiarazioni piene di retorica ostile sul nostro Paese". Secondo una media dei sondaggi recenti, quello fra Harris e Trump sarebbe un testa a testa

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Gentiloni: "La storia darà un giudizio positivo di Biden"

"Io penso che la storia sarà benigna con Joe Biden. L'accostamento con Johnson è pieno di forzature, ma non del tutto infondato. Biden ha gestito bene la pandemia, ha difeso gli interessi degli Usa, anche in una competizione robusta con l'Europa". Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici e monetari Paolo Gentiloni. "La storia - ha aggiunto - darà di Biden un giudizio positivo. Anche della sua decisione molto sofferta e probabilmente tardiva presa ieri".

Starmer rende omaggio a Biden: "Lascia una Nato più forte"

Il premier laburista britannico Keir Stramer ha elogiato oggi in Parlamento il presidente americano Joe Biden, all'indomani dell'annuncio del suo abbandono della corsa per la Casa Bianca a novembre, riconoscendogli come un merito quello d'aver contribuito durante il suo mandato a rendere la Nato "più forte". Intervenendo alla Camera dei Comuni, ha reso omaggio a Biden sul fronte della politica estera: "La sua presidenza sarà segnata da un'eredità che va ben al di là dell'America", ha detto, citandone la "determinazione incrollabile a restare al fianco del popolo ucraino" e il ruolo svolto per "lasciare una Nato mai così forte da decenni". Il premier laburista aveva già espresso nelle scorse ore "rispetto per la difficile decisione" di Joe Biden di rinunciare alla candidatura, mettendola in relazione con "gli interessi del popolo americano". Sebbene ribadendo d'essere pronto a collaborare nel nome della "relazione speciale" fra Washington e Londra con qualunque presidente Usa verrà eletto e rifiutandosi di commentare la prospettiva di una candidatura di Kamala Harris come una questione al momento "interna al Partito democratico".

Farage: "Harris candidata debole, Trump felice di sfidarla"

"Credo che Donald Trump sia felicissimo" della prospettiva di ritrovarsi come rivale alle presidenziali Kamala Harris dopo la rinuncia di Joe Biden. Lo ha detto oggi Nigel Farage, leader e deputato populista britannico del partito Reform UK, oltre che amico personale dell'ex presidente repubblicano, di ritorno da una puntata in veste di ospite alla convention del Gop di Milwaukee. Farage ha bollato l'attuale vicepresidente come una figura debole e non popolare, ricordando come si fosse già candidata per la nomination democratica 4 anni fa, salvo essere tra i primi pretendenti a ritirarsi, "credo persino prima delle primarie in New Hampshire". Di qui la sua convinzione che Trump sia ben lieto di un'eventuale sfida con lei. 

Anche la governatrice del Michigan Whitmer appoggia Harris

Anche la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer dà il suo endorsement a Kamala Harris, uscendo dalla lista dei potenziali sfidanti. "Sono molto entusiasta all'idea di sostenere la candidatura di Kamala Harris", ha scritto in una nota firmata dai governatori dell'Illinois, Minnesota e Wisconsin.

Harris avrebbe già telefonato a 3 potenziali vice

Kamala Harris avrebbe già telefonato a tre dei suoi potenziali "running mate": i governatori della Pennsylvania Josh Shapiro, del North Carolina Roy Cooper e del Kentucky Andrew Beshear. Lo riporta il Wall Street Journal. Tutti e tre hanno già dato il loro endorsement alla vice di Joe Biden. Shapiro e Cooper guidano due Stati in bilico e, come Harris, sono stati attorney generale dei loro Stati.

Harris incassa l'appoggio del governatore dell'Illinois Pritzker

Kamala Harris incassa l'endorsement di un altro potenziale sfidante per la Casa Bianca, che ora entra cosi' nella lista dei suoi possibili vice: il governatore dell'Illinois J.B. Pritzker. Lo riferiscono i media Usa.

Kamala Harris, torna l'autobiografia "Le nostre verità"

Torna in libreria in Italia Le nostre verità, l'autobiografia della vicepresidente degli Stati Uniti d'America Kamala Harris, la candidata che può sfidare Trump alla presidenza degli Stati Uniti, dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa alla Casa Bianca che ha appoggiato la sua nomination. Nel volume, pubblicato nel 2021 da La nave di Teseo nella traduzione di Giovanni Agnoloni, Harris racconta non solo la sua formazione e le sue radici, ma anche il coronamento di un percorso con la sua elezione a vicepresidente degli Stati Uniti d'America. 

Oggi prima uscita di Harris dopo il ritiro di Biden

Prima apparizione pubblica oggi per Kamala Harris dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa per la Casa Bianca e l'endorsement alla sua vice. Harris parlerà alle 11.30 locali (le 17.30 in Italia) alla Casa Bianca ad un evento per celebrare i team del campionato della National Collegiate Athletic Association. L'evento era già previsto ma tutti gli occhi saranno puntati su di lei alla luce degli sviluppi clamorosi nella campagna dem.

Cnn: "Per la media dei sondaggi è testa a testa Trump-Harris"

Una media dei sondaggi recenti condotta dalla Cnn che mette a confronto la vicepresidente Kamala Harris con l'ex presidente Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali del 2024 evidenzia una sfida serrata senza un vincitore chiaro. Il 'Poll of Polls' è una media dei sei più recenti sondaggi nazionali condotti su elettori registrati o probabili che soddisfano gli standard della Cnn: include i risultati del sondaggio Cbs News/YouGov condotto dal 16 al 18 luglio, del sondaggio Nbc News condotto dal 7 al 9 luglio, del sondaggio Fox News condotto dal 7 al 10 luglio, del sondaggio Npr/Pbs News/Marist College condotto dal 9 al 10 luglio, del sondaggio Abc News/Washington Post/Ipsos condotto dal 5 al 9 luglio e del sondaggio Cnn condotto dal 28 al 30 giugno. I risultati mostrano che Trump ha il 48% di consensi, mentre Harris è al 47%. Tutti i sondaggi presi in considerazione sono stati condotti dopo il dibattito presidenziale della Cnn il mese scorso e solo uno, il sondaggio Cbs/YouGov, è stato condotto dopo il tentativo di assassinio di Trump del 13 luglio.

Governatore Kentucky: "Appoggio Harris, valuterei di essere vice"

Andy Beshear, il governatore del Kentucky, appoggia Kamala Harris e afferma che sarebbe pronto a "considerare il ruolo del vicepresidente se può aiutare". Beshear è uno dei papabili per essere il vice di Harris

Con Kamala in pole position spopola sui social l'albero di cocco

Con Kamala Harris che potrebbe essere la frontrunner alla testa del ticket democratico dopo il ritiro dalla corsa presidenziale di Joe Biden, domina sui social l'albero di cocco. Merito di una frase della mamma della vicepresidente dem, da lei ripresa nel maggio 2023 in un discorso alla Casa Bianca e ora trasfigurata in un meme che impazza sulla rete: "Non so cosa c'è di sbagliato con voi giovani. Pensate che siete caduti dall'albero di cocco?", usava dire la madre della Harris alla figlia, che poi a sua volta ne aveva spiegato il senso cambiando completamente tono, dal faceto al serio, e aggiungendo: "Esistiamo nello stesso contesto in cui viviamo e in quello che è venuto prima di noi". Tra i primi ad adottare l'albero di cocco per esprimere il rinnovato sostegno a Kamala è stato il senatore delle Hawaii, Brian Shatz: "Siamo qui per aiutare", ha scritto su X postando una foto che lo immortala in arrampicata sulla palma. E' seguito a ruota il governatore del Colorado Jared Polis firmando il suo messaggio di endorsement alla vicepresidente con gli emoji di un cocco, della pianta e della bandiera a stelle e strisce.

Cnn: "Harris ha già l'appoggio di oltre 500 delegati democratici"

La vice presidente statunitense Kamala Harris ha ottenuto finora l'appoggio di oltre 500 delegati democratici, su un totale di 4.700 che saranno alla Convention del Partito in programma ad agosto a Chicago, per la sua nomina a candidata alle presidenziali di novembre. Lo riporta la Cnn, secondo cui questo numero è destinato a crescere nei prossimi mesi.

Cremlino: "Retorica ostile di Harris verso la Russia"

"Ci sono state alcune dichiarazioni piene di retorica piuttosto ostile nei confronti del nostro Paese", ha affermato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, commentando la possibile candidatura alla Casa Bianca della vicepresidente Usa Kamala Harris. Lo riporta l'agenzia Interfax. "Fino ad ora non abbiamo registrato altre sue azioni in relazione alle relazioni bilaterali con un segno più o meno", ha aggiunto Peskov.

"Biden ha esitato a lasciare per dubbi su chance Kamala Harris"

Joe Biden ha esitato a lasciare la campagna elettorale in parte perché temeva che Kamala Harris non fosse in grado di battere Donald Trump. Lo riporta Axios citando alcune fonti vicine al presidente, secondo le quali i timori del presidente riflettono i dubbi dei democratici su Harris.

Biden, i retroscena del ritiro. Le ultime ore nella casa al mare prima della lettera

La scelta di abbandonare la corsa alla Casa Bianca, spiegano fonti vicine al presidente Usa, sarebbe stata presa sabato sera, nella tenuta a Rehoboth Beach, nel Delaware, dove si era spostato in attesa di guarire dal Covid-19. L'annuncio, dopo settimane in cui prometteva di non mollare condite dalla frustrazione per il venir meno dell'appoggio di molti dem, è stato motivato dai pessimi dati sull'andamento delle donazioni al partito e sulle possibilità "praticamente inesistenti" della vittoria, presentati dal capo della strategia della Casa Bianca Steve Ricchetti e dal consigliere senior Mike Donilon. I RETROSCENA

Cnn: "Harris ha parlato anche con Obama e con i Clinton"

Kamala Harris ha parlato con gli ex presidenti Barack Obama e Bill Clinton, nonché con l'ex segretaria di Stato Hillary Clinton dopo l'annuncio del ritiro di Joe Biden. Lo riporta la Cnn che cita una fonte vicina alla vicepresidente. Harris ha trascorso oltre 10 ore al telefono domenica pomeriggio e sera per raccogliere il sostegno dei leader democratici dopo il ritiro del presidente dalla corsa per le presidenziali del 2024. Nella dichiarazione pubblica Obama non ha per ora espresso il suo appoggio a Harris, rimanendo neutrale come in occasione delle primarie del 2020. Al contrario, i Clinton hanno espresso il loro sostegno alla vicepresidente.

Nyt: "Dem del New Jersey e Connecticut si attivano per Harris"

Secondo il New York Times il partito democratico del New Jersey terrà oggi una chiamata dei delegati con il governatore Phil Murphy, impegnato a sostenere la corsa di Kamala Harris per la nomination presidenziale. Anche il partito democratico del Connecticut - riferisce la Bbc - dovrebbe incontrarsi questa sera per decidere se i 74 voti dei delegati dello Stato passeranno da Joe Biden a Harris. Il presidente del Partito Democratico della Pennsylvania, il senatore Sharif Street, ha dichiarato di aspettarsi che i delegati dello Stato sostengano Harris. Il Philadelphia Inquirer lo cita dicendo: "Non ho sentito nessun delegato che abbia detto che non avrebbe sostenuto la vicepresidente Harris".

Un amico di Biden: "Prima la rabbia, poi si è arreso alla realtà"

Un amico di Biden ha raccontato ad Axios la rabbia di Biden negli ultimi giorni per le frecciatine e le lezioni dei democratici a tutti i livelli: "Per un po' è stata furia. Poi si è arreso alla realtà. È un professionista". Alla fine sono stati i dati, compresi i foschi sondaggi degli Stati in bilico, a spingere il presidente al ritiro. "Nessuno è stato in grado di produrre dati che dimostrassero la sua vittoria", ha detto un insider democratico. "Hanno provato di tutto. Non c'era via d'uscita".

Hollywood si schiera con Kamala: "Aiutiamola"

Dopo che George Clooney si era eretto come portavoce delle celebrities dem nel chiedere al presidente Joe Biden di ritirarsi dalla corsa per il secondo mandato, le star che muovono i motori dell'industria dello spettacolo statunitense sembrano pronte a sostenere Kamala Harris. Il regista-attivista di Brooklyn Spike Lee ha postato su Instagram la foto ufficiale della vice presidente con la didascalia "Un'altra sorella che arriva in soccorso", seguita da una sfilza di emoticon di mani giunte, pollici alzati, braccia muscolose, applausi e cuori. La potente produttrice e sceneggiatrice Shonda Rhimes ha postato su Instagram una foto di Biden, commentando "grazie per la sua straordinaria carriera di servizio pubblico" e poi una di Harris, con scritto: "L'ho sostenuta nel 2016 quando si è candidata al Senato, l'ho sostenuta quando si è candidata come vice presidente e continuo a sostenerla oggi". L'attrice Viola Davis, altra voce preminente della Black Hollywood, ha usato lo stesso social per far sapere: "Sono con lei!", seguito da un pugno nero chiuso e cuoricini. Il musicista John Legend ha pubblicato un lungo messaggio di congratulazioni al presidente uscente, che si conclude con una chiamata all'attivismo: "Sono più che pronto a lavorare per riunire la coalizione pro-democrazia contro l'autoritarismo di Trump e per eleggere Harris. È pronta per questa battaglia e sarò in prima linea per aiutarla". Anche il cantante e attore di origini latine Ricky Martin ha lanciato un appello nelle storie di Instagram: "Mettiamoci al lavoro!". Robert De Niro ha dichiarato a The Hollywood Reporter che "in un atto di politica accorta e di patriottismo disinteressato, Joe Biden si fa da parte per spianare la strada a un altro democratico per diventare presidente, perché non c'è niente di più importante per il nostro Paese che sconfiggere Donald Trump alle urne". Altrettanto esplicita Jamie Lee Curtis, che in poche ore ha fatto cinque post con il volto di Harris: "Donne. Minoranze. Lgbtq+. Con Kamala abbiamo ancora una possibilità. Fidata, testata, forte", ha scritto l'attrice.

Il Brasile spera che il ritiro di Biden rinvigorisca i dem

Il governo del Brasile si augura che il ritiro del presidente americano Joe Biden dalla corsa per la Casa Bianca tolga i democratici dalla difensiva e permetta loro di costruire una candidatura competitiva invertendo i sondaggi pro-Trump. Secondo un'analisi del quotidiano Folha de S.Paulo, le elezioni Usa e la prospettiva di una vittoria del candidato repubblicano generano timori a Brasilia. Non solo per la linea ideologica radicalmente opposta a quella di Lula, ma per la vicinanza al trumpismo dell'ex presidente di destra, Jair Bolsonaro. La valutazione dei consiglieri del progressista Lula è che Biden abbia perso il controllo della sua campagna dopo il dibattito televisivo con l'avversario, in cui è apparso fragile e a tratti confuso. La situazione è peggiorata con l'attentato a Trump, in cui il magnate, anche dopo essere stato ferito di striscio da un proiettile, è uscito dal palco con il pugno alzato esortando i suoi sostenitori alla lotta.

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