Nella prima sessione plenaria della nuova legislatura l'eurodeputata maltese ha ottenuto con 562 voti il secondo mandato: guiderà l'Eurocamera per i prossimi due anni e mezzo. "La polarizzazione nelle società ha portato a una politica di scontro - ha detto dopo la rielezione - La risposta semplice è quella di dividerci tra 'noi e loro' ma dobbiamo andare oltre questo pensiero che fomenta odio invece di costruire speranza". Elette le italiane Picierno (S&D) e Sberna (Ecr) tra i vicepresidenti
L'eurodeputata maltese Roberta Metsola (Ppe) è stata rieletta presidente del Parlamento europeo con 562 voti: guiderà l'Eurocamera per i prossimi due anni e mezzo. I votanti sono stati 699; le schede bianche o nulle 76. I voti validi sono stati 623, la maggioranza assoluta era 312. La sfidante Irene Montero (The Left) ha ottenuto 61 voti. A votare a favore di Metsola è stato il 90,2% degli eurodeputati: si tratta della più alta percentuale di voto nella storia del Parlamento. "Grazie della vostra fiducia. Sarà un Parlamento per tutti in Europa, per rispettare le promesse dei padri fondatori", ha detto Metsola dopo la sua rielelezione. "Sono convinta che la nostra sia un'Europa per tutti, che trae insegnamenti dalle lezioni del passato e dagli ideali che non sono scomparsi". E ha aggiunto: "La polarizzazione nelle nostra società ha portato a una politica di scontro e anche a violenza politica. La risposta semplice è quella di dividerci tra 'noi e loro' ma dobbiamo andare oltre questo pensiero che fomenta odio invece di costruire speranza. Dobbiamo garantire uguaglianza in Europa, offrendo a tutti le stesse possibilità". Eletti anche i vicepresidenti al Pe, tra cui le italiana Pina Picierno (S&D) e Antonella Sberna (Ecr), mentre sono stati esclusi i due nuovi gruppi sovranisti dei Patrioti per l'Europa e dell'Europa delle Nazioni Sovrane.
Metsola a Sky TG24: “In Ue non c'è divisione ma unità"
Metsola, nel discorso tenuto dopo la rielezione, ha sottolineato il pericolo della polarizzazione. A Sky TG24 ha parlato di quali siano i suoi timori per l’Europa e cosa intende fare come presidente: “Il risultato dell’elezione di oggi, dove i miei colleghi mi hanno dato la fiducia per continuare come presidente per 2 anni e mezzo, dimostra che non c’è la divisione su cui avevamo dubbi prima delle elezioni. C’è la possibilità di maggioranze ampie, in cui si crede nell’Europa”. Metsola ha aggiunto che “per noi in Europa, quando abbiamo visto la campagna elettorale con retorica divisiva in quasi tutti i Paesi membri. Abbiamo visto gli attentati, in Slovacchia ma anche in Germania durante la campagna elettorale. Noi abbiamo la responsabilità come politici quando parliamo di farlo con rispetto, e che noi stessi ci assumiamo la responsabilità di diminuire la divisione, l’intolleranza, la mancanza di rispetto”. Nel suo discorso Metsola ha citato De Gasperi, Falcone e Borsellino: “Quando ho preparato il discorso, per me era importante non solo parlare un po’ in italiano e ricordare David Sassoli, ma anche ricordare i pilastri e i fondatori dell’Unione Europea. I valori che loro avevano, le scelte che hanno fatto, sono i valori che dobbiamo avere e le scelte che dobbiamo fare noi".
Metsola: "Dare il diritto di iniziativa al Parlamento Ue"
"Per una Europa forte, abbiamo bisogno di un Parlamento europeo forte. E per esserlo dobbiamo spingere sul diritto di iniziativa legislativa", ha detto la neo eletta presidente del Parlamento europeo in conferenza stampa dopo essere stata confermata alla guida dell'Eurocamera. L'Europarlamento ha chiesto "per molto tempo il diritto di iniziativa legislativa e cinque anni fa abbiamo avuto l'impegno" da parte della Commissione europea a realizzarlo. "Richiede una modifica dei Trattati ma richiede soprattutto un impegno" da parte delle altre istituzioni. Poi Metsola ha citato l'ex primo ministro italiano, fondatore della Democrazia cristana ed ex presidente del Parlamento europeo, Alcide de Gasperi: "L'Europa è una delle costanti della storia".
Metsola: "L'Ue difenda la pace e la libertà al fianco di Kiev"
"La guerra di aggressione della Russia in Ucraina rimane prioritaria nel nostro programma - ha detto poi Metsola - Sono stata a Kiev quando è scoppiata la guerra. Saremo al fianco dell'Ucraina e saremo chiamati a fare di più: l'Europa deve difendere la pace e la libertà, con giustizia e libertà. La nostra deve essere una voce di umanità". E a una domanda sulle conseguenze di un eventuale ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ha risposto: "Aspettiamo di vedere il risultato delle elezioni americane e poi vedremo. Quello che posso dire è che spero che i rapporti transatlantici rimangano forti".
Metsola cita Giulia Cecchettin: "Troppe donne ancora vittime"
"Se troppe donne sono ancora vittime di abusi, vengono uccise e lottano per rivendicare i propri diritti, non possiamo rendere l'Europa migliore. Dobbiamo costruire l'Europa sognata da Simon Weil e Nicole Fontaine. Un'Europa che Giulia, Vanessa e Daphne non potranno mai vedere ma che sarà costruita sulle loro lotte", ha sottolineato poi Metsola, citando il caso di femminicidio di Giulia Cecchettin, quello spagnolo di Ana Vanessa e l'assassinio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia.
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Il voto per la conferma di Roberta Metsola ha unito la maggioranza di governo. Forza Italia, come il Ppe, ha votato per il bis della presidente uscente, che ha incassato le preferenze anche di una "larga maggioranza" di Ecr, meloniani inclusi. La Lega, fanno sapere fonti parlamentari, ha votato a favore di Metsola benché i Patrioti siano all'opposizione. Previsto era il sì del Pd, e del gruppo S&D. Tra i Verdi l'indicazione era di libertà di voto ma, spiegando fonti del partito, si presume che in gran parte abbiano votato a favore. In The Left (dove militano Sinistra e M5S), l'indicazione era scegliere Irene Montero anche se il voto era segreto.
Eletti i vicepresidenti, ci sono Picierno e Sberna
Oggi sono stati eletti anche i vicepresidenti che comporranno l'ufficio di presidenza. Sono passati al primo turno l'eurodeputata tedesca Sabine Verheyen (Ppe) con 604 voti, la polacca Ewa Kopaczm (Ppe) con 572 e lo spagnolo Esteban Gonzalez Pons (Ppe) con 478; l'eurodeputata tedesca Katarina Barley (S&D) con 450 voti; Pina Picierno (S&D) con 405, il romeno Victor Negrescu (S&D) con 394; l'eurodeputato di Renew Martin Hojsik con 393. Eletti anche Christel Schaldemose (S&D) con 378 voti, Javi Lopez (S&D) con 377, Sophie Wilmes (Renew) con 371 preferenze e Nicolae Stefanuta (Verdi) con 347 voti. Al secondo turno di voto sono stati eletti due eurodeputati di Ecr, il polacco Roberts Zile con 490 preferenze e l'italiana Antonella Sberna con 314 preferenze, e l'eurodeputato francese della Sinistra (The Left), Younous Omarjee, con 311 preferenze. Regge quindi il 'cordone sanitario' attuato da popolari, socialisti e liberali per escludere dalla carica di vicepresidenze i due nuovi gruppi sovranisti dei Patrioti per l'Europa e dell'Europa delle Nazioni Sovrane.
La decisione sulle commissioni
Oggi, in sessione plenaria, si vota anche la scelta delle commissioni. I gruppi politici hanno finalizzato una "proposta di decisione" che vede 20 commissioni e 4 sottocommissioni. La commissione per l'Ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (Envi) e la commissione per l'Industria, la Ricerca e l'Energia (Itre) avranno 90 membri. La commissione per gli Affari esteri (Afet) sarà composta da 79 membri, mentre 75 comporranno la commissione per le Libertà civili, la giustizia e gli affari interni (Libe). Saranno 60 invece i membri rispettivamente delle commissioni gli Affari economici e monetari (Econ) e per l'Occupazione e gli affari sociali (Empl), 52 quelli della commissione per il Mercato interno e la protezione dei consumatori (Imco) e 49 membri quelli della commissione per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale (Agri). Altri 46 membri andranno alla commissione per i Trasporti e il turismo (Tran) e 43 alla commissione per il Commercio internazionale (Inta); 41 per la commissione per lo Sviluppo regionale (Regi); 40 rispettivamente alla commissione per il Bilancio (Budg) e quella per i Diritti della donna e l'uguaglianza di genere (Femm). Infine, 35 membri alla commissione per le Petizioni (Peti), nonché 30 membri rispettivamente alla commissione Controllo dei bilanci (Cont), alla commissione per la Cultura e l'Istruzione (Cult) e alla commissione Affari costituzionali (Afco). Sono 27 i membri della commissione per la Pesca (Pech); 25 saranno quelli della commissione per lo Sviluppo (Deve) e della commissione per gli Affari legali (Juri). Quattro invece le sottocommissioni con 30 membri ciascuna: per la Sicurezza e la Difesa; per i Diritti umani; per le Questioni fiscali; per la Salute pubblica.
La composizione dell'Europarlamento
Rispetto alla scorsa legislatura, i gruppi in Europarlamento sono uno in più, cioè passano da sette a otto, dopo una ridistribuzione dei parlamentari di destra. Il primo gruppo è il Ppe (188 membri, il più numeroso): ne fa parte Forza Italia. Seguono poi i Socialisti e Democratici (136 membri): ne fa parte il Pd. Terzo posto per i Patrioti per l'Europa, la nuova creazione del premier ungherese Viktor Orbán: tra gli 84 deputati ci sono anche leghisti ed esponenti del Rassemblement National francese. Poi ci sono i 78 europarlamentari di Ecr (Conservatori e riformisti europei), tra cui quelli di Fratelli d'Italia della premier Giorgia Meloni. Seguono Renew Europe (77 membri, con i macroniani); Verdi/Ale (53 membri, con Alleanza Verdi-Sinistra); The Left (46 membri, tra cui alcuni di Avs e gli otto eletti con il M5s); Esn (Europa delle nazioni sovrane, con 25 membri, tutti di estrema destra). Ci sono poi alcuni parlamentari "sciolti" che non sono iscritti ad alcun gruppo o ancora non hanno scelto.
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