Vertice Nato, Biden: "Sono il più qualificato per battere Trump". Ma fa due nuove gaffe

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Doppia gaffe di Joe Biden al vertice Nato: prima introduce il presidente ucraino Volodymyr Zelensky come Vladimir Putin, poi si riferisce a Kamala Harris chiamandola Trump. Ma dal palco assicura di essere determinato a correre per la presidenza: “Ho battuto Trump una volta e lo farò ancora: sono qui per finire il lavoro iniziato”. E si dice “pronto a parlare con Putin se mi chiama”. Intanto Obama e Pelosi si sarebbero parlati in privato esprimendo timori su quanto sta diventando più difficile battere il tycoon

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Joe Biden resiste nonostante due nuove gaffes che hanno rischiato di rovinargli l'attesissima conferenza stampa alla fine del vertice Nato, a Washington, la 37esima della sua presidenza e la prima dopo il “disastroso” dibattito tv. Al confronto con i giornalisti, il presidente si è mostrato più determinato che mai a correre per un secondo mandato dichiarando di essere il candidato "più qualificato" e "l'unico" in grado di battere Donald Trump. Quanto alla drammatica performance al duello contro il tycoon, Biden ha ripetuto che era stanco e che la prossima volta "non attraverserà 15 fusi orari diversi. La mia agenda è sempre strapiena. E Trump che ha fatto dal giorno del dibattito? Ha giocato a golf, non fa mai nulla”. E ancora: "Mi sono sottoposto a tre significativi e intensi esami neurologici. Il più recente in febbraio e tutti hanno detto che sono in forma", ha assicurato.  

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"Placherò le paure dei democratici"

"Anche altre persone potrebbero battere Trump. Ma altri candidati dovrebbero partire da zero. Io sono il più qualificato. Nessuno mi ha presentato dati che indicano che non ho una strada per vincere. L'ho battuto una volta, lo farò ancora", ha dichiarato a chi gli faceva presente che nelle ultime settimane sono aumentati i democratici che gli chiedono di ritirarsi. Oltre all’ex speaker della Camera Nancy Pelosi e alla star hollywoodiana George Clooney, sono diciassette i deputati e un senatore che premono per un suo passo indietro, di cui l'ultimo subito dopo la conferenza stampa. "Placherò le paure dei democratici", ha insistito Biden sottolineando di "non voler correre per lasciare un'eredità ma per finire il lavoro iniziato". "Nessun alleato europeo mi ha chiesto di non correre, invece mi hanno chiesto di battere Trump perché una sua vittoria sarebbe un disastro", ha risposto a chi gli ha fatto notare che anche tra i partner esteri si è diffuso un certo scetticismo sulla sua capacità di vincere e governare per altri quattro anni. "Sono pronto ad affrontare Putin e Xi ora e fra tre anni", ha rassicurato ribadendo che "non si inginocchierà mai" al leader del Cremlino.

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Doppia gaffe

La serata non era iniziata sotto i migliori auspici per il presidente che poco prima di entrare nella sala affollata di giornalisti, per la maggior parte americani, aveva avuto l'ennesimo lapsus presentando Volodymyr Zelensky sul palco del vertice Nato come “Putin”. L’errore ha fatto il giro dei media americani e gli è stato anche riproposto in conferenza stampa. E pochi minuti dopo, un nuovo svarione: il democratico dice “vice presidente Trump” parlando di Kamala Harris. Gaffe di cui il tycoon ha subito approfittato rilanciandola sul suo social media Truth. "Bravo Joe! Ottimo lavoro!", ha commentato sarcastico.  

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