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Usa 2024, Biden insiste: "Non lascio la corsa per la Casa Bianca, basta drammi"

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©Getty

Il presidente americano in una lettera invita all'unità del partito: "Una determinazione indebolita e una mancanza di chiarezza aiuterà Trump e ci indebolirà". E va al contrattacco: "Sfidatemi alla convention". E la Casa Bianca ribadisce: "Non ha il Parkinson". Martedì primo giorno di vertice Nato

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Il presidente degli Stati Uniti tiene duro. Joe Biden ha inviato una lettera al Congresso dove ribadisce la sua ferma volontà di non interrompere la corsa per la Casa Bianca. "Voglio che sappiate - scrive Biden - che, nonostante tutte le speculazioni sulla stampa e altrove, sono fermamente impegnato a restare in questa corsa, arrivando fino alla fine e sconfiggendo Donald Trump", ha scritto Biden. L'invito, rivolto in particolare ai colleghi Dem, è di ritrovare unità: "Mancano 42 giorni alla convention e 119 alle elezioni. Una determinazione indebolita e una mancanza di chiarezza aiuterà Trump e ci indebolirà". E poi in un intervento a sorpresa su Msnbc: "L'elettore medio mi vuole ancora presidente. Non vado da nessuna parte", ha detto Biden. Aggiungendo rivolto a chi lo critica: "Correte contro di me, sfidatemi alla convention". Il partito democratico americano si riunirà dal 19 al 22 agosto a Chicago per nominare ufficialmente il candidato presidente e vicepresidente alle elezioni.

Casa Bianca: "Biden non ha Parkinson"

In difesa del presidente Biden e della sua sanità fisica e psichica anche la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre. Il presidente degli Stati Uniti si è sottoposto di recente, a febbraio, a una "dettagliata visita neurologica" che non ha evidenziato problemi al cervello, o "altri disordini neurologici" come "sclerosi multiple, Parkinson o sclerosi laterale". Così la Casa Bianca ha risposto alle domande dei giornalisti che hanno posto dubbi sulle condizioni cognitive del presidente, dopo la deludente prova nel duello televisivo con Donald Trump. 

Occhi puntati sul vertice Nato

Domenica sera si è svolta una riunione di emergenza convocata dal leader dei democratici alla camera, Hakeem Jeffries, durante la quale secondo indiscrezioni si sarebbero aggiunti altri quattro deputati nel chiedere privatamente un passo indietro di Biden. La sera, il presidente Usa ha risposto un secco "Sì" a chi gli chiedeva se il partito democratico fosse ancora con lui. Axios, citando fonti, ha scitto che una traiettoria auspicabile per i Dem sarebbe che il presidente annunci il suo ritiro entro venerdì, cioè terminato il vertice Nato in calendario da martedì 9 a giovedì 11 luglio. Per la Cnn, la consapevolezza generale è che, se Biden dovesse infine ritirarsi, dovrebbe essere Kamala Harris a prendere il suo posto.

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