Introduzione
I leader degli Stati membri della Nato si incontrano nella capitale americana dal 9 all'11 luglio in occasione dei 75 anni dell’Alleanza. Sarà la prima volta della Svezia come nuovo membro. Numerosi i punti caldi: dagli aiuti all’Ucraina (Paese candidato all’adesione) al rilancio della missione a livello globale e verso il Sud. Ci sarà il passaggio di testimone da Stoltenberg a Rutte come segretario generale. L’appuntamento però rischia di essere oscurato dalle condizioni di Joe Biden: il presidente Usa deve convincere alleati ed elettori che è in grado di proseguire la corsa alla Casa Bianca. Per l’Italia presenti Meloni, Tajani e Crosetto.
Quello che devi sapere
La Nato si riunisce
- C’è grande attesa per il vertice Nato a Washington. I leader dei Paesi membri si incontrano nella capitale americana dal 9 all'11 luglio (da domani a giovedì). L’occasione è la celebrazione dei 75 anni dell’Alleanza. Numerosi i temi sul tavolo del summit: dagli aiuti all’Ucraina alla conferma della scelta di Rutte come prossimo segretario generale. Ma l’appuntamento rischia di essere decisivo soprattutto per Joe Biden: il presidente Usa deve convincere alleati ed elettori che è in grado di proseguire la corsa alla Casa Bianca contro Donald Trump nonostante le recenti difficoltà mostrate nel dibattito tv
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I temi
- I membri della Nato si incontreranno a Washington per approvare un piano di aiuti senza precedenti all'Ucraina, mai così vicina a entrare nel blocco, e discutere con Giappone, Sud Corea, Nuova Zelanda e Australia quale ruolo può costruirsi l'Alleanza in un Indo-Pacifico sempre più strategico e conteso, mentre crescono gli interrogativi sull'ambiguo ruolo del premier ungherese Viktor Orban, della cui visita a Mosca il segretario generale dell'Alleanza, Jens Stoltenberg, ha chiarito di essere stato informato. Il vertice sarà segnato dall’ingresso di un nuovo alleato, la Svezia, e rilancerà la missione dell’Alleanza a livello globale e verso il Sud, con la nomina di un Rappresentante speciale del Segretario generale
La nomina di Rutte
- Durante il vertice è previsto anche il passaggio conclusivo dell’iter di nomina di Mark Rutte, che a partire dal primo ottobre assumerà ufficialmente il ruolo di Segretario generale, dopo il mandato decennale di Jens Stoltenberg. Per l'ex premier norvegese questo sarà l'ultimo summit, dopo quasi 10 anni al comando, prima di cedere il passo all'olandese
Il sostegno all’Ucraina
- L’eredità di Stoltenberg è nel pacchetto per l'Ucraina, da lui proposto, che rappresenterà forse la mossa più concreta e visibile del vertice. Due le misure principali. Il coordinamento degli aiuti militari (e dell'addestramento) sotto il comando Nato, con una struttura apposita, e una promessa d'impegno finanziario pari a 40 miliardi l'anno. Se la prima è stata già approvata, sulla seconda si negozia ancora. "Il riferimento ai 40 miliardi ci sarà", assicura una fonte diplomatica alleata. "Ma non sarà vincolante". In più ci sarà un check già al prossimo vertice (che sarà in Olanda). Tramonta dunque la dimensione pluriennale del sostegno, giudicata fino a poche settimane fa cruciale per dare all'Ucraina la tranquillità strategica necessaria per combattere la Russia
L’incognita Biden
- Tutti i temi sul tavolo dei leader rischiano però di essere oscurati dal dibattito sulla salute di Joe Biden, che nonostante il disastroso confronto televisivo con Donald Trump appare, per ora, intenzionato a non rinunciare alla corsa alla Casa Bianca. In più c'è anche la preoccupazione, probabilmente condivisa dall'amministrazione Usa, che il vertice sia messo in secondo piano dall'attenzione sulle elezioni di novembre. Almeno a parole, la Nato non è preoccupata per l'esito delle prossime presidenziali americane
Il ruolo dell’Italia
- Per l’Italia al summit parteciperà la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme al ministro degli Esteri Antonio Tajani e a quello della Difesa Guido Crosetto. La ricorrenza del 75esimo anniversario della firma del Trattato del Nord Atlantico, sottolineano fonti italiane, nelle attuali circostanze geopolitiche non costituisce una mera “occasione celebrativa”, ma al contrario una “preziosa opportunità, dall’alto valore simbolico, per riaffermare compattezza, unità politica e determinazione degli alleati”. Il vertice costituirà anche un’occasione per rilanciare i partenariati della Nato con più di 30 Paesi del Nord Africa, del Golfo, dell’Europa orientale, dell’Asia Centrale e dell’Indo-Pacifico. In questo quadro, le fonti sottolineano un “risultato pratico importante” nel rilancio dell’azione Nato verso il Sud. Infatti, su “forte spinta italiana”, sarà approvato un pacchetto di misure centrate su dialogo politico e collaborazione pratica con le nazioni del vicinato meridionale e sarà nominato un Rappresentante speciale del Segretario generale per il Sud
Il programma
- Il 9 luglio è previsto un evento celebrativo dei 75 anni del Trattato, che fu firmato il 4 aprile 1949 proprio nella capitale Usa. Il 10 luglio ci sarà una sessione del Consiglio Atlantico a livello di Capi di Stato e di Governo e in formato “solo Alleati”. La Svezia, 32esimo alleato, parteciperà per la prima volta ad un vertice Nato come suo membro effettivo. In serata alla Casa Bianca si terrà una cena offerta dal presidente Joe Biden ai capi delegazione. L’11 luglio si svolgerà una seconda sessione del Consiglio Atlantico con la partecipazione, accanto agli Alleati, delle nazioni dell’Indo-Pacifico (Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea e Giappone) e dell’Unione Europea. Il vertice si chiuderà poi con una riunione del Consiglio Nato-Ucraina
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