Nato, sempre più Paesi investono il 2% del Pil in spese militari (ma non l’Italia). I DATI
Secondo i numeri forniti dall'Alleanza Atlantica, tra il 2022 (anno dello scoppio della guerra in Ucraina) e quest'anno gli investimenti per la difesa sono cresciuti in media del 28,9%, con un picco della Polonia (+90%). Mentre nel nostro Paese i finanziamenti statali sono diminuiti di quasi un punto percentuale. Sul fronte delle munizioni balzo della Russia con una produzione 4 volte superiore rispetto alla Nato. Di questo si è parlato nella puntata del 18 giugno di "Numeri", approfondimento di Sky TG24
- Da quando nel 2022 è avvenuto lo scoppio del conflitto in Ucraina il tema delle spese militari è tornato di stretta attualità. Più volte il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg (in foto) ha chiesto di aumentare i finanziamenti destinati alla difesa. E i dati diffusi pochi giorni fa dall'Alleanza Atlantica rivelano che buona parte dei Paesi lo ha fatto. Tra questi però non c'è l'Italia. Quanto spendono in armi i singoli Stati Nato? Di questo si è parlato nella puntata del 18 giugno di Numeri, approfondimento di Sky TG24
- Nel 2024 la spesa militare tra i Paesi della Nato è cresciuta del 36.9% rispetto a un anno fa. Nel 2022 l'aumento era stato "solamente" del 5,9%
- In Europa i paesi che investono il 2% del Pil in spese militari, impegno assunto dagli Stati stessi, sono ormai la maggior parte. Fa eccezione l'Italia insieme a Spagna, Portogallo, Belgio, Lussemburgo, Slovenia e Croazia
- Tra il 2022 e il 2024, nel biennio del conflitto ucraino, in Italia la spesa militare è scesa dello 0,4% contro la media Nato pari a +28.9%. In Polonia, paese al confine orientale, i finanziamenti sono balzati del +90%
- Per lo Stato italiano la spesa militare rappresenta il 22% a fronte del 60% destinato al welfare (pensioni e stipendi). Negli altri Paesi dell'Alleanza Atalantica invece la spesa per armamenti e quella per il welfare viaggiano su valori simili, rispettivamente 33 e 37%
- Complessivamente la spesa militare dei paesi europei membri della Nato è cresciuta arrivando a toccare per quest'anno 430 miliardi di dollari
- Per quanto riguarda la fornitura di munizioni la Russia ne produce 4,5 milioni all'anno, circa quattro volte in più rispetto alla Nato
- Secondo dati Bain & Company in Russia il costo di produzione di una singola munizione è di 1.000 dollari, un quarto rispetto alla Nato
- Quest’anno per la prima volta due paesi membri della Nato su tre spenderanno più del 2% del proprio Pil per la difesa. Saranno infatti 23 su 32 gli Stati a raggiungere l’obiettivo di spesa prefissato nel 2006, portando per la prima volta la spesa militare media dei membri europei e del Canada sopra il fatidico 2% rispetto al Pil. A imprimere l’accelerazione è stato in particolare il blocco orientale dell’Alleanza, Polonia in testa che ormai spende oltre il 4% per la difesa
- A guidare la crescita della spesa sono stati gli investimenti in armamenti e ricerca e sviluppo. Parliamo dunque di carri armati, aerei caccia, navi militari e artiglieria