Elezioni Francia, al voto per il secondo turno. Le Pen: “Revocheremo l’uso armi in Russia”

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Secondo gli ultimi sondaggi, il lepenisti del Rassemblement National sono destinati a ottenere la maggioranza (ma non assoluta). Più staccata la sinistra del Nuovo Fronte Popolare, e ancora più dietro sono i macroniani di Ensemble. Hanno cominciato a votare Guyana, Indie occidentali, Polinesia e Nuova Caledonia

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Il giorno del secondo turno delle elezioni anticipate in Francia è arrivato. Il voto è iniziato nella piccola comunità di Saint-Pierre-et-Miquelon, al largo del Canada nell'Atlantico del Nord, il primo dei territori d'Oltremare chiamati alle urne. Nell'unico collegio elettorale dell'arcipelago, la sfida è tra un esponente di destra e un socialista. Seguiranno la Guyana, le Indie occidentali, i francesi che vivono in America, la Polinesia e la Nuova Caledonia. Infine tutti gli altri territori oltremare e la Francia continentale. Intanto Marine Le Pen, leader di Rassemblement National, ha fatto sapere che un primo ministro del suo partito impedirà a Kiev di usare armi a lungo raggio fornite dalla Francia per colpire la Russia. Inoltre, ostacolerà un possibile invio di soldati francesi in Ucraina.

Le Pen: “Revocheremo uso delle armi in Russia”

La leader del partito di estrema destra Rassemblement National (Rn), Marine Le Pen, ha promesso che un primo ministro del suo partito impedirà a Kiev di usare armi a lungo raggio fornite dalla Francia per colpire la Russia. Inoltre, ostacolerà un possibile invio di soldati francesi in Ucraina. "Se Emmanuel Macron vuole inviare truppe in Ucraina e il primo ministro è contrario, allora non verranno inviate truppe in Ucraina", ha aggiunto Le Pen in un'intervista alla Cnn. "L'ultima parola spetta al primo ministro”. Oltre a bloccare il potenziale dispiegamento di truppe in Ucraina - ipotizzato da Macron come un modo per aumentare l'efficienza degli istruttori militari - Le Pen ha dichiarato che il permesso a Kiev di utilizzare all'interno della Russia missili a lungo raggio forniti dalla Francia sarebbe revocato.Nell'intervista Le Pen ha dichiarato che la sua unica "linea rossa" sull'Ucraina è impedire che la Francia diventi un "co-belligerante" nel conflitto attraverso l'uso di missili francesi a lungo raggio contro obiettivi in territorio russo.

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Il primo turno

Il primo turno delle elezioni tenutesi domenica 30 giugno ha visto la netta vittoria del partito di estrema destra Rassemblement National, che insieme agli alleati ha raggiunto il 33,2% dei voti. Secondo posto per il Nuovo Fronte Popolare, l'alleanza di sinistra, che ha ottenuto il 28% delle preferenze. La coalizione Ensemble pour la République dell'attuale presidente Emmanuel Macron si è invece fermata al 20,83%. Nonostante un leggero calo, il partito lepenista ha in sostanza bissato il successo ottenuto alle elezioni europee del 9 giugno, che hanno spinto Macron a sciogliere l'Assemblea nazionale e a convocare nuove votazioni.

Cosa succede se vince Rn

Se il Rn otterrà la maggioranza, il primo ministro sarà Jordan Bardella, 28 anni, il più giovane della storia francese: attuerà l'agenda anti-immigrazione che il suo partito sostiene da decenni. Si tratterebbe del primo esecutivo di estrema destra in Francia dalla Seconda guerra mondiale. Qualora la sinistra riuscisse, con il Fronte repubblicano, a sconfiggere la destra dovrà però affrontare una difficile trattativa per governare. Il premier Gabriel Attal ha nel frattempo dichiarato che il suo governo potrà garantire la continuità dello Stato "per tutto il tempo necessario" in attesa della formazione di un nuovo esecutivo. Ma ha aggiunto che "una maggioranza dominata dall'estrema destra" è un "pericolo, un progetto catastrofico". In proposito è intervenuto anche l'eurodeputato Raphael Glucksmann, ex capo della lista socialista alle Europee, che ha messo in guardia contro una smobilitazione degli elettori e ha affermato che non si può escludere la possibilità di una maggioranza assoluta per il partito lepenista.

I sondaggi

Il Rassemblement viene dato dall'istituto Ipsos fra 175 e 205 seggi, lontanissimo da quota 289 che puntava a raggiungere per governare con la maggioranza assoluta. Il Nuovo Fronte Popolare insegue a 145-175 seggi, Ensemble (i macroniani) si attesta a 118-148.

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