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Guerra Gaza, uccisi 10 membri della famiglia del leader di Hamas Haniyeh

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Delle almeno 13 persone uccise in un attacco dell'esercito israeliano nel campo profughi di al-Shati a Gaza City, 10 erano parenti del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, tra cui la sorella. "Israele si illude se pensa che colpire i miei parenti possa cambiare la mia posizione", ha detto l'uomo. L'esercito israeliano sta proseguendo le "operazioni mirate, basate sull'intelligence", nell'area di Rafah nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare 

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Delle almeno 13 persone uccise in un attacco dell'esercito israeliano nel campo profughi di al-Shati a Gaza City, 10 erano parenti del leader di Hamas Ismail Haniyeh, tra cui la sorella. Lo afferma l'agenzia di difesa civile di Gaza, come riporta Haaretz. "Israele si illude se pensa che colpire i miei parenti possa cambiare la mia posizione". Lo ha detto su Telegram lo stesso Haniyeh riferendosi al raid.

L'esercito israeliano sta proseguendo le "operazioni mirate, basate sull'intelligence", nell'area di Rafah nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i soldati  "continuano a localizzare grandi quantità di armi nei nascondigli di Hamas equipaggiati con esplosivi e a smantellare le infrastrutture terroristiche nell'area".


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L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'ANALISI

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Madrid nomina 2 avvocati davanti a Corte Aja per causa Israele

Il governo spagnolo ha nominato oggi i due avvocati che rappresenteranno la Spagna davanti al Tribunale internazionale di Giustizia nel caso avviato dal Sudafrica per la presunta violazione da parte di Israele della Convenzione internazionale delle Nazioni Unite per la prevenzione del genocidio a Gaza. Il Consiglio dei ministri odierno ha accordato di designare Santiago Ripoll Carulla, cattedratico di Diritto internazionale pubblico e Relazioni internazionali dell'Università Pompeu Fabra e capo della consulenza giuridica del ministero degli Affari esteri, e Maria Cosuelo Femenìa Guardiola, ambasciatrice di Spagna nei Paesi Bassi, già ambasciatrice in Estonia e Malfa, e ambasciatrice speciale per il Trattato di commercio di armi, come i due giuristi abilitati dall'Avvocatura dello Stato per rappresentare la Spagna davanti al Tribunale internazionale di Giustizia dell'Aia. 

Morta Sabreen, la bambina nata con il cesareo dalla mamma uccisa in un raid israeliano

Pesava un chilo e quattrocento grammi quando è stata messa in un'incubatrice dell'Emirati hospital a Gaza, dopo esser venuta alla luce nonostante la morte della mamma, vittima delle bombe israeliane. Ora riposa in un cimitero vicino a tutta la sua famiglia. I DETTAGLI

Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam

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Msf: "Oggi ucciso a Gaza un membro del nostro staff, è il sesto"

"Questa mattina a Gaza City, un membro dello staff di Medici Senza Frontiere è rimasto ucciso in un attacco, insieme ad altre cinque persone tra cui 3 bambini, vicino alla clinica di Msf dove stava andando a lavorare". Lo ha reso noto Medici senza frontiere, precisando che la vittima si chiamava "Fadi Al-Wadiya era un fisioterapista di 33 anni e aveva tre figli". Msf è "indignata e condanna fermamente l'uccisione di un membro del suo staff nonché la sesta persona dell'organizzazione ad essere uccisa dal 7 ottobre".  "È più che scioccante che un operatore sanitario sia stato ucciso mentre si recava a lavoro per fornire cure mediche salvavita ai feriti e alle vittime dei massacri senza fine di Gaza. È cinico e ripugnante - ha affermato Caroline Seguin, responsabile delle operazioni di Msf in Palestina -. Questo attacco è un altro brutale esempio dell'uccisione insensata di civili e operatori sanitari palestinesi a Gaza. Stiamo continuando a verificare i dettagli di questo orribile incidente". 

Hamas, ostaggio di 70 anni morta per le bombe israeliane

Secondo quanto riferito una donna israeliana di 70 anni, Judy Feinstein, ostaggio di Hamas, sarebbe morta "in mancanza delle necessarie cure mediche a causa della distruzione degli ospedali nella Striscia di Gaza da parte di Israele". La conferma poi dalle Brigate al-Qassam, l'ala militare di Hamas. LA STORIA

La Corte d'Israele obbliga alla leva i giovani ortodossi

Anche i giovani ortodossi in Israele saranno obbligati a fare il militare, senza più esenzioni e da subito. La Corte Suprema ha sancito un principio storico nella realtà di un Paese dove il servizio militare è da sempre obbligatorio per uomini e donne, eccetto che per gli ortodossi ed ha rimosso una disparità avversata da gran parte della popolazione. Al tempo stesso ha aperto una forte crepa nel governo di Benyamin Netanyahu, vista la presenza nella coalizione di maggioranza di 2 partiti religiosi - Shas e Torah Unita - depositari insieme di 18 seggi su 64 dell'esecutivo del premier. Subito dopo la sentenza, la procuratrice generale dello stato Gali Baharav Miara ha chiesto che il ministero della difesa disponga immediatamente l'arruolamento di 3mila giovani ortodossi, su una platea stimata di circa 63mila validi per la leva. Ed ha sollecitato che si prepari un piano di leva per aumentare gradualmente quel numero in base alle attuali esigenze dell'Idf. La sentenza dei giudici - presa all'unanimità, inclusi i due più conservatori e religiosi dell'Assise - ha stabilito che non esiste più "alcun quadro giuridico che consenta al governo di concedere esenzioni totali dal servizio militare agli studenti ortodossi delle scuole religiose". 

Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici Usa

Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. LEGGI L'ARTICOLO

Ostaggi liberati da Israele, cosa è successo: dal blitz alle proteste di Turchia e Iran

La liberazione delle quattro persone nelle mani di Hamas ha lasciato una lunga scia di polemiche. Ankara e Teheran denunciano il "barbaro massacro di 210 palestinesi" nell'operazione sul campo profughi di Nuseirat, al centro della Striscia, che ha preceduto il salvataggio. E anche nello Stato ebraico sono scattate manifestazioni per chiedere a Netanyahu accordi per portare a casa altri ostaggi. LA VICENDA

Leader di Hamas: "Intesa che esclude cessate il fuoco non è un accordo"

"Non è un accordo" qualsiasi intesa che non garantisca un cessate il fuoco e la fine delle operazioni militari israeliane contro Hamas nella Striscia di Gaza. E "se (Israele) pensa che prendendo di mira la mia famiglia cambierà la nostra posizione o quella della resistenza, sono degli illusi". E' quanto afferma il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, in una dichiarazione riportata dalla tv satellitare al-Arabiya dopo la notizia della morte della sorella di Haniyeh, che aveva già perso tre figli e quattro nipoti in un raid ad aprile.

Gallant chiede agli Usa di mantenere gli impegni sul nucleare con l' Iran

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, nel suo incontro a Washington con il capo del Pentagono Lloyd Austin,ha affermato che "il popolo di Israele non dimenticherà mai" il sostegno americano in seguito all'attacco di Hamas del 7 ottobre. "Oggi siamo al bivio", afferma Gallant in un commento in lingua inglese. "Sono qui per discutere dei nostri obiettivi comuni: garantire la sicurezza dello Stato di Israele e rafforzare i legami tra i nostri Paesi". Gallant chiede a Israele e agli Stati Uniti di lavorare per il ritorno di tutti gli ostaggi "senza eccezioni" e chiede di "porre fine al regime terroristico" di Hamas. Passando al confine settentrionale, Gallant afferma che Israele è "determinato a garantire la sicurezza, a cambiare la realta' sul campo e a riportare a casa le nostre comunità in sicurezza".

"Stiamo lavorando a stretto contatto per raggiungere un accordo, ma dobbiamo anche discutere la preparazione per ogni possibile scenario", aggiunge Gallant, prima di definire l'Iran "la più grande minaccia per il futuro del nostro mondo e per il futuro della nostra regione". "Il tempo sta finendo. Ora è il momento di realizzare l'impegno assunto dalle amministrazioni americane nel corso degli anni, di promettere di impedire all'Iran di possedere armi nucleari", afferma Gallant.

Gallant

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Haniyeh: "Uccisione dei miei parenti non cambia la mia posizione"

"Israele si illude se pensa che colpire i miei parenti possa cambiare la mia posizione". Lo ha detto su Telegram il leader di Hamas Ismail Haniyeh riferendosi all'uccisione a Gaza da parte di Israele di 10 suoi parenti, compresa la sorella. "Ripeto ancora - ha aggiunto Haniyeh - che i martiri della mia famiglia sono i martiri del nostro popolo, e i martiri del nostro popolo sono anche la mia famiglia, quindi non c'è differenza tra i martiri". Haniyeh ha poi confermato la posizione della fazione islamica sui negoziati. "Qualsiasi accordo che non garantisca il cessate il fuoco e la fine dell'aggressione - ha sottolineato - è un accordo da respingere e la nostra posizione non cambierà in nessun momento". 

Israele: "L'Idf prosegue a Rafah con operazioni mirate"

L'esercito israeliano sta proseguendo le "operazioni mirate, basate sull'intelligence", nell'area di Rafah nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i soldati  "continuano a localizzare grandi quantità di armi nei nascondigli di Hamas equipaggiati con esplosivi e a smantellare le infrastrutture terroristiche nell'area". "I soldati - ha aggiunto la fonte - hanno rinvenuto - fucili AK-47, esplosivi, granate, munizioni, giubbotti militari e un frigorifero con esplosivi piantati al suo interno. Guidata dalle truppe a terra, la squadra di droni ha individuato anche gli imbocchi dei tunnel con trappole esplosive negli edifici residenziali".

Soldati Israele

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Baerbock a Katz: "Soluzione politica per Gaza"

"Solo una soluzione politica può porre fine in modo permanente alle sofferenze della popolazione di Gaza, liberare gli ostaggi e garantire una sicurezza duratura alla popolazione in Israele e nei territori palestinesi. Hamas deve accettare il piano Biden adesso". Lo afferma il ministro degli Esteri Annalena Baerbock. I suoi commenti sono arrivati dopo un incontro con il suo omologo israeliano Israel Katz a Gerusalemme. "Le azioni del governo israeliano oggi - prosegue Baerbock - sono importanti per una sicurezza sostenibile in futuro".

Austin a Gallant: "Cerchiamo l'accordo diplomatico per ripristinare la calma"

"Stiamo cercando urgentemente un accordo diplomatico che ripristini una calma duratura sul confine settentrionale di Israele e consenta ai civili di tornare sani e salvi nelle loro case su entrambi i lati del confine israelo-libanese". Lo ha dichiarato il capo del Pentagono, Lloyd Austin, durante il suo incontro con il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, secondo quanto riportano i media dello Stato ebraico.

Un'eventuale guerra tra Israele e Hezbollah "sarebbe una catastrofe per il Libano e sarebbe devastante per i civili israeliani e libanesi innocenti", ha proseguito Austin, esprimendo preoccupazione per "l'aumento degli attacchi missilistici" sul nord di Israele da parte di Hezbollah e per "il recente aumento delle tensioni" tra le parti. 

Il capo del Pentagono ha avvertito che le provocazioni dell'organizzazione alleata dell'Iran "minacciano di trascinare il popolo israeliano e libanese in una guerra che non vogliono" e ha ribadito che la diplomazia è "il modo migliore per evitare l'escalation".

Reuters, Lazzarini: "Il caos sta prendendo piede a Gaza mentre si formano bande di contrabbandieri e aumenta le difficoltà nella distribuzione degli aiuti"

Medioriente, Msf: membro staff ucciso in attacco vicino clinica medica a Gaza

Questa mattina a Gaza City un membro dello staff di Medici Senza Frontiere (Msf) è rimasto ucciso in un attacco, insieme ad altre cinque persone tra cui 3 bambini, vicino alla clinica di Msf dove stava andando a lavorare. Lo denuncia Msf in un comunicato.  Fadi Al-Wadiya era un fisioterapista di 33 anni e aveva tre figli. Msf è indignata e condanna fermamente l’uccisione di un membro del suo staff nonché la sesta persona dell'organizzazione ad essere uccisa dal 7 ottobre.

"E' più che scioccante che un operatore sanitario sia stato ucciso mentre si recava a lavoro per fornire cure mediche salvavita ai feriti e alle vittime dei massacri senza fine di Gaza. E' cinico e ripugnante - afferma Caroline Seguin, responsabile delle operazioni di Msf in Palestina - Questo attacco è un altro brutale esempio dell'uccisione insensata di civili e operatori sanitari palestinesi a Gaza. Stiamo continuando a verificare i dettagli di questo orribile incidente".