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Louisiana, una nuova legge impone di esporre i 10 comandamenti nelle scuole

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Il provvedimento rende obbligatorio esporre in tutte classi-dalle elementari ai college- le tavole della legge di Mosè. Annunciati ricorsi: lo scontro tra laici e religiosi rischia di arrivare alla Corte Suprema

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In tutte le classi delle scuole pubbliche - dalle elementari ai college- sarà obbligatoria l'esposizione dei dieci comandamenti. È quanto avviene in Lousiana, il primo Stato americano ad adottare un provvedimento di questo tipo. A firmare la legge, già diventata operativa, è stato il governatore repubblicano dello Stato, Jeff Landry, che alle denunce di incostituzionalità da parte dei laici risponde: "Non vedo l'ora che mi denuncino".

I Repubblicani: agli studenti basterà "sollevare lo sguardo e vedere cosa Dio dice che è giusto e cosa è sbagliato"

Le Tavole della Legge di Mosè vengono definite nel testo di legge "documenti fondamentali del nostro Stato e del governo nazionale". Nel provvedimento vengono indicate anche le dimensioni dei poster - larghi almeno 28 centimetri e alti 34 - e il carattere da usare che li renda "facilmente leggibili". Come si legge nel testo di legge approvato, i Dieci comandamenti sono considerati “parte prominente dell’educazione scolastica pubblica americana da quasi tre secoli”. La deputata Repubblicana che ha presentato la legge, Dodie Horton, ha commentato così il provvedimento: “Considerata tutta la spazzatura a cui sono esposti i nostri ragazzi al giorno d’oggi, era un obbligo per noi rimettere i Dieci Comandamenti al primo posto”. Questa misura permetterà ai “nostri figli - ha sostenuto - di sollevare lo sguardo e vedere cosa Dio dice che è giusto e cosa è sbagliato”.

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La battaglia legale tra laici e religiosi rischia di arrivare alla Corte Suprema

La legge ha scatenato immediatamente le polemiche: da una parte l’entusiasmo dei gruppi cristiani, dall'altra le proteste di quelli laici e in difesa dei diritti civili. Alcune organizzazioni hanno definito il provvedimento “incostituzionale” e hanno annunciato la volontà di condurre battaglia legale che potrebbe arrivare fino alla Corte Suprema. Un'eventualità che sembra non preoccupare i Repubblicani. “Non vedo l’ora che mi denuncino”, ha detto in segno di sfida il governatore della Louisiana Landry. “Se vuoi rispettare la legge - ha sostenuto - devi cominciare da colui che ha dato quella originale, cioè Mosè”.

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Gli oppositori: "Viola la libertà di religione"

Secondo gli oppositori, la legge fa parte di un piano più ampio, finalizzato a imprimere una svolta conservatrice allo Stato, facendo delle scuole pubbliche l’equivalente di quelle coraniche per i musulmani. Alcune organizzazioni per i diritti civili hanno redatto un documento congiunto in cui il provvedimento viene definito una “violazione del diritto fondamentale degli studenti e delle loro famiglie alla libertà di religione”. “Le nostre scuole non sono quelle religiose della domenica - hanno dichiarato le associazioni tra cui l'American Civil Liberties Union- e gli studenti di tutte le fedi, o che non hanno una fede, devono sentirsi accolti”.

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Cosa dice il Primo Emendamento

Nel 1980 era stata la volta del Kentucky a imporre l’affissione in classe dei Dieci Comandamenti, ma era stata la Corte Suprema a bocciare la direttiva. In quel caso la Corte ritenne che la legge avesse violato la libertà di religione stabilita dal Primo Emendamento. Adesso, però, nel caso della Lousiana le cose potrebbero andare diversamente: con una maggioranza di sei giudici conservatori su nove, infatti, le possibilità che la Corte Suprema appoggi i diritti religiosi sono aumentate.

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