Guerra Israele-Hamas, Hezbollah: in caso di guerra totale attaccheremo tutto Israele

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Lo ha detto il leader dell'organizzazione Hassan Nasrallah dopo l'approvazione dei piani operativi dell'esercito israeliano per un'offensiva in Libano. Le armi sollecitate agli Usa in un recente video dal premier Benyamin Netanyahu stanno per essere spedite in Israele: lo ha reso noto lo stesso premier su X. Nella notte scontri a Rafah dove almeno 17 persone sono morte nel campo profughi di Nuseirat dopo pesanti bombardamenti israeliani nel centro di Gaza

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Ministro Likud annuncia il suo no a riforma leva di Netanyahu

Nuovi problemi di governo per il premier Benyamin Netanyahu per quanto riguarda il testo della legge di riforma della leva in cui resterebbe l'esenzione dal servizio per i religiosi (Haredim). Il ministro dell'economia - e influente membro del Likud - Nir Barkat ha reso noto che non voterà il testo così come è. Barkat è il secondo ministro, dopo il suo collega alla difesa Yoav Gallant, a preannunciare il suo no ad un contestato provvedimento che conferma di fatto l'esclusione di una fetta di popolazione dalla leva in un Paese in guerra, abbassando addirittura l'età per essere esentati dalla coscrizione obbligatoria. Lo stesso esercito ha detto chiaramente che in queste circostanze tutti devono dare il loro contributo. 

Likud duro contro Ben Gvir: "Divulga segreti di Stato"

Il Likud, il partito del primo ministro Benjamin Netanyahu, ha accusato il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, di aver divulgato "segreti di Stato" dopo la pubblicazione da parte di alcuni media in lingua ebraica della notizia secondo cui il premier avrebbe offerto all'esponente dell'estrema destra di far parte di un gruppo ristretto che avrebbe ricevuto aggiornamenti sulla sicurezza in cambio del sostegno in Parlamento.

"Il primo ministro Netanyahu ha detto al ministro Ben Gvir una cosa semplice: chiunque voglia far parte di un gruppo ristretto di consultazione sulla sicurezza deve dimostrare di non divulgare segreti di Stato o conversazioni private", ha affermato il Likud, secondo cui gli articoli apparsi sui media sono "pieni di imprecisioni". In risposta, il partito di Ben Gvir, Otzma Yehudit, ha chiesto al primo ministro di sostenere una legge affinché i membri del governo siano sottoposti al test del poligrafo, compresi quelli che hanno un pacemaker. Un chiaro riferimento a Netanyahu che ne ha uno dallo scorso anno.

Le nuove tensioni tra Netanyahu e Ben Gvir seguono la decisione del primo ministro di sciogliere il gabinetto di guerra dopo le dimissioni del leader dell'opposizione, Benny Gantz, tra le continue lamentele del ministro della Sicurezza nazionale per essere stato escluso da questo gruppo.

Netanyahu: "Le armi Usa stanno arrivando in Israele"

Le armi sollecitate agli Usa in un recente video dal premier Benyamin Netanyahu stanno per essere spedite in Israele. Lo ha fatto sapere lo stesso premier in un post su X, informato al proposito dall'ambasciatore Usa in Israele Jack Lew. Ieri il premier in un polemico video sui social aveva definito in un aperto attacco a Washington "inconcepibile" che gli Usa avessero "trattenuto" l'invio di armi e munizioni a Israele. 

L'Egitto smentisce l'invio delle truppe sotto l'egida dell'Onu a Gaza dopo il ritiro dell'Idf

L'Egitto ha negato che invierà proprie truppe nella Striscia di Gaza per un periodo limitato nell'ambito di una missione delle Nazioni Unite dopo il completo ritiro delle Forze di difesa israeliane (Idf). Lo ha dichiarato una fonte egiziana di ''alto rango'' al quotidiano Al-Araby Al-Jadeed, di proprietà del Qatar, definendo ''totalmente e completamente false'' le notizie circolate in merito. La posizione dell'Egitto, ha affermato il funzionario, è di non inviare truppe a Gaza in alcuna forma. 

In precedenza era circolata la notizia che l'Egitto era pronto a partecipare a una task force araba nella Striscia di Gaza sotto gli auspici dell'Onu per un periodo limitato e dopo che le Idf si saranno ritirate dall'enclave palestinese.

Media di Israele: "Nessun incontro cancellato con Usa su Iran"

Una fonte della Casa Bianca citata dal Times of Israel ha smentito che l'Amministrazione Biden abbia annullato un incontro ad alto livello tra Stati Uniti e Israele sull'Iran, previsto per domani, dopo la diffusione di un video in cui il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu,  definiva "inconcepibile il fatto che negli ultimi mesi l'Amministrazione abbia negato armi e munizioni a Israele". 

"Come abbiamo detto ieri nel briefing, non abbiamo idea di cosa stesse parlando il primo ministro, ma questo non è un motivo per riprogrammare un incontro", ha affermato un funzionario della Casa Bianca al portale israeliano, secondo cui non sono stati ancora "finalizzati i dettagli" della riunione in questione, tenendo conto delle necessità di entrambe le parti, e quindi "nulla è stato cancellato". Stando al funzionario, incontri tra Israele e Usa continuano a svolgersi a livelli di esperti e non solo "su una serie di argomenti".

Secondo invece due funzionari statunitensi citati da Axios, i consiglieri del presidente Joe Biden hanno reagito al video di Netanyahu con un messaggio che l'inviato americano, Amos Hochstein, ha consegnato personalmente al primo ministro e in cui si annunciava l'annullamento della riunione. "Questa decisione lascia intendere chiaramente che ci sono conseguenze per chi compie simili bravate", ha dichiarato un funzionario statunitense. "Gli americani sono furiosi. Il video di Bibi ha fatto molti danni", ha precisato un alto funzionario israeliano citato sempre da Axios.

Media: "L'amministrazione Biden ritarda la vendita di F-15 a Israele"

L’amministrazione Biden non ha portato avanti la vendita a Israele di una flotta di caccia F-15, anche dopo che i leader del Congresso hanno dato il via libera ad un importante accordo sulle armi il mese scorso. Lo ha riferito il Wall Street Journal, citando funzionari statunitensi. La vendita di 50 aerei da guerra per 18 miliardi di dollari è uno dei più grandi accordi di armi con Israele negli ultimi anni. 

Hezbollah rivendica un lancio di razzi contro il nord di Israele

Hezbollah ha rivendicato numerosi attacchi missilistici dentro e intorno alla città di Kiryat Shmona, nel nord di Israele. Secondo il gruppo libanese, alcuni razzi hanno colpito il quartier generale della 769a Brigata Orientale israeliana nella città. Il Times of Israel riferisce che gli attacchi hanno danneggiato proprietà in diverse aree ma non sono state segnalate vittime. Sono circa 15 i razzi che sono stati lanciati oggi dal Libano nella zona di Kiryat Shmona, per i quali Hezbollah si è assunto la responsabilità. L'Idf afferma che alcuni dei razzi sono stati intercettati dalle difese aeree e che l'esercito ha bombardato i siti di lancio con l'artiglieria.

Alcuni dei razzi hanno causato danni alle proprietà e provocato incendi a nelle città nel nord d'Israele, hanno riferito le autorità. Nel frattempo, l'Idf ha confermato di aver effettuato un raid contro un edificio utilizzato da Hezbollah nella zona di Tiro

Israele, il video della liberazione di Noa Argamani e di altri tre ostaggi

Virale la foto di uno degli ostaggi simbolo di Hamas, che ha incontrato la madre del suo fidanzato Avinatan Or, rapito insieme a lei al Festival Supernova e ancora prigioniero. E in rete circola anche il video della liberazione dei quattro ostaggi - catturati al rave dello scorso 7 ottobre-  da parte delle forze dell'IDF. LA VICENDA

Israele: "Allarmi missilistici suonano nel nord e nel sud di Israele. Non permetteremo che gli israeliani siano terrorizzati dai razzi lanciati dal Libano o da Gaza"

Ex ostaggio alla Bbc: "Non credo più nella pace"

Ada Sagi, rapita dal Kibbutz Nir Oz durante l'attacco di Hamas del 7 ottobre e liberata a novembre, ha affermato in un'intervista alla Bbc di non credere più nella pace. "Non credo nella pace, non mi dispiace. Capisco che Hamas non la vuole", ha affermato. " Ho perso la mia casa. Ho perso la mia libertà, l'intero posto in cui tornare. Il nostro villaggio, il kibbutz, è distrutto", ha aggiunto la 75enne, che ha insegnato arabo per decenni nel tentativo di insegnare agli israeliani a parlare con i residenti di Gaza.

Hezbollah, Il leader Hassan Nasrallah tiene oggi un discorso in Tv

Il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah terrà oggi alle 17 ora locale (le 16 in Italia) un discorso che sarà trasmeso in tv,  in concomitanza con la cerimonia di commemorazione dell'alto comandante del gruppo islamista Taleb Abdullah ucciso da Israele la scorsa settimana. Lo riferisce il Times of Israel. Ieri nella capitale libanese l'inviato statunitense Amos Hochstein ha chiesto una "urgente" riduzione degli scontri transfrontalieri tra Hezbollah e Israele, mentre  cresce l'allarme per il rischio di una guerra totale in Libano. Scopri cos'è Hezbollah, succursale armata dell’Iran in Libano

Proteste a Copenaghen

Manifestanti pro-Palestina bloccano l'ingresso di Christiansborg Palace, a Copenaghen. Le autorità hanno disperso la folla e 27 persone sono state arrestate e accusate di aver impedito l'accesso al palazzo del parlamento danese.

Proteste pro-Palestina a Copenaghen

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Hamas: bilancio guerra a Gaza sale a 37.396 morti

Il ministero della Sanita' del governo di Gaza, governato da Hamas, ha annunciato il nuovo bilancio di 37.396 morti dall'inizio della guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese, piu' di otto mesi fa. Almeno 24 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, ha dichiarato in un comunicato, aggiungendo che 85.523 persone sono state ferite nel territorio palestinese dall'inizio della guerra, il 7 ottobre, scatenata dall'attacco di Hamas a Israele.


Wsj: Usa sta ritardando vendita F-15 a Israele

La Casa Bianca sta rallentando la vendita di 50 aerei da combattimento F-15 a Israele nonostante abbia il via libera del Congresso. E' quanto rivelato dal Wall Street Journal mentre infuria la polemica tra i due Paesi. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha apertamente accusato l'amministrazione Biden di bloccare le spedizioni di armi e in un video ieri ha usato toni molto duri. Washington ha risposto annullando un incontro di alto livello sull'Iran previsto per domani. Secondo quanto riporta il Wsj, dopo il via libera il mese scorso da parte di due parlamentari democratici, ci si aspettava la notifica formale della vendita di F-15 ma non e' ancora successo. Il dipartimento di Stato ha risposto al quotidiano che non esiste alcuna politica per rallentare i trasferimenti di armi: "Stiamo valutando tatticamente i tempi. La questione non e' se, ma quando". 


Parigi 2024: Herzog ad atleti Israele: 'Pensate a ostaggi quando gareggiate'

''Pensate agli ostaggi quando gareggiate'' alle Olimpiadi di Parigi. E' l'appello che il presidente di Israele Isaac Herzog ha rivolto agli atleti olimpionici e paralimpici israeliani che competeranno ai Giochi di Parigi. "Sarete i nostri ambasciatori, tutti voi, in Francia e nel mondo intero", ha detto durante un evento organizzato nella residenza presidenziale a Gerusalemme per gli atleti e la delegazione prima della partenza per le Olimpiadi. "Ci rappresentate non solo sul campo, in palestra, ma anche prima e dopo le gare", ha aggiunto Herzog. ''Non è un segreto che non tutti ci amano nel mondo o in Europa, ed è probabile che anche voi riceverete alcune delle critiche come le ricevere lo Stato di Israele'', ha proseguito. Parlando degli ostaggi, Herzog ha detto che è possibile che alcuni di coloro che sono tenuti prigionieri possano vedere o sentire parlare dei successi degli atleti israeliani ''da qualche parte a Gaza. Quindi pensateci quando andate in campo, in gara, in competizione: pensate a loro, noi tutti penseremo a loro e speriamo di vederli presto a casa''.


Studenti Pro Palestina in presidio al Politecnico di Torino

"Siamo qui per fare pressione sul senato accademico attualmente in corso. Dopo 37 giorni di occupazione ancora non abbiamo avuto nessuna risposta". I ragazzi del coordinamento 'Intifada Studentesca' che da settimane occupano le università di Torino si sono dati appuntamenti questa mattina per un presidio davanti al Politecnico, in corso Duca degli Abruzzi. Sono circa una trentina gli studenti che hanno posizionato delle strutture in legno, con tanto di filo ferrato, a rappresentate i check point israeliani presenti sulla Striscia di Gaza. Inoltre hanno portato sedie e tavolini. Al Politecnico è in corso una seduta del senato accademico. La scorsa settimana, sempre davanti al 'Poli', si erano registrate durante un presidio degli studenti Pro Palestina tensioni prima con la sicurezza privata dell'università e poi con le forze dell'ordine. 

Herzog agli atleti olimpici, in gara pensate agli ostaggi

Il presidente israeliano Isaac Herzog augura buona fortuna agli atleti olimpici e paralimpici israeliani che parteciperanno ai Giochi di Parigi di quest'estate e chiede loro, scrive il Times of Israel, di pensare sempre agli ostaggi di Gaza mentre gareggiano. "Sarete i nostri ambasciatori, tutti voi, in Francia e nel mondo intero", ha detto in un evento organizzato nella residenza presidenziale a Gerusalemme per gli atleti e la delegazione prima della partenza per le Olimpiadi, che inizieranno il mese prossimo. "Ci rappresentate non solo sul campo, sul percorso, in palestra, ma anche prima e dopo le gare", aggiunge Herzog. "Non e' un segreto che non tutti ci amano nel mondo o in Europa, ed e' probabile che anche voi assorbirete alcune delle critiche che assorbe lo Stato di Israele". Riguardo agli ostaggi, Herzog suggerisce che e' possibile che alcuni di coloro che sono tenuti prigionieri possano vedere o sentire parlare dei successi degli atleti israeliani, "da qualche parte a Gaza. Quindi pensaci quando vai in campo, in gara, in competizione: pensa a loro, noi tutti penseremo a loro e speriamo di vederli presto a casa". Piu' di 80 israeliani gareggeranno alle Olimpiadi di Parigi in 15 sport, seguite dalle Paralimpiadi, alle quali prenderanno parte piu' di 20 atleti israeliani. 



Media: 3 morti in raid Idf nel sud del Libano

Tre persone sono state uccise in un attacco aereo dell'Idf nel villaggio di Yaroun, nel sud del Libano. Lo hanno riferito i media libanesi.

Netanyahu ritira la contestata legge sul lavoro dei rabbini

Il premier Benyamin Netanyahu, a poche ore dal voto alla Knesset, ha ritirato dall'agenda parlamentare la cosiddetta 'legge sui rabbini' che regolava, tra le altre cose, anche il loro lavoro. Un provvedimento che ha provocato in queste settimane forti tensioni non solo con l'opposizione ma anche all'interno dello stesso Likud del premier. Di converso, la decisione di Netanyahu di ritirare il provvedimento ha scatenato le proteste dei partiti religiosi che fanno arte della maggioranza di governo. Il capo di Shas, Arieh Deri, ha apertamente detto che Netanyahu non controlla più il governo e che l'esecutivo ha i giorni contati.

Egitto si unirà a task force araba a Gaza con ruolo Onu dopo ritiro Idf

L'Egitto è pronto a partecipare a una task force araba che opererà nella Striscia di Gaza sotto gli auspici delle Nazioni Unita per un periodo limitato e dopo che le Forze di difesa israeliane (Idf) si saranno ritirate dall'enclave palestinese. Lo scrive il giornale del Qatar 'New Arab'. La proposta egiziana è stata formulata la scorsa settimana in Bahrain durante un incontro tra il capo di Stato Maggiore delle Idf, il generale Herzi Halevi, il comandante del Centcom Usa il generale Michael Kurilla e rappresentanti delle forze armate di Egitto, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Bahrain.

Durante l'incontro, i colloqui si sono concentrati su tre questioni principali: la fine della guerra nella Striscia di Gaza, la preparazione per eventuali attacchi iraniani e il ripristino della calma nel Mar Rosso.

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