Un incendio è scoppiato in una raffineria di petrolio dopo un attacco di droni ad Azov, nella regione di Rostov che ospita il quartier generale militare dell'operazione russa in Ucraina. Secondo le prime informazioni non ci sarebbero vittime. Gli attacchi di droni sul territorio russo sono aumentati: funzionari di Kiev affermano che vengono effettuati per indebolire le operazioni militari della Russia e come rappresaglia contro gli attacchi di Mosca alle infrastrutture energetiche ucraine. Putin è in Corea del Nord
Blinken, imporremo nuove sanzioni contro la Russia
"Intendiamo imporre nuove sanzioni contro la Russia per mantenere la pressione". Lo ha detto Antony Blinken in una conferenza stampa a Washington con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in vista del summit di luglio. "Se Putin pensava di logorare l'Ucraina o l'Alleanza si sbagliava", ha aggiunto il segretario di Stato Usa.
Svezia convoca ambasciatore russo per violazione spazio aereo
- L'ambasciatore di Mosca è stato convocato dalla Svezia per protestare dopo che un bombardiere russo SU-24 avrebbe violato il suo spazio aereo vicino all'isola strategica di Gotland nel Mar Baltico il 14 giugno. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri di Stoccolma.
Mosca: "Parole di Stoltenberg? Ci vogliono mettere alla prova"
Ci sono esponenti della Nato che vogliono "mettere alla prova" la forza della Russia. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov commentando le dichiarazioni del segretario generale Jens Stoltenberg, che in un'intervista al Telegraph ha parlato di consultazioni in seno all'Alleanza sull'opportunità di mettere in stato operativo una parte delle testate nucleari. "La Nato come alleanza sta perseguendo una linea sempre più aggressiva, sempre più provocatoria, sempre più irresponsabile nella direzione russa", ha affermato Ryabkov, citato dalla Tass. "E senza dubbio - ha aggiunto - ci sono molti nella Nato che vorrebbero continuare a mettere alla prova la nostra forza".
Kiev accusa: "I russi hanno decapitato un soldato ucraino"
Nuove terribili prove della politica criminale della Russia, mirata alla distruzione degli ucraini. Abbiamo ricevuto informazioni che i comandanti russi hanno dato ordine di non catturare i militari ucraini, ma di ucciderli con una crudeltà disumana, mediante decapitazione. Nella regione di Donetsk è stata registrata la decapitazione di un difensore ucraino". Lo denuncia su X il procuratore generale ucraino Andriy Kostin. "Questa è una terribile barbarie che non trova posto nel XXI secolo e un'altra prova che i crimini di guerra commessi dall'aggressore non sono incidenti isolati, ma una strategia pianificata del regime russo".
Un fake il video sui rumeni che inneggiano a Putin a Euro2024
La propaganda filorussa si abbatte su Euro2024: un video che lasciava intendere che i tifosi rumeni nella partita di ieri contro l'Ucraina avessero inneggiato il nome di Putin allo stadio di Monaco è diventato virale sui social network, rilanciato inizialmente anche da un articolo - poi rimosso - del britannico Mirror. Ma era un falso: lo StratCom, ente governativo ucraino creato per combattere la disinformazione russa, ha infatti denunciato che si tratta di un falso, e che la clip è stata realizzata manipolando un tipico coro di tifoseria in cui Putin viene invece insultato. Il filmato fake mostra la tifoseria rumena all'Allianz Arena ripresa da dietro: alcuni di loro esultano con le mani alzate e ad un certo punto si sente intonare 'Putin, Putin'. Nessuno viene ripreso frontalmente, in modo che si possa vedere il movimento delle labbra, mentre il movimento delle braccia non è sincronizzato con il canto. La clip è diventata subito virale sui social, da X a Telegram, dividendo gli utenti tra commenti di sostegno o condanna per il coro contro la nazionale del Paese invaso. Alcune ore dopo, il Centro per le comunicazioni strategiche dell'Ucraina (StratCom) ha analizzato la clip stabilendo che si trattava di un fake: "Questo video è falso", si legge sul sito web dell'ente governativo ucraino. "Coloro che lo hanno realizzato hanno sostituito la colonna sonora. Nella clip gli autori del falso hanno utilizzato il famoso coro dei fan ucraini sul dittatore, dal quale hanno tagliato una parte, sapete quale parola", sottolinea lo StratCom. Il riferimento è al coro da stadio ucraino 'Putin - khuylo!' (Putin è uno str...) nato nel 2014 tra le tifoserie ucraine e poi diffuso come canto di protesta in tutto il Paese e oltre. Su alcuni account di X, in risposta al video fake, è stato poi pubblicato un altro video in cui si sente lo slogan originale con l'insulto a Putin, registrato - stando a quanto riferito dai media - alla partita Ucraina-Austria dell'Europeo 2020.
Orban: "Nessun ungherese prenderà parte alle attività in Ucraina
"Con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg abbiamo concordato che nessun membro del personale ungherese prenderà parte alle attività dell'Alleanza in Ucraina e nessun fondo ungherese sarà utilizzato per sostenerle. Il nostro prossimo passo questa settimana è stato quello di garantire che questo accordo possa resistere alla prova del tempo. Il premier Mark Rutte ha confermato il suo pieno sostegno a questo accordo e continuerà a farlo. Alla luce di questo impegno, l'Ungheria è pronta a sostenerlo alla guida della Nato". Lo scrive Viktor Orban su X.
Russia: confermata detenzione reporter russo-americana
La Corte suprema della repubblica russa del Tatarstan ha respinto un ricorso presentato dalla giornalista russo-americana Alsa Kurmasheva contro la sua carcerazione preventiva. La donna dovrà dunque rimanere in stato di detenzione almeno fino al 5 agosto, come stabilito in precedenza da una Corte di Kazan, capitale della repubblica. Lo riferisce Radio Liberty/Radio Free Europe, testata finanziata dal Congresso degli Stati Uniti per la quale lavora Kurmasheva. Kurmasheva è agli arresti da oltre sette mesi. La reporter è accusata di non essersi registrata in Russia come agente straniera e di diffusione di cosiddette false informazioni sulle forze armate. Nel maggio dello scorso anno Kurmasheva, che vive a Praga, era andata in Russia per vedere la madre malata. Successivamente le era stato impedito di espatriare e in un secondo momento era stata arrestata, in ottobre.
Tajani: "140 mln per sminamento, sanità, infrastrutture e Odessa"
"Invieremo una batteria per la difesa dei cieli dell'Ucraina. Invece, per quanto riguarda la parte della ricostruzione, abbiamo annunciato a Berlino un pacchetto di altri 140 milioni di euro, 100 dei quali per sminamento, sanità e infrastrutture. 40 milioni sono invece per Odessa". Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antoni Tajani in audizione al Senato.
"Continuiamo a lavorare intensamente, seguendo una posizione che è quella che è stata espressa anche dal vertice in Svizzera che ha messo in risalto tre aspetti - ha detto ancora Tajani - A partire da quello che riguarda il nucleare, dove io ho insistito su quella che è la nostra tradizionale posizione di avere e creare una zona franca attorno alla centrale di Zaporizhzhia, proprio per impedire che ci sia un'esplosione del conflitto a livello nucleare. Consideriamo la parte nucleare uno dei punti chiave. Quindi nessuna corsa al nucleare da parte nostra".
La Cedu condanna Mosca per la legge sulle ong sgradite
La Corte europea dei diritti umani ha condannato la Russia per la legge del 2015 sulle ong straniere sgradite perché viola la libertà di riunirsi e associarsi e quella d'espressione delle organizzazioni così etichettate. Mosca è stata condannata a pagare diverse centinaia di migliaia di euro a quattro associazioni e circa 80 persone, tra cui il noto oppositore Vladimir Kara-Murza, attualmente detenuto in una colonia penale in Siberia. La Cedu nota che, se designate come "indesiderabili", le ong sono soggette a severe restrizioni, tra cui il divieto di avere uffici, di portare avanti progetti, usare conti in banca, diffondere contenuti attraverso i media. Inoltre, da Strasburgo si evidenzia che nel 2021 è stato vietato ai cittadini russi, anche se residenti in un altro paese, di partecipare alle attività delle ong sgradite, e che le pene previste vanno dall'ammenda alla reclusione e lavori forzati. Nella sentenza, la Cedu afferma che la legge "non è scritta con sufficiente precisione per consentire alle ong di prevedere quali delle loro azioni, altrimenti legittime, comportano la designazione come indesiderabili". E lo stesso discorso vale per i singoli perché i testo non specificata cosa si intenda per "coinvolgimento" nelle attività di organizzazioni indesiderabili.
Guerra Ucraina-Russia, Mosca schiera per la prima volta il sistema Prometheus
I russi schierano il loro unico sistema di difesa aereo in Crimea, la penisola ucraina occupata e annessa nel 2014. Si tratta dell'S-500, più conosciuto come Prometheus, e promette di intercettare i missili balistici e altre armi a distanza. Non era mai stato utilizzato in battaglia fino ad ora. ECCO DI COSA SI TRATTA
Depositi petroliferi in fiamme a Rostov dopo un attacco di droni. VIDEO
Tajani: "A Kiev invieremo Samp-T, per il resto c'è segreto"
Il nono pacchetto di armi per l'Ucraina "sarà presentato al Copasir e c'è il segreto. Che si debba essere trasparenti posso essere d'accordo, condivido le parole di Crosetto, se si decide di togliere il segreto - inserito da un governo precedente - non ci sarebbe nessun problema. Ma anche per quanto riguarda il valore" resta secretato. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizione alle commissioni Esteri congiunte di Camera e Senato, replicando a una domanda se il nuovo pacchetto di aiuti conterrà missili a lunga gittata. "L'unica cosa nota è che verrà inviata una batteria Samp-T difensiva per i cieli dell'Ucraina", ha sottolineato.
Ucraina, Nehammer: per l'Austria 'accettabile' che colpisca obiettivi militari in Russia
Il cancelliere austriaco Karl Nehammer considera "accettabile" che l'esercito ucraino colpisca obiettivi militari all'interno del territorio russo, una questione che negli ultimi mesi ha diviso gli Stati membri dell'Ue per il timore che il conflitto ucraino possa estendersi. "Questo tipo di attacco è accettabile secondo il diritto internazionale", ha dichiarato Nehammer in un'intervista alla Neue Zurcher Zeitung. Ha quindi escluso che i Paesi occidentali stiano "superando una linea rossa" consentendo l'uso delle armi consegnate a Kiev per attaccare la Russia. L'Austria - ha poi sottolineato - difende la sua "neutralità" e in quanto membro dell'Ue, il suo governo "sostiene la politica estera comune e si dimostra solidale sull'imposizione di sanzioni" contro Mosca. L'Austria non fornisce armi all'Ucraina individualmente, lo fanno altri paesi membri "in modo che tutti possiamo difenderci". "La nostra neutralità può essere mantenuta solo se la difendiamo", ha affermato.
La Marina russa vara 4 nuovi sottomarini, 2 nucleari
Quattro nuovi sottomarini, di cui due a propulsione nucleare, entreranno in servizio nella Marina russa entro la fine dell'anno. Lo ha annunciato il comandante, l'ammiraglio Alexander Moiseev. I sottomarini fanno parte di 12 nuove unità da guerra che verranno consegnate nell'anno in corso, ha precisato Moiseev, citato dall'agenzia Ria Novosti. Le altre sono natanti di piccole dimensioni per il lancio di missili e per le operazioni di pattugliamento. La Russia progetta di aggiungere altre 38 unità alle proprie flotte nei prossimi anni.
Tajani: "Mai parlato alla Nato di schieramento atomiche"
"Non si è mai parlato in nessuna riunione Nato della questione delle armi nucleari" sollevata dal segretario Stoltenberg. "L'ho letto anch'io, a noi non ha mai detto di armi nucleari. Noi siamo contrari" all'uso di armi nucleari e "non c'è nessuna corsa al nucleare da parte nostra". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizione alle commissioni Esteri congiunte di Camera e Senato, dopo che il segretario dell'Alleanza atlantica Jens Stoltenberg - stando a un'intervista del Telegraph - avrebbe riferito che la Nato è in trattative per schierare più armi nucleari di fronte alla crescente minaccia da parte di Russia e Cina.
Tajani: "Nono pacchetto di aiuti per Kiev, continuiamo a fare nostra parte"
"L'Italia "continuerà a fare la sua parte" per l'Ucraina, "siamo convinti che sia essenziale rafforzare le capacità difensive di Kiev fornendo gli aiuti militari di cui necessita e in tale direzione si inserisce il nono pacchetto di aiuti, che verrà illustrato dal ministro Crosetto nei prossimi giorni nella sede parlamentare competente". Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un'audizione al Senato, ricordando qual è la posizione dell'Italia sull'invio di armi a Kiev: "Durante l’incontro informale dei ministri degli Esteri dei Paesi membri della Nato a Praga ho ribadito con fermezza la nostra contrarietà all’uso delle armi fornite dal Governo italiano per colpire obiettivi militari in territorio russo". "Questo principio è fondamentale per evitare pericolose escalation. Il sostegno all’Ucraina non significa essere in guerra con la Russia - ammonisce il titolare della Farnesina - Per questo ci opponiamo all’ipotesi di inviare soldati in Ucraina sottolineando che il nostro supporto a Kiev non deve essere considerato come un coinvolgimento diretto della Nato nel conflitto"
Tajani: "Da Putin nessuna proposta di pace, ma di resa"
"Quella del presidente Putin non è stata una proposta di pace, ma di resa. E come tale è inaccettabile. La pace è un'altra cosa. E per la vera pace noi continuiamo a lavorare". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizione alle commissioni Esteri congiunte di Camera e Senato.
Tajani: "A Kharkiv avanzata russa si è fermata, ora prevista nell'area di Sumy"
"Sul terreno la Federazione Russa sta mantenendo l’iniziativa grazie alla disponibilità di artiglieria e munizioni. Nel nord, intorno a Kharkiv, l'avanzata russa si è però arrestata e il fronte è ora stabile. Ma la seconda città del Paese continua a subire bombardamenti dalle postazioni collocate in territorio russo". Lo riferisce il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'audizione davanti alle commissioni congiunte al Senato, denunciando che "gli attacchi russi rendono le condizioni di vita sempre più difficili per la popolazione civile e colpiscono infrastrutture critiche ed energetiche: secondo le autorità ucraine, l’obiettivo russo sarebbe proprio quello di rendere invivibile la città".
"Gli ucraini prevedono ora una nuova offensiva russa più a nord, nell’area di Sumy - afferma il ministro - Obiettivo di Mosca è costringere Kiev a spostare truppe a nord, per completare la conquista della regione sud-orientale del Donbass. Le Forze armate russe stanno però avanzando lentamente, circa 200-300 metri al giorno, smentendo la narrativa russa di un rapido progresso su quel fronte".
Tajani: "Nono pacchetto di aiuti per Kiev, continuiamo a fare la nostra parte"
"L'Italia "continuerà a fare la sua parte" per l'Ucraina, "siamo convinti che sia essenziale rafforzare le capacità difensive di Kiev fornendo gli aiuti militari di cui necessita e in tale direzione si inserisce il nono pacchetto di aiuti, che verrà illustrato dal ministro Crosetto nei prossimi giorni nella sede parlamentare competente". Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un'audizione al Senato, ricordando qual è la posizione dell'Italia sull'invio di armi a Kiev: "Durante l’incontro informale dei ministri degli Esteri dei Paesi membri della Nato a Praga ho ribadito con fermezza la nostra contrarietà all’uso delle armi fornite dal Governo italiano per colpire obiettivi militari in territorio russo".
"Questo principio è fondamentale per evitare pericolose escalation. Il sostegno all’Ucraina non significa essere in guerra con la Russia - ammonisce il titolare della Farnesina - Per questo ci opponiamo all’ipotesi di inviare soldati in Ucraina sottolineando che il nostro supporto a Kiev non deve essere considerato come un coinvolgimento diretto della Nato nel conflitto".
"La priorità è di evitare qualsiasi azione che possa amplificare le tensioni", ripete Tajani, secondo cui "nel sostenere Kiev, l’attuazione del nostro accordo decennale sugli impegni di sicurezza con l’Ucraina è di primaria importanza: l’accordo rappresenta un pilastro del nostro impegno a lungo termine per la stabilità e la sicurezza dell’Ucraina. L’Italia vuole essere protagonista della pace e della ricostruzione del Paese e il nostro impegno in favore dell’Ucraina è riconosciuto e fortemente apprezzato da Kiev, con cui i contatti e gli incontri di alto livello sono frequenti".