Putin: “Potremmo fornire armi per colpire Paesi Nato. Uso nucleare? Tutto per difenderci"

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Il presidente russo ha parlato in esclusiva all’Ansa e ad altre agenzie internazionali. "La Russia non vuole attaccare la Nato, è una sciocchezza" dice, ma sottolinea come l'Occidente sia "direttamente coinvolto nel conflitto" in Ucraina. E sulle armi nucleari spiega che il loro utilizzo è possibile "se viene attaccata l'integrità" della Russia". Lo zar ha parlato anche delle prossime elezioni negli Usa: nei confronti di Trump c'è una "persecuzione giudiziaria". E sull'Italia: "Non c'è russofobia da cavernicoli"

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La Russia ha una dottrina nucleare la quale prevede che tutti i mezzi possano essere usati per rispondere ad azioni "che minacciano la sovranità e l'integrità territoriale" del Paese. Lo ha sottolineato il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista esclusiva all'ANSA e ad alcune delle principali agenzie internazionali, rispondendo a una domanda sul pericolo di un conflitto atomico. "Andate a leggerla", ha aggiunto. Putin spiega poi che Mosca potrebbe reagire all'uso da parte di Kiev di missili occidentali contro il suo territorio fornendo a sua volta le stesse armi "nelle regioni del mondo da dove verranno sferrati attacchi sensibili a siti di quei Paesi che forniscono armi all'Ucraina", vale a dire della Nato. Questo, ha aggiunto, potrebbe portare a "problemi molto seri". Ma sottolinea, "non c'è alcun piano per attaccare la Nato. Pensate che siamo dei pazzi?".

 Gli Usa "non combattono per l'Ucraina ma per la propria leadership nel mondo, e per questo non vogliono che la Russia prevalga", ha poi aggiunto. Focalizzandosi sulla guerra, Putin ha riferito che l'Ucraina "perde 50.000 soldati ogni mese" mentre le perdite russe sono "di diverse volte inferiori". Lo zar ha aggiunto che attualmente i prigionieri russi in mani ucraine sono 1.348, mentre gli ucraini prigionieri sono 6.465.

Putin durante l'incontro coi giornalisti internazionali - ©IPA/Fotogramma

Armi occidentali a Kiev "passo molto pericoloso"

La consegna di armi occidentali all'Ucraina è un "passo molto pericoloso", ha dichiarato Putin davanti ai giornalisti internazionali. "Consegnare armi in una zona di guerra è sempre un male. Ancor di più se chi consegna le controlla anche", ha aggiunto. Mosca, ha proseguito il suo leader, potrebbe anche reagire all'uso da parte di Kiev di missili occidentali contro il suo territorio fornendo a sua volta le stesse armi "nelle regioni del mondo da dove verranno sferrati attacchi sensibili a siti di quei Paesi che forniscono armi all'Ucraina", vale a dire della Nato. Questo, ha ribadito, potrebbe portare a "problemi molto seri".

"Con lo stop degli Usa all'invio delle armi la guerra finisce in 2-3 mesi"

Gli Stati Uniti devono smettere di fornire armi all'Ucraina e il conflitto finirà entro 2-3 mesi. Questa la tesi sostenuta, in un altro passaggio del suo intervento, dal presidente russo. "Cosa bisogna fare per fermare i combattimenti in Ucraina? Posso dirvi quello che ho detto una volta al signor Biden... Se vuoi fermare le ostilità in Ucraina, smetti di fornire armi. E queste azioni si fermeranno entro due, massimo tre mesi", ha detto.

"Istruttori occidentali già in Ucraina, hanno perdite"

Gli istruttori militari occidentali sono già "presenti sul territorio dell'Ucraina e sfortunatamente per loro subiscono perdite". Ma "gli Stati Uniti e gli Stati europei preferiscono rimanere in silenzio", ha commentato ancora lo zar.

Le esercitazioni militari con la Cina

La Russia, tra l'altro, continuerà le esercitazioni militari congiunte con la Cina.  "La nostra interazione sulla scena internazionale è un fattore deterrente e un elemento di stabilità", ha spiegato sottolineando che "oltre all'economia e alla garanzia della nostra reciproca sicurezza, come sapete, conduciamo esercitazioni congiunte e lo faremo in futuro, comprese le esercitazioni militari", ha spiegato il leader russo. 

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"In Italia non c'è russofobia da cavernicoli"

"Vediamo che la posizione dell'Italia (verso la Russia) è più contenuta rispetto ad altri Paesi europei e notiamo questo in modo adeguato", ha detto ancora Putin. "In Italia non si diffonde una russofobia da cavernicoli e lo teniamo in considerazione. Noi speriamo che quando la situazione riguardo all'Ucraina comincerà a stabilizzarsi, riusciremo a ristabilire relazioni con l'Italia forse anche più velocemente che con qualche altro Paese", ha sottolineato. 

"Contro Trump persecuzione giudiziaria"

Lo zar ha parlato dell’Ucraina e del ruolo che gli Stati Uniti stanno giocando nel conflitto. Per la Russia non importa chi vincerà le elezioni negli Usa. Mosca non ha mai avuto "una relazione speciale con Donald Trump" ma nei suoi confronti, ha detto il capo del Cremlino, c'è una "persecuzione giudiziaria". "E' evidente al mondo intero - ha sottolineato - che la persecuzione giudiziaria di Trump, senza prove, è un uso del sistema giudiziario per la lotta politica".

"Nessuna disinformazione russa sulle elezioni Ue"

Un passaggio poi è stato quello sulle prossime elezioni europee. Putin ha respinto le accuse alla Russia di diffondere disinformazione in Europa in vista della tornata elettorale. "L'unica cosa che fanno i nostri media è raccontare  il punto di vista della Russia", ha detto. "La domanda non è se qualcuno persegue una politica malvagia nei confronti dell'Ue, la domanda è a quale stato le autorità europee hanno ridotto la loro sfera sociale. Non bisogna cercare il colpevole fuori, è necessario condurre un'analisi di loro stessi". 

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