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Guerra Israele Palestina, Xi Jinping chiede conferenza di pace per Gaza

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Durante il Forum di cooperazione Cina- Stati Arabi il presidente cinese ha ribadito il sostegno di Pechino alla formazione di uno Stato palestinese, facendo sapere che il Paese fornirà altri 500 milioni di yuan per la crisi umanitaria nella Striscia. Rafforzamento anche delle relazioni con gli Stati arabi per arrivare a un modello di riferimento per il mantenimento della pace e della stabilità nel mondo

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Il presidente Xi Jinping chiede una conferenza di pace sulla guerra israelo-palestinese ribadendo il sostegno di Pechino alla soluzione dei due Stati per risolvere la crisi. "Dallo scorso ottobre, il conflitto israelo-palestinese si è intensificato drasticamente, sottoponendo la popolazione a enormi sofferenze. La guerra non dovrebbe continuare all'infinito. La giustizia non dovrebbe essere assente per sempre", ha dichiarato giovedì mattina nel suo intervento al Forum di cooperazione Cina-Stati Arabi. 

Aiuti per un totale di 84 milioni di dollari

Il Medio Oriente è una terra "dalle ampie prospettive di sviluppo, ma su di essa infuria ancora la guerra. Il presidente ha anche ribadito che la Cina sostiene fermamente la creazione di uno Stato palestinese “indipendente che goda di piena sovranità sulla base dei confini del 1967 e con Gerusalemme Est come capitale. E sostiene la piena adesione della Palestina all'Onu”. Xi Jinping si dice "a favore di una conferenza di pace internazionale ampia, autorevole ed efficace”, aggiungendo che il Paese fornirà altri 500 milioni di yuan per la crisi umanitaria a Gaza, anche per sostenere la ricostruzione post-conflitto.  Gli aiuti arriveranno quindi a un totale di 600 milioni di yuan, circa 84 milioni di dollari. Xi ha reso noto inoltre che donerà 3 milioni di dollari all'Agenzia delle Nazioni Unite Unrwa, per sostenere le operazioni di assistenza umanitaria d'emergenza a Gaza.

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Al-Sisi: "La comunità internazionale metta fine all'assedio israeliano"

Dalla riunione anche l'appello del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi alla comunità internazionale per mettere fine all'"assedio israeliano" sulla Striscia di Gaza. "Chiedo alla comunità internazionale di fornire immediatamente assistenza umanitaria a lungo termine alla Striscia di Gaza e di porre fine all'assedio israeliano", ha dichiarato Sisi, chiedendo che venga fermato "ogni tentativo di costringere i palestinesi a fuggire con la forza dalla loro terra". Per il presidente egiziano non esiste "alcun percorso verso la pace e la stabilità nella regione" che prescinda da un "approccio globale alla causa palestinese". Serve - ha sottolineato - un "impegno serio e immediato per la soluzione dei due Stati e il riconoscimento del legittimo diritto dei palestinesi a uno Stato indipendente".  Rivolgendosi ai capi di Stato del Bahrein, dell'Egitto, degli Emirati Arabi Uniti e della Tunisia, nonché ai ministri degli Esteri di altri paesi della Lega Araba, invece, Xi ha dichiarato che la guerra in Medio Oriente non può continuare indefinitamente, "la giustizia non può essere permanentemente assente e la soluzione dei due Stati non può vacillare in modo arbitrario". La Cina continuerà a sostenere l'alleviamento della crisi umanitaria e la ricostruzione postbellica a Gaza, ha notato Xi, esprimendo inoltre la volontà di cooperare con la parte araba su diversi fronti, tra cui la creazione di un panorama finanziario e di investimenti su larga scala e l'approfondimento della cooperazione energetica.

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Cooperazione con Stati arabi

Durante il Forum di cooperazione Cina-Stati arabi, Xi ha ribadito che la Cina è pronta a collaborare con le nazioni arabe per risolvere le questioni calde in modi che favoriscano "l'equità, la giustizia e il raggiungimento di pace e stabilità a lungo termine". La Cina rafforzerà le sue relazioni con gli Stati arabi fino a farne un modello di riferimento per il mantenimento della pace e della stabilità nel mondo. “Rafforzeremo la cooperazione in settori chiave come il petrolio, il gas, il commercio e le infrastrutture, intensificheremo la promozione di nuovi settori di crescita come l'intelligenza artificiale, gli investimenti, i finanziamenti e le nuove energie, e intraprenderemo insieme un percorso innovativo ed ecologico verso la prosperità”, ha annunciato Xi, sulla base di "uno spirito di inclusività e apprendimento reciproco per rendere le nostre relazioni un paradigma di coesistenza armoniosa tra le civiltà". In un mondo caratterizzato dalla crescente diversità, "più dialogo significa meno confronto, e più inclusività significa meno estraniamento. La pace, la verità, l'integrità e l'inclusione sono la ricerca comune dei popoli cinese e arabo", ha notato il leader cinese, ricordando l'ampliamento della cooperazione lungo la Belt and Road dopo il primo vertice sino-arabo tenuto in Arabia Saudita. La Cina, inoltre, è pronta a mettere in atto "cinque quadri di cooperazione" per accelerare la costruzione di una comunità arabo-cinese con un futuro condiviso", tra cui dieci laboratori congiunti in settori quali vita e salute, intelligenza artificiale, sviluppo verde e a basse emissioni di carbonio, agricoltura moderna, tecnologia spaziale e informatica.

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