Kiev: discutiamo invio istruttori militari francesi. Parigi: “Capire loro necessità”

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L’Ucraina ha dato il via libera all'arrivo di istruttori militari francesi sul suo territorio. Ad annunciarlo il comandante delle forze ucraine Syrsky riferendo di incontri tra i ministri della Difesa ucraino Umerov e francese Lecornu. Il ministero della Difesa di Parigi ha riferito che l'invio in Ucraina di "istruttori militari" francesi "è una pista sulla quale continuiamo a lavorare per comprendere le loro esatte necessità". Tajani a Sky Tg24: "Kiev non puo usare nostre armi contro la Russia"

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Ucraina, Stoltenberg: "Quanto fatto finora non basta"

"Quando questa guerra è cominciata, nel febbraio 2022, buona parte degli esperti temeva che la Russia avrebbe preso il controllo dell'Ucraina nel giro di settimane. Ciò non è successo. Gli ucraini sono stati in grado di liberare quasi il 50% dei territori occupati dalla Russia. E sono stati in grado di infliggere pesanti perdite agli invasori russo. Detto ciò, dobbiamo fare di più. Perchè la realtà è che quello che abbiamo fatto finora non è sufficiente e vediamo alcuni gap nella fornitura di sostegno. Per questo chiedo a tutti gli alleati di fare di più". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un punto stampa con il premier bulgaro, Dimitar Glavchev. 

Via libera dei ministri Ue a pacchetto di sanzioni "Navalny"

I ministri degli Esteri dell'Ue hanno adottato il pacchetto di sanzioni contro Mosca per punire la repressione dei diritti umani e della libertà di espressione in Russia, cosiddetto 'Navalny'. E' quanto si apprende a margine del Consiglio Ue Affari esteri. Si tratta di misure separate rispetto al quattordicesimo pacchetto di sanzioni contro Mosca, ancora in via di discussione. 

Scholz non esclude di parlare in futuro di nuovo con Putin

"Ho parlato spesso con il presidente russo, ora da tempo non lo faccio più perché non saprei bene di cosa dovremmo parlare. Ma non escludo di farlo di  nuovo in futuro, lo dico in modo chiaro". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nell'incontro con la cittadinanza tenuto ieri, ascoltabile in un video pubblicato sul sito del governo. 

Scholz

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Berlino: "Budapest tolga il veto e garantisca sostegno a Kiev"

Berlino sollecita Budapest a togliere il veto alla creazione del Fondo di assistenza Ue per l'Ucraina per sostenere la consegna di armi a Kiev, nel quadro della European Peace Facility (Epf). "Abbiamo bisogno di tutte le voci per il popolo ucraino. Ed è per questo che lancio un appello urgente all'Ungheria affinché renda finalmente possibile il sostegno" europeo "all'Ucraina per garantire la pace", ha detto la ministra tedesca degli Esteri, Annalena Baerbock, a margine del Consiglio Ue Esteri, sottolineando che "l'Europa è forte quando è unita". 

Ufficiale tedesco condannato a 3 anni: "Spiava per Mosca"

Un ufficiale dell'esercito tedesco di 54 anni è stato condannato a tre anni e mezzo di prigione con l'accusa di essere una spia russa. La sentenza è della corte d'appello di Duesseldorf. 

Salvini: "Stoltenberg pericoloso, chi può lo fermi"

"Questa mattina mi dicono che il segretario generale della Nato Stoltenberg, a Sofia, continua a ribadire che le armi italiane e le armi europee dovrebbero colpire e uccidere in Russia. Questo signore è pericoloso, chi può lo fermi". Lo dice il vicepremier Matteo Salvini, parlando a Napoli, a margine del sopralluogo alla seconda Stazione marittima del Molo Beverello. "Parlare di terza guerra mondiale, di armi occidentali, europee e italiane - aggiunge il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti - che vadano a colpire e uccidere nel cuore della Russia, mi sembra molto molto pericoloso e avventato". 

Scholz: "24mila soldati russi uccisi o feriti gravi al mese"

Secondo alcune stime, ogni mese sul fronte ucraino ci sarebbero "24 mila soldati russi uccisi o gravemente feriti". È quello che ha rivelato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ieri in un incontro con la cittadinanza a Berlino, ripreso in un video sul sito del governo. "In questa guerra non muoiono soltanto incredibilmente tante cittadine e tanti cittadini ucraini, le cui case vengono distrutte dalle bombe, ma anche soldati.  Ucraini ma anche russi - ha affermato - E ci sono dei numeri. C'è un numero, che io voglio dire adesso, secondo il quale i soldati russi che muoiono o restano feriti gravemente ogni mese sarebbero 24 mila".

Mosca verso la rimozione dei Talebani dalla lista dei terroristi

I ministeri degli Esteri e della Giustizia russi hanno sostenuto con il presidente Vladimir Putin che il movimento dei Talebani può essere rimosso dall'elenco delle organizzazioni terroristiche: lo ha dichiarato alla Tass il direttore del Secondo Dipartimento Asiatico del Ministero degli Esteri Zamir Kabulov. "Tutte le considerazioni sono state riferite ai vertici della Russia. Siamo in attesa di una decisione", ha aggiunto il diplomatico. La Russia, ha aggiunto Kabulov, ha invitato un delegazione dei Talebani, al potere in Afghanistan, a partecipare al Forum economico internazionale di San Pietroburgo, in programma il mese prossimo. 

Raid russi uccidono 7 persone e ne feriscono 15 nell'ultimo giorno

Gli attacchi russi di ieri contro l’Ucraina hanno ucciso sette persone e ne hanno ferite almeno 15. Lo hanno riferito i funzionari regionali delle oblast colpite dai raid di Mosca. Nella regione di Kharkiv, un attacco aereo russo contro Bohuslavka, nel distretto di Izium, ha ucciso una donna, ha detto il governatore Oleh Syniehubov. Altre due donne, un uomo e due ragazzi di 13 e 9 anni sono rimasti feriti. Secondo il rapporto del governatore, una persona è stata uccisa e tre ferite in altre zone della regione.

Nell'oblast di Dnipropetrovsk , una donna di 69 anni è rimasta ferita in un attacco russo contro Nikopol, ha detto il governatore Serhii Lysak. Gli attacchi russi contro l'oblast di Donetsk hanno ucciso due civili ad Antonivka, uno a Krasnohorivka, uno a Chasiv Yar e uno a Siversk, ha detto il governatore Vadym Filashkin. Un civile ad Antonivka, uno a Krasnohorivka e uno a Chasiv Yar sono rimasti feriti.

Gli attacchi contro l'oblast di Kherson hanno ferito tre persone, ha riferito il governatore Oleksandr Prokudin. Diversi edifici, compreso un punto di assistenza umanitaria, sono stati danneggiati. Anche le oblast di Chernihiv, Luhansk, Mykolaiv, Zaporizhzhia e Sumy sono state attaccate, ma non sono state riportate vittime.

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Tajani: "Veto di Budapest ai fondi Ue per Kiev? Siamo contrari"

"La nostra posizione è contro il blocco, vogliamo avanzare". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al suo arrivo al Consiglio Ue Esteri rispondendo a una domanda sul veto dell'Ungheria ai finanziamenti per la consegna di armi all'Ucraina. Da mesi Budapest sta bloccando la creazione del Fondo di assistenza per l'Ucraina - nel quadro della European Peace Facility - che dovrebbe aiutare l'Ue a finanziare la consegna di armi a Kiev. Il 18 marzo i Ventisette avevano deciso di allocare 5 miliardi di euro al Fondo di assistenza per l'Ucraina per l'intero 2024, a cui si aggiungono 2,7 miliardi extra dai proventi degli attivi russi immobilizzati per le sanzioni. 

G7, Lindner: "Accordo per il sostegno all'Ucraina anche nel 2025"

Il G7 ha raggiunto un accordo con "l'obiettivo di sostenere l'Ucraina anche nel 2025". Così il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner, sabato a margine del vertice finanziario a Stresa, aggiungendo che comunque c'è "ancora molto lavoro da fare per trovare misure adatte e strumenti concreti".

Servizi ucraini, colpito un deposito petrolifero russo a Livni

Durante la notte droni dell'intelligence militare ucraina (Gur) hanno attaccato un deposito petrolifero di Livni nella regione russa di Oryol, riferisce Unian citando fonti dei servizi di Kiev. Un interlocutore delle Forze di sicurezza ha confermato che le esplosioni nel deposito petrolifero di Livni sono state opera dei droni Gur. 

Crosetto: "Da Macron parole che creano panne montate"

"In alcuni momenti, alcuni leader, soprattutto sotto elezioni, penso a Macron, parlano delle loro idee senza averle confrontate e poi si creano queste panne montate dalle quali è poi difficile uscire. Noi dovremmo essere compatti. Noi e la Nato abbiamo dato dei caveat chiari, e mai nessuno ha pensato di intervenire" nella guerra in Ucraina. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a SkyTg24 Live in Milano sull'ipotesi di intervento di truppe della Nato in Ucraina.

Crosetto: "Se la Russia mai arrivasse a Kiev saremmo sull'orlo della terza guerra mondiale"

Nel conflitto in Ucraina "nessuno ha una visione condivisa, e si ha una tempistica surreale, ci comportiamo come se nulla fosse cambiato, in certi momenti, alcuni leader, soprattutto quando ci sono le elezioni, e penso a Macron, parlano delle loro idee senza averle confrontate, e alla fine si creano panne montate da cui è difficile uscire, e danno poca credibilità, noi dovremmo essere compatti: o difendo la pace o apro alla forza". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenuto a 'Sky TG24 Live In'

"Noi aiutavamo un popolo a difendersi per ripristinare i confini, questo è l'obiettivo in cui ci siamo mossi in Ucraina e vorrei fosse fatto in modo compatto, cadono bombe in continuazione, ormai siamo assuefatti, ma chi abita là ogni giorno riceve attacchi: 10mila granate al giorno  - ha aggiunto Crosetto -. A Kharkiv i russi stanno tentando di sfondare per conquistare l'Ucraina e se mai alla Russia riuscisse il tentativo, se mai arrivasse a Kiev allora sì, noi saremmo nel pericolo maggiore, saremo sull'orlo di una terza guerra mondiale perché ci sono nazioni europee che fanno parte della Nato e mai potrebbero accettare la Russia ai loro confini". 

Meloni: "Stoltenberg? Bisogna essere prudenti, ma la Nato mantenga fermezza"

"Fermo restando che ci sono incognite, ritengo controproducente il racconto allarmante di una Europa sull'orlo di un conflitto ampio, irresponsabile chi alimenta questo racconto". Lo dice Giorgia Meloni, ospite ieri di In mezz'ora su Rai 3. "La deterrenza è l'unico rimedio, se si parla di via diplomatica è perché finora si è mantenuto equilibrio tra le forze", dice ricordando il motto latino 'se vuoi pace prepara la guerra'. Poi sulle parole di Stoltenberg dice: "Credo che bisogna essere prudenti, ma credo pure che sia giusto che la Nato mantenga la sua fermezza".

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, infatti, invita gli alleati che forniscono armi all'Ucraina a porre fine al divieto di utilizzarle per colpire obiettivi militari in Russia. L'Economist, che sabato ha intervistato Stoltenberg, che scrive che "il chiaro obiettivo" del segretario generale della Nato, "anche se non indicato", sarebbe "la politica del presidente americano Joe Biden riguardo il controllo di ciò che l'Ucraina può e non può attaccare con i sistemi forniti dagli Usa". "E' giunto il momento per gli alleati di valutare se non sia il caso di revocare alcune delle restrizioni sull'uso degli armamenti che hanno donato all'Ucraina perché, soprattutto ora che molti combattimenti sono in corso a Kharkiv, vicino al confine - afferma Stoltenberg nel video dell'intervista pubblicato sul canale X dell'Economist - negare all'Ucraina la possibilità di utilizzare queste armi contro obiettivi militari legittimi in territorio russo rende molto difficile la difesa". "Questa è una guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina - ripete - L'Ucraina ha il diritto di difendersi e questo include anche colpire obiettivi in territorio russo".

Meloni: "Se la Russia volesse la pace non avrebbe mosso la guerra"

"Se la Russia volesse la pace non avrebbe mosso la guerra". Così Giorgia Meloni, ospite di 'Giù la maschera' su Rai Radio 1, commentando le aperture di Putin sugli accordi di Istanbul. "I dati dicono che il 24 febbraio del 2023, dopo un anno di guerra ha avuto più perdite di quanto ne ha avute l'Italia nella seconda guerra mondiale. Quella che doveva essere una guerra lampo non si è rivelata tale". Quella di Putin "è una guerra imperialista. Oggi si ricomincia a parlare di tavoli diplomatici grazie a chi ha sostenuto l'Ucraina, contro questo tentativo imperialista". "La trattativa si può fare se c'è uno stallo", avverte Meloni, ricordando la necessità di continuare ad appoggiare Kiev.

Tajani: "Le armi italiane non possono colpire la Russia"

"Tutto il materiale militare italiano non può essere usato al di fuori dei confini dell'Ucraina. Quindi sarà anche nostra responsabilità verificare con gli ucraini dove si usano le nostre armi, non c'è possibilità di usarle nel territorio russo". Lo ha detto il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani arrivando al Consiglio Affari Esteri. "Noi difendiamo l'indipendenza dell'Ucraina, sosteniamo l'Ucraina, il nostro obiettivo è la pace", ha aggiunto. 

Kyiv Independent: "Il governo spagnolo è pronto ad annunciare un nuovo pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina del valore di 1,13 miliardi di euro"

La Lituania: "Mosca pensa ad attentati dentro Paesi Nato"

"Sappiamo che la Russia vuole organizzare attentati terroristici all'interno di Paesi Nato: si reagisce aiutando l'Ucraina a vincere la guerra, questo è il modo di fermare la Russia, abbandonando la nostra paura di reagire contro Mosca". Lo ha detto il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis arrivando al Consiglio Esteri Ue. 

Ucraina, ministro della Repubblica Ceca: "Le prime munizioni verranno consegnate a giugno"

La Repubblica Ceca sta "lavorando" per concludere gli acquisti di munizioni destinate all'Ucraina nell'ambito dell'iniziativa lanciata da Praga e "penso" che le prime "saranno fisicamente sul territorio ucraino in giugno, affinché si possano difendere dall'invasione russa". Lo dice il ministro degli Esteri ceco Jan Lipavsky, a Bruxelles a margine del Consiglio Esteri.

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