Guerra Israele-Hamas, Israele: "L'Aja non ci fermerà nella guerra ad Hamas"

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Israele non sarà scoraggiato nella sua guerra ad Hamas dalla decisione che prenderà domani la Corte di giustizia dell'Aja. Dopo i 16 morti in un attacco avvenuto sul quartiere Al-Daraj della città, il portavoce dell'agenzia di protezione civile di Gaza ha confermato che è stata colpita la casa di una famiglia. Bassal ha poi riferito che altre 10 persone sono morte in un secondo attacco contro una moschea. Spagna, Norvegia e Irlanda annunciano che riconosceranno lo Stato palestinese dal 28 maggio

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Austin a Gallant: "Urgente aumentare aiuti a Gaza attraverso tutti i valichi"

Il capo del Pentagono Lloyd Austin ha avuto un colloquio telefonico con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, durante il quale ha sottolineato ''la necessità urgente di aumentare l'assistenza umanitaria a Gaza attraverso tutti i valichi disponibili". Lo rende noto il Maggiore Generale Pat Ryder, portavoce del Pentagono, in una nota. Austin ha anche chiesto a Israele di concludere i colloqui con l'Egitto per riaprire il valico di Rafah e riprendere il flusso di aiuti dall'Egitto attraverso Kerem Shalom. Austin, ha aggiunto Ryder, ''ha anche sostenuto la necessità di creare un meccanismo efficace per risolvere le difficoltà esistenti tra le operazioni umanitarie e quelle militari all'interno di Gaza''.

Gabinetto di guerra Israele: "Continuare negoziati per rilascio ostaggi"

Il gabinetto di guerra israeliano ha approvato delle nuove linee guida per i negoziatori, chiedendo loro di rilanciare i colloqui per ottenere il rilascio degli ostaggi in cambio di una tregua nella Striscia di Gaza. Lo riporta il portale di notizie Walla, riferendo delle decisioni prese durante una riunione notturna che si è tenuta dopo la diffusione di un video che ha mostrato le immagini drammatiche del rapimento dalla base di Nahal Oz di cinque soldatesse israeliane per mano di Hamas il 7 ottobre.


Media, "Egitto al lavoro per rilanciare negoziati"

I mediatori egiziani stanno sondando il terreno per vedere se riescono a riavviare i negoziati indiretti tra Israele e Hamas per raggiungere un accordo sugli ostaggi. Lo ha riferito il quotidiano arabo filo-Qatar al-Araby al-Jadeed, che cita una fonte egiziana vicina al Cairo, secondo cui sarebbero in corso contatti con "tutte le parti attive". Poche ore fa, il gabinetto di guerra israeliano ha dato il via libera ai negoziatori per continuare i colloqui volti a raggiungere un accordo, nonostante la mancanza di progressi nelle ultime settimane e gli attriti tra Israele ed Egitto.


Hamas, "video delle soldatesse rapite è stato manipolato"

Il video che mostra cinque soldatesse israeliane rapite da Hamas il 7 ottobre "è stato manipolato e l'autenticità di ciò che contiene non può essere confermata". A sostenerlo è Hamas che in una dichiarazione rilanciata da Al Jazeera ha affermato che "le donne soldato sono state trattate secondo l'etica della nostra resistenza e non è stato dimostrato alcun maltrattamento nei confronti dei soldati in questa unità". Secondo il gruppo, la clip fa parte della promozione di Israele di "narrazioni falsificate". Nel video, una delle frasi ripetute dai miliziani alle donne è "cani, vi schiacceremo tutti" e ancora "siete belle sioniste". 

Usa, Israele non blocchi fondi per riconoscimento Palestina

Gli Stati Uniti hanno avvertito Israele di non bloccare i fondi destinati ai palestinesi come forma di ritorsione per il riconoscimento della Palestina da parte di alcuni Paesi europei. "E' sbagliato trattenere i fondi che forniscono beni e servizi di base a persone innocenti", ha sottolineato il funzionario dell'amministrazione. 

Usa tratta con Ue per gestione valico di Rafah

L'amministrazione Biden è in trattative con un'organizzazione della Ue per garantire l'apertura del valico di frontiera di Rafah a Gaza dopo l'offensiva israeliana. Lo rivela Politico citando due fonti, tra cui un alto dirigente dell'amministrazione Usa. Per superare il braccio di ferro tra Israele ed Egitto, Washington propone di coinvolgere una terza parte neutrale: la missione di assistenza alle frontiere dell'Unione europea al valico di Rafah. L'organizzazione precedentemente operava al confine di Gaza, ma ha sospeso le sue operazioni nel 2007 dopo che Hamas ha preso il controllo della Striscia. 

Usa, capo della polizia Ucla rimosso dopo gli incidenti alle proteste

Il capo della polizia della UCLA, John Thomas, è stato rimosso dal suo incarico e riassegnato ad un altro dopo le forte critiche sulla gestione delle violenze durante le proteste pro-Gaza nel campus. Lo riferisce il Los Angeles Times. Sugli incidenti, durante i quali alcuni manifesanti hanno attaccato per svariate ore una tendopoli pro-palestinese senza che la polizia intervenisse o effettuasse arresti, è stata aperta un'indagine. Nelle settimane successive, Thomas era stato attaccato sia dall'Ucla che da alcuni funzionari delle forze dell'ordine esterne, per la mancanza di pianificazione, coordinamento e comunicazione adeguata che garantissero la sicurezza degli studenti. Al suo posto è stato nominato capo della polizia ad interim il capitano Gawin Gibson.

'Stop guerra a Gaza', a Palermo occupata la facoltà di Lettere

Una cinquantina di studenti ha occupato a Palermo l'edificio 12 dell'Università, in viale delle Scienze, sede della facoltà di Lettere e Filosofia prima che intervenisse la riforma dell'Ateneo. Lo rendono noto gli studenti del dipartimento di Scienze umanistiche, che nel corso di un'assemblea pomeridiana hanno deciso l'iniziativa per protestare contro quello che definiscono "uno scontro a senso unico nella Striscia di Gaza", "a sostegno del popolo palestinese e per chiedere l'immediato cessate il fuoco". "Crediamo - spiega Giovanni Castronovo, studente di Lettere - che non si possa restare indifferenti di fronte alla tragedia che si sta consumando a poche centinaia di chilometri da noi. Ci sentiamo direttamente coinvolti nel conflitto e non possiamo accettare l'idea di voltarci dall'altra parte. Nel nostro Ateneo nei giorni e nelle settimane seguenti sarà necessario dedicare momenti di dibattito e di approfondimento sulla guerra tra Israele e Palestina, che coinvolgano non soltanto la comunità studentesca, ma la comunità accademica tutta". 

Madrid, confini della Palestina da definire dopo riconoscimento

La definizione dei confini dello Stato palestinese è una questione che si può affrontare "in una conferenza di pace", successivamente all'atto di riconoscimento da parte delle altre nazioni: lo ha sostenuto il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, intervistato in serata da radio Cadena Ser. "Si può fare un riconoscimento senza avere una definizione dei confini", ha osservato il ministro. "Nell'Ue c'è un consenso chiaro sull'idea di fare riferimento ai confini del 1967. Ma ora non è il momento. Di tutto ciò vorremmo che si parli in una conferenza di pace", ha aggiunto. 

Israele riunisce il gabinetto di guerra dopo video soldatesse

Israele ha convocato il gabinetto di guerra dopo la diffusione da parte delle famiglie degli ostaggi di un drammatico video del rapimento da parte di Hamas di alcune soldatesse nell'attacco del 7 ottobre. Lo riferiscono i media israeliani, spiegando che si tratta di un tentativo di capire come riavviare i negoziati indiretti con Hamas per una tregua e il rilascio degli ostaggi ancora trattenuti a Gaza. All'incontro saranno presenti i membri del team negoziale, guidato dal capo del Mossad David Barnea e dal maggiore generale Nitzan Alon, responsabile dell'intelligence sui rapiti, che forniranno idee per riavviare i negoziati, riferisce Haaretz che cita fonti diplomatiche secondo cui si tratta di un incontro "critico" che potrebbe determinare se è possibile fare passi avanti per un'intesa. 

La Colombia aprirà un ambasciata per la Palestina a Ramallah

Il presidente colombiano Gustavo Petro ha incaricato oggi il suo ministro degli Esteri, Luis Gilberto Murillo, di avviare le procedure per l'apertura di un'ambasciata presso la Palestina nella città di Ramallah. La decisione, ha spiegato Murillo, permetterà di completare la formalizzazione delle relazioni bilaterali tra i due Paesi dopo il riconoscimento ufficiale della Palestina deciso l'8 agosto 2018. Il capo della diplomazia colombiana ha precisato che questa misura è stata presa coerentemente con la posizione che la Colombia ha assunto fin dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas. Il presidente Petro, ha ancora detto, "è stato tra i primi ad avvertire che a Gaza era in corso un genocidio, pur condannando anche le azioni di Hamas". La Colombia, per decisione del capo dello Stato, ha rotto le relazioni con Israele l'1 maggio scorso.

Netanyahu, scioccato da video soldatesse: "Faremo di tutto"

"Sono scioccato dal video che documenta il rapimento delle nostre care soldatesse. Continueremo a fare di tutto per riportarle a casa". Lo scrive su X il premier israeliano Benyamin Netanyahu. "La brutalità dei terroristi di Hamas non fa che rafforzare la mia determinazione a lottare con tutte le mie forze fino all'eliminazione di Hamas, per garantire che ciò che abbiamo visto stasera non accada mai più", aggiunge il premier.

Austin a Gallant: "Sconfitta di Hamas è interesse condiviso"

Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha parlato con il suo omologo israeliano Yoav Gallant della necessità di un "meccanismo efficace" per coordinare le operazioni umanitarie e militari nella Striscia di Gaza "ha riconosciuto un interesse condiviso nella sconfitta duratura di Hamas e nel rilascio urgente di tutti gli ostaggi", afferma il Pentagono. Austin ha sottolineato il "forte sostegno a Israele" da parte dell'amministrazione Biden e "ha ribadito le forti obiezioni degli Stati Uniti alla scandalosa richiesta del procuratore della Corte penale internazionale di mandati di arresto contro i leader israeliani", secondo un comunicato Usa citato da media americani e dello Stato ebraico. Austin ha anche chiesto a Israele di lavorare per aumentare la quantità di aiuti che entrano nell'enclave palestinese. I due responsabili della Difesa hanno quindi "discusso del modo migliore per sconfiggere i rimanenti di Hamas a Rafah riducendo al minimo i danni ai civili", aggiunge la dichiarazione del Pentagono.

Nuove linee guida Israele per negoziati con Hamas

Il gabinetto di guerra di Israele ha approvato all'unanimità nuove linee guida per i suoi negoziatori nel tentativo di rilanciare i colloqui su un accordo di tregua con Hamas, secondo il sito web di notizie israeliano Walla. Da parte sua l'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha affermato solo che nella sua ultima riunione di ieri sera il gabinetto di guerra dello Stato ebraico ha ordinato alla sua squadra "di continuare i negoziati per la restituzione degli ostaggi" israeliani ancora nella Striscia di Gaza. 

8 morti in raid Israele su campo profughi Nuseirat

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che otto persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che stanotte ha colpito una casa del campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. La maggior parte delle vittime sono donne e bambini, specifica la Wafa. E il bilancio potrebbe aumentare, riferiscono fonti mediche locali. Dal 7 ottobre nell'enclave palestinese ci sono stati almeno 35.709 morti e 79.990 feriti, secondo il Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas. 

Gaza, 16 morti in raid di Israele su centro città

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che 16 persone tra cui 10 bambini sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che stanotte ha colpito il quartiere centrale Daraj della città di Gaza. Secondo l'emittente araba Al Jazeera il raid ha colpito la locale moschea di Fatima, che ospita anche una scuola coranica. Le vittime sarebbero sfollati che avevano trovato rifugio nella struttura, che avrebbe subito ingenti danni nell'attacco di stanotte. 

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