Presidente Georgia pone veto su legge agenti stranieri: "Leader Ue vengano a Tbilisi"

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Salomè Zurabishvili in un'intervista ha invitato i leader dell'Unione europea, e in particolare il presidente francese, Emmanuel Macron, a visitare la Capitale georgiana per "portare definitivamente il Caucaso fuori dall'influenza russa" dopo che ieri ha posto il veto al provvedimento controverso

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Dopo settimane di proteste in piazza e in Parlamento e gli avvertimenti di Bruxelles, a Tiblisi si sfiora lo strappo istituzionale sulla cosiddetta legge bavaglio, approvata in via definitiva in quattro giorni fa dal Parlamento. La presidente della Georgia Salomè Zourabichvili ha infatti posto il veto a questo provvedimento controverso, grazie al quale le organizzazioni della società civile, i media e le ong che ricevono più del 20% delle loro entrate dall'estero saranno obbligati a registrarsi come "organizzazioni che servono gli interessi di una potenza straniera. Dopo aver posto il veto Zurabishvili ha invitato i leader dell'Unione europea, e in particolare il presidente francese, Emmanuel Macron, a venire a Tbilisi - la Capitale - per "portare definitivamente il Caucaso fuori dall'influenza russa". "Che vengano!", ha esclamato  Zurabishvili, intervistata dal domenicale francese Dimanche Tribune, riferendosi ai dirigenti dei Paesi europei.

La promessa di Macron

Poi ha continuato: "Macron mi ha promesso, praticamente dalla mia elezione nel 2018, che sarebbe venuto. È bene che si faccia vedere prima della campagna elettorale di settembre (per le elezioni legislative georgiane, ndr). "Che la Francia non sia presente è un'aberrazione", ha aggiunto la presidente filo-europea, in conflitto aperto con il governo, espressione del partito Sogno Georgiano. "Ho scritto al presidente Macron e lo aspetto per la Festa dell'Indipendenza della Georgia, il 26 maggio", ha aggiunto la leader georgiana.

"Un ostacolo sul nostro cammino europeo"

"Questa legge è russa nella sua essenza e nel suo spirito. Contraddice la nostra Costituzione e tutte le norme europee, quindi rappresenta un ostacolo sul nostro cammino europeo. Questo veto è giuridicamente corretto: è un testo che non è soggetto ad alcuna modifica o miglioramento, quindi il veto è molto semplice. Questa legge deve essere abrogata": con queste parole, come riporta la Tass, ieri la presidente della Giorgia ha spiegato le ragioni che l'hanno spinta a porre il suo veto alla legge approvata dal parlamento di Tiblisi.

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