Nuova Zelanda, incoronata la buona Regina Maori: Nga Wai ha 27 anni
MondoLa cerimonia di incoronazione si è svolta prima dei funerali del padre, celebrati giovedì. La nuova sovrana è considerata una promessa del movimento di resistenza del popolo indigeno
La chiamano la “nuova alba”, ha 27 anni ed è la seconda regina Maori ad essere incoronata in Nuova Zelanda. Nga Wai Hono i te po Paki ha ereditato il trono del padre giovedì, in una solenne cerimonia che si è svolta poco prima dei funerali del re Tuheitia Pootatau Te Wherowhero VII, morto venerdì scorso.
Una speranza per i diritti dei Maori
La decisione del consiglio consultivo del movimento di resistenza Kiingitanga, che si oppone alla colonizzazione del territorio neozelandese, non era scontata: la successione del titolo non è ereditaria. Inoltre, come ha detto a The Guardian l'avvocata per i diritti dei Maori Te Tiriti o Waitangi Annette Sykes, vale la pena osservare che il consiglio, composto da 12 anziani capi tribù, ha designato una donna giovane alla guida del movimento.
“È un'ispirazione, la rivitalizzazione e il recupero della nostra lingua è stato un viaggio di 40 anni per la maggior parte di noi e lei ne è l'emblema, è la sua prima lingua e la parla con facilità - ha detto Sykes. - Il benessere politico, economico e sociale del nostro popolo è al centro dei suoi obiettivi e per molti versi è come sua nonna, che era adorata dalla nazione”.
Chi è la giovane regina
Il Kiingitanga riveste un ruolo importante nella società neozelandese: si tratta di una forza di opposizione e di rappresentanza che controlla che le politiche governative non ledano i diritti dei Maori. Fondato nel 1858, nasce come un movimento di resistenza impegnato nel preservare la cultura e la terra del gruppo indigeno. Il monarca, però, non ha mandato legale sul territorio della Nuova Zelanda, ma ha un ruolo perlopiù cerimoniale.
Nga Wai Hono i te Po Paki, in quanto regina, è considerata anche la capa suprema di diverse tribù. Ha un master in studi culturali Maori presso l'Università di Waikato, ed è considerata una grande fautrice della causa del Kiingitanga. Durante un incontro con l’allora Principe Carlo a Londra nel 2022 aveva affermato di aver intrapreso il viaggio per onorare i suoi antenati e favorire la riflessione sulla brutalità della colonizzazione in Nuova Zelanda. “Sarò onesta – aveva detto - il mio desiderio più grande è che tutta la terra Maori venga restituita ai Maori”.