"Sulla scelta adottata dai catalani hanno influito molti fattori" ha detto Salvador Illa, leader socialista catalano, "e uno di questi sono, senza dubbio, le politiche applicate dal governo spagnolo e dal presidente Pedro Sánchez". Illa ha poi aggiunto che "nessun catalano rimarrà escluso da questa nuova tappa che apriamo oggi"
In Catalogna, con il candidato a governatore Salvador Illa, i socialisti di Sanchez vincono e diventano, di lunghezza, la prima forza politica, superando il partito indipendentista Junts per Catalogna. Resta, però, l'incertezza sulle possibili alleanze per governare. I partiti a favore dell'indipendenza hanno perso la maggioranza nel Parlamento catalano, per la prima volta da tredici anni. "I catalani hanno deciso che spetta al Partito dei Socialisti della Catalogna (Psc) guidare una nuova tappa. Mi assumo questa responsabilità e non appena sarà costituito il Parlamento esprimerò la mia disponibilità a presiedere il governo" ha annunciato Salvador Illa, commentando i risultati elettorali. "Sulla scelta adottata dai catalani hanno influito molti fattori" ha proseguito il leader socialista catalano, "e uno di questi sono, senza dubbio, le politiche applicate dal governo spagnolo e dal presidente Pedro Sánchez". Illa ha poi aggiunto che "nessun catalano rimarrà escluso da questa nuova tappa che apriamo oggi".
La situazione nel 2021
A scrutinio praticamente concluso, Junts con Esquerra Republicana de Catalunya del governatore uscente Pere Aragones, e l'anticapitalista Cup ottengono complessivamente 59 seggi dei 135 della camera catalana, distanti dalla maggioranza assoluta di 68 scranni. E per una maggioranza indipendentista non sono sufficienti nemmeno i 2 seggi ottenuti dal partito anti islamista e secessionista Aliança Catalana, al suo esordio alla Generalitat. Il Psc di Salvador Illa ha ottenuto 42 seggi. I tre partiti indipendentisti nelle precedenti elezioni del 2021 avevano ottenuto 74 scanni. Il Partito Popolare si attesta come quarta forza politica con 14 seggi, davanti all'ultradestra Vox, con 11, e ai Comuns dell'ex sindaca di Barcellona Ada colau, con 6 scranni.
Le alleanze che si profilano
Negli scenari di possibili alleanze di governo, la più probabile, secondo tutti gli analisti è un'intesa tripartita fra Psc-Erc e i Comuns Esquerra repubblicana potrebbe lasciare definitivamente alle spalle il blocco indipendentista, rafforzando l'intesa con i socialisti, di cui è interlocutore privilegiato anche del governo progressista Psoe-Sumar.
leggi anche
Elezioni in Catalogna, 8 i candidati alle presidenziali: lo scenario
La linea di Sanchez
Il voto si è svolto sei anni dopo che Puigdemont aveva guidato una candidatura all'indipendenza nel 2017, che ha innescato la peggiore crisi politica in Spagna degli ultimi decenni. Guidato da Salvador Illa, ministro della Sanità spagnolo durante la pandemia, il partito socialista catalano ha conquistato nove seggi in più rispetto alle precedenti elezioni del 2021. Salutando il risultato come "storico" in un post su X, Sanchez ha detto che segnerà l'inizio di "una nuova era in Catalogna". Si tratta, infatti, di una vittoria importante per Sanchez, che voleva dimostrare che la sua politica di disinnesco delle tensioni innescate dalla crisi catalana aveva funzionato, riducendo in definitiva il sentimento pro-indipendenza in questa ricca regione nord-orientale di otto milioni di persone.