Spagna, la socialista Armengol eletta presidente Congresso. Si va verso governo Sanchez

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I catalani di Junts e Erc hanno assicurato che l'accordo raggiunto si limita solo alla presidenza del Congresso. Secondo fonti di Junts, l'intesa prevede il via libera dei socialisti all'uso del catalano e di lingue diverse dallo spagnolo al Congresso, commissioni investigative nell'uso del programma Pegasus per spiare gli indipendentisti e la creazione di un commissione d'inchiesta sugli attentati di Barcellona e Cambrils del 17 agosto

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Colpo politico importante in Spagna per Pedro Sanchez. Il Psoe ha infatti eletto la sua candidata alla presidenza del Congresso, ottenendo un primo passo per mantenere la guida del governo. La socialista Francina Armengol è stata eletta con una maggioranza assoluta di 178 voti alla guida del Congresso dei Deputati grazie all'accordo con le forze progressiste e un patto con i partiti catalani di Esquerra Republicana e Junts.

La votazione

Armengol ha prevalso sul candidato del Partito popolare, Cuca Gamarra, che ha ottenuto solo 139 voti (PP, Coalizione delle Isole Canarie e dell'Unione del Popolo Navarro) mentre Vox ha deciso di votare il proprio candidato dopo il rifiuto dei Popolari di assegnare al partito di estrema destra un posto nell'ufficio di presidenza della Camera.

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Gli accordi alla base dell'intesa

I catalani di Junts e Erc hanno assicurato che l'accordo raggiunto sul nome di Armengol si limita solo alla presidenza del Congresso e che le trattative per la formazione del nuovo governo avranno bisogno di un altro negoziato. Tuttavia il voto di oggi è un primo passaggio che facilita l'inizio del dialogo per formare un nuovo esecutivo di coalizione a guida Sanchez. Una vittoria del PP, dicono o media spagnoli, avrebbe quasi certamente portato a una ripetizione delle elezioni. I separatisti catalani hanno tenuto in sospeso la loro decisione fino all'ultimo, con una riunione fiume della direzione del partito di Carl Puigdemont, finita pochi minuti prima della seduta decisiva. La trattativa ha poi avuto una accelerazione in mattinata, quando i socialisti hanno accettato alcune delle richieste per ottenere il sostegno a Armengol. Secondo fonti di Junts, l'intesa prevede il via libera dei socialisti ai tre punti su cui i partiti catalani avevano insistito per tutta la scorsa legislatura: l'uso del catalano e di lingue diverse dallo spagnolo al Congresso, commissioni investigative nell'uso del programma Pegasus per spiare gli indipendentisti e la creazione di un commissione d'inchiesta sugli attentati di Barcellona e Cambrils del 17 agosto. Anche i Repubblicani di Erc hanno dato l'ok con gli stessi impegni, chiedendo (e ottenendo, secondo la loro interpretazione) anche la "de-giudizializzazione" del "conflitto politico" in Catalogna attraverso i "necessari canali legali".

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