
Chi è Alberto Núñez Feijóo, leader Pp: ha vinto elezioni in Spagna, ma forse non governerà
Il Partito popolare è risultato la prima forza dopo le elezioni spagnole del 23 luglio 2023 ma, anche considerando gli alleati di Vox, non ha la maggioranza assoluta dei seggi. Il leader: “Come candidato del partito più votato, credo che il mio dovere sia aprire il dialogo e cercare di governare il nostro Paese”. Ecco chi è il senatore 61enne, ex governatore galiziano, che ora sogna la Moncloa

Il suo partito ha vinto le elezioni in Spagna, ma lui rischia di non riuscire a governare. È Alberto Núñez Feijóo, leader del Partito popolare. Il Pp è la prima forza spagnola con 136 seggi, ma anche con gli alleati di Vox non raggiunge la soglia dei 176 seggi necessari per avere la maggioranza assoluta. Feijóo ha comunque annunciato che ci proverà. Ecco chi è
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Alberto Núñez Feijóo, candidato premier del Partito popolare spagnolo che ha vinto le elezioni, è un senatore 61enne. Nato il 10 settembre 1961 in un piccolo paesino della Galizia, nella Spagna rurale profonda, da giovane voleva fare il giudice ma ora sogna la Moncloa e la poltrona da premier
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Feijóo è arrivato alle elezioni di domenica 23 luglio 2023 dopo 15 mesi al timone del Pp. Prima è stato un leader territoriale, con quattro mandati consecutivi da governatore galiziano (2009-2022). Ha alle spalle, quindi, un percorso da navigato amministratore locale ma, dicono gli esperti, negli anni è stato anche in grado di influire sugli equilibri politici centrali, sempre con toni pacati e senza strepiti
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Il suo percorso subisce una virata improvvisa nel febbraio del 2022, quando i popolari chiedono a gran voce la sua discesa in campo nazionale per mettere ordine in un partito a rischio implosione. Feijóo accetta: il suo obiettivo, dice, è quello di riportare il Partido Popular, fiaccato da tanti scandali giudiziari, ai fasti dei tempi migliori, quelli dei governi di José María Aznar e di un altro galiziano doc come Mariano Rajoy. "Siamo qui per offrire affidabilità, maturità, senso di Stato e una direzione chiara", diceva allora Feijóo
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Durante la campagna elettorale per queste elezioni, la promessa regina di Feijóo è stata quella di "abrogare il sanchismo", come le opposizioni definiscono lo stile e l'azione di governo del suo rivale socialista Pedro Sánchez: un misto, a loro dire, di decisionismo, cinismo, e arroganza. Alla fine, il Pp è riuscito a superare il Psoe ma non con i numeri schiaccianti che si aspettava: il partito di Sánchez è la seconda forza del Paese, con 122 seggi
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Nonostante il blocco di destra non abbia la maggioranza assoluta, Alberto Núñez Feijóo ha assicurato che proverà a governare. “Come candidato del partito più votato, credo che il mio dovere sia aprire il dialogo, guidare questo dialogo e cercare di governare il nostro Paese. Il nostro dovere è evitare un periodo di incertezze. Chiedo formalmente che nessuno abbia di nuovo la tentazione di bloccare la Spagna", ha detto quando i risultati delle consultazioni erano ormai definitivi

Dopo questo voto, comunque, Feijóo - che da ragazzo aveva votato Felipe González, storico premier socialista - avrà bisogno del sostegno almeno degli ultraconservatori Vox, la cui linea è molto distante da quella "moderata" e "serena" di cui lui si dice promotore. Poco prima delle elezioni, al riguardo è stato chiarissimo: "Di Vox non condivido la visione dello Stato delle autonomie, né la sua visione del cambiamento climatico, né la sua visione della violenza sessista, né il suo modo di affrontare le polemiche" (nella foto, l'esultanza di Feijóo dopo la vittoria)

Per quanto riguarda i suoi avversari, hanno detto di non fidarsi di lui. "Io lo conosco bene, è un grande avversario ma non ha scrupoli a mentire", ha detto la corregionale Yolanda Díaz, leader della sinistra alternativa di Sumar. In alcuni video prima delle elezioni, poi, il partito socialista lo ha punzecchiato per il fatto che non sa parlare inglese

Per attaccarlo, i rivali hanno più volte rievocato anche una sua conoscenza controversa del passato, risalente agli anni '90: quella con Marcial Dorado, successivamente condannato per narcotraffico. Feijóo ha sempre detto che all'epoca "non c'era Google, non c'era internet" e non era possibile scoprire al volo l’identità dell’uomo. Poco prima del voto, poi, ha ammesso che ai tempi di quella foto era al corrente che fosse non un trafficante di droga ma "un contrabbandiere di sigarette"
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