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Guerra Gaza, Hamas: "Colloqui finiti, Israele è tornato indietro"

©Ansa

L'Idf sta continuando ad operare nella parte orientale di Rafah. Intanto gli Stati Uniti hanno sospeso la consegna di armi dopo la mancata risposta alle "preoccupazioni" di Washington in merito all'annunciata offensiva proprio su Rafah. Almeno sette persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un attacco aereo israeliano che stanotte ha colpito una casa nella città di Gaza

LIVE

Oms, carburante solo per tre giorni per gli ospedali di Gaza sud

"Siamo profondamente preoccupati per l'aumento delle attività militari di Israele a Rafah, dove la maggior parte della popolazione di Gaza è fuggita per mettersi in salvo. Si stima che tra le 30 mila e le 40 mila persone abbiano lasciato Rafah per Khan Younis e Deir al-Balah, ma più di 1,4 milioni di persone rimangono a rischio a Rafah, inclusi 600 mila bambini". È quanto ha affermato il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in una conferenza stampa. "Uno dei tre ospedali di Rafah ha già dovuto chiudere. I suoi pazienti si sono trasferiti altrove e il personale ospedaliero sta rimuovendo le scorte e alcune attrezzature per salvaguardarli", ha aggiunto Tedros Adhanom Ghebreyesus. "Il carburante che ci aspettavamo fosse consentito oggi non è stato consentito, il che significa che abbiamo carburante sufficiente solo per gestire i servizi sanitari nel sud per altri tre giorni. È urgentemente necessario un cessate il fuoco per il bene dell'umanità", ha concluso il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. 

Mo: Gallant nel nord di Israele, 'estate potrebbe essere calda'

"Potrebbe essere un'estate calda". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, lasciando intendere - in un colloquio con i riservisti della 91ma divisione nel nord di Israele - la possibilità di un'escalation con Hezbollah.

"Abbiamo allontanato significativamente Hezbollah dalle linee di contatto, ma questo non significa che sia scomparso", ha affermato Gallant, citato dal Times of Israel. "Sono determinato a riportare i residenti alle loro case sani e salvi", ha aggiunto Gallant che ha poi esortato i militari a prepararsi per le "prossime missioni" dato che "questa potrebbe essere un'estate calda"

Hamas, colloqui chiusi.Netanyahu torna a punto partenza

Un alto funzionario di Hamas ha accusato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di aver riportato al punto di partenza i negoziati per il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza, lo scrive Haaretz. Il funzionario ha dichiarato al quotidiano del Qatar The New Arab che Netanyahu ha fatto questo per guadagnare tempo. "Le famiglie degli ostaggi devono sapere che l'ultimo round di negoziati e' l'ultima possibilita' di riportare indietro i loro figli", ha avvertito il funzionario. 

Unrwa, nessun aiuto a Gaza dopo apertura Kerem Shalom

L'Agenzia delle Nazioni Unite Unrwa ha affermato che nessun aiuto è ancora entrato a Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom dopo che stamattina Israele ha dichiarato di aver riaperto il valico di frontiera e che i camion degli aiuti provenienti dall'Egitto erano già sottoposti a ispezioni prima del loro arrivo a Gaza.

Hamas, trovata terza fossa comune con 49 corpi ad al-Shifa

Hamas ha annunciato che squadre mediche hanno trovato una terza fossa comune all'interno dell'ospedale al-Shifa di Gaza City con 49 corpi finora recuperati.
    Secondo Hamas finora sono state trovate un totale di sette fosse comuni all'interno degli ospedali di Gaza.

Histadrut minaccia sciopero generale

Histadrut, la potente federazione dei sindacati israeliani, ha chiesto al primo ministro Benjamin Netanyahu di fissare una data per le elezioni anticipate e ha fatto capire che, se il premier si rifiuta, l'organizzazione potrebbe fare passi per forzargli la mano. Parlando a una conferenza ospitata dall'agenzia di stampa Yedioth Ahronoth, il segretario di Hisdarut, Arnon Bar-David, ha rimarcato che Netanyahu e il suo governo "non possono evitare la responsabilità" per gli errori del 7 ottobre, l'attacco di Hamas. "La responsabilità è di chi prende le decisioni, e non mi sembra che stiano cercando di risolvere la situazione", aggiunto con chiaro riferimento alla crisi degli ostaggi ancora intrappolati a Gaza. Hisdarut è molto influente. L'anno scorso -quando la pressione nelle strade contro la riforma giudiziaria raggiunse il culmine e stava per essere approvata la legge per cambiare la composizione del comitato di selezione dei giudici- l'Histadrut convocò uno sciopero generale, che costrinse Netanyahu a congelare l'approvazione della normativa. 

Londra espelle l'addetto militare russo, "è una spia"

Il governo britannico di Rishi Sunak ha annunciato oggi l'espulsione dell'addetto militare presso l'ambasciata russa a Londra, con la motivazione che si tratterebbe di "un ufficiale dell'intelligence" delle forze armate di Mosca (Gru) "non dichiarato". La misura arriva sullo sfondo dell'escalation di tensioni e sanzioni incrociate innescate dalla guerra fra Russia e Ucraina. 

Tajani: "Non invieremo i soldati in Ucraina"

In risposta all'attacco di Matteo Salvini a Monti e Macron, secondo il quale sarebbero "pericolosi" per le loro posizioni sull'invio di soldati in Ucraina, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha ribadito che "noi non invieremo nessun soldato italiano in Ucraina perché non è previsto né dalle iniziative della Nato né da quelle dell'Ue e poi noi non siamo in guerra con la Russia e siamo solo un Paese che difende il diritto dell'Ucraina a essere libera". Lo ha detto a margine dell'assemblea nazionale di Confcooperative, a Roma. "Noi diamo aiuti militari all'Ucraina - ha aggiunto - coscienti che tutto ciò che arriva deve essere usato in territorio ucraino e non in quello russo". 

Unrwa, nessun aiuto a Gaza dopo apertura Kerem Shalom

L'Agenzia delle Nazioni Unite Unrwa ha affermato che nessun aiuto è ancora entrato a Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom dopo che stamattina Israele ha dichiarato di aver riaperto il valico di frontiera e che i camion degli aiuti provenienti dall'Egitto erano già sottoposti a ispezioni prima del loro arrivo a Gaza. 

Roma, vandalizzata alla Sapienza la targa del rettore palestinese ucciso a Gaza

Stelle di David disegnate con lo spray, la scritta Israel sul muro e un foglio: "In ricordo delle 1133 vittime, uomini, donne, bambini, neonati israeliani uccisi, stuprati, bruciati il 7 ottobre del 2023 dagli infami, feroci, assassini palestinesi di Hamas, abitanti di Gaza". La reazione dei collettivi dell'Ateneo romano: "Gesto grave, vogliamo una reazione da parte dell'Università e della Rettrice". LEGGI QUI

Iran: tutto pronto per la tregua se Usa mantengono le promesse

- "Se gli Usa e i Paesi occidentali manterranno le loro promesse e aderiranno davvero al cessate il fuoco in questa fase, tutto è pronto per un cessate il fuoco stabile e una soluzione per la crisi di Gaza". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, in riferimento all'accettazione da parte di Hamas del piano per un cessate il fuoco presentato dal Qatar e dall'Egitto. "Ci siamo concentrati sull'attuazione di un cessate il fuoco a Gaza, sulla base di un accordo non scritto con gli Stati occidentali, che ci hanno assicurato che si sarebbero mossi in quella direzione, e speriamo che mantengano il loro impegno", ha aggiunto Amirabdollahian, come riporta la tv di Stato iraniana. "Il premier israeliano Benjamin Netanyahu e alcuni estremisti hanno fatto tutto il possibile per prolungare la guerra a Gaza, perché sanno che dovranno affrontare una nuova crisi nei territori occupati dopo il cessate il fuoco e la fine del conflitto", ha sottolineato il capo della Diplomazia di Teheran.

Mo: cinque mesi dopo rilascio, ex ostaggio 84enne lascia ospedale

Alma Abraham, 84enne ex ostaggio di Hamas rilasciata durante lo scambio dello scorso novembre, è uscita oggi dall'ospedale di Soroka, dove è stata ricoverata in gravi condizioni per cinque mesi. "Non abbiamo trovato nulla di simile nella letteratura medica riguardo a persone in situazioni simili - ha dichiarato il direttore della terapia intensiva, Moti Klein, secondo quanto riporta Ynet - non abbiamo trovato una persona che ha affrontato una cosa del genere, sia fame che abusi sistematici. Noi pensiamo costantemente a quello che vivono quelli che sono ancora in prigionia". 

Iran: "Tutto pronto per la tregua se gli Usa mantengono le promesse"

"Se gli Usa e i Paesi occidentali manterranno le loro promesse e aderiranno davvero al cessate il fuoco in questa fase, tutto è pronto per un cessate il fuoco stabile e una soluzione per la crisi di Gaza". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, in riferimento all'accettazione da parte di Hamas del piano per un cessate il fuoco presentato dal Qatar e dall'Egitto. "Ci siamo concentrati sull'attuazione di un cessate il fuoco a Gaza, sulla base di un accordo non scritto con gli Stati occidentali, che ci hanno assicurato che si sarebbero mossi in quella direzione, e speriamo che mantengano il loro impegno", ha aggiunto Amirabdollahian, come riporta la tv di Stato iraniana. "Il premier israeliano Benjamin Netanyahu e alcuni estremisti hanno fatto tutto il possibile per prolungare la guerra a Gaza, perché sanno che dovranno affrontare una nuova crisi nei territori occupati dopo il cessate il fuoco e la fine del conflitto", ha sottolineato il capo della Diplomazia di Teheran. 

Tajani: "Continuiamo a spingere per il cessate il fuoco"

"Abbiamo cessato dal giorno 7 ottobre di vendere armi a Israele come facciamo con tutti i Paesi che sono in guerra perchè così dice la legge italiana. Continuiamo a promuovere la pace: ho incontrato tutti i ministri degli esteri dei Paesi coinvolti e continuiamo a spingere perchè ci sia un cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e il rinvio di un attacco a Rafah per salvare il maggior numero di persone e per permettere l'invio di aiuti ai civili". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dell'iniziativa "Sport Innovazione e Made in Italy". 

Burns in Israele, in agenda incontro con Netanyahu

Il direttore della Cia è arrivato in Israele e a breve incontrerà il premier Benjamin Netanyahu. Lo riferisce Haaretz, aggiungendo che stasera alle 19.30 (le 18.30 in Italia) si terrà la riunione del gabinetto di guerra.

Media dell'Egitto: "C'è il consenso di tutti al ritorno ai negoziati"

"C'è consenso tra tutte le parti per tornare sulla via dei negoziati": lo afferma una fonte egiziana di alto livello all'emittente statale egiziana Al Qahera. "Proseguono i negoziati per una tregua a Gaza alla presenza di tutte le parti oggi, mercoledì, al Cairo", aggiunge la fonte. 

L'Idf minimizza il blocco delle armi Usa: "Ottimo coordinamento"

Gli alleati risolvono qualsiasi disaccordo "a porte chiuse". Cosi' l'esercito israeliano è sembrato minimizzare il blocco delle spedizioni di armi da parte dell'amministrazione americana, preoccupata dall'imminente invasione di Rafah, nel sud di Gaza. Interpellato in merito durante una conferenza ospitata dal quotidiano Yedioth Ahronoth, il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, ha sottolineato come il coordinamento tra Israele e Stati Uniti ha raggiunto "una portata senza precedenti, credo, nella storia". 

Zakharova: "Israele rispetti i diritti umanitari a Rafah"

Il ministero degli Esteri russo insiste affinchè Israele osservi rigorosamente il diritto internazionale umanitario dopo che i suoi carri armati sono entrati nella citta' di confine di Rafah. In un briefing, la portavoce Maria Zakharova ha affermato che la Russia  vede l'incursione di Rafah come "un ulteriore fattore destabilizzante" in un'area con più di un milione di civili, Quindi, ha aggiunto, "chiediamo il rigoroso rispetto delle disposizioni del diritto umanitario internazionale", riferisce l'agenzia di stampa statale Ria Novosti. 

Zakharova

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Hagari: "Presentato un piano per un anno di guerra a Gaza"

"Non inganneremo l'opinione pubblica: anche dopo che ci saremo presi cura di Rafah, ci sarà il terrorismo. Hamas si sposterà a nord e si riorganizzerà". Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari al quotidiano Yedioth Ahronot aggiungendo che l'Idf ha "presentato un piano al governo per combattimenti a Gaza che dovrebbero durare un anno". "Gaza - ha sottolineato - è forse uno dei teatri più difficili al mondo: sovraffollata e piena di tunnel". "Andiamo incontro ad anni difficili e dovremo spiegarlo sia all'interno sia all'esterno". Hagari ha quindi detto che l'Idf si è assunto la responsabilità per il "fallimento" del 7 ottobre.

Madrid: "Con l'operazione a Rafah a rischio la stabilità della regione"

Il ministro spagnolo degli Affari esteri, José Manuel Albares, ha avvertito oggi che l'operazione israeliana a Rafah ha gravi conseguenze per la stabilità dell'intera regione, oltre a mettere a rischio la vita di 1,4 milioni di palestinesi nella città a sud di Gaza e in fuga da altre zone calde del conflitto. "L'operazione militare di Rafah mette 1,4 milioni di civili palestinesi davanti a un rischio inaccettabile ed ha gravi conseguenze per la stabilità della regione", scrive Albares in un messaggio postato sul social X. Il capo della diplomazia spagnola ha di nuovo chiesto "un cessate il fuoco immediato con la liberazione degli ostaggi israeliani ancora nella mani di Hamas". E che siano rimossi gli ostacoli per "l'entrata improcrastinabile di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza". 

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