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Guerra Gaza, Hamas: "Spirito positivo, prosegue esame proposta sul cessate il fuoco"

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In un comunicato di Hamas, rilanciato dai media arabi, il movimento fa sapere che il suo leader Ismail Haniyeh ha espresso apprezzamento per il ruolo svolto dall'Egitto, sottolineando lo "spirito positivo" del movimento stesso "nell'esame della proposta di cessate il fuoco". Ieri la tv israeliana Channel 12 aveva riferito che per Yahya Sinwar - leader di Hamas a Gaza - la proposta di intesa per una tregua era vista come "una trappola". Attacchi israeliani a est di Rafah: almeno 9 civili uccisi

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Prosegue l'occupazione pro-Palestina in facoltà a Valencia

Non hanno intenzione di lasciare l'ateneo gli studenti che da lunedì occupano la facoltà di filosofia dell'Università di Valencia in segno di solidarietà con la Palestina, e continueranno la protesta "a tempo indeterminato" fino a quando non avranno raggiunto l'obiettivo, che è "la fine del genocidio palestinese". Lo ha segnalato una portavoce della protesta, Esther Monge, studentessa di scienze politiche e membro dell'associazione Studenti per Palestina e del movimento sociale Bds Pais Valencià, che ha promosso la mobilitazione. La prima negli atenei spagnoli, sull'onda di quelle in corso da settimane negli Usa, che reclama anche la fine degli accordi fra università e istituzioni con imprese od organismi israeliani che "finanziano l'apartheid". Sono una cinquantina gli studenti universitari che partecipano alla 'acampada' alla Facoltà di Filosofia, durante la quale si svolgono attività divulgative e colloqui sulla situazione sulla Striscia di Gaza e in Medio Oriente, seminari di dabke, danza palestinese, o scrittura araba. "Tutti sono ben accolti, indipendentemente da se sono studenti oppure no", ha spiegato Monge. E ha chiesto la collaborazione cittadina per donazioni di alimenti e per la "cassa di resistenza", per portare avanti la protesta. Reclamano alle istituzioni universitarie una condanna che vada "oltre l'equidistanza" del conflitto in corso, "che non è una guerra bensì un genocidio". "Allo Stato spagnolo chiediamo la fine della vendita di armi e di recuperare la giurisdizione universale per portare a giudizio in Spagna crimini di guerra" commessi a Gaza, rivendicano gli studenti universitari. Nella lista di richieste anche la modifica della così detta 'legge bavaglio' sulla sicurezza pubblica e quella sugli Stranieri "che tante conseguenze stanno avendo sugli attivisti palestinesi". 

Netanyahu: 'Il necessario per battere Hamas, anche a Rafah'

"Faremo ciò che è necessario per vincere e sconfiggere il nostro nemico, anche a Rafah". Lo ha detto, secondo una nota del suo ufficio, il premier Benyamin Netanyahu intervenendo ad una cerimonia in onore dei soldati caduti. "C'erano e ci sono differenze di opinione dentro di noi - ha aggiunto riferendosi alla diversità di posizioni nel governo - riguardo alle azioni in arene lontane e vicine. Ma alla fine della discussione la decisione è stata presa. Abbiamo agito lì e - ha concluso - agiremo anche qui".

Usa: da Hamas nessuna risposta ufficiale su intesa

Hamas non ha ancora dato "nessuna risposta ufficiale" sull'accordo per la liberazione degli ostaggi ed il cessate il fuoco. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti.

Usa: completata la costruzione del molo temporaneo a Gaza

"La costruzione del molo temporaneo a Gaza è stata completata". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti.

A Ucla oltre cento arresti tra i manifestanti pro Gaza

Oltre cento manifestanti sono stati arrestati sul campus di Ucla e saranno trasportati in una locale prigione. Lo ha detto alla iv locale KCal-Tv il portavoce della California Highway patrol Luis Quintero.

Onu: tra i 30 e i 40 mld di dollari per ricostruire Gaza

Saranno necessari tra i 30 e i 40 miliardi di dollari per ricostruire l'intera Striscia di Gaza dopo i raid aerei israeliani contro Hamas. E' la stima elaborata dal Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, come ha spiegato il direttore generale del suo ufficio per gli Stati arabi Abdallah al-Dardari, dicendo che ''la portata della distruzione è enorme e senza precedenti. Questa è una missione che la comunità internazionale non affrontava dalla Seconda Guerra Mondiale''. Dardari ha sottolineato che ''le stime del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) per ricostruire tutta la Striscia di Gaza superano i 30 miliardi di dollari, forse fino a 40 miliardi di dollari''.



Re Giordania da Mattarella: 'Lavorare a cessate il fuoco a Gaza'

Re Abdullah II di Giordania, nel suo incontro con il presidente Sergio Mattarella, ha discusso degli ultimi sviluppi nella regione, in particolare - riporta l'agenzia giordana Petra - del deterioramento delle condizioni nella Striscia di Gaza. Il re "ha chiesto il raggiungimento di un cessate il fuoco permanente a Gaza, ponendo fine alla catastrofe umanitaria nella Striscia e consentendo il flusso senza ostacoli degli aiuti con tutti i mezzi possibili" e "ha ribadito che non possono esserci né pace né stabilità nella regione senza una giusta soluzione alla questione palestinese sulla base della soluzione dei due Stati. Nel corso dell'incontro al Quirinale, alla presenza di Sua Altezza Reale il Principe Ghazi bin Muhammad, consigliere principale di Sua Maestà per gli affari religiosi e culturali e inviato personale, si è discusso anche "dei legami profondamente radicati tra i due Paesi e popoli. Mattarella ha affermato che l'Italia condivide la posizione della Giordania, in particolare per quanto riguarda gli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco permanente a Gaza e creare un orizzonte politico che porti al raggiungimento della pace sulla base della soluzione dei due Stati". "Il presidente - riferisce la Petra - ha elogiato gli sforzi della Giordania nel fornire aiuti a Gaza e nel mitigare le sofferenze degli abitanti di Gaza, sottolineando l'importanza del ruolo del Regno in un momento così critico per la regione". E ha "messo in guardia sulle conseguenze di un'invasione militare di Rafah e di un'espansione del conflitto nella regione". All'incontro - conclude - hanno partecipato il vice primo ministro e ministro degli Esteri Ayman Safadi, il direttore dell'ufficio di Sua Maestà Jafar Hassan, l'ambasciatore della Giordania in Italia Qais Abu Daieh e alcuni alti funzionari italiani. 

Esercito diramerà linee-guida per israeliani Eurovision

Con una mossa a sorpresa, il Comando centrale del Fronte Interno dell'esercito israeliano ha annunciato che diramera' linee guida per gli israeliani a Malmo in Svezia perche' c'e' "il timore fondato" di un attentato durante l'Eurovision Song Contest. Si tratta di istruzioni che di solito verranno diramate tramite sull'app dei telefonini solo in caso di attacchi missilistici o magari terremoti. Il Consiglio di Sicurezza Nazionale ha emesso un avviso di viaggio aggiornato per Malmo, citando "un timore fondato" che i terroristi possano prendere di mira gli israeliani presenti all'Eurovision: le istruzioni diranno agli israeliani nella citta' svedese come comportarsi in caso di emergenza. "Si tratta di una mossa unica adattata solo per l'evento Eurovision e all'interno dei programmi definiti".

Ucla, terminato lo sgombero: la polizia carica sugli autobus i dimostranti pro Gaza arrestati

Dopo tre ore dall'inizio dello sgombro dell'accampamento dei dimostranti pro Gaza, la polizia di Los Angeles ha preso il controllo del campus di Los Angeles. Lo riferisce la Cnn, riportando che l'accampamento è stato sgombrato e smantellato e la polizia sta caricando i dimostranti arrestati sugli autobus. Non ci sono numeri esatti sugli arrestati, ma un portavoce della California Highway Patrol ha detto alla Nbcnews che vi sarebbero "centinaia" di arrestati. 

Guerra in Medioriente, faccia a faccia Netanyahu - Blinken. VIDEO

Onu: "30-40 miliardi di dollari per la ricostruire della Striscia di Gaza"

Il costo della ricostruzione della Striscia di Gaza, devastata dalla guerra tra Israele e il movimento islamico palestinese Hamas, oscilla tra i 30 ei 40 miliardi di dollari, a causa "della portata senza precedenti della distruzione". E' la stima del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) per la ricostruzione della Striscia di Gaza. "Le stime per la ricostruzione di tutta la Striscia di Gaza superano i 30 miliardi di dollari, forse fino a 40 miliardi di dollari", ha affermato Abdallah al-Dardari, direttore dell'ufficio regionale per gli Stati arabi dell'UNDP, durante una conferenza stampa ad Amman. "La portata della distruzione è enorme e senza precedenti. Questa è una missione che la comunità internazionale non affrontava dalla Seconda Guerra Mondiale". 

Media: "Metà degli arrestati nei campus di NY non erano legati ai college"

Circa la metà delle 282 persone arrestate alla Columbia University e al City College di New York non erano iscritti alle due università. Lo afferma la polizia di New York secondo quanto riporta la Cnn. Sul totale di 282 persone arrestate martedi' sia alla Columbia che al City College, 134 persone non erano legate a nessuna delle due scuole, ha detto un funzionario del Dipartimento di Polizia di New York. I restanti 148 individui avevano invece un legame con una delle due universita'. La polizia di New York ha affermato di essere in grado di determinare questi dati effettuando un controllo incrociato dei registri con le università.  

Proteste Usa

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Hamas: "Presto una delegazione di nuovo al Cairo per i colloqui"

Una delegazione di Hamas visitera' presto l'Egitto per ulteriori colloqui sul cessate il fuoco. Lo ha fatto sapere il gruppo palestinese, che sta studiando l'ultima proposta per una tregua a Gaza in cambio di ostaggi israeliani presentata nei giorni scorsi.

Haniyeh: "Studiamo una proposta di tregua con spirito positivo"

Hamas sta studiando l'ultima proposta di tregua a Gaza con "spirito positivo". Lo ha affermato il capo dell'ufficio politico del gruppo palestinese, Ismail Haniyeh.


Mattarella vede il Re di Giordania, focus sulla soluzione "due Stati" e sulla stabilità dell'area

Una soluzione politica della crisi in Medio Oriente che conduca ai due Stati e la stabilità dell'area. Sono questi i temi al centro dell'incontro tra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Re Abdullah II di Giordania, questa mattina al Quirinale.

L'appello di Oxfam: "Stop all'invio di armi a Israele"

Oggi in tutto il mondo è in programma una Giornata globale d'azione per chiedere a gran voce tutti gli Stati di fermare il trasferimento di armamenti, che potrebbero alimentare le atrocità e la guerra a Gaza. Un'azione promossa, assieme ad attivisti intellettuali, artisti e da tante organizzazioni umanitarie, come Oxfam, impegnate a soccorrere la popolazione della Striscia. Lo rende noto un comunicato dell'associazione no-profit.  "Nonostante la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco immediato - spiega Paolo Pezzati portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia - il governo israeliano continua a usare armi e munizioni esplosive in aree densamente popolate, con enormi conseguenze umanitarie per la popolazione di Gaza. Questa catastrofe deve finire al più presto, In primis cessando l'invio di ogni tipo di armamento a Israele, che viola il diritto internazionale umanitario".  Tante - prosegue la nota - le manifestazioni e le azioni sui social media in programma in decine di Paesi, che chiedono: di fermare tutti i trasferimenti di armi, componenti e munizioni utilizzate per alimentare la crisi a Gaza; che i responsabili delle violazioni del diritto umanitario internazionale e dei crimini di atrocità siano chiamati a risponderne; ai governi di non essere complici delle continue violazioni del diritto internazionale, adempiendo ai loro obblighi legali e garantendo un cessate il fuoco permanente al più presto. L'appello è rivolto in particolare ai Paesi maggiormente responsabili dell'export di armi verso Israele negli ultimi anni, in particolare Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Germania, Danimarca, Francia, Paesi Bassi, Spagna, Australia e Italia.  "Al nostro governo chiediamo in particolare maggiore trasparenza rendendo pubblica la lista degli armamenti e di componenti inviati ad Israele dopo il 7 ottobre 2023, relativi a licenze precedentemente approvate. - aggiunge Pezzati - Se il Governo ha attivato i meccanismi previsti dalla legge 185/90, che regola l'export di armi italiane, si fa fatica a capire quali siano le motivazioni che impediscono di rendere pubbliche le tipologie di armamenti inviate. Purtroppo questo atteggiamento non fa ben sperare anche alla luce della riforma alla legge proposta dall'attuale maggioranza, che approderà a breve alla Camera. Una modifica che mira ad aumentare la discrezionalità del Governo su come verranno prese le decisioni riguardo a vendite o divieti alle esportazioni e contemporaneamente a diminuire la trasparenza e gli strumenti di controllo a disposizione del Parlamento e della società civile".

Media del Libano: "Sviluppi sul ritiro di Israele e sul ritorno degli sfollati"

Ci sono "chiari sviluppi" riguardo il ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia e sulle condizioni per il ritorno degli sfollati nella parte nord dell'enclave palestinese, mentre mancano ancora garanzie sul cessate il fuoco. Lo hanno indicato fonti palestinesi citate dal media libanese al-Mayadeen. Le fonti, che hanno definito lo stop alle ostilità "la questione più importante per Hamas"  hanno sottolineato che il documento negoziale costituisce "una base seria" per le trattative che presto potrebbero portare a un accordo globale.

Colloquio Scholz-Netenyahu, focus sul rilascio degli ostaggi e sul cessate il fuoco

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro israeliano Benjamin Netenyahu sulla guerra in corso nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il portavoce del governo di Berlino, Wolfgang Büchner, in una nota. ''Hanno parlato degli sforzi in atto per liberare tutti gli ostaggi in mano a Hamas e del cessate il fuoco'', si legge nella nota, che aggiunge: ''si è parlato anche di un ulteriore impegno per aiuti umanitari per la popolazione nella Striscia di Gaza''.

Medio Oriente, tv dell'Egitto: "Progressi nei colloqui sulla tregua"

Si registrano progressi nei colloqui al Cairo sul documento negoziale che dovrebbe portare a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e al rilascio di un certo numero di ostaggi israeliani. Lo ha riferito l'emittente Al-Qahera, citando una fonte egiziana di alto livello, secondo cui l'Egitto sta intensificando i contatti con tutte le parti interessate.

Cnn, la polizia spara proiettili di gomma dentro Ucla

La Cnn ha visto un gruppo di agenti di polizia entrare dentro la Royce Hall nell'università di Ucla per raggiungere l'accampamento dei manifestanti pro-Palestina. L'emittente tv sostiene di aver visto membri delle forze dell'ordine sparare con quelli che sembrano proiettili di gomma. 

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