G7 Esteri a Capri, Tajani: "Compatti su sanzioni a Iran". Spinta per nuovi aiuti a Kiev
MondoIl vertice, sotto la presidenza del vicepremier Antonio Tajani, è entrato nel vivo: si va verso l'intesa sulle sanzioni all'Iran dopo l'attacco a Israele, che dovrebbero essere inserite nel documento finale. Teheran: "Non si adottino misure poco costruttive contro di noi". Il segretario di Stato Usa: "Gli amici dell'Ucraina facciano urgentemente ogni sforzo per difenderla". Al summit si è parlato anche di cybersicurezza e intelligenza artificiale
Seconda giornata del G7 dei ministri degli Esteri a Capri. Il vertice, sotto la presidenza del vicepremier Antonio Tajani, è entrato nel vivo: i temi centrali sul tavolo rimangono la difesa dell'Ucraina e la questione Medioriente dopo l'attacco dell'Iran a Israele. "Al termine del G7 ci saranno documenti sostanziosi su tutti i dossier affrontati, li stiamo perfezionando. Ci sarà un documento dedicato anche al Medio Oriente. Le nostre posizioni sono chiare, siamo favorevoli alla possibilità di imporre sanzioni all'Iran per l'attacco a Israele", ha detto Tajani. Si lancia un nuovo appello "alla prudenza e alla de-escalation: ci auguriamo che la risposta di Israele, che probabilmente ci sarà, sia mirata e non sia una risposta che provochi una escalation". Più strettamente su Gaza: "Siamo a favore del cessate il fuoco, speriamo possa prevalere la pace con l'obiettivo dei due popoli e due stati". A Capri si è discusso anche di partenariato con l'Unione Africana, di cybersicurezza e delle sfide dell'intelligenza artificiale (COSA SAPERE).
Iran: "G7 non adotti misure poco costruttive contro di noi"
L'Iran ha chiesto al G7 di non adottare "misure poco costruttive" nei suoi confronti per l'attacco contro Israele. "Indubbiamente, l'adozione di decisioni non costruttive nei confronti dell'Iran, e l'accompagnarsi irresponsabile dei Paesi occidentali al regime israeliano riguardo alle sue misure che violano il diritto internazionale incoraggeranno il regime a continuare le sue azioni malvagie e il suo avventurismo, e di conseguenza aggraveranno le tensioni nella regione e nel mondo", ha affermato l'ambasciata iraniana a Londra in un comunicato, come riporta Irna.
Verso l'intesa sulle sanzioni all'Iran
Secondo quanto già trapelato ieri, l'intesa sulle sanzioni all'Iran da parte del G7 è invece in arrivo. "Si dovrebbe trattare di sanzioni individuali su persone coinvolte nella catena di rifornimento di droni e missili, che è la stessa catena di comando che li fornisce alla Russia", hanno sottolineato alcune fonti. La stessa questione è stata affrontata dal Consiglio europeo straordinario di Bruxelles.
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I prossimi aiuti all'Ucraina
Da un conflitto all'altro, il segretario di Stato Usa Blinken e il ministro degli Esteri ucraino Kuleba - anche lui presente a Capri - hanno discusso dei prossimi aiuti a Kiev in un incontro bilaterale: gli Stati Uniti devono sbloccare il nuovo pacchetto di aiuti al Congresso, che sarà votato sabato alla Camera, ha aggiunto Blinken. Per Kuleba, le nuove misure la Camera dei rappresentanti americana dovrà votare sono fondamentali. "Si tratta di vita o di morte", ha detto il ministro ucraino, affermando che "l'unica questione nella mia agenda qui al G7 è la difesa aerea". E parlando con i giornalisti, l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell ha ribadito la necessità di aiutare l'Ucraina: "Non possiamo contare solo sugli Stati Uniti, dobbiamo prenderci le nostra responsabilità. Abbiamo i Patriot, abbiamo i sistemi antimissile: dobbiamo tirarli fuori dai magazzini e inviarli in Ucraina, dove la guerra si sta intensificando, e sono sicuro che lo faremo rapidamente".
Tajani: "Se Kiev perde, Putin non negozierà mai"
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, aprendo la prima sessione del G7 a Capri, ha affermato che "aiutare l'Ucraina significa lavorare per la pace, perché se Kiev perde Putin non si siederà mai al tavolo della pace". Secondo il vicepremier, "in uno scenario internazionale con fortissime tensioni, il G7 a guida italiana ha il compito di lavorare per la pace". E ha aggiunto: "Discuteremo certamente della questione mediorientale. Siamo amici di Israele, lo sosteniamo, ma vogliamo una de-escalation in quell'area e siamo tutti portatori di questa iniziativa di pace. Dovremo affrontare anche come sanzionare in qualche modo l'Iran per l'attacco con centinaia di missili e droni contro Israele, e dovremo affrontare anche la situazione che riguarda il traffico marittimo attraverso Suez e il Mar Rosso". A margine del G7, Tajani ha anche avuto dei bilaterali con la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, l'omologo francese Stéphane Séjourné e il britannico David Cameron.
Stoltenberg: "Difesa aerea fondamentale per Ucraina"
Presente al G7 anche il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg: "Ci concentreremo sulla difesa aerea, è una necessità urgente e fondamentale" per Kiev. E sottolinea la possibilità che diversi Paesi inviino all'Ucraina batterie Patriot, ma anche altri sistemi, "come i Samp-T". Agli alleati che non hanno sistemi di difesa aerea si chiede "di fornire sostegno finanziario".
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A margine del vertice, il ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha riflettuto sulle diverse forme di aiuto fornite a Kiev per combattere la Russia e a Israele per prevenire le minacce degli Stati vicini. "La strategia dei nostri partner in Israele - ha detto a Sky TG24 - sembra essere stata quella di prevenire danni e morte, ed è per questo che hanno trovato il modo di intercettare e abbattere efficacemente i missili iraniani. Finora in Ucraina la loro strategia sembra essere stata quella di aiutarci a riprenderci dai danni. Il nostro compito oggi è trovare un modo con il quale i nostri partner progetteranno un meccanismo, un modo che permetterà di evitare morti e distruzioni anche in Ucraina".
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Giorgetti: "Pieno sostegno a Kiev"
Intanto, a Washington, è in corso il G7 interministeriale nell'ambito delle riunioni del Fondo monetario internazionale. Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha spiegato che "i Paesi del G7 hanno rinnovato il pieno, condiviso e convinto sostegno all'Ucraina, rinnovando la fiducia a Kiev, che sarà in grado di superare le difficoltà". Al vertice si è discusso a porte chiuse degli asset russi congelati, un argomento che - dice Giorgetti - vede la presidenza italiana alle prese con un "compito delicatissimo".