Pioniera in un mondo dei fumetti ancora dominato dagli uomini, rilanciò l'eroina della Dc Comics in chiave femminista, oltre a disegnare Vampirella. È deceduta mercoledì 10 aprile in un ospedale di San Francisco, in California, all'età di 84 anni in seguito alle complicazioni di un ictus
La pioniera dei fumetti statunitensi e militante femminista Trina Robbins è scomparsa mercoledì 10 aprile in un ospedale di San Francisco, California, all'età di 84 anni, a causa delle complicazioni legate a un ictus. È stata una figura chiave nel rilancio femminista di Wonder Woman e ha contribuito alla creazione di Vampirella. L'annuncio della sua morte è stato reso noto oggi dal suo compagno, l'inchiostratore di fumetti di supereroi Steve Leialoha, al "New York Times".
Creatrice del primo fumetto realizzato solo da donne "It Ain't Me Babe Comix"
Attivista femminista, nel 1969, Robbins disegnò il costume per il personaggio Vampirella della Warren Publishing per l'artista Frank Frazetta e nel 1970 è stata una delle creatrici di "It Ain't Me Babe Comix", il primo fumetto realizzato esclusivamente da donne. Nel 1985 è stata la prima donna a disegnare Wonder Woman dopo quattro decenni di egemonia maschile e nel 1994 è stata una delle fondatrici di Friends of Lulu, un gruppo di difesa delle artiste di fumetti. Considerata tra le migliori fumettiste di tutti i tempi, è entrata a far parte della Will Eisner Hall of Fame nel 2013 e della Wizard World Hall of Legends nel 2017. Robbins è stata anche storica del fumetto.
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Il primo fumetto pubblicato nel 1966
Nata a New York City il 17 agosto 1938, Trina Robbins iniziò a collaborare con varie riviste di moda a metà degli anni Sessanta e nel 1966 pubblicò il suo primo fumetto: una tavola pubblicitaria per una nuova rivista. Impegnata politicamente e portabandiera del femminismo nel fumetto contemporaneo, nel 1969 creò Panthea per Gothic Blimp Works, il primo tabloid underground statunitense. In seguito dette vita, su varie testate, a numerose effimere eroine femminili raccolte successivamente in una serie di volumi antologici come "Girl Fight Comics" e "Trina Girls". Negli anni Ottanta ha collaborato tanto con la Marvel quanto con la Dc Comics (dove ha rivisitato le origini di Wonder Woman).A metà degli anni Novanta Robbins criticò la rappresentazione da cattiva ragazza nell'arte di Wonder Woman dell'artista Mike Deodato e alla fine dello stesso decennio collaborò con Colleen Doran alla graphic novel della DC Comics "Wonder Woman: The Once and Future Story", sul tema degli abusi coniugali.
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Stilista delle rockstar tra la fine degli Anni '60 e l'inizio dei '70
Negli anni Sessanta, prima di dedicare la sua vita ai fumetti, Robbins era un'affermata stilista e sarta che vestiva rockstar come Donovan e David Crosby. Divenne una figura di spicco nelle comunità hippy di New York e San Francisco e a Los Angeles attirò l'attenzione di Joni Mitchell. La prima strofa della canzone della Mitchell "Ladies of the Canyon", contenuta nell'omonimo album del 1970, è un ritratto della Robbins: "Trina wears her wampum beads / She fills her drawing book with line / Sewing lace on widow’s weeds / And filigree on leaf and vine".