Biden: "Israele accetti tregua di sei-otto settimane. Non ci sono scuse per non inviare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza". Hamas afferma che, al momento, non è in grado di identificare e rintracciare i 40 ostaggi israeliani necessari per la prima fase dell'accordo di cessate il fuoco. Lo riporta la Cnn, che cita un funzionario israeliano e una fonte vicina ai negoziati. Il leader di Hamas Ismail Haniyeh conferma l'uccisione dei suoi tre figli
Haniyeh apprende notizia morte figli durante visita a feriti palestinesi a Doha
Ismail Haniyeh ha appreso dell'uccisione di tre suoi figli in un raid israeliano sul campo profughi di Shati (o Beach) a ovest di Gaza City mentre stava visitando alcuni feriti palestinesi ricoverati in un ospedale di Doha, in Qatar, dove lui vive in esilio.
Biden, stiamo ancora negoziando il cessate il fuoco a Gaza
"Stiamo ancora negoziando il cessate il fuoco" a Gaza. Lo ha detto Joe Biden rispondendo ad una domanda dei giornalisti al seguito alla Casa Bianca.
Gaza, Ismail Haniyeh leader di Hamas conferma l'uccisione dei suoi 3 figli
Secondo alcuni media Hazem, Amir e Muhammad Haniyeh insieme ai cugini sono morti a seguito di un attacco su un'auto LEGGI L'ARTICOLO
Israele lancia campagna in arabo su atrocità Hamas
Il ministero degli Esteri israeliano ha lanciato una campagna di comunicazione, in arabo, che presenta le prove dei crimini sessuali commessi da Hamas dal 7 ottobre in poi. E' quanto riferisce Yedoth Ahronoth, precisando che la campagna sarà distribuita sugli oltre 20 canali in lingua araba del ministero e nelle diverse rappresentanze diplomatiche in Medio Oriente, che insieme contano più di cinque milioni di follower e circa 10 milioni di visualizzazioni settimanali. Per realizzare la campagna sono stati tradotti in arabo decine di articoli dei media internazionali sugli abusi sessuali, le testimonianze dei sopravvissuti e dei rapiti liberati e le storie dei soccorritori che hanno assistito alle atrocità, letti in arabo da donne israeliane. E' stato inoltre tradotto il rapporto del rappresentante speciale Onu Pramila Patten, che conferma l'esistenza di prove di violenze sessuali commesse durante il massacro del 7 ottobre e durante la prigionia a Gaza.
Haniyeh, 'la morte dei miei figli non influenzerà Hamas'
"L'uccisione dei miei figli non influenzerà le richieste di Hamas sul cessate il fuoco". Lo ha detto il leader Ismail Haniyeh, citato da Haaretz. Poco prima una fonte israeliana, citata dallo stesso giornale, aveva sostenuto che l'attacco a Gaza avrebbe potuto far deragliare le trattative al Cairo.
Erdogan, misure contro Israele fino a che non ci sarà la tregua
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che il divieto di esportazione di alcuni prodotti turchi verso Israele sarà valido fino a che non verrà messa in pratica la decisione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu riguardo al cessate il fuoco a Gaza. "Abbiamo adottato ulteriori misure contro Israele perché sono stati bloccati i nostri tentativi di inviare aiuti umanitari, via aria, a Gaza. Queste misure continueranno fino a che non sarà messa in pratica la decisione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", ha affermato il leader turco, in un messaggio trasmesso dalla tv di Stato Trt, dopo che ieri il ministero del Commercio di Ankara aveva vietato le esportazioni in Israele di 54 beni turchi, tra cui materiali in acciaio, alluminio e rame, prodotti chimici, macchinari per l'edilizia, conduttori elettrici e cavi in fibra ottica.
Haniyeh, 'miei figli martiri, anche io pago prezzo guerra a Gaza'
"Ringrazio Dio per questo onore che mi ha concesso con il martirio dei miei tre figli e di alcuni nipoti". Lo ha dichiarato ad al-Jazeera il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, confermando la morte dei suoi familiari in un raid israeliano su Gaza. Sottolineando che i suoi figli "sono rimasti con la nostra gente nella Striscia di Gaza e non hanno lasciato" l'enclave, Haniyeh - che da tempo vive in Qatar - ha affermato che "tutte le famiglie di Gaza hanno pagato un prezzo pesante con il sangue dei loro figli, e io sono uno di loro". "Con questo dolore e sangue creiamo speranze, un futuro e libertà per il nostro popolo, la nostra causa e la nostra nazione", ha aggiunto.
Haaretz: tre figli di Haniyeh uccisi in un raid a Gaza
Rapporti da Gaza hanno segnalato che tre figli del leader di Hamas all'estero Ismail Haniyeh sono stati uccisi in un attacco israeliano a Gaza. Lo ha riferito Haaretz. Secondo altri media si tratta di un attacco su un'auto che avrebbe coinvolto anche i nipoti del capo di Hamas. Non si hanno al momento altre conferme.
Gantz: "Restiamo liberi di agire a Gaza, anche a Rafah"
"La nostra libertà di operazioni a Gaza resta". Lo ha detto, citato dai media, il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz. "Siamo sulla via della vittoria e" - ha aggiunto - "non ci fermeremo. Andremo a Rafah e ritorneremo a Khan Yunis".
Cnn: "Hamas non è in grado di rintracciare 40 ostaggi"
Hamas ha affermato che al momento non è in grado di identificare e rintracciare i 40 ostaggi israeliani necessari per la prima fase dell'accordo di cessate il fuoco. Lo riporta la Cnn che cita un funzionario israeliano e una fonte vicina ai negoziati, sollevando il timore che possano essere morti più ostaggi di quanti siano pubblicamente noti. L'accordo prevedrebbe che durante una prima pausa di sei settimane nei combattimenti, Hamas dovrebbe rilasciare 40 degli ostaggi rimanenti, comprese tutte le donne, nonché uomini malati e anziani. In cambio, centinaia di prigionieri palestinesi sarebbero rilasciati dalle carceri israeliane.
Media, Israele pensa di aprire un valico alternativo a Erez
Il ministero della Difesa sta pensando di mantenere chiuso il valico di Erez sul confine nord di Gaza, cercando invece di aprirne un altro in un sito alternativo in modo da impedire che manifestanti israeliani possano bloccare l'ingresso dei camion di aiuti. Lo ha riferito la Radio Militare aggiungendo che non si sa dove il nuovo valico sarà posizionato ma che in ogni caso sarà "meno centrale" in modo da essere al riparo delle proteste che non vogliono l'ingresso degli aiuti fino a che non saranno liberati tutti gli ostaggi.
Israele, 'sirene di allarme al confine con il Libano'
Le sirene di allarme anti razzi stanno risuonando in molte aree del nord di Israele al confine con il Libano, tra cui Kiryat Shmona. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.
Familiari ostaggi incontrano Kamala Harris a Washington
Dopo il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, familiari degli ostaggi americani prigionieri a Gaza hanno incontrato a Washington la vice presidente Usa Kamala Harris. Un faccia a faccia "molto produttivo", ha commentato Rachel Goldberg, madre di Hersh Goldberg-Polin, uno degli ostaggi. Le famiglie hanno espresso sia il loro "apprezzamento per gli instancabili sforzi dell'amministrazione Biden per riportare a casa gli ostaggi, sia la loro frustrazione per il fatto che, dopo sei mesi, non c'è ancora un accordo per riportare a casa tutti i loro cari", hanno affermato in una nota. Da parte sua, "Harris ha sottolineato che riportare a casa gli ostaggi è la massima priorità dell'amministrazione Biden e ha fornito un aggiornamento sullo stato degli sforzi americani" in questo senso.
Media, Israele apre nuovo valico con Gaza per agevolare aiuti
L'esercito israeliano sta attualmente stabilendo un nuovo valico di frontiera per agevolare la consegna degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Lo riporta la radio dell'esercito dello Stato ebraico, secondo cui lo Stato ebraico "in questa fase rinuncia ad aprire il valico di Erez, temendo che venga bloccato dai manifestanti israeliani". L'esercito israeliano, secondo l'emittente, spera che l'ubicazione del nuovo valico, che sarà costruito nel nord di Gaza, ma in una posizione meno centrale, renderà difficile per i manifestanti bloccare l'ingresso degli aiuti nell'enclave palestinese.
Mosca, 'oggi incontro tra Lavrov e il coordinatore Onu su Gaza'
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov incontrerà oggi a Mosca il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland: lo ha reso noto la portavoce del ministero, Maria Zakharova, come riporta la Tass. "Oggi il ministro degli Esteri russo riceverà il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, che si trova attualmente a Mosca - ha affermato -. L'incontro riguarderà l'attuale situazione nella zona del conflitto israelo-palestinese, principalmente nella Striscia di Gaza, considerando l'obiettivo di un cessate il fuoco il più presto possibile".
Israele, 'negli ultimi 3 giorni entrati a Gaza 1200 camion'
Il Cogat - l'ente israeliano di raccordo con i Territori palestinesi - ha fatto sapere che negli ultimi 3 giorni Israele ha trasferito a Gaza oltre 1.200 camion di aiuti umanitari. "Attualmente - ha aggiunto , citato dai media - 500 camion sono in attesa di entrare nella parte di Gaza di Kerem Shalom e aspettano di essere prelevati dalle agenzie dell'Onu". Il Cogat ha poi attaccato le Nazioni Unite "perchè facciano il loro lavoro, si concentrino sulla distribuzione e smettano di incolpare Israele per i loro enormi fallimenti".
Gallant smentisce Netanyahu,nessuna data fissata per Rafah
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha smentito il primo ministro Benjamin Netanyahu, sostenendo che non è stata ancora fissata una data per l'offensiva di terra a Rafah. Gallant ne ha parlato al segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin, dicendo "non c'è un giorno specifico per l'operazione a Rafah", hanno riferito le fonti ad Haaretz. Lunedì scorso Netanyahu ha detto che un'operazione a Rafah "ci sarà" e che "una data è stata fissata", anche se non ha specificato quando.
Albanese, 'da Israele camuffamento umanitario a azioni genocide'
"Nel mio rapporto introduco anche la nozione di "camuffamento umanitario" utilizzato da parte di Israele per giustificare le proprie azioni genocide con terminologia umanitaria come 'scudi umani, zone umanitarie o evacuazioni'". Lo ha detto la relatrice speciale dell'Onu sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati Francesca Albanese parlando in conferenza stampa all'Eurocamera. "Nel mio rapporto che ho già presentato all'assemblea generale delle Nazioni Unite ci sono elementi che indicano che Israele sta commettendo un genocidio ai danni del popolo palestinese", ha spiegato Albanese. "La pervasiva narrativa anti palestinese portata avanti dalle autorità israeliane e la de-umanizzazione del popolo palestinese è riflessa negli intenti dei soldati sul campo. Quello che chiediamo oggi è sicurezza e libertà per tutti coloro che vivono tra il fiume Giordano al Mare", ha aggiunto.
L'Oms al lavoro per identificare i cadaveri trovati ad Al Shifa
Le squadre dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sono arrivate lunedì all'ospedale Al Shifa, che era il più grande di Gaza, per aiutare a identificare i corpi che sono disseminati tra le macerie dopo i ripetuti attacchi israeliani. L'esercito israeliano ha detto di aver combattuto con i miliziani palestinesi in quel luogo durante due settimane di feroci combattimenti il mese scorso, mentre l'Oms ha detto che i pazienti erano intrappolati all'interno.
Unifil: "Il rischio di un'escalation Libano-Israele è reale"
Il comandante della missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), Aroldo Lazaro, ha affermato che il pericolo di un'escalation al confine tra Libano e Israele è reale. "L'Unifil chiede un ritorno alla cessazione delle ostilità e un passo verso un cessate il fuoco permanente e una soluzione a lungo termine del conflitto", ha affermato Lazaro in una nota, ripresa dai media internazionali.