"Non abbiamo ancora visto un piano credibile e fattibile per portare i civili fuori da Rafah", riferiscono dalla Casa Bianca. L'Iran torna a minacciare vendetta contro Israele e precisa che non attaccherà direttamente, ma colpirà attraverso forze iraniane nella regione. Israele dal canto suo ha completato 'una estesa esercitazione' al confine nord con il Libano. La proposta di tregua è in stallo
Katz: "Erdogan sacrifica interessi economici Turchia per sostenere Hamas"
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, "sta ancora una volta sacrificando gli interessi economici del suo popolo per sostenere gli assassini di Hamas a Gaza che hanno violentato, ucciso e profanato i corpi di donne, ragazze, adulti e bruciato vivi bambini". Lo ha dichiarato sul social X il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, dopo che la Turchia - con effetto immediato - ha imposto restrizioni sull'export di prodotti di 54 categorie verso Israele fino a quando sarà dichiarato il cessate il fuoco a Gaza. "Israele non si sottometterà alla violenza e all'estorsione, non perdonerà la violazione unilaterale degli accordi commerciali e adotterà misure" che "danneggeranno l'economia turca", ha proseguito Karz, annunciando di aver ordinato di contattare Paesi e organizzazioni negli Stati Uniti affinché fermino gli investimenti in Turchia e l'importazione di prodotti dalla Turchia.
Israele, risponderemo a violazione unilaterale di Turchia
Israele ha promesso misure di ritorsione contro la Turchia, che ha annunciato di limitare le esportazioni verso il Paese in risposta alla guerra a Gaza, in "violazione degli accordi commerciali bilaterali. La Turchia sta violando unilateralmente gli accordi commerciali con Israele e Israele prendera' tutte le misure necessarie in risposta" a questa decisione, avverte il ministero degli Esteri in un comunicato.
Israele sta comprando 40mila tende per evacuare Rafah'
Israele sta acquistando 40.000 tende per preparare l'evacuazione di centinaia di migliaia di palestinesi dalla città di Rafah, nel sud di Gaza: lo afferma un funzionario israeliano all'Associated Press, ripresa dal Guardian. Ieri il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato che è stata fissata una data per l'invasione israeliana dell'ultima città di Gaza situata al confine con l'Egitto. Si stima che circa 1,5 milioni di palestinesi si siano rifugiati nella città meridionale dopo essere fuggiti dai bombardamenti israeliani in altre parti del territorio.
Israele prepara lista più lunga di prodotti turchi bloccati
"Erdogan sta ancora una volta sacrificando gli interessi economici del popolo turco per il suo sostegno ad Hamas: risponderemo di conseguenza e prepareremo un elenco esteso di ulteriori prodotti che Israele impedirà alla Turchia di esportare". Lo ha detto il ministro degli esteri israeliano Israel Katz dopo la decisione "unilaterale" turca di fermare l'esportazione di prodotti verso Israele. Israele - ha fatto sapere il ministero - farà appello "ai paesi filo-israeliani e alle organizzazioni negli Usa affinché interrompano investimenti in Turchia e impediscano l'importazione di prodotti dalla Turchia" e impongano "sanzioni".
Israele, la Turchia impone restrizioni all'esportazione di 54 prodotti
Il ministero del commercio turco ha annunciato un pacchetto di sanzioni commerciali imposte nei confronti di Israele in vigore a partire da oggi. Le restrizioni decise dal governo di Ankara riguardano 54 prodotti e materiali grezzi, tra cui ceramiche, fertilizzanti, marmo e acciaio. La decisione è stata resa nota ieri sera dal ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan: le misure rimarranno in vigore fino all'annuncio di un cessate il fuoco da parte dello Stato ebraico. LEGGI L'ARTICOLO
Erdogan chiama Mbs, mondo islamico si unisca per Gaza
"I Paesi musulmani facciano fronte comune per fermare gli attacchi di Israele su Gaza". Questo il messaggio che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha voluto ribadire al principe erede al trono dell'Arabia Saudita, Mohammed Bin Salman (MBS), in una telefonata. Lo rende noto il ministero delle comunicazioni di Ankara, che specifica che, al centro del dialogo tra i due leader c'era la necessità di un'azione congiunta da parte del mondo islamico, per porre fine al massacro della popolazione civile, ma anche per rendere effettiva la decisione del Consiglio di Sicurezza Onu di giungere a un cessate il fuoco.
Intelligence Usa a Cnn, non ci sarà attacco diretto a Israele, Iran colpirà attraverso 'proxy'
E' improbabile che l'Iran attacchi direttamente Israele: Teheran starebbe invece esortando i gruppi che sostiene a lanciare attacchi di rappresaglia. Ad affermarlo sono fonti dell'intelligence americana citate dalla Cnn, secondo cui Teheran non punterebbe ad una escalation significativa della situazione ed è preoccupata dalle eventuali risposte americane o israeliane a suoi attacchi. L'Iran, secondo quanto riporta il 'Times of Israel' citando l'emittente, starebbe esortando i suoi 'proxy' a lanciare attacchi missilistici e con droni su ampia scala contro Israele nei prossimi giorni.
Idf colpisce obiettivi militari Siria, risposta ad attacco Hezbollah contro Golan
I caccia israeliani hanno colpito questa mattina postazioni dell'esercito di Damasco nel sud della Siria, vicino alla città di Mahajjah, in risposta a un razzo lanciato nella notte dal territorio siriano e atterrato nelle Alture del Golan, nella zona di Yonatan. Lo scrive il Jerusalem Post spiegando che non si registrano feriti o vittime. L'Osservatorio siriano per i diritti umani spiega che dietro l'attacco lanciato dalla Siria contro Israele ci sono Hezbollah e altre milizie filo iraniane. L'emittente televisiva al-Manar ha diffuso video in cui l'artiglieria di Hezbollah spara verso le Alture del Golan.
La Turchia limita le esportazioni verso Israele
La Turchia ha imposto oggi limiti alle esportazioni di numerosi beni verso Israele, compresi prodotti in acciaio, ferro e alluminio: lo ha annunciato il ministero del Commercio turco. "Questa decisione rimarrà in vigore fino a quando Israele non dichiarerà un cessate il fuoco immediato e consentirà l'accesso continuo degli aiuti umanitari a Gaza", ha affermato il ministero in un comunicato.
Hamas, proposta di Israele non va incontro a nostre richieste, leader la esamineranno
L'ultima proposta di accordo presentata da Israele non soddisfa le richieste di Hamas. Questo quanto afferma una dichiarazione diramata oggi dal gruppo sulla proposta ricevuta attraverso mediatori egiziani, qatarini e americani. Israele "rimane ostinato e non ha risposto a nessuna delle richieste del nostro popolo e della nostra resistenza", afferma la dichiarazione in cui Hamas dice di voler "raggiungere un accordo che ponga fine all'aggressione contro il nostro popolo" e che i leader del gruppo esamineranno la proposta e informeranno i mediatori della loro risposta.
Israele: "Dopo tiri da Siria, Idf colpisce oltre confine"
Dopo i colpi d'artiglieria dalla Siria di ieri sera su Yonatan nelle Alture del Golan, l'Idf ha attaccato "strutture militari e una postazione dell'esercito siriano nel villaggio di Mhajjah". Lo ha fatto sapere il portavoce militare.
Giordania, Francia e Egitto: "Subito cessate il fuoco a Gaza"
Re Abdullah di Giordania, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il presidente francese Emmanuel Macron hanno chiesto che "il fuoco a Gaza finisca adesso" e hanno invocato la Soluzione a due Stati. In un un articolo congiunto pubblicato dal Washington Post (Wp) - e ripreso dai media israeliani - i tre leader, dopo aver domandato l'immediato rilascio degli ostaggi, hanno sottolineato che "la violenza, il terrorismo e la guerra non possono portare la pace in Medio Oriente". "La soluzione a due due Stati - hanno ribadito - è l'unico modo per garantire la pace e la sicurezza".
Israele, ucciso capo Hamas dell'Ufficio emergenza a Maghazi
L'esercito israeliano ha ucciso "il terrorista Hatem Alramery (Hatem Al-Ghamri, secondo Hamas, ndr), capo dell'Ufficio Emergenza per i campi centrali di Gaza" di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui Alramery era "l'operativo dell'ala militare nel campo del lancio dei razzi nel Battaglione Maghazi nei Campi centrali". Hamas aveva annunciato l'uccisone di 'Hatem Al-Ghamri' definendolo sindaco di Maghazi.
Katz, il ritiro da Gaza sud non è la fine della guerra
"Siamo pronti a ogni scenario. E Hamas non si illuda che il ritiro delle truppe da Gaza Sud significhi la fine della guerra". Lo spiega Israel Katz, ministro degli Esteri israeliano e fedelissimo di Netanyahu, in un'intervista a Repubblica. "Se troviamo un accordo" sul rilascio degli ostaggi "ci sarà un temporaneo cessate il fuoco quindi l'Idf non entrerà a Rafah. Ma lo farà in futuro, a tempo debito. Hamas pensa che non lo faremo? Si sbaglia". Dopo l'attacco a Damasco contro i pasdaran l'Iran potrebbe reagire. "Israele non si è preso la responsabilità per l'attacco, ma l'Iran ha annunciato che farà una rappresaglia contro di noi. Non ci spaventa. Non vogliamo la guerra con l'Iran, ma se ci attaccano direttamente, risponderemo - spiega il ministro -. L'Iran è la testa del serpente. Ha fornito a Hezbollah 150 mila missili per distruggerci. L'Europa, gli Stati Uniti, l'Onu devono fermare l'Iran ed evitare che si doti dell'arma atomica. L'Occidente sta facendo un grande errore. Deve sanzionare economicamente Teheran e far sentire la pressione. Altrimenti l'Iran diventerà un'altra Nord Corea". Israele non ha un piano per il dopo Gaza. "Gli israeliani non vogliono stare a Gaza. Sarà la comunità internazionale a prendersi la responsabilità della Striscia, una volta sconfitta Hamas. Ma chiunque verrà ad amministrare Gaza deve lasciare a Israele la possibilità di intervenire sul tema della sicurezza, lasciarci entrare nel caso dovessimo vedere nuove organizzazioni terroristiche", conclude.
Media, esercitazioni Israele per colpire infrastrutture in Iran, anche nucleari
Nel caso in cui l'Iran attaccasse direttamente Israele in risposta ai raid sulla sede diplomatica iraniana a Damasco, Israele colpirebbe per rappresaglia obiettivi in Iran. A riferirne è da Londra la pubblicazione Elaph News, secondo quanto riporta il Times of Israel. Citando "un funzionario occidentale responsabile per la sicurezza" la pubblicazione sostiene che Israele avrebbe condotto manovre aeree negli ultimi giorni che includono preparativi per colpire impianti nucleari ed altre infrastrutture chiave dell'Iran.
Katz: "Se Teheran ci attacca direttamente, attaccheremo l'Iran"
"Se l’Iran ci attaccherà direttamente, noi attaccheremo l’Iran. E se saranno le milizie alleate dell’Iran a farlo, come rappresaglia per la distruzione del consolato a Damasco, attaccheremo anche loro". A dichiararlo, in un'intervista a 'La Repubblica' è il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. "Siamo pronti a ogni scenario. E Hamas non si illuda che il ritiro delle truppe da Gaza Sud significhi la fine della guerra", prosegue. "Se troviamo un accordo, ci sarà un temporaneo cessate il fuoco quindi l’Idf non entrerà a Rafah. Ma lo farà in futuro, a tempo debito. Hamas pensa che non lo faremo? Si sbaglia". Quanto all'ipotesi due Stati, due popoli, "nessun leader politico in Israele, non solo Netanyahu, oggi sostiene quell’ipotesi. Dopo il 7 ottobre la nostra opinione pubblica non vuole più che la sicurezza dello Stato ebraico dipenda dai palestinesi. Neanche Hamas ha mai voluto due Stati. Vuole il Califfato islamico", afferma. L'alternativa sta nel "negoziato diretto con i palestinesi, con chi è al potere, per trovare un modo per convivere.
Usa a Israele: "Ribadiamo 'no' a invasione Rafah"
Gli Stati Uniti hanno ribadito con forza la loro opposizione a qualsiasi operazione israeliana a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza dopo che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha affermato di aver fissato "una data" per l'invasione. "Abbiamo chiarito a Israele che crediamo che una massiccia invasione militare di Rafah avrebbe un effetto estremamente dannoso su questi civili e alla fine danneggerebbe la sicurezza di Israele", ha detto ai giornalisti il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.