La decisione è stata resa nota ieri sera dal ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan: le misure rimarranno in vigore fino all'annuncio di un cessate il fuoco da parte dello Stato ebraico. Israele risponde chiedendo ai Paesi filo-israeliani e alle organizzazioni negli Usa di cessare gli investimenti e di impedire importazione di prodotti dalla Turchia, oltre a imporre sanzioni
Il ministero del commercio turco ha annunciato un pacchetto di sanzioni commerciali imposte nei confronti di Israele, in vigore a partire da oggi. Le restrizioni decise dal governo di Ankara riguardano 54 prodotti e materiali grezzi, tra cui ceramiche, fertilizzanti, marmo e acciaio. La decisione è stata resa nota ieri sera dal ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan: le misure rimarranno in vigore fino all'annuncio di un cessate il fuoco da parte dello Stato ebraico.
Le critiche a Erdogan
Negli ultimi mesi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan era stato fortemente criticato, anche presso il proprio elettorato, per non aver preso misure efficaci nei confronti di Israele. Le critiche si sono tradotte in una forte perdita di voti e nella sconfitta di Erdogan nelle elezioni amministrative dello scorso 31 marzo.
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La risposta di Israele
La risposta di Israele non si è fatta attendere. "Erdogan sta ancora una volta sacrificando gli interessi economici del popolo turco per il suo sostegno ad Hamas: risponderemo di conseguenza e prepareremo un elenco esteso di ulteriori prodotti che Israele impedirà alla Turchia di esportare" ha detto il ministro degli esteri israeliano Israel Katz dopo la decisione "unilaterale" turca di fermare l'esportazione di prodotti verso lo Stato ebraico. Israele, ha fatto sapere il ministero, farà appello "ai paesi filo-israeliani e alle organizzazioni negli Usa affinché interrompano investimenti in Turchia e impediscano l'importazione di prodotti dalla Turchia" e impongano "sanzioni".