Guerra Israele-Hamas, Wafa: "11 palestinesi uccisi in raid israeliano a Rafah"

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Secondo l'agenzia, l'attacco è stato diretto contro la casa della famiglia Dhair. Raid anche nel Sud del Libano: "Ucciso terrorista". Hezbollah risponde con razzi sullo Stato ebraico. La presidente Meloni oggi in visita a Beirut. Gelo sui negoziati a Doha per la risoluzione dell'Onu sulla tregua, approvata grazie all’astensione degli Usa

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Erdogan, 'Occidente faccia pressione perché Israele rispetti cessate il fuoco'

E' necessario che ''l'Occidente eserciti maggiori pressioni su Israele affinché rispetti la risoluzione delle Nazioni Unite sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza''. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha definito Israele ''il figlio viziato e senza legge dell'Occidente''. Erdogan ha quindi sottolineato che ''la Turchia accoglie con favore la risoluzione Onu sul cessate il fuoco e ritiene che verrà applicata''.

Nel frattempo, ha aggiunto citato dall'agenzia di stampa Anadolu, ''la Turchia farà tutto quanto nelle sue possibilità per aiutare i 'fratelli di Gaza' e fare in modo che i palestinesi raggiungano la pace e la tranquillità il prima possibile''.

Netanyahu, 'stop visita delegazione a Washington messaggio per Hamas'

Un messaggio diretto a Hamas per sottolineare che Israele non cederà alla pressione internazionale. Così il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha definito la decisione nei giorni scorsi di cancellare il viaggio di una missione israeliana a Washington dopo l'astensione degli Stati Uniti sulla risoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza. "Era un messaggio innanzitutto a Hamas: 'Non scommettete su questa pressione, non funzionerà' ", ha dichiarato Netanyahu in un incontro con il senatore americano, Rick Scott, in visita in Israele.

Leader di Hamas Haniyeh vede il presidente iraniano a Teheran

Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha avuto un incontro con il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, a Teheran, dove si trova in visita con una delegazione da ieri e ha avuto colloqui con la Guida suprema, Ali Khamenei, e il ministro degli Esteri, Hossein Amirabdollahian. "La Repubblica islamica dell'Iran non esiterà a sostenere la causa palestinese ed è fiera del suo sostegno per la causa della Palestina", ha affermato Raisi durante l'incontro, come riporta Irna, aggiungendo che "il popolo del mondo odia il regime sionista criminale e gli Stati Uniti, in quanto suoi principali sostenitori, e ama con tutto il suo cuore il popolo oppresso di Gaza".

Media, 'Israele prepara operazione terra a Rafah, sarà a metà aprile o inizio maggio'

Israele si sta preparando per l'operazione di terra Rafah, che avverrà dopo l’Eid al-Fitr, la festa di tre giorni che segue il Ramadan e termina intorno alla metà di aprile, o al più tardi all'inizio di maggio, secondo fonti egiziane, che avrebbe appreso la notizia da funzionari dell'Idf, citate dal quotidiano pro-Hezbollah Al-Akhbar.

L'operazione di terra all'interno dell'ultimo bastione di Hamas nella Striscia di Gaza durerebbe dalle quattro alle otto settimane, dicono le fonti, e sarebbe accompagnata dall'evacuazione della popolazione civile rifugiata a Rafah, che ammonta a circa 1,5 milioni di persone, verso la centro della Striscia lungo percorsi specifici e in orari specifici, annunciati in anticipo ai civili in ciascuna zona di Rafah.

L'evacuazione di massa verrebbe monitorata da terra e dall'aria per garantire che nessun combattente di Hamas o ostaggio israeliano sia nascosto tra i civili di Gaza, dicono i funzionari egiziani. Da parte sua, il Cairo esprime profonda preoccupazione per un'operazione dell'Idf nella zona di Rafah, sottolineando che potrebbe portare ad un'ulteriore escalation non solo a Gaza, ma nell'intera regione, afferma Al-Akhbar. Secondo quanto riferito, Israele ha promesso di avvisare in anticipo gli egiziani di un'incursione dell'IDF nel corridoio di Filadelfia, che corre a ovest di Rafah lungo il confine tra Gaza e l'Egitto.

Nyt, 'Israele usa riconoscimento facciale a Gaza'

Israele "utilizza tecnologie di riconoscimento facciale nella Striscia di Gaza". Lo hanno confermato al 'New York Times' (Nyt), in forma anonima, tre funzionari israeliani, ripresi dai media locali. Le fonti - ha proseguito il quotidiano - hanno spiegato che si tratta "di un piano sperimentale e costoso per effettuare la sorveglianza di massa, che include la raccolta e la catalogazione dei tratti facciali dei palestinesi a loro insaputa e senza la loro approvazione". L'uso della tecnologia - hanno aggiunto - è stato effettuato allo scopo di cercare ostaggi israeliani. Ma - ha ammesso secondo il quotidiano americano una delle fonti - a volte sono stati identificati come terroristi di Hamas residenti della Striscia che non avevano nulla a che fare con la fazione islamica.

Egitto, 'atrocità israeliane peggiori che in rapporto Onu'

Il Consiglio egiziano dei diritti umani (Nhcr) ha esaminato la relazione dell'Onu sugli attacchi israeliani ai palestinesi presentata ieri a Ginevra giungendo a sostenere che "le effettive conseguenze catastrofiche delle atrocità israeliane superano quelle documentate nel rapporto" e invocando una reazione conseguente della comunità internazionale. Lo scrive Ahram online. Secondo l'organismo, finanziato dal governo egiziano, il bilancio delle vittime palestinesi nel conflitto in atto sarebbe pari a circa 50.000, di cui oltre la metà bambini e donne, dato che - sostiene - "riflette un deliberato attacco ai civili, compresi coloro che cercano aiuti umanitari o ricevono assistenza medica in strutture annientate dalle forze israeliane".

Ministero Sanità Hamas, il bilancio dei morti salito a 32.490

Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che almeno 32.490 persone sono state uccise nel territorio durante gli oltre cinque mesi di guerra tra Israele e i militanti palestinesi. Il bilancio comprende almeno 76 morti nelle ultime 24 ore, ha dichiarato il ministero, aggiungendo che i feriti ammontano a 74.889.

Save The Children, 'situazione a Rafah è 'estremamente catastrofica'

La situazione a Rafah è “estremamente catastrofica” perché circa 1,5 milioni di persone rimangono stipate in un pezzo di terra che prima della guerra ospitava 250.000 persone. Lo ha detto ad al Jazeera Soraya Ali, global media manager di Save the Children, secondo cui "il sovraffollamento è la prima cosa che si nota, ci sono persone ovunque”,

“Ci sono bambini con eruzioni cutanee mentre le malattie trasmissibili si diffondono - afferma - Abbiamo visto bambini con uno o entrambi gli arti mancanti e molti sono malnutriti perché in questo momento dal valico di Rafah non riesce a passare cibo a sufficienza. Abbiamo visto gli aiuti arrivare a un ritmo lento in modo allarmante, con i camion che vengono respinti".

Nyt: "Israele usa riconoscimento facciale a Gaza"

Israele "utilizza tecnologie di riconoscimento facciale nella Striscia di Gaza". Lo hanno confermato al 'New York Times' (Nyt), in forma anonima, tre funzionari israeliani, ripresi dai media locali. Le fonti - ha proseguito il quotidiano - hanno spiegato che si tratta "di un piano sperimentale e costoso per effettuare la sorveglianza di massa, che include la raccolta e la catalogazione dei tratti facciali dei palestinesi a loro insaputa e senza la loro approvazione". L'uso della tecnologia - hanno aggiunto - è stato effettuato allo scopo di cercare ostaggi israeliani. Ma - ha ammesso secondo il quotidiano americano una delle fonti - a volte sono stati identificati come terroristi di Hamas residenti della Striscia che non avevano nulla a che fare con la fazione islamica.

Media: portavoce governo Israele rimosso da incarico

Sarà definitivamente rimosso dall'incarico il portavoce del governo di Israele Eylon Levy, che dall'inizio della guerra con Hamas aveva condotto diverse interviste con i media internazionali ed era stato molto presente sui social. Lo riporta l'emittente Channel 12. Levy era stato sospeso dall'incarico dopo che un suo post su 'X' in risposta al ministro degli Esteri britannico David Cameron aveva fatto intervenire l'ambasciata britannica in Israele, che aveva chiesto all'ufficio del premier Benjamin Netanyahu se quella fosse la posizione ufficiale del governo.
Levy, che in precedenza aveva lavorato come giornalista e consigliere del presidente israeliano Isaac Herzog, si è rifiutato di rispondere a richieste di commento del Times of Israel.
Levy era stato anche contestato anche dalla moglie di Netanyahu, Sara, che già in precedenza aveva cercato di farlo rimuovere per la sua partecipazione alle proteste di Tel Aviv contro la proposta di riforma giudiziaria. Inoltre Netanyahu si era lamentato di recente per il fatto che Israele non abbia un portavoce in grado di ''mettere insieme due parole'' in inglese.

Biden a dimostranti pro palestinesi: "Avete ragione, Gaza ha bisogno di più aiuto"

"Hanno ragione, Gaza ha bisogno di molto più aiuto". Così Joe Biden ha replicato ai dimostranti pro palestinesi che hanno interrotto un suo comizio in North Carolina, incentrato sulla questione dell'assistenza sanitaria, e sono stati scortati via dalla sicurezza.
La protesta è iniziata quando i dimostranti hanno gridato: "che dici dell'assistenza sanitaria a Gaza?". "Tutti hanno diritto all'assistenza sanitaria", è stata la risposta del presidente, mentre i dimostranti ricordavano, interrompendo ancora il discorso, gli ospedali di Gaza bombardati dagli israeliani e accusavano Biden di essere "complice di un genocidio".
A questo punto, Biden ha chiesto al pubblico "di essere paziente" con i dimostranti e, mentre questi venivano scortati via dalla sicurezza, ha detto che "hanno ragione, dobbiamo portare molto più aiuto a Gaza". Le proteste pro palestinesi e contro la guerra a Gaza sono diventate una costante della campagna elettorale di Biden che in altre occasioni è stato interrotto dai dimostranti durante i suoi comizi.

Due palestinesi uccisi vicino campo Bureij a Gaza

I bombardamenti israeliani hanno ucciso due palestinesi a est del campo profughi di Bureij, nel centro di Gaza. Lo riferisce al Jazeera Arabic.
Poco prima, le forze israeliane avevano ucciso almeno un uomo e ferite altre a ovest del campo profughi di Nuseirat, sempre nella zona centrale della Striscia di Gaza, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa.

Due palestinesi uccisi vicino campo Bureij a Gaza

I bombardamenti israeliani hanno ucciso due palestinesi a est del campo profughi di Bureij, nel centro di Gaza. Lo riferisce al Jazeera Arabic.
Poco prima, le forze israeliane avevano ucciso almeno un uomo e ferite altre a ovest del campo profughi di Nuseirat, sempre nella zona centrale della Striscia di Gaza, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa.

Cinque palestinesi uccisi a Jenin in diversi attacchi israeliani

Due palestinesi sono stati ucciso in un attacco di droni israeliani nel campo profughi di Jenin. Lo riporta al Jazeera.
Le due vittime si aggiungono ai tre palestinesi uccisi nella città della Cisgiordania durante la notte. Altri quattro sono stati feriti dai colpi di arma da fuoco israeliani nella città di Qabatiya, a sud di Jenin.

Meloni in Libano: visita a militari italiani a Shama, poi cena col premier Mikati a Beirut

La premier in mattinata sarà a Shama per la visita, saltata prima di Natale, ai contingenti militari italiani impegnati nella missione Onu Unifil e in quella bilaterale Mibil. Poi in serata, a Beirut, cena di lavoro con il primo ministro Najib Mikati: Meloni ribadirà la necessità di evitare ogni rischio di escalation al confine con Israele. LEGGI L'ARTICOLO

Wafa: "Tre palestinesi uccisi a Jenin in Cisgiordania"

Tre palestinesi sono stati uccisi e altri 7 feriti a seguito di "un bombardamento israeliano" a Jenin nel nord della Cisgiordania. Lo ha riferito la Wafa, che cita fonti mediche del posto.

Israele: 30 razzi lanciati dal Libano su Kiryat Shmona

Una salva di almeno 30 razzi è stata lanciata dal Libano verso la città di Kiryat Shmona nel nord di Israele. Lo ha fatto sapere l'esercito. I media hanno riferito che l'Iron Dome ha intercettato alcuni dei razzi mentre altri hanno colpito siti della città causando danni alle proprietà. Une persona - secondo le stesse fonti - è stata tratta fuori dalle macerie di un edificio industriale. L'attacco - hanno riferito i media - è stato rivendicato dagli Hezbollah libanesi dopo che Israele la scorsa notte ha colpito e ucciso oltre confine un "importante operativo" di 'Jamaa Islamyia', organizzazione militare libanese legata ad Hamas.

Hezbollah rispondo ad attacchi su Sud del Libano con lancio di razzi

Gli Hezbollah libanesi hanno reso noto di aver lanciato questa mattina dozzine di razzi contro Kiryet Shmona, una città israeliana settentrionale vicino al confine libanese, in risposta agli attacchi mortali israeliani sul Libano meridionale martedì.

Idf: ucciso in un raid in Libano esponente chiave di Jamaa a-Islamiya

 Le forze di difesa israeliane hanno annunciato l'uccisione nel corso di un attacco notturno nel sud del Libano di un esponente chiave del gruppo terroristico Jamaa al-Islamiya che aveva promosso in passato complotti terroristici contro il territorio israeliano. L'attacco - hanno ancora reso noto le forze israeliane citate dal Times of Israel - ha distrutto un edificio nella città di Habbariyeh, a circa cinque chilometri dal confine con Israele. L'uomo è stato ucciso "insieme ad altri terroristi che erano nell’edificio". 


Libano, attacco aereo uccide 7 persone vicino a Israele

Un'organizzazione militante libanese strettamente legata al gruppo palestinese Hamas ha detto che sette persone sono state uccise in un attacco notturno nel sud del Libano. Parlando all'AFP in condizione di anonimato in quanto non autorizzato a parlare con i media, un funzionario di Jamaa Islamiya ha detto che "sette soccorritori" sono stati uccisi in un attacco ad un centro di emergenza a Habariyeh vicino al confine israeliano.

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