Agenda piuttosto fitta: al centro la politica estera, con le guerre alle porte dell'Europa, dall'Ucraina al Medio Oriente. In collegamento Zelensky: "Umiliante fornitura scarsa di munizioni da Ue, Putin deve perdere". Nelle conclusioni si sollecita il governo israeliano "a non intraprendere un'operazione di terra a Rafah" per non peggiorare "la già catastrofica situazione umanitaria"
Guerre in Ucraina e in Medio Oriente, ma anche sicurezza, migrazioni e difesa. C'è molto sul tavolo del Consiglio europeo che si è aperto oggi, 21 marzo, a Bruxelles e che andrà avanti anche domani. Proprio sulla questione della difesa c'è chi si preoccupa per un possibile allargamento dei conflitti. Prova a riportare la calma l'alto rappresentante Borrell: "La guerra non è imminente, non spaventiamo i cittadini", ha detto prima di ribadire però la necessità di "prepararci per il futuro e aumentare le nostre capacità di difesa". In videocollegamento anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: "Le munizioni sono una questione vitale", ha ricordato dicendosi "grato" per il Fondo di assistenza all'Ucraina da 5 miliardi di euro. Poi però ha aggiunto che "purtroppo l'uso dell'artiglieria in prima linea da parte dei nostri soldati è umiliante per l'Europa, nel senso che l'Europa può fornire di più. Ed è fondamentale dimostrarlo ora". Intanto c'è l'accordo per utilizzare gli asset russi congelati per dare armi a Kiev, come messo nero su bianco nelle conclusioni del vertice, per un totale di 3 miliardi di euro. Sul fronte Gaza, nelle conclusioni del vertice si legge che "il Consiglio europeo sollecita il governo israeliano a non intraprendere un'operazione di terra a Rafah" perché "peggiorerebbe la già catastrofica situazione umanitaria e non permetterebbe la fornitura urgente di servizi di base e di assistenza umanitaria". Via libera ai negoziati di adesione tra Ue e Bosnia-Erzegovina.
L'intervento di Zelensky: "La Russia deve perdere, è una questione di vita o di morte"
"Il modello Putin deve perdere in questa guerra contro l'Ucraina”, ha detto Zelensky ai leader Ue, ricordando che “questa è la guerra della Russia non solo contro l'Ucraina, ma contro tutti noi, anche contro i vostri Paesi, contro l'intera Europa e lo stile di vita europeo: Putin sta cercando di esportare un sistema opposto a quello europeo”. Nel “sistema” del presidente russo, ha aggiunto, “gli esseri umani non contano affatto” e non esistono “i diritti umani, la dignità di tutte le comunità nella società, l'uguaglianza dei popoli”. La Russia “deve perdere” la guerra: “È una questione di vita o di morte per tutto ciò che è prezioso per noi in Europa”. Sul percorso intrapreso da Kiev per l’ingresso in Ue, Zelensky ha detto che “l'Ucraina sta rispettando la sua parte di impegni per la trasformazione interna”. Poi ha ricordato: “Sappiamo che l'Ue ha un quadro negoziale per l'allargamento pronto per essere esaminato: la sua approvazione potrebbe essere di grande aiuto al nostro popolo e inviare il giusto segnale a tutta l'Europa dopo le elezioni del Parlamento europeo di giugno". Von der Leyen, al termine della giornata, ha annunciato di aver proposto dei dazi sull'importazione dei cereali russi all'interno dell'Ue.
Le congratulazioni di Orbán a Putin
A rimarcare che in Europa c'è chi la pensa diversamente dalla maggioranza ci ha pensato il portavoce del premier ungherese Viktor Orbán. Nel pieno del Consiglio ha ricordato che il primo ministro magiaro si è ufficialmente "complimentato" con Putin per la sua rielezione. Unico leader Ue a farlo.
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Meloni a Guterres: "Preoccupati per operazione di Israele a Rafah"
Prima del Consiglio, i leader dei 27 hanno incontrato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. Secondo quanto è trapelato da fonti italiane, la premier Giorgia Meloni ha parlato ancora una volta della necessità di un'immediata pausa umanitaria che porti a un cessate il fuoco nella Strisica di Gaza, rimarcando come l'Unione europea possa e debba giocare un ruolo di primo piano nella soluzione della crisi. Si è detta poi preoccupata in particolare per l'annunciata operazione di terra di Israele a Rafah. Guterres, si apprende ancora, ha espresso apprezzamento nei confronti della presidenza italiana del G7, affermando che l'Onu fa affidamento sulla leadership italiana sui principali temi dell'agenda internazionale. Meloni ha anche ricordato l'attenzione riservata al tema dell'intelligenza artificiale nell'ambito della presidenza italiana del G7. Sulla lotta al traffico di esseri umani, hanno spiegato le stesse fonti, la premier detto che l'Onu può giocare un ruolo significativo.
Gaza, von der Leyen: "Striscia sull'orlo della carestia"
Al termine del vertice, la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen ha parlato del rischi di "una crisi umanitaria di proporzioni catastrofiche" in una Gaza che è "sull'orlo della carestia" e dove "devono entrare l'equivalente di 500 camion al giorno di aiuti".
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De Croo: "Ue divisa su eurobond per difesa"
In discussione al Consiglio anche la possibilità di introdurre dei defence bond. Sul punto, ha fatto sapere il premier belga De Croo, i leader Ue sono "divisi". Interpellato su quali fossero i Paesi contrari - e se fra loro vi fossero Germania e Olanda - ha risposto che tra i 27 vi è la "classica contrapposizione", tra frugali e chi invece chiede solidarietà. "Non ho la sfera di cristallo" per sapere come andrà, ha osservato, aggiungendo che "in passato, in relazione a necessità inevitabili, le posizioni sono cambiate".
Il programma del 22 marzo
Il 22 mattina si terrà la celebrazione del trentennale dello Spazio Economico Europeo, Eurosummit e poi, nel pomeriggio di venerdì, dibattito su allargamento, migrazioni e agricoltura.