Israele-Hamas, Anp: "Tel Aviv distrugge Rafah senza annunciarlo"

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Il ministero degli Esteri dell'Autorità Palestinese denuncia raid non dichiarati sulla città "per evitare reazioni internazionali e senza aspettare il permesso di nessuno". Biden aveva frenato Netanyahu sull'operazione militare, ma il leader israeliano replica: "Senza operazione non si elimina Hamas". Proseguono i colloqui a Doha. La popolazione di Gaza sta vivendo "gravi livelli di insicurezza alimentare acuta", afferma Blinken. Attacchi aerei israeliani hanno colpito abitazioni a Gaza: vittime e feriti

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Ong Wck: 200 tonnellate di cibo al nord di Gaza per famiglie isolate e affamate

"La vicenda del Mar Rosso serve per discutere di politica di sicurezza che sia a livello delle nostre ambizioni. Ci sarà un dibattito al Consiglio sull'urgente e delicato tema della sicurezza e della difesa europea e l'Italia è pronta a fare la sua parte nella strategia dell'industria della difesa". Lo afferma la premier Giorgia Meloni.

Gaza, Meloni: non restiamo insensibili davanti a vittime civili

"Non possiamo restare insensibili di fronte a vittime civili" nella striscia di Gaza. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula al Senato sottolineando la necessità di una reazione "proporzionata" da parte di Israele dopo l'attacco di Hamas. "Confermo - ha concluso - il nostro appoggio agli sforzi di mediazione per un prolungato cessate il fuoco".

Medioriente, Meloni: assicurare consegna in sicurezza aiuti

"Riaffermeremo la necessita' di assicurare la consegna in sicurezza degli aiuti umanitari" e il sostegno per aprire "un canale marittimo da Cipro a Gaza finalizzato alla consegna di quegli aiuti". Lo ha detto al Senato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. 


Mar Rosso, Meloni: gratitudine alla Marina e alla nave Duilio

"La nostra preoccupazione va a quanto sta accedendo nel Mar Rosso. La mia sincera gratitudine va alla Marina e all'equipaggio della nave Duilio che si trova nelle acque prospicenti il Mar Rosso. La nave ha dovuto neutralizzare più di un attacco di droni, lo ha fatto con prontezza ed efficacia. È per questo che è stato affidato all'Italia il comando dell'operazione Aspides". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Aula al Senato in vista del Consiglio europeo. La presidente del Consiglio ha quindi definito il Mar Rosso un "importante tratto di mare per i nostri interessi economici e strategici".

Meloni: preoccupa antisemitismo dilagante

"Non possiamo dimenticare chi ha scatentato il conflitto in Medio oriente: e' stato Hamas. La reticenza che sempre piu' spesso si incontra nel ribadirlo tradisce un antisemitismo latente ma dilangante che deve preoccuparci tutti". Lo ha detto al Senato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. 

Meloni: Hamas usa civili Gaza come scudi umani

"Non possiamo restare insensibili di fronte all'enorme tributo di vittime innocenti a Gaza, vittime due volte: di Hamas, che le utilizza come scudi umani, e delle truppe israeliane". Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni al Senato in vista del prossimo consiglio europeo

Meloni: reticenza su Hamas tradisce dilagante antisemitismo

Nel corso del Consiglio europeo del 21 e 22 marzo, "ribadiremo la ferma condanna all'aggressione di Hamas e chiederemo il rilascio degli ostaggi israeliani: non possiamo dimenticare chi e' stato a scatenare questo conflitto. E' stato Hamas e lo ribadisco perche' la reticenza tradisce un antisemitismo latente ma dilagante". Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio Europeo.

Meloni: ad iniziare la guerra è stato Hamas

La premier Giorgia Meloni durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio Ue ha detto che si lavorerà affinché lo stesso consiglio esprima una "posizione autorevole" sul conflitto tra Israele e Hamas finalizzato alla risoluzione della guerra. "Non possiamo dimenticare chi è stato a scatenare questo conflitto - ha subito dopo aggiunto Meloni -, è stato Hamas". La premier quindi ha puntato il dito contro le "reticenze" ad ammetterlo che "nascondono un antisemitismo dilagante".

Tajani: serve tregua, non interrompere dialogo con Israele

"Le sanzioni ai coloni violenti sono un segnale a Israele ma non siamo d'accordo sulla proposta irlandese e spagnola di interrompere il dialogo politico Ue-Israele": lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, dinanzi alle Commissioni riunite Esteri e Difesa del Senato. Tajani ha ricordato che il governo, oltre alle sanzioni, ha invocato a piu' riprese il cessate-il-fuoco, chiesto di rinunciare all'attacco a Rafah ma -ha osservato - "non abbiamo strumenti diversi per convincere Israele. E la risposta alle sanzioni, e' stata quella di fare nuove insediamenti". 



Netanyahu, 'senza operazione a Rafah non si elimina Hamas'

"Ho detto a Biden nella forma più chiara possibile che siamo determinati a portare a termine l'eliminazione dei battaglioni di Hamas a Rafah e non c'è modo di farlo senza un ingresso di forze di terra sul posto". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu nella Commissione affari esteri della Knesset aggiungendo che occorre distruggere "anche il battaglione e mezzo di Hamas rimasto nella zona centrale della Striscia. "Con gli Usa - ha ammesso Netanyahu - ci sono divergenze d'opinione non sull'eliminazione di Hamas ma sulla necessità, per farlo, di entrare a Rafah". 

Houthi, colpita petroliera nel Mar Rosso, lanciati missili verso Eilat

Gli Houthi hanno rivendicato di aver preso di mira con missili navali una petroliera nel Mar Rosso, la Mado, e di aver lanciato missili contro la regione di Eilat. Lo afferma il portavoce militare degli Houthi Yahya Saree.

Ieri le Forze di difesa israeliane avevano affermato che un ''bersaglio aereo sospetto'' era entrato nello spazio aereo israeliano dalla direzione del Mar Rosso e aveva colpito un'area aperta a nord di Eilat, senza causare danni o feriti.

Wp, Blinken vola in Medio Oriente, forse non visita Israele

Antony Blinken parte domani per il suo sesto viaggio in Medio Oriente dall'attacco di Hamas del 7 ottobre. Il Segretario di stato Usa incontrerà i massimi dirigenti sia dell'Arabia Saudita che dell'Egitto, tra cui il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman e il presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi. Lo scrive il Washington Post, sottolineando che questa potrebbe essere la prima visita nella regione senza una sosta in Israele, in un momento in cui i rapporti tra i due Paesi sono gelidi. 

Media, ufficiale dei servizi di Hamas ucciso in raid a Jabalia

Un ufficiale dell'intelligence del ministero degli interni di Hamas, Raid al-Banna, è stato ucciso la scorsa notte a Jabalya (Gaza) in un bombardamento aereo in cui è stata centrata la sua abitazione. Lo ha appreso Haaretz secondo cui al-Banna era stato incaricato da Hamas di scortare convogli umanitari al loro ingresso dal nord della Striscia. 

Hamas si congratula con Putin: "Russia è con palestinesi"

Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha inviato un messaggio di congratulazioni al presidente russo Vladimir Putin per la sua rielezione. Lo ha fatto sapere Hamas sul suo canale Telegram. Haniyeh ha lodato la "posizione russa a sostegno della causa palestinese alla luce della battaglia per la difesa del nostro popolo contro l'occupazione israeliana, uno dei più importanti bracci dell'egemonia Usa in Medio Oriente". Haniyeh ha detto che Hamas vuole consolidare i legami di amicizia e di sviluppo per una "cooperazione congiunta con la Repubblica Federale di Russia" ed ha augurato al Presidente russo "il successo nell'interesse" del suo popolo e del mondo "per la costruzione di un sistema globale multipolare che renda giustizia ai popoli oppressi".

Idf, 'uccisi oltre 50 miliziani di Hamas in blitz ospedale al-Shifa'

Sono oltre 50 i presunti miliziani di Hamas uccisi dalle truppe israeliane nel corso del blitz all'ospedale al-Shifa di Gaza City. Lo hanno reso noto le Forze di difesa israeliane (Idf), precisando che nell'operazione, iniziata lunedì all'alba e condotta dallo Shin Bet in collaborazione con gli incursori dell'unità della Marina Shayetet 13 e la 401esima Brigata corazzata, sono stati fermati finora circa 180 sospetti. Secondo al-Jazeera, intanto, nelle scorse ore l'esercito israeliano si è ritirato dall'interno del complesso di al-Shifa, ma si combatte ancora nelle aree circostanti.

Soldato ucciso a Gaza, il bilancio salito a 251

Nel corso degli ultimi combattimenti a Gaza è rimasto ucciso un soldato israeliano. Si tratta, ha precisato il portavoce militare, di Sebastian Haion, 51 anni. Secondo i media e' stato colpito a morte durante combattimenti ravvicinati nell'area dell'ospedale Shifa di Gaza. Dal 27 ottobre, data di inizio delle operazioni terrestri nella striscia di Gaza, sono caduti complessivamente 251 militari israeliani. 

Raisi a Putin, 'la comunità internazionale fermi Israele'

Il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, ha lanciato un appello per un'azione internazionale che ponga fine agli "attacchi criminali dei sionisti a Gaza" e che permetta l'invio di aiuti umanitari nella Striscia, durante una telefonata con l'omologo russo Vladimir Putin. Il presidente iraniano si è congratulato con Putin per la recente vittoria alle elezioni in Russia, mentre durante il colloquio sono state discussi anche gli interessi comuni di Teheran e Mosca nella regione, particolarmente riguardo al Caucaso. "La tendenza degli attuali sviluppi nel Caucaso meridionale è delicata e l'Iran è pronto a contribuire per mantenere la stabilità in questa regione", ha affermato Raisi, come riporta Irna. 

Capo Mossad lascia Doha, negoziati saranno lunghi e complessi

Il capo del Mossad, David Barnea, ha lasciato Doha dove, ''durante la notte ha avuto colloqui con mediatori di Egitto e Qatar''. Lo riporta Kan News spiegando che Barnea è ''rientrato in Israele per ulteriori colloqui e discussioni''. Citando un alto funzionario israeliano vicino ai negoziati, Kan News afferma che ''i colloqui che la delegazione israeliana in Qatar ha avuto fino a martedì (oggi, ndr) sono stati positivi, ma si aspetta che i negoziati siano 'lunghi, difficili e complessi'''.

Proprio per questo, se Barnea è tornato in Israele, a Doha sono rimasti team del Mossad, dello Shin Bet, della divisione di intelligence dell'Idf e della squadra del generale Nitzan Alon.

L'obiettivo resta giungere a un primo accordo che preveda una pausa di sei settimane nei combattimenti e che favorisca il rilascio da parte di Hamas di donne, bambini e anziani in ostaggio in cambio della scarcerazione di palestinesi detenuti da Israele. In una seconda fase, i negoziati prevederebbero il potenziale rilascio di ostaggi civili e militari di sesso maschile trattenuti nella Striscia di Gaza.

Anp, Israele comincia a distruggere Rafah senza annunciarlo

Il ministero degli Esteri dell'Autorità Palestinese ha accusato Israele sui social di aver cominciato "a distruggere Rafah senza annunciarlo, per evitare reazioni internazionali e senza aspettare il permesso di nessuno". Lo riporta il Guardian dopo il raid israeliano di stanotte che, secondo Wafa, ha colpito due case e un appartamento a Rafah, nel sud di Gaza, provocando la morte di almeno 14 persone. 

'L'uccisione di Issa suggerisce che Israele ha una talpa'

L'uccisione del vice comandante dell'ala militare di Hamas a Gaza Marwan Issa, ritenuto una delle menti degli attacchi del 7 ottobre, suggerisce che Israele stia ricevendo informazioni da una fonte di alto livello dentro l'organizzazione, secondo gli analisti. Lo riferisce il Guardian. Prima di avviare l'azione militare, "Israele avrebbe dovuto sapere dove e quando Issa si nascondeva (in un dato luogo), che sarebbe rimasto lì in tempo per l'approvazione del gabinetto di guerra e per il lancio dell'operazione, e avrebbe dovuto confermare che nessun prigioniero israeliano era tenuto vicino a lui come scudo umano: cosa che avrebbe potuto essere confermata solo da una risorsa umana", ha dichiarato Avi Melamed, ex funzionario dell'intelligence israeliana e analista regionale. Issa, stando a ciò che ha affermato la Casa Bianca, è stato ucciso durante un raid israeliano a Gaza dell'8 marzo, con bombe capaci di penetrare in profondità nel terreno in un bunker a Nuseirat. Né Hamas né Israele hanno commentato ufficialmente. Dopo l'attacco, tutti i sistemi di comunicazione di Hamas tra gli alti dirigenti - che si basano su app e corrieri crittografati - sono rimasti silenziosi per più di 72 ore, come è accaduto in diverse occasioni precedenti quando alti leader di Hamas sono stati uccisi, sottolinea il Guardian. 

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