Israele-Hamas, Anp: "Tel Aviv distrugge Rafah senza annunciarlo"

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Il ministero degli Esteri dell'Autorità Palestinese denuncia raid non dichiarati sulla città "per evitare reazioni internazionali e senza aspettare il permesso di nessuno". Biden aveva frenato Netanyahu sull'operazione militare, ma il leader israeliano replica: "Senza operazione non si elimina Hamas". Proseguono i colloqui a Doha. La popolazione di Gaza sta vivendo "gravi livelli di insicurezza alimentare acuta", afferma Blinken. Attacchi aerei israeliani hanno colpito abitazioni a Gaza: vittime e feriti

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Netanyahu invia delegazione in Usa per operazione a Rafah

"Al fine di proseguire i combattimenti e su richiesta del presidente Joe Biden, il primo ministro Netanyahu invierà negli Usa il ministro per gli affari strategici Ron Dermer e il capo della Sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi". Lo ha annunciato l'ufficio del premier aggiungendo che ci sarà anche un rappresentante dell'Idf. Il premier - ribadisce la nota - "ha chiarito di essere determinato ad agire a Rafah per eliminare definitivamente il resto dei battaglioni di Hamas, fornendo allo stesso tempo soluzioni umanitarie alla popolazione civile". Biden aveva chiesto la presenza a Washington di un team israeliano per discutere di Rafah.

Media: uomini armati e clan scortano i camion di aiuti per Gaza

Uomini armati e mascherati appartenenti a clan di Gaza e fazioni varie hanno cominciato a fornire scorte di sicurezza per i convogli di aiuti a Gaza mentre Hamas cerca di mantenere la sua influenza nella Striscia. Lo hanno riferito funzionari palestinesi e fonti della stessa Hamas, citati da Times of Israele secondo cui numerosi clan, gruppi della società civile e fazioni - compreso Fatah, il rivale politico di Hamas che fa capo al presidente palestinese, Abu Mazen - sono intervenuti per contribuire a garantire la sicurezza dei convogli umanitari. "Il piano di Israele di trovare alcuni clan che collaborassero con i suoi progetti pilota volti a trovare un'alternativa a Hamas non ha avuto successo - ha detto una di questi fonti, citata dal Times of Israele -, ma ha anche dimostrato che le fazioni della resistenza palestinese sono le uniche che possono gestire lo vicenda in un modo o nell'altro". 

Michel a leader Ue: serve cessate fuoco in Medioriente

"E' imperativo affrontare la situazione in Medio Oriente. Le atrocita' degli attacchi del 7 ottobre e la conseguente guerra a Gaza hanno attraversato l'orlo della disumanita'. Troppi civili sono morti. Troppe vite innocenti sono a rischio a causa della catastrofica situazione umanitaria a Gaza e della carestia infuriante. Il diritto internazionale deve essere pienamente rispettato. Un cessate il fuoco sostenibile e' urgentemente necessario per proteggere i civili, consentire agli ostaggi di tornare in sicurezza e garantire che l'assistenza umanitaria possa essere fornita secondo necessita'". Lo scrive il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella lettera d'invito ai capi di Stato o di Governo dell'Ue per il vertice di giovedi' e venerdi'. "I nostri sforzi per prevenire l'escalation regionale devono essere intensificati, specialmente in Libano e nel Mar Rosso. In definitiva, l'Unione europea rimane impegnata in una risoluzione giusta e globale tra israeliani e palestinesi, con lo Stato di Israele e uno Stato di Palestina democratico, sovrano e vitale, che vive fianco a fianco nella pace e nella sicurezza e nel riconoscimento reciproco", aggiunge. 



Casa Bianca: prossima settimana incontro Usa-Israele su alternative a operazione Rafah

Un incontro a Washington tra funzionari americani e israeliani per discutere le alternative di un'operazione di terra a Rafah dovrebbe tenersi la prossima settimana. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karin Jean Pierre, all'indomani della telefonata tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu, durante la quale il presidente americano ha chiesto al premier israeliano di inviare una delegazione di funzionari di intelligence, umanitari e militari per discutere i piani su Rafah. 

Israele: 'Due soldati feriti da razzi lanciati da Hezbollah'

Due soldati israeliani sono stati feriti da razzi lanciati dagli Hezbollah nell'area di Manara nel nord del Paese vicino al confine con il Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i due non sono in gravi condizioni.

Usa: 'Israele faccia entrare il capo dell'Unrwa a Gaza'

Gli Stati Uniti chiedono che "Israele faccia entrare il capo dell'Unrwa a Gaza". Lo ha detto il vice portavoce del dipartimento di Stato, Vedant Patel, in un punto con la stampa.

Genero Trump: 'Lungomare Gaza avrebbe grande valore immobiliare'

Jared Kushner, il genero di Donald Trump che è stato il suo principale consigliere per il Medio Oriente alla Casa Bianca, è convinto che il "lungomare di Gaza" abbia un potenziale "grande valore" immobiliare. E ritiene anche gli israeliani dovrebbero trasferire i civili palestinesi di Gaza in un'area del deserto del Negev. Il marito di Ivanka Trump, rampollo di una famiglia di immobiliaristi ebrei del New Jersey, ha rilasciato queste controverse dichiarazioni durante un intervento alla Harvard University nelle scorse settimane, riporta oggi il Guardian. "Le proprietà sul lungomare di Gaza potrebbero avere un grande valore se la gente fosse concentrata sul migliorare il proprio standard di vita", ha detto Kushner rispondendo alle domande presidente della Middle East Initiative, il professore Tarek Masoud, lamentandosi di "tutti i soldi" che sono stati spesi a Gaza per la rete dei tunnel e le armi invece che per l'istruzione e l'innovazione.


Direttore polizia Nuseirat ucciso in raid Idf a Gaza

Il direttore della stazione polizia di Nuseirat, Mahmoud Al-Bayoumi, è rimasto ucciso in un raid aereo delle Forze della difesa israeliana (Idf) nel centro della Striscia di Gaza. Lo riportano media palestinesi spiegando che il raid è stato condotto vicino a un ufficio dell'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati, a Nuseirat. Nei raid aerei sarebbero morte altre quattro persone, riferiscono fonti locali.

Axios: 'Biden ha detto a Netanyahu di non volerlo indebolire'

Il presidente Usa Joe Biden ha detto al premier israeliano Benyamin Netanyahu che non sta cercando di indebolirlo politicamente e di non aver intenzione di intervenire nella politica interna israeliana. Lo riporta Axios citando alcune fonti a conoscenza dei contenuti dell'ultima telefonata fra i due leader. Netanyahu nel corso del colloquio si sarebbe lamentato con Biden delle parole del leader dei democratici in Senato Chuck Schumer, che lo ha definito un "ostacolo alla pace", e avrebbe detto che gli attacchi pubblici nei suoi confronti sono un'interferenza politica.

Seconda nave con aiuti partirà da Cipro 'entro pochi giorni'

La seconda nave con aiuti umanitari diretta a Gaza dovrebbe lasciare Cipro "entro pochi giorni", mentre sono stati distribuiti nell'enclave palestinese 200 tonnellate di cibo arrivate a bordo della nave di Open Arms. "Entro pochi giorni, la seconda nave dovrebbe partire per Gaza", ha detto ai giornalisti il portavoce del governo cipriota, Konstantinos Letymbiotis, precisando che la sua partenza è stata ritardata a causa del maltempo. "La seconda nave è già stata caricata e sono stati effettuati i necessari controlli", ha aggiunto il portavoce.



Fonti Ue: 'Su Gaza nelle conclusioni manca l'unanimità'

"La bozza delle conclusioni è supportata al momento dalla larga maggioranza dei Paesi membri. La questione, sul Medio Oriente, non è tanto legata alla richiesta di una pausa umanitaria o del cessate il fuoco ma alla tonalità delle conclusioni" nei confronti di Israele. Lo ha detto un alto funzionario Ue soffermandosi sul dossier della guerra in Medio oriente, sul tavolo del vertice Ue. Interpellato sulla possibilità di avere conclusioni più deboli e nessuna conclusione sul Medio Oriente la fonte ha ammesso "di non saperlo". Al momento, ha aggiunto, nel testo c'è un riferimento "al rischio di una carestia" a Gaza e "c'è un forte messaggio" nei confronti di Israele. Ci sarà un riferimento "al mettere in campo una pausa umanitaria prima di un cessate il fuoco", ha aggiunto sottolineando che non è questa la parte più delicata del capitolo mediorientale. 

Capo del Mossad aggiornerà il Gabinetto sui negoziati in Qatar

Il Gabinetto di guerra israeliano si riunirà stasera per discutere dello stato dei negoziati su Gaza in Qatar, dopo il rientro da Doha del capo del Mossad David Barnea. Barnea dovrebbe fornire - secondo i media - un primo aggiornamento sull'avvio delle trattative. Il resto della delegazione israeliana è ancora in Qatar.

Cina invia emissario da Haniyeh, primo incontro da 7/10

La Cina ha inviato un emissario, il diplomatico Wang Kejian, a incontrare in Qatar il capo del politburo di Hamas, Ismail Haniyeh. I due "si sono scambiati opinioni sul conflitto di Gaza e su altre questioni", si legge in una dichiarazione diffusa dal ministero degli Esteri a Pechino. Da quel che si sa si tratta del primo incontro noto tra le due parti dall'attacco di Hamas a Israele, il 7 ottobre. Wang Kejian è stato ambasciatore cinese in Libano. 



Meloni: Houthi sono in disegno più vasto con Iran in prima linea

"Tutti noi sappiamo quanto le minacce e le operazioni degli Houthi facciano parte di un disegno più vasto che vede purtroppo l'Iran impegnato in prima linea nel sostenere non soltanto gli Houthi ma anche Hamas e Hezbollah, nonché a rifornire di droni le operazioni russe in Ucraina". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Aula al Senato in vista del Consiglio europeo.

Donna in lacrime chiede a Macron di "agire per Gaza"

Durante una sua visita a sorpresa a Marsiglia per lanciare una maxi operazione antidroga, Emmanuel Macron e' stato interpellato da una donna in lacrime che ha chiesto al presidente di "fare qualcosa per Gaza e per i palestinesi". Nel quartiere popolare di La Castellane, abitato da cittadini stranieri e di seconde generazioni, una 63enne col capo avvolto in un velo rosso si e' avvicinata al presidente visibilmente commossa e ha espresso tutta la sua preoccupazione per i bambini palestinesi. "In nome di Dio, non lasciate che questi bambini muoiano. Piango da quasi 7 mesi. Non riesco a dormire, e' cosi' difficile. Non hanno piu' genitori, i bambini sono morti, anche se in guerra, questa e' una carneficina e dobbiamo farla smettere", ha detto la donna che si e' presentata come un "nonna molto preoccupata".

In segno di vicinanza Macron ha messo la mano sulla spalla della passante e illustrato alcune azioni e iniziative portate avanti dalla Francia nel conflitto in corso in Medio Oriente. "Stiamo cercando di fare il massimo, non siamo li' e non abbiamo il controllo. Ma abbiamo chiesto un cessate il fuoco", ha assicurato il presidente, senza riuscire a convincere la sua

interlocutrice. "

Meloni: ribadiremo no ad operazione Israele a Rafah

"Ribadiremo la nostra contrarietà a un'azione militare di terra da parte di Israele a Rafah che potrebbe avere conseguenze ancora più catastrofiche sui civili ammassati in quell'area". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula al Senato parlando in vista del Consiglio Europeo. "Riaffermeremo - ha aggiunto - la necessità di assicurare la consegna in sicurezza degli aiuti umanitari e il sostegno all'iniziativa Amalthea per un canale marittimo da Cipro a Gaza finalizzato alla consegna degli aiuti stessi. Ferma restando, naturalmente, la necessità di aprire nuove vie terrestri che rimangono prioritarie".

Meloni: 'Soluzione 2 popoli 2 stati, Europa ne sia protagonista'

Sul tema del conflitto in medio Oriente "ribadiremo la ferma condanna dell'aggressione di Hamas" perché "non possiamo dimenticare chi è stato a scatenare questo conflitto. E' stato Hamas e la reticenza nel dirlo tradisce antisemitismo latente e dilagante che deve preoccuparci tutti". Lo ha detto Giorgia Meloni, nelle sue comunicazioni al Senato, in vista del prossimo consiglio europeo del 21 e 22 marzo. A Israele viene chiesta "proporzionalità e rispetto del diritto umanitario, non possiamo restare insensibile all'enorme tributo di vittime civili". Ribadiremo la contrarietà a azione di terra a Rafah, che potrebbe avere conseguenze catastrofiche", aggiunge. "La soluzione -conclude- è quella dei due popoli e dei due stati, e l'Europa deve essere protagonista".

Israele schiera nuova brigata a confini con Libano e Siria

L'esercito israeliano ha annunciato la formazione di una nuova brigata al confine con il Libano e la Siria. La brigata di montagna HeHarim sara' schierata nelle aree del Monte Hermon e del Monte Dov e incorporata nella divisione Bashan, rimpiazzando la brigata regionale Hermon. L'Idf ha spiegato che la nuova formazione fa parte della "risposta operativa alla situazione al confine settentrionale in accordo con la valutazione contingente". La brigata HeHarim si specializzera' nel combattimento su terreni difficili e nelle aree montuose e comincera' l'attivita' nelle prossime settimane agli ordini del colonnello Liron Appleman. 



Cisgiordania: 2 soldati israeliani feriti da spari in insediamento*

Attacco armato nella zona degli insediamenti di Gush Etzion, in Cisgiordania. Ci sono due feriti tra le forze di sicurezza israeliane, confermano i militari secondo le notizie riportate dal Times of Israel. Le Idf fanno sapere che l'assalitore è stato "neutralizzato". I feriti sono stati trasportati in ospedale.

Mar Rosso, Crosetto: impegnati in protezione traffico marittimo

e nel Mar Rosso, l'Italia ha subito riconosciuto la necessita' di intraprendere misure urgenti, valorizzando il ruolo dell'Unione Europea. Il risultato di questa attivita' congiunta Esteri-Difesa e' stata la decisione di lanciare la nuova Operazione Aspides. Un risultato importante, a presidio della liberta' e della sicurezza della navigazione nel Mar Rosso, raggiunto su forte spinta italiana, francese e tedesca. L'operazione punta a creare un meccanismo di protezione del traffico marittimo in tutta l'area". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso delle Comunicazioni alle Commissioni riunite Esteri e Difesa Camera e la Commissione Esteri e Difesa Senato nell'ambito dell'esame della Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso.




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