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Guerra Israele-Hamas, colpita nave a largo dello Yemen, almeno 3 morti e 6 feriti

©IPA/Fotogramma

Gli Stati Uniti hanno rivisto il testo della bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per sostenere "un cessate il fuoco immediato di sei settimane a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi". Intanto Hamas dice che continuerà le trattative per il cessate il fuoco. Biden in pressing per la tregua a Gaza: "Arrivi prima del Ramadan". L'Oms ha affermato che più di 8mila persone devono essere trasferite fuori da Gaza per cure mediche a causa di ferite dovute alla guerra, cancro, o patologie croniche

LIVE

Houthi rivendicano attacco nave, per proprietario è alla deriva

I miliziani yemeniti Houthi hanno rivendicato l'attacco contro il mercantile True Confidence nel Golfo di Aden, al largo dello Yemen, battente bandiera delle Barbados. ''La nave è alla deriva'', ha fatto sapere la proprietà greca, spiegando che il mercantile è stato colpito da un missile a 90 chilometri di distanza da Aden.

Usa: due morti e sei feriti equipaggio nave colpita nel Mar Rosso

Due persone sono rimaste uccise e altre sei ferite a causa dell'attacco missilistico lanciato contro una nave battente bandiera delle Barbados che navigava nel Mar Rosso. E' quanto ha segnalato l'equipaggio. Il cargo True Confidence e' stato colpito e "danneggiato in maniera significativa" al largo dello Yemen. "L'equipaggio ha riportato almeno due morti e sei feriti e ha abbandonato la nave", ha riferito un funzionario americano. 


Almeno due morti nel cargo colpito da un missile a Aden

Un missile lanciato oggi dallo Yemen ha colpito una nave portarinfuse nel Golfo di Aden, e l'equipaggio ha riportato almeno due morti e sei feriti. Lo ha reso noto un funzionario americano. Il missile ha causato "danni significativi" alla nave battente bandiera delle Barbados e registrata in Liberia, ha detto il funzionario, confermando che l'equipaggio "ha abbandonato la nave". 

Al-Jazeera, nuovo attacco su palestinesi in fila per aiuti umanitari

L'emittente al-Jazeera ha segnalato un nuovo attacco israeliano contro i palestinesi in fila per ricevere aiuti umanitari, a sud ovest di Gaza City. Almeno otto i palestinesi rimasti feriti dal fuoco israeliano, riporta la tv, segnalando che la distribuzione dei beni era in corso nella rotonda Nabulsi. 

Una settimana fa sono stati uccisi più di cento palestinesi in attesa di aiuti alimentari e altri 760 sono rimasti feriti dopo essere stati colpiti dalle forze israeliane a Gaza.

Numero due di Hezbollah, respingiamo la mediazione americana

Il vice segretario generale di Hezbollah, lo shaykh Naim Qàssem, ha dichiarato poco fa che il Partito di Dio alleato dell'Iran respinge le proposte di mediazione americane per un accordo con Israele. "La nostra posizione è chiara - ha detto Qàssem citato dai media di Beirut - e lo abbiamo ripetuto più volte: finché Gaza sarà sotto attacco, il fronte sud (del Libano) sarà acceso. Ed è vero anche il contrario: quando si ferma l'aggressione su Gaza, anche il fronte sud si fermerà".   Due giorni fa l'inviato speciale americano Amos Hochstein, che in passato ha servito nell'esercito israeliano, aveva incontrato a Beirut gli alleati istituzionali di Hezbollah ribadendo la proposta di mediazione americana, che si basa essenzialmente sulla richiesta di Israele di allontanare verso nord la minaccia armata di Hezbollah. "Amos Hochstein può dire quello che vuole, ma non accetteremo certo i diktat di Israele", ha detto Qàssem. 

Rubymar, esperto Ispra valuterà rischio di danno a ecosistemi marini

Un esperto Ispra offrirà supporto nella gestione dell'emergenza ambientale legata alla nave affondata nel Mar Rosso. Ne dà notizia Ispra sul suo sito Internet.

"Luigi Alcaro dell'Ispra - si legge - è stato selezionato dall'Emergency Response Coordination Centre della Commissione europea, tra i vari candidati a livello internazionale, per supportare le Autorità Yemenite per far fronte all'emergenza ambientale originatasi dall'affondamento della motonave Rubymar e conseguentemente del suo carico inquinante a seguito dell'attacco terroristico degli Houti del 18 febbraio". 

L'esperto Ispra è "chiamato a valutare il rischio di danno agli ecosistemi marini derivanti dal potenziale rilascio in mare del combustibile di bordo e del carico di fertilizzanti (circa 28mila tonnellate) e a formulare ipotesi di interventi sul relitto per la mitigazione delle conseguenze del rilascio inquinante".

Media, 'Hamas vuole Barghouti e i leader dell'Intifada liberi'

Le richieste aggiornate di Hamas riguardo un cessate il fuoco ed il graduale rilascio di ostaggi includono la liberazione dei principali esponenti dell'intifada armata contro Israele - tutti condannati all'ergastolo per terrorismo - fra cui Marwan Barghouti (al-Fatah), Ahmed Saadat (Fronte popolare), Ibrahim Hamed ed Abbas Sayed (ala militare di Hamas) e numerosi altri reclusi. Lo ha appreso il sito giordano A-Rai al-Youm, citato da media in Israele. Secondo il sito, la liberazione degli ostaggi potrebbe iniziare solo una settimana dopo l'inizio del cessate il fuoco. Israele dovrebbe inoltre impegnarsi ad un ritiro totale dalla striscia di Gaza prima che un secondo gruppo di ostaggi sia messo in libertà. Queste sono le "richieste finali", avrebbe fatto sapere Hamas ai mediatori egiziani, secondo il sito. Domani, secondo la radio militare israeliana, una delegazione di Hamas è attesa al Cairo, ma la fazione islamica  non ha ancora inoltrato la lista degli ostaggi (richiesta da Israele) che dovrebbero essere liberati nella prima fase del cessate il fuoco. A queste condizioni, secondo l'emittente, Israele non intende inviare in Egitto una propria delegazione. 

Nave colpita, 3 dispersi e 4 feriti gravi

Tre membri dell'equipaggio della nave True Confidence risultano dispersi e altri quattro hanno riportato gravi ustioni dopo che il cargo battente bandiera delle Barbados è stata colpito e danneggiato al largo dello Yemen. Lo ha riferito la Reuters citando una fonte secondo la quale l'imbarcazione sembra essere stata abbandonata. 

Israele emette avviso sicurezza per rischio attentati in Ramadan

Il Consiglio di sicurezza nazionale di Israele ha emesso un avviso per segnalare il rischio di attentati durante il mese sacro all'Islam, che inizia il 10 marzo, in quanto ''le organizzazioni terroristiche musulmane vedono il Ramadan come un’opportunità per compiere attacchi e atti di violenza''. Chiedendo ai cittadini israeliani di prestare particolare attenzione durante i viaggi, il Consiglio di sicurezza ha affermato che ''le organizzazioni jihadiste come lo Stato Islamico (Isis) e al Qaeda invitano sempre più spesso i loro seguaci a compiere attacchi''. Quindi il Consiglio si aspetta che le organizzazioni terroristiche approfittino ''della guerra in corso a Gaza e delle tensioni attorno al Monte del Tempio per incoraggiare attacchi contro obiettivi israeliani e occidentali''.

Idf, 250 miliziani Hamas e Jihad Islamica catturati a Khan Younis

A Khan Younis sono stati catturati 250 miliziani di Hamas e della Jihad Islamica nel complesso residenziale di Hamad Town, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf), spiegando che alcuni dei miliziani avevano partecipato all'attacco terroristico del 7 ottobre e sono membri della forza d'élite Nukhba di Hamas. I militari hanno aggiunto che, durante gli interrogatori, i miliziani catturati hanno fornito informazioni utili al proseguimento dell'operazione a Gaza.

Usa, stato dell'Unione, tra ospiti familiari ostaggi Gaza: il 'no' di Zelenska e Navalnaya

Domani Joe Biden pronuncerà alle 21 ore di Washington, le 3 di notte in Italia, il discorso sullo Stato dell'Unione, l'ultimo del suo attuale mandato alla Casa Bianca. C'è grande attesa per il messaggio che il presidente rivolgerà alla nazione che, a 8 mesi dalle elezioni di novembre, diventerà necessariamente un discorso programmatico per la rielezione. Ma, come ogni anno, l'attenzione sarà riservata anche agli ospiti speciali che la first lady, Jill Biden, senatori e deputati inviteranno, solitamente figure simbolo degli impegni di politica interna ed estera dell'amministrazione e del Congresso. Con il discorso che cade esattamente a cinque mesi dagli attacchi di Hamas in Israele, che hanno dato inizio alla guerra a Gaza, lo Speaker della Camera, Mike Johnson e il leader della minoranza dem Hakeem Jeffries, hanno invitato i familiari di ostaggi americani catturati il 7 ottobre. Il leader repubblicano ha invitato Orna e Daniel Neutra, madre e fratello di Omer Neutra, mentre quello dem ha invitato Andrea Weinstein, sorella di Judy Weinstein Haggai e Gad Haggai, sono stati entrambi uccisi.  


Media, in proposta finale Hamas chiede rilascio Barghouti

Hamas ha chiesto il rilascio di Marwan Barghouti e di un'altra serie di detenuti palestinesi di alto profilo condannati per terrorismo nella proposta finale, non negoziabile, consegnata ai mediatori egiziani. E' quanto riferisce il sito di notizie Rai al-Youm, citato da Times of Israel, precisando che tra i punti indicati si propone lo scambio con gli ostaggi una settimana dopo l'entrata in vigore di un cessate il fuoco permanente.

Oltre alla liberazione di Barghouti, si richiede la scarcerazione del principale produttore di bombe di Hamas, Abdullah Barghouti, il capo del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina Ahmad Sadat, Ibrahim Hamed, ex comandante dell'ala militare di Hamas in Cisgiordania, e Abbas al-Sayed, un membro anziano di Hamas responsabile della pianificazione di attentati che hanno ucciso decine di israeliani.


Israele lancia allerta di sicurezza ai cittadini per il Ramadan

Un invito agli israeliani a mantenere uno stato di vigilanza (sia nel territorio nazionale sia all'estero) in occasione del Ramadan è stato lanciato oggi dal Consiglio per la sicurezza nazionale (Malal). ''Le organizzazioni terroristiche - ha avvertito - potrebbero fare riferimento alla operazione 'Spade di ferro' (la guerra a Gaza, ndr) e alle tensioni sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme e nella moschea al-Aqsa per sospingere i propri sostenitori a compiere attacchi contro israeliani o contro obiettivi occidentali''. Nei viaggi all'estero, ha aggiunto il Malal, è dunque necessario ''mantenere un atteggiamento responsabile''. Oggi intanto a Gerusalemme est, nel sobborgo di Neve' Yaakov, un israeliano di 64 anni è stato pugnalato ripetutamente alla schiena e ferito. La radio militare ha riferito che il suo assalitore, un palestinese di 14 anni, è stato catturato poco dopo nelle vicinanze. 

Strage monte Meron, commissione d'inchiesta: 'Netanyahu tra responsabili'

Benjamin Netanyahu è uno dei funzionari responsabili della strage del monte Meron del 2021, nella quale 45 ebrei ortodossi morirono schiacciati nella calca durante una funzione religiosa. Lo ha stabilito una Commissione statale d'inchiesta israeliana, secondo cui la responsabilità del disastro ricade, oltre che sul primo ministro e su altri funzionari, anche sul presidente della Knesset, che all'epoca era ministro della Pubblica sicurezza, e sul capo della polizia Kobi Shabtai.  Anche se l'inchiesta ha affermato che non proporrà sanzioni per Netanyahu a causa della sua posizione, la Commissione ha affermato che è ragionevole presumere che il primo ministro sapesse che il sito era pericoloso dopo che era stato lanciato l'allarme. "Ci sono basi ragionevoli per concludere che Netanyahu sapesse che il sito della tomba di Rashbi poteva costituire un pericolo per le masse che lo visitavano", ha detto la commissione, riferendosi alla tomba del rabbino Shimon Bar Yochai dove la strage è avvenuta.



Uomo accoltellato a Gerusalemme, arrestato un 14enne

La polizia ha arrestato un 14enne palestinese sospettato di aver accoltellato oggi a Gerusalemme un uomo di 64 anni. L'aggressore era fuggito subito dopo l'attacco, che ha causato ferite moderate alla vittima. 

Dall'Egitto e dagli Emirati aiuti a Gaza via terra e aria

Le autorità egiziane hanno continuato anche oggi a consegnare aiuti umanitari alla Striscia di Gaza, sia via terra dal valico di Rafah, sia per via aerea in varie parti della Striscia, con la collaborazione degli Emirati Arabi Uniti. Una fonte della sicurezza egiziana responsabile del valico di Rafah ha detto che anche alcuni Paesi arabi e non solo stanno fornendo aiuti umanitari e medici: tra questi Qatar, Bahrein, Giordania, Francia e Belgio. Si prevede inoltre l'arrivo e il lancio di ulteriori aiuti umanitari dagli Stati Uniti e dal Canada nelle prossime ore. 

Usa-Turchia, Fidan vola da Blinken, Gaza e F16 in agenda

Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan e' in partenza per una missione di due giorni negli Stati Uniti durante la quale incontrera' il Segretario di Stato americano Anthony Blinken. Il capo della diplomazia di Ankara e' stato invitato da Blinken, che lo scorso gennaio si era recato in Turchia per parlare della situazione nella Striscia di Gaza. Nei prossimi due giorni Fdan e Blinken, alla testa delle rispettive delegazioni, dirigeranno i lavori del 'Meccanismo Strategico Turchia-Usa', una forma di collaborazione decisa dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan e dal presidente americano Anthony Blinken durante il G20 di Roma del 2021, al fine di coordinare la collaborazione tra i due Paesi. Il ministro degli Esteri turco ha anche in programma un faccia a faccia con il Consigliere per la Sicurezza Nazionale americano Jake Sullyvan.


Lapid a Netanyahu, dopo inchiesta Monte Meron dimettiti

"Netanyahu non e' qualificato. Doveva dimettersi il giorno dopo il disastro. Questo e' cio' che farebbe qualsiasi altro capo di Stato. Ora arriva questo rapporto e dice tutto. In segno di rispetto per le vittime del Monte Meron, per evitare il suo prossimo disastro, dovrebbe andare a casa". E' il commento del leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid dopo che la commissione d'inchiesta ha trovato il premier personalmente responsabile per la tragedia costata la vita a 45 persone nel 2021. Nel rapporto, tuttavia, non sono indicate raccomandazioni per il capo del governo.


'Dal 7 ottobre alla pace', oltre 120 adesioni a Manifesto Sinistra per Israele

Giuliano Amato, Corrado Augias, Stefano Ceccanti, Piero Fassino, Emanuele Fiano, Giovanni Maria Flick, Luciano Violante sono tra gli oltre 120 firmatari del Manifesto 'Dal 7 ottobre alla pace' promosso da Sinistra per Israele sulla crisi in Medio Oriente e aperto a quanti credono in una soluzione fondata sui diritti di entrambi i popoli e sulla loro convivenza. 

“Il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso e le conseguenze drammatiche dell’operazione militare israeliana sulla popolazione palestinese —recita il Manifesto — hanno determinato una spirale che va immediatamente interrotta attraverso un accordo di cessate il fuoco che consenta la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani e l’inoltro alla popolazione civile di Gaza, in condizioni di sicurezza, degli aiuti umanitari”.  “Nessuno può dimenticare —si legge ancora nel documento- che Israele è fin dalla sua nascita una democrazia fondata su valori liberali e progressisti, in una regione fortemente segnata da regimi autocratici. Anche le continue e straordinarie mobilitazioni della società israeliana testimoniano una robusta e radicata cultura democratica. Come per tutte le democrazie, il giudizio sullo Stato di Israele non deve coincidere con quello sul suo Governo in carica”. 


Inchiesta Monte Meron, Netanyahu ritenuto responsabile

La commissione d'inchiesta sulla tragedia del Monte Meron nel 2021 ha concluso che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu "ha la responsabilità personale" per la ressa in cui morirono in 45, ma non ha indicato nessuna raccomandazione per lui. Il 30 aprile 2021, decine di migliaia di ebrei ultraortodossi si sono riuniti sul Monte Meron, vicino al confine tra Israele e il Libano, in occasione del pellegrinaggio annuale sulla tomba del famoso rabbino  Shimon Bar Yochai. Nella ressa in 45 hanno perso la vita, tra cui almeno 16 bambini e adolescenti. Dall'inchiesta è emerso che dal 2008 l'ufficio del premier era stato informato più volte dei potenziali pericoli causati dall'elevato affollamento attorno alla tomba. "Ci sono basi ragionevoli per concludere che Netanyahu sapesse che il sito della tomba di Rashbi era stato manotenuto in modo inappropriato per anni e che poteva costituire un pericolo per le masse che visitavano il sito, specialmente a Lag B'omer", si legge nel rapporto della commissione. "Anche se, in nome della prudenza, presumiamo che Netanyahu non avesse una conoscenza concreta della questione, visto quello che è successo avrebbe dovuto saperlo", continua la commissione, sottolineando che "Netanyahu non ha agito come ci si aspetta da un primo ministro per correggere questo stato di cose". 

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